Primi incontri
di
Ignot
genere
tradimenti
Ecco, avevo preso il suo num di cell, ma non lo avevo ancora utilizzato.
Vorrei, vorrei, ma ho paura.
Sono sposata, non credo sia una buona idea.
Un caffè cosa vuoi che faccia ? Tutti prendono i caffè con altri, non significa nulla.
Eppure ho ansia, cosa voglio fare ? In che guaio mi voglio cacciare ? Ansia.
Ok gli scrivo. Mi risponde subito. Ci accordiamo x un caffè dopo il lavoro.
Ansia, ansia, ansia. Però non annullo l'incontro.
Ci riconosceremo ? Ci siamo visti solo 1 volta. Eccolo lo vedo.
Ansia, agitazione, ansia, agitazione...... o è eccitazione ?
E' ovvio, sono eccitata, sto uscendo con un uomo che non è mio marito.
Sto tradendo mio marito. Con un caffè direte voi ?
Si, perché il caffè è solo l'inizio, chi voglio prendere in giro, lui mi piace e lo voglio.
Ci salutiamo, ma non gli do il bacetto sulla guancia.
Vorrei, perché mi piace, ma così sarebbe chiaro che ci sto.
Che ci sto ? Ma che dico ?
Ho tanti amici a cui do bacetti sulle guance.
Ma lui è diverso, lui mi piace, lui mi piace tantissimo e ....
... sono già bagnata, anzi sotto sono un lago, lo desidero, lo vorrei baciare
Vorrei sentire la sua lingua nella mia che entra e mi riempie la bocca.
Vorrei che, come un bacio, mi prendesse e mi infilasse il suo cazzo fra le gambe.
Vorrei che entrasse dentro di me, sentire che è duro e che con forza mi penetra,
mi riempie, mi fa salire il sangue alla testa....
Cazzo ! Sto pensando al tradimento, tra un po' non so chi è e già me lo farei.
Siamo al bar, sono agitata, lui lo vede e me ne chiede il motivo.
Io vorrei dirgli che x me agitata significa che ho paura della mia eccitazione.
Che lo vorrei già, che del caffè non me ne frega niente, che sotto sono un lago, che voglio lui,
che vorrei che mi baciasse, che mi toccasse, che mi sfiorasse il viso e poi scendesse più giù,
fino al seno e che sentisse i miei capezzoli duri e dritti solo perché lui è davanti a me,
ma gli dico che non so perché sono così agitata.
Usciamo ed entro ulteriormente in crisi...se si accorge che lo voglio così tanto ?
Che sotto sono bagnata ? Che figura farei ?
Camminiamo chiacchierando e ogni tanto mi sembra si avvicini,
come x cercare di arrivare alle mie labbra ed io come una gatta selvatica faccio un passo indietro.
Si, una gatta selvatica che ha fame, una fame di anni, una fame feroce,
che vede davanti a se il cibo che la potrebbe saziare, che vuole,
ma ha paura di una trappola, si allontana, ma non troppo, perché la fame è tanta, è troppa.
Io ero così, nervosissima, mai un secondo ferma tranquilla, mai troppo vicina, ma mai troppo lontana.
Mi avrà presa x matta.
Momento dei saluti, mi chiede un bacio, gli dico di no, mi chiede un abbraccio, gli dico di no.
Si ferma e mi dice : ma di che hai paura, cos'è tutta questa agitazione ?
Ed io dentro di me: "è che io, se non fossimo fuori, all'aperto, dove ci possono vedere, mi struscerei su di te,
ti bacerei il collo, ti bacerei e nel frattempo con le mani ti slaccerei i calzoni lentamente e te lo prenderei in mano.
Lo farei diventare duro muovendo la mano lentamente in su ed in giù, stringendolo, ma non forte, solo abbastanza
perché tu senta il mio desiderio e poi mi abbasserei col viso, mi avvicinerei e lo leccherei tutto,
dal basso fino alla cappella, toccandoti le palle, sfioradole mentre lo prendo in bocca completamente
e con le labbra strette andrei su e giù di nuovo con il movimento della testa e la mia lingua
dentro si muoverebbe dappertutto".
Ma gli dico : non lo so perché sono agitata, però lo sono.
Mi dice : io sto qui fermo, vieni tu ed abbracciami, io sto fermo qui, non mi muovo.
Che faccio ? Ci vado o no ?
No ! Sono sposata.
No ! Non si deve fare.
No ! E basta !
Ma il mio corpo si muove, non segue i miei comandi e mi avvicino a lui...che vuoi che sia ?
E' solo un abbraccio.
Ed è così, solo un abbraccio, io fuggo subito e riesce solo a darmi un mezzo bacio sulle labbra,
perché la gatta selvatica ha preso il sopravvento e scatta all'indietro veloce.
Fine
Vorrei, vorrei, ma ho paura.
Sono sposata, non credo sia una buona idea.
Un caffè cosa vuoi che faccia ? Tutti prendono i caffè con altri, non significa nulla.
Eppure ho ansia, cosa voglio fare ? In che guaio mi voglio cacciare ? Ansia.
Ok gli scrivo. Mi risponde subito. Ci accordiamo x un caffè dopo il lavoro.
Ansia, ansia, ansia. Però non annullo l'incontro.
Ci riconosceremo ? Ci siamo visti solo 1 volta. Eccolo lo vedo.
Ansia, agitazione, ansia, agitazione...... o è eccitazione ?
E' ovvio, sono eccitata, sto uscendo con un uomo che non è mio marito.
Sto tradendo mio marito. Con un caffè direte voi ?
Si, perché il caffè è solo l'inizio, chi voglio prendere in giro, lui mi piace e lo voglio.
Ci salutiamo, ma non gli do il bacetto sulla guancia.
Vorrei, perché mi piace, ma così sarebbe chiaro che ci sto.
Che ci sto ? Ma che dico ?
Ho tanti amici a cui do bacetti sulle guance.
Ma lui è diverso, lui mi piace, lui mi piace tantissimo e ....
... sono già bagnata, anzi sotto sono un lago, lo desidero, lo vorrei baciare
Vorrei sentire la sua lingua nella mia che entra e mi riempie la bocca.
Vorrei che, come un bacio, mi prendesse e mi infilasse il suo cazzo fra le gambe.
Vorrei che entrasse dentro di me, sentire che è duro e che con forza mi penetra,
mi riempie, mi fa salire il sangue alla testa....
Cazzo ! Sto pensando al tradimento, tra un po' non so chi è e già me lo farei.
Siamo al bar, sono agitata, lui lo vede e me ne chiede il motivo.
Io vorrei dirgli che x me agitata significa che ho paura della mia eccitazione.
Che lo vorrei già, che del caffè non me ne frega niente, che sotto sono un lago, che voglio lui,
che vorrei che mi baciasse, che mi toccasse, che mi sfiorasse il viso e poi scendesse più giù,
fino al seno e che sentisse i miei capezzoli duri e dritti solo perché lui è davanti a me,
ma gli dico che non so perché sono così agitata.
Usciamo ed entro ulteriormente in crisi...se si accorge che lo voglio così tanto ?
Che sotto sono bagnata ? Che figura farei ?
Camminiamo chiacchierando e ogni tanto mi sembra si avvicini,
come x cercare di arrivare alle mie labbra ed io come una gatta selvatica faccio un passo indietro.
Si, una gatta selvatica che ha fame, una fame di anni, una fame feroce,
che vede davanti a se il cibo che la potrebbe saziare, che vuole,
ma ha paura di una trappola, si allontana, ma non troppo, perché la fame è tanta, è troppa.
Io ero così, nervosissima, mai un secondo ferma tranquilla, mai troppo vicina, ma mai troppo lontana.
Mi avrà presa x matta.
Momento dei saluti, mi chiede un bacio, gli dico di no, mi chiede un abbraccio, gli dico di no.
Si ferma e mi dice : ma di che hai paura, cos'è tutta questa agitazione ?
Ed io dentro di me: "è che io, se non fossimo fuori, all'aperto, dove ci possono vedere, mi struscerei su di te,
ti bacerei il collo, ti bacerei e nel frattempo con le mani ti slaccerei i calzoni lentamente e te lo prenderei in mano.
Lo farei diventare duro muovendo la mano lentamente in su ed in giù, stringendolo, ma non forte, solo abbastanza
perché tu senta il mio desiderio e poi mi abbasserei col viso, mi avvicinerei e lo leccherei tutto,
dal basso fino alla cappella, toccandoti le palle, sfioradole mentre lo prendo in bocca completamente
e con le labbra strette andrei su e giù di nuovo con il movimento della testa e la mia lingua
dentro si muoverebbe dappertutto".
Ma gli dico : non lo so perché sono agitata, però lo sono.
Mi dice : io sto qui fermo, vieni tu ed abbracciami, io sto fermo qui, non mi muovo.
Che faccio ? Ci vado o no ?
No ! Sono sposata.
No ! Non si deve fare.
No ! E basta !
Ma il mio corpo si muove, non segue i miei comandi e mi avvicino a lui...che vuoi che sia ?
E' solo un abbraccio.
Ed è così, solo un abbraccio, io fuggo subito e riesce solo a darmi un mezzo bacio sulle labbra,
perché la gatta selvatica ha preso il sopravvento e scatta all'indietro veloce.
Fine
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