2020 un Capodanno da ricordare - 3

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Capitolo 3 – La partenza

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-Posso venire con te?
Mi aveva chiesto. Lui che conosco da una vita e che non aveva nulla a che fare con il mio modo di pensare e al mio mondo in cui il sesso era una parte importante della mia vita. Lui che era sempre timido e che pensava solo al lavoro.
Eppure a quanto pare in fondo al cuore Luca era come me e parlando con lui riuscii ad accertarmene.
Decisi quindi di farlo venire con me. Oltretutto aveva anche l’auto quindi avevo anche risparmiato sul trasporto. Certo avrei dovuto cancellare il biglietto di andata e ritorno del Flixbus ma poco mi importava.
Lo stesso giorno infatti riuscii a disdirlo. Era il ventisette dicembre 2019.
Lo stesso giorno in cui mandai per la seconda volta al responsabile del marketing una mail con la richiesta di un secondo biglietto che però non arrivò nei tre giorni seguenti nonostante avessi mandato a loro la ricevuta.

Venne poi il giorno della partenza.
Era il trenta dicembre 2019.
Avevo preparato la valigia il giorno prima con alcuni capi più caldi e alcuni termici che avevo acquistato al Decathlon visto le previsioni di neve e temperature che arrivavano a meno 8 gradi, e poi come da accordi mi sono diretto in stazione.
E avevo aspettato.

-Facciamo benzina prima di Andare ad Arnoldstein.
Aveva detto. Io in risposta avevo annuito soltanto e poi avevo chiesto:
-Posso mettere la valigia in bagagliaio
-Va bene solo stai attento al completo che ho messo dietro.
Così feci.

Per prima cosa da Trieste andammo a Fernetti e facemmo il pieno.
Poi senza fermarci andammo direttamente in autostrada verso la A4 direzione Udine per poi andare verso Tarvisio e il confine con l’Austria. Una volta giunti al confine mostrammo le carte d’identità ai militari appostati di guardia e passammo il confine. Da lì raggiungemmo Arnoldstein e l’albergo.

Una volta disfate le valigie andammo prima a controllare in SPA su come mai non era ancora arrivato il biglietto di Luca.
Una volta arrivati in struttura e dopo aver parcheggiato entrammo nella SPA e ci avviammo alla reception dove chiedemmo di parlare con il responsabile del marketing.
-Non c’e ancora ma se aspettate lo vado a chiamare.
Ci disse la receptionist.
Poi assistette i clienti che arrivavano.
Poi mentre aspettavamo e guardavamo i clienti che entravano e uscivano dalla SPA, di colpo vennero fuori tre ragazze. Nude dalla testa ai piedi. In pieno giorno. Non avevo mai visto una cosa del genere. Solo nelle spiagge nudiste. Eppure non ci credevo a quello che i miei occhi vedevano.
E potete immaginare a come reagì il mio fratellino in quella situazione assurda.
Almeno il nostro soggiorno era iniziato bene.

Arrivò poi il responsabile del marketing che si presentò come Riccardo, a cui spiegammo la situazione. Lui ci ascoltò e poi una volta realizzato la situazione ci disse di aspettare entro la sera e che avrebbe controllato e risolto qualsiasi inconveniente.

Una volta finito di parlare con Riccardo siamo andati poi a cenare direttamente a Villaco.
Non era male come cittadina. Illuminata a festa con bancarelle di ogni tipo una chiesa al centro, qualche outlet e qualche negozio, una pista di pattinaggio e illuminata a festa.

C’erano pochi posti dove mangiare e alla fine decidemmo di cenare in un piccolo ristorante a base di pesce. Non era per niente cattivo.
Una cena semplice, non troppo pesante era quello che ci voleva prima di andare a dormire.
scritto il
2020-02-14
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