Famiglia nudista parte 1
di
Key7
genere
incesti
Mia madre Francesca è davvero una bella donna. Alta, slanciata, senza una ruga con un bel seno ancora sodo.
Nonostante 20 anni fa abbia partorito le mie sorelle Monica e Marika e due anni dopo abbia fatto uscire dalla sua pancia il sottoscritto il suo ventre non mostra segni di grinze o maniglie o peggio.
Insomma è una che si tiene in forma. Con i capelli neri a caschetto pare Valentina di Crepax ed è sensuale allo stesso modo, forse anche di più....
Chiariamo bene però. Non è che io stia giorno e notte a fissarla per valutarne i suoi dettagli, non ne ho bisogno. Infatti è regola e abitudine per mammina spogliarsi di ogni abito ogni volta che può.
Una mamma nudista!
Di solito coglie la scusa di abbronzarsi al sole sul balcone. Dopo pranzo apre il suo lettino, si leva tutto quanto e sdraia il suo splendido corpo al sole per un paio d'ore tranquilla e beata.
Per fortuna abitiamo all'ultimo piano e non ci sono palazzi più alti del nostro nelle vicinanze.
Terminato il bagno di sole torna in casa ma non le passa neanche per l'anticamera del cervello di mettersi qualcosa addosso e in totale natura guarda la tv, legge, chiacchiera con le sue belle tette al vento e i baffi ricciuti della fichetta in bella vista.
Solo verso l'ora di cena quando si mette ai fornelli si lega in vita un grembiule nero da cucina che diciamolo pure non è che nasconda molto.
Davanti parte da metà seno lasciando comunque intuire la perfezione dei suoi globi e sotto si ferma poco sotto all'inguine. Per capirci se alza una gamba o si china la patatina è al vento...
Dietro è ancora peggio perchè ha solo il legaccio del grembiule quindi i suoi glutei sodi e abbronzati sono uno spettacolo impareggiabile.
Lo ammetto, più di una volta ripensando a mamma che fa le faccende semi nuda me lo sono trovato in mano duro come il marmo e ho dovuto darci di polso per non scoppiare.
Subito dopo lo schizzo mi sono vergognato come un verme. Mamma infatti non pare farlo con intenzioni maliziose. Per lei è la consapevolezza stessa del suo splendido corpo, l'infinita confidenza dell'ambiente familiare a darle quella libertà di girare per casa senza vergogne o pudori. Insomma a solo pensarci col cazzo che ancora mi colava sborra mi sentivo un vero maiale perverso.
Se questo non fosse bastato la passione di mamma ha subito attecchito anche con le mie sorelle. Monica e Marika, due gemelle alte più o meno come mamma con una bella terza di seno, un corpo longilineo e ben proporzionato, gambe incredibili con due bei culetti a mandolino che sono uno spettacolo.
Così anche loro spesso sono nude, a volte arrivate a casa si tengono i jeans ma tolgono maglietta e reggiseno come nulla fosse e io mi becco questi tre paia di tette al vento a tempo pieno.
E di nuovo la sera mi trovo a dover fare il confronto coi miei più bassi istinti, le mie voglie, le mie erezioni e le mie sborrate di cui subito dopo mi vergogno perchè, pare che il desiderio sessuale sia solo mio.
Questo almeno ho sempre creduto fino a ieri.
Come dicevo mamma ha questa mania dell'abbronzatura e ben che non pare ne abbia bisogno, quasi ogni giorno, si mette sul balcone nuda a fare la tintarella. La passione ha presto contagiato anche le mie sorelle e così accade piuttosto spesso che affacciandomi sul terrazzo veda queste tre splendide donne con tutto il loro ben di dio al vento... Le seghe si sprecano lo ammetto.
Ieri però è avvenuta una cosa diversa.
Ero andato in cucina a prendermi da bere e forse pensando di essere sole o forse no ho visto dalla finestra accanto al lavandino che mamma si metteva a pancia sotto e subito Monica iniziava a spalmarle la crema solare sulla schiena.
Era così sensuale vedere quelle due donne spalmarsi la schiena di una crema bianca così simile alla sborra che me lo sono trovato duro in un secondo.
Il problema è che non solo io mi stavo eccitando, lo stava facendo anche mamma.
Con le mani di Monica sulla schiena doveva avere avuto una reazione istintiva e dopo un attimo l'ho vista chiaramente portarsi una mano sulla patata.
Per darle un ultimo dubbio ho sperato che avesse solo un prurito.
Se era così era uno di quelli che si grattano con un bel cazzo!
Il suo dito ha cominciato a giocherellare col clitoride, se lo tintinnava, se lo schiacciava tra le dita tranquilla come se volesse saggiarne la consistenza.
Io fissavo sempre più curioso e a quel punto anche per il dolore contro i jeans mi sono sbottonato la patta e il mio “amico” è sbucato fuori dritto come un pino.
Me lo sono preso meccanicamente in mano sempre fissando mamma.
Lei intanto dal pacioccarsi le labbra della passera era passata a una vera e propria introduzione. Si aveva proprio un dito nella fica.
Monica ormai le stava spalmando la crema sul sedere posto evidentemente più sensibile perchè più mia sorella sfregava e più il dito di mamma si muoveva veloce...
Ora non sapevo quale fosse la cosa più assurda: che mamma si masturbasse? Che Monica consapevole di ciò che faceva continuasse a massaggiarla? Che Marika stesse beatamente al sole come se fosse normale che mamma e Monica si dilettassero con dei giochini quasi saffici.
Incredulo avevo ormai la mano che si muoveva sul cazzo a mille all'ora.
Trattenendosi a stento mamma fece un gemito piuttosto intenso e nonostante fosse un po' distante sono certo di aver visto del liquido colare dalle sue gambe.
Era venuta!
Si tolse il dito umido dalla vulva, se lo pulì tranquilla con un fazzolettino... Tutto a posto.
Monica tranquilla la guardava e sorridendo disse “Sei a posto mamma?”.
“Si ho fatto grazie” rispose lei tornando tranquilla a prendere il sole a pancia sotto.
“Vuoi farlo anche tu?” borbottò subito dopo.
E a quel punto mi sono sborrato in mano. Non solo mia madre si era sparata un grilletto ma addirittura chiedeva a mia sorella se voleva farsene uno anche lei.
Ma avevo capito bene? O era solo la mia fantasia?
Poco dopo ebbi la conferma quando come nulla fosse anche Marika che se ne era stata buona buona a prendere il sole si portò una mano tra le gambe “Con tutto il parlare che ne fate mi fate venire il solletico”.
Monica rise “Poverina hai il solletico. Te lo gratto io se vuoi?”.
“Monica sei una maiala” rise Marika ma intanto aveva iniziato a toccarsi sempre con maggiore insistenza.
Avevo di nuovo il cazzo duro. Ora era mia sorella a sgrillettarsi, uno spettacolo imperdibile. Nonostante avessi appena schizzato le mie palle erano di nuovo piene e la mia cappella gonfia...
Poi però sentii mamma dire “Ragazze volete una coca? Ho una sete”.
“Magari dopo” disse Marika con la voce soffocata di chi si stava masturbando di gran carriera.
“No grazie” disse Monica.
“Allora due coche” disse mamma e capendo che stava per alzarsi per venire in cucina con l'uccello in mano e i pantaloni a mezza gamba cercai rifugio in bagno cercando di non cadere durante la fuga.
Sbarrato dentro mi feci una sega che piantò uno schizzo incommensurabile. Questo aggiunto a quello già fatto che mi era colato tutto sulle gambe e sul petto mi obbligarono a fare una bella doccia.
Una doccia fredda, gelata, ghiacciatissima per placare il fuoco che mia madre e le mie sorelle avevano acceso.
Un fuoco che non credo si sarebbe estinto tanto presto... non senza qualche conseguenza.
Nonostante 20 anni fa abbia partorito le mie sorelle Monica e Marika e due anni dopo abbia fatto uscire dalla sua pancia il sottoscritto il suo ventre non mostra segni di grinze o maniglie o peggio.
Insomma è una che si tiene in forma. Con i capelli neri a caschetto pare Valentina di Crepax ed è sensuale allo stesso modo, forse anche di più....
Chiariamo bene però. Non è che io stia giorno e notte a fissarla per valutarne i suoi dettagli, non ne ho bisogno. Infatti è regola e abitudine per mammina spogliarsi di ogni abito ogni volta che può.
Una mamma nudista!
Di solito coglie la scusa di abbronzarsi al sole sul balcone. Dopo pranzo apre il suo lettino, si leva tutto quanto e sdraia il suo splendido corpo al sole per un paio d'ore tranquilla e beata.
Per fortuna abitiamo all'ultimo piano e non ci sono palazzi più alti del nostro nelle vicinanze.
Terminato il bagno di sole torna in casa ma non le passa neanche per l'anticamera del cervello di mettersi qualcosa addosso e in totale natura guarda la tv, legge, chiacchiera con le sue belle tette al vento e i baffi ricciuti della fichetta in bella vista.
Solo verso l'ora di cena quando si mette ai fornelli si lega in vita un grembiule nero da cucina che diciamolo pure non è che nasconda molto.
Davanti parte da metà seno lasciando comunque intuire la perfezione dei suoi globi e sotto si ferma poco sotto all'inguine. Per capirci se alza una gamba o si china la patatina è al vento...
Dietro è ancora peggio perchè ha solo il legaccio del grembiule quindi i suoi glutei sodi e abbronzati sono uno spettacolo impareggiabile.
Lo ammetto, più di una volta ripensando a mamma che fa le faccende semi nuda me lo sono trovato in mano duro come il marmo e ho dovuto darci di polso per non scoppiare.
Subito dopo lo schizzo mi sono vergognato come un verme. Mamma infatti non pare farlo con intenzioni maliziose. Per lei è la consapevolezza stessa del suo splendido corpo, l'infinita confidenza dell'ambiente familiare a darle quella libertà di girare per casa senza vergogne o pudori. Insomma a solo pensarci col cazzo che ancora mi colava sborra mi sentivo un vero maiale perverso.
Se questo non fosse bastato la passione di mamma ha subito attecchito anche con le mie sorelle. Monica e Marika, due gemelle alte più o meno come mamma con una bella terza di seno, un corpo longilineo e ben proporzionato, gambe incredibili con due bei culetti a mandolino che sono uno spettacolo.
Così anche loro spesso sono nude, a volte arrivate a casa si tengono i jeans ma tolgono maglietta e reggiseno come nulla fosse e io mi becco questi tre paia di tette al vento a tempo pieno.
E di nuovo la sera mi trovo a dover fare il confronto coi miei più bassi istinti, le mie voglie, le mie erezioni e le mie sborrate di cui subito dopo mi vergogno perchè, pare che il desiderio sessuale sia solo mio.
Questo almeno ho sempre creduto fino a ieri.
Come dicevo mamma ha questa mania dell'abbronzatura e ben che non pare ne abbia bisogno, quasi ogni giorno, si mette sul balcone nuda a fare la tintarella. La passione ha presto contagiato anche le mie sorelle e così accade piuttosto spesso che affacciandomi sul terrazzo veda queste tre splendide donne con tutto il loro ben di dio al vento... Le seghe si sprecano lo ammetto.
Ieri però è avvenuta una cosa diversa.
Ero andato in cucina a prendermi da bere e forse pensando di essere sole o forse no ho visto dalla finestra accanto al lavandino che mamma si metteva a pancia sotto e subito Monica iniziava a spalmarle la crema solare sulla schiena.
Era così sensuale vedere quelle due donne spalmarsi la schiena di una crema bianca così simile alla sborra che me lo sono trovato duro in un secondo.
Il problema è che non solo io mi stavo eccitando, lo stava facendo anche mamma.
Con le mani di Monica sulla schiena doveva avere avuto una reazione istintiva e dopo un attimo l'ho vista chiaramente portarsi una mano sulla patata.
Per darle un ultimo dubbio ho sperato che avesse solo un prurito.
Se era così era uno di quelli che si grattano con un bel cazzo!
Il suo dito ha cominciato a giocherellare col clitoride, se lo tintinnava, se lo schiacciava tra le dita tranquilla come se volesse saggiarne la consistenza.
Io fissavo sempre più curioso e a quel punto anche per il dolore contro i jeans mi sono sbottonato la patta e il mio “amico” è sbucato fuori dritto come un pino.
Me lo sono preso meccanicamente in mano sempre fissando mamma.
Lei intanto dal pacioccarsi le labbra della passera era passata a una vera e propria introduzione. Si aveva proprio un dito nella fica.
Monica ormai le stava spalmando la crema sul sedere posto evidentemente più sensibile perchè più mia sorella sfregava e più il dito di mamma si muoveva veloce...
Ora non sapevo quale fosse la cosa più assurda: che mamma si masturbasse? Che Monica consapevole di ciò che faceva continuasse a massaggiarla? Che Marika stesse beatamente al sole come se fosse normale che mamma e Monica si dilettassero con dei giochini quasi saffici.
Incredulo avevo ormai la mano che si muoveva sul cazzo a mille all'ora.
Trattenendosi a stento mamma fece un gemito piuttosto intenso e nonostante fosse un po' distante sono certo di aver visto del liquido colare dalle sue gambe.
Era venuta!
Si tolse il dito umido dalla vulva, se lo pulì tranquilla con un fazzolettino... Tutto a posto.
Monica tranquilla la guardava e sorridendo disse “Sei a posto mamma?”.
“Si ho fatto grazie” rispose lei tornando tranquilla a prendere il sole a pancia sotto.
“Vuoi farlo anche tu?” borbottò subito dopo.
E a quel punto mi sono sborrato in mano. Non solo mia madre si era sparata un grilletto ma addirittura chiedeva a mia sorella se voleva farsene uno anche lei.
Ma avevo capito bene? O era solo la mia fantasia?
Poco dopo ebbi la conferma quando come nulla fosse anche Marika che se ne era stata buona buona a prendere il sole si portò una mano tra le gambe “Con tutto il parlare che ne fate mi fate venire il solletico”.
Monica rise “Poverina hai il solletico. Te lo gratto io se vuoi?”.
“Monica sei una maiala” rise Marika ma intanto aveva iniziato a toccarsi sempre con maggiore insistenza.
Avevo di nuovo il cazzo duro. Ora era mia sorella a sgrillettarsi, uno spettacolo imperdibile. Nonostante avessi appena schizzato le mie palle erano di nuovo piene e la mia cappella gonfia...
Poi però sentii mamma dire “Ragazze volete una coca? Ho una sete”.
“Magari dopo” disse Marika con la voce soffocata di chi si stava masturbando di gran carriera.
“No grazie” disse Monica.
“Allora due coche” disse mamma e capendo che stava per alzarsi per venire in cucina con l'uccello in mano e i pantaloni a mezza gamba cercai rifugio in bagno cercando di non cadere durante la fuga.
Sbarrato dentro mi feci una sega che piantò uno schizzo incommensurabile. Questo aggiunto a quello già fatto che mi era colato tutto sulle gambe e sul petto mi obbligarono a fare una bella doccia.
Una doccia fredda, gelata, ghiacciatissima per placare il fuoco che mia madre e le mie sorelle avevano acceso.
Un fuoco che non credo si sarebbe estinto tanto presto... non senza qualche conseguenza.
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