Famiglia nudista 14
di
Key7
genere
incesti
La sera siamo tutti davanti alla tv. Nudi come sempre, ma vista la presenza di Monica non accade nulla.
Marika è stanchissima penso anche per le scopate di oggi pomeriggio e sparisce presto per andare a letto. Io intanto fisso mamma aspettando che vada in camera. Mi ha promesso non solo di fare sesso ma vista la mia passione per nylon e pizzi di vestirsi da vera porca con tacchi, body, calze a rete eccetera. Io non vedo l'ora di vederla.
Purtroppo non me ne sono reso ben conto ma anche io sono parecchio stanco per tutto il pompare di oggi e così mi appisolo davanti alla tv...
Quando riapro gli occhi sono quasi le undici.
Con mamma dovevo farlo alle dieci in camera sua. Cazzo penso è tardissimo!
Solo a quel punto mi accorgo che ho la sborra che mi cola sull'uccello. I casi sono due. O mi sono fatto una sega nel sonno o me l'hanno fatta mentre ero incosciente. Anzi a guardar bene, da come ho la cappella slavata, più che una sega mi hanno fatto un pompino.
Penso che la mamma forse vedendomi dormire abbia tentato di svegliarmi così e mi alzo per andarla a ringraziare sperando sia ancora sveglia.
Entro in camera sua e la trovo sul letto. Sembra davvero una puttana. Body nero, calze a rete nere, tacchi a spillo. Truccatissima su occhi e bocca e profumata più che mai... “Wow mamma sembri davvero una battona così”.
“Allora alla fine mi darai dei soldi” ride lei che tanto per incentivare la messa in scena si sta anche fumando una sigaretta sbuffando il fumo a cerchi nell'aria.
Mi avvicino quando lei mi fissa il cazzo “Ma che è... ti sei già fatto una sega?”.
“No io... Mi sono appisolato e...”.
“Hai sognato di farlo nel sonno”.
Veramente no. Non ho sognato nulla. Ma faccio finta di niente.
Mamma intanto si preoccupa più per le sue regole e infatti visto che ho schizzato mi manda ad orinare in bagno.
Ci vado poco convinto.
La cosa che più mi disarma però è che se non è stata mamma e visto che Marika dorme.... Chi mi ha fatto un pompino? Monica?
Solo all'idea mi è già tornato duro.
Con questa idea in testa torno in camera di mamma. Così vestita è eccitante anche solo guardarla e lei mi rivela la sua grande abilità orale che non avrei mai sospettato.
Devo dire che oltre ad avere una fica rovente, un buchino del culo che è un piacere aprire la mamma sa davvero come si ciucciano i cazzi.
E' una notte di fuoco. Ci do così tanto che alla fine quando sborro crollo sul letto distrutto in un sonno profondo e senza sogni. Per un paio di volte penso a mia sorella Monica. Chissà se ci sente? Chissà se è sul suo letto a farsi con i vibratori... Chissà se mai avrò l'occasione di farmela.
Al mattino dopo mamma è andata a far la spesa visto che oggi non lavora e io mi sveglio piacevolmente con una lingua calda che mi solletica il pene.
Mia sorella Marika tanto per non perdere tempo è sdraiata accanto a me..nudissima.
Mi ha già preso il cazzo in mano e me lo stà segando piano piano.
La fisso ancora assonnato... lei mi sorride “scopatina del buon giorno?”.
La durezza del mio cazzo non ha bisogno di altre conferme.
Mi avvicino, la faccio sdraiare piano sotto al mio corpo e inizio lentamente a leccarle i seni, a baciarla in bocca, ad accarezzarle i capelli e palparle i fianchi come se avessi cento mani e mille lingue.
Lei delicata me lo afferra e se lo guida in mezzo alle gambe. Sento il calore umido della sua vagina bagnata e le sprofondo dentro con un unico colpo.
Marika strabuzza gli occhi “Ouk!” geme per il piacere di trovarsi penetrata da una tale trave.
Inizio a pompare, prima molto lento facendoglielo scorrere tutto su e giù per l'utero dalla cappella ai testicoli poi sempre più veloce come un vibro massaggiatore.
Tanto aumenta la mia pompata tanto più lei geme di piacere e ci vuole poco per sentirla contrarre i muscoli in uno spasmodico orgasmo “Si, siiii, Vengoooooooo”.
Le faccio cenno di fare silenzio “Non hai paura di svegliare la tua gemellina?”.
“Tranquillo la zoccoletta si è alzata presto. Escursione in montagna”.
“Con un uomo?”.
“Ma va con la sua amica Barbara”.
Mi viene un flash. Barbara è una di quelle che frequentano la palestra con lei. Alta, slanciata dal fisico perfetto e quasi muscoloso ma con due pere da quarta che fanno paura. Per un po' di tempo ho sperato di farmela e ci ho anche provato una volta senza grandi risultati. In seguito ho saputo che era lesbica dichiarata quindi me ne sono fatto una ragione.
“Sarà mica con la Barbara che usa i... i giocattoli che ho visto ieri”.
“Probabile” sorride Marika.
“Allora sei proprio sicura che sia un'escursione e che non siano invece andate a...”.
Mia sorella scatta un po' indispettita “Senti a me va bene fare conversazione tra un orgasmo e l'altro ma renditi conto che adesso avrei di meglio a cui pensare dei cazzi di mia sorella”.
In effetti non ha torto. Riprendo a spingere e con un poderoso colpo di reni le do una sciabolata da farglielo uscire dalla bocca. “Hai ragione pensa a questo di cazzo adesso”.
Per farmi perdonare lo sfilo, la faccio mettere a pecorina e la impalo nuovamente stavolta avvinghiato ai suoi fianchi e con le ginocchia puntate a terra... paio un vero stallone da monta.
Col ritmo di un martello pneumatico non le do tregua.... uno, due, cinque, sette... nove orgasmi di fila mentre io instancabile lavoro di bacino allargandole la vulva di qualche centimetro.
La sfianco. Quando le dico che sto per venire Marika si lancia in avanti sfilandoselo da dentro e atterrata a faccia in giù sul cuscino non accenna a muoversi.
Io in ginocchio col mio idrante in mano sparo una sborrata a festa che spruzza ovunque inondando tutta la sua pelle abbronzata. Poi soddisfatto e svuotato mi accascio accanto a lei per riprendere fiato.
“Bisogna fare a turno per chi prepara la colazione. Io non so se riesco ad alzarmi fratellone mi hai rotta tutta davvero”.
“Peccato avevo una mezza idea di farne un'altra nel culo” rido io.
Mi fissa, strabuzza gli occhi e ride anche lei...
Alla fine la colazione la preparo io e ci beviamo il latte sudati e sporchi come due maiali vicini vicini nel lettone di mamma.
“Hai programmi per stamattina?” mi chiede Marika.
“Veramente no. Pensavo forse di fare un giro in moto o magari sudare un po' in bici”.
“Io se vuoi vado in piscina con un paio di amiche. Se vuoi aggregarti...”.
“Non so magari ci penso sopra ma non mi va tanto di nuotare oggi. Meglio la moto”.
Lei fa una faccia strada “Mica nuoteremo tutto il tempo”.
Capisco al volo cosa intende e ammetto che l’idea delle sue amiche che fanno sesso mi stuzzica anche un po’ ma mi trattengo. Ho altri programmi.
“Magari la prossima volta” dico.
Non pare prendersela troppo “Fa come vuoi adesso mi faccio una doccia e poi esco”.
La guardo alzarsi in piedi e camminare leggiadra verso il bagno col suo corpo tonico e completamente nudo. Ovviamente il cazzo mi è già tornato duro.
Marika è stanchissima penso anche per le scopate di oggi pomeriggio e sparisce presto per andare a letto. Io intanto fisso mamma aspettando che vada in camera. Mi ha promesso non solo di fare sesso ma vista la mia passione per nylon e pizzi di vestirsi da vera porca con tacchi, body, calze a rete eccetera. Io non vedo l'ora di vederla.
Purtroppo non me ne sono reso ben conto ma anche io sono parecchio stanco per tutto il pompare di oggi e così mi appisolo davanti alla tv...
Quando riapro gli occhi sono quasi le undici.
Con mamma dovevo farlo alle dieci in camera sua. Cazzo penso è tardissimo!
Solo a quel punto mi accorgo che ho la sborra che mi cola sull'uccello. I casi sono due. O mi sono fatto una sega nel sonno o me l'hanno fatta mentre ero incosciente. Anzi a guardar bene, da come ho la cappella slavata, più che una sega mi hanno fatto un pompino.
Penso che la mamma forse vedendomi dormire abbia tentato di svegliarmi così e mi alzo per andarla a ringraziare sperando sia ancora sveglia.
Entro in camera sua e la trovo sul letto. Sembra davvero una puttana. Body nero, calze a rete nere, tacchi a spillo. Truccatissima su occhi e bocca e profumata più che mai... “Wow mamma sembri davvero una battona così”.
“Allora alla fine mi darai dei soldi” ride lei che tanto per incentivare la messa in scena si sta anche fumando una sigaretta sbuffando il fumo a cerchi nell'aria.
Mi avvicino quando lei mi fissa il cazzo “Ma che è... ti sei già fatto una sega?”.
“No io... Mi sono appisolato e...”.
“Hai sognato di farlo nel sonno”.
Veramente no. Non ho sognato nulla. Ma faccio finta di niente.
Mamma intanto si preoccupa più per le sue regole e infatti visto che ho schizzato mi manda ad orinare in bagno.
Ci vado poco convinto.
La cosa che più mi disarma però è che se non è stata mamma e visto che Marika dorme.... Chi mi ha fatto un pompino? Monica?
Solo all'idea mi è già tornato duro.
Con questa idea in testa torno in camera di mamma. Così vestita è eccitante anche solo guardarla e lei mi rivela la sua grande abilità orale che non avrei mai sospettato.
Devo dire che oltre ad avere una fica rovente, un buchino del culo che è un piacere aprire la mamma sa davvero come si ciucciano i cazzi.
E' una notte di fuoco. Ci do così tanto che alla fine quando sborro crollo sul letto distrutto in un sonno profondo e senza sogni. Per un paio di volte penso a mia sorella Monica. Chissà se ci sente? Chissà se è sul suo letto a farsi con i vibratori... Chissà se mai avrò l'occasione di farmela.
Al mattino dopo mamma è andata a far la spesa visto che oggi non lavora e io mi sveglio piacevolmente con una lingua calda che mi solletica il pene.
Mia sorella Marika tanto per non perdere tempo è sdraiata accanto a me..nudissima.
Mi ha già preso il cazzo in mano e me lo stà segando piano piano.
La fisso ancora assonnato... lei mi sorride “scopatina del buon giorno?”.
La durezza del mio cazzo non ha bisogno di altre conferme.
Mi avvicino, la faccio sdraiare piano sotto al mio corpo e inizio lentamente a leccarle i seni, a baciarla in bocca, ad accarezzarle i capelli e palparle i fianchi come se avessi cento mani e mille lingue.
Lei delicata me lo afferra e se lo guida in mezzo alle gambe. Sento il calore umido della sua vagina bagnata e le sprofondo dentro con un unico colpo.
Marika strabuzza gli occhi “Ouk!” geme per il piacere di trovarsi penetrata da una tale trave.
Inizio a pompare, prima molto lento facendoglielo scorrere tutto su e giù per l'utero dalla cappella ai testicoli poi sempre più veloce come un vibro massaggiatore.
Tanto aumenta la mia pompata tanto più lei geme di piacere e ci vuole poco per sentirla contrarre i muscoli in uno spasmodico orgasmo “Si, siiii, Vengoooooooo”.
Le faccio cenno di fare silenzio “Non hai paura di svegliare la tua gemellina?”.
“Tranquillo la zoccoletta si è alzata presto. Escursione in montagna”.
“Con un uomo?”.
“Ma va con la sua amica Barbara”.
Mi viene un flash. Barbara è una di quelle che frequentano la palestra con lei. Alta, slanciata dal fisico perfetto e quasi muscoloso ma con due pere da quarta che fanno paura. Per un po' di tempo ho sperato di farmela e ci ho anche provato una volta senza grandi risultati. In seguito ho saputo che era lesbica dichiarata quindi me ne sono fatto una ragione.
“Sarà mica con la Barbara che usa i... i giocattoli che ho visto ieri”.
“Probabile” sorride Marika.
“Allora sei proprio sicura che sia un'escursione e che non siano invece andate a...”.
Mia sorella scatta un po' indispettita “Senti a me va bene fare conversazione tra un orgasmo e l'altro ma renditi conto che adesso avrei di meglio a cui pensare dei cazzi di mia sorella”.
In effetti non ha torto. Riprendo a spingere e con un poderoso colpo di reni le do una sciabolata da farglielo uscire dalla bocca. “Hai ragione pensa a questo di cazzo adesso”.
Per farmi perdonare lo sfilo, la faccio mettere a pecorina e la impalo nuovamente stavolta avvinghiato ai suoi fianchi e con le ginocchia puntate a terra... paio un vero stallone da monta.
Col ritmo di un martello pneumatico non le do tregua.... uno, due, cinque, sette... nove orgasmi di fila mentre io instancabile lavoro di bacino allargandole la vulva di qualche centimetro.
La sfianco. Quando le dico che sto per venire Marika si lancia in avanti sfilandoselo da dentro e atterrata a faccia in giù sul cuscino non accenna a muoversi.
Io in ginocchio col mio idrante in mano sparo una sborrata a festa che spruzza ovunque inondando tutta la sua pelle abbronzata. Poi soddisfatto e svuotato mi accascio accanto a lei per riprendere fiato.
“Bisogna fare a turno per chi prepara la colazione. Io non so se riesco ad alzarmi fratellone mi hai rotta tutta davvero”.
“Peccato avevo una mezza idea di farne un'altra nel culo” rido io.
Mi fissa, strabuzza gli occhi e ride anche lei...
Alla fine la colazione la preparo io e ci beviamo il latte sudati e sporchi come due maiali vicini vicini nel lettone di mamma.
“Hai programmi per stamattina?” mi chiede Marika.
“Veramente no. Pensavo forse di fare un giro in moto o magari sudare un po' in bici”.
“Io se vuoi vado in piscina con un paio di amiche. Se vuoi aggregarti...”.
“Non so magari ci penso sopra ma non mi va tanto di nuotare oggi. Meglio la moto”.
Lei fa una faccia strada “Mica nuoteremo tutto il tempo”.
Capisco al volo cosa intende e ammetto che l’idea delle sue amiche che fanno sesso mi stuzzica anche un po’ ma mi trattengo. Ho altri programmi.
“Magari la prossima volta” dico.
Non pare prendersela troppo “Fa come vuoi adesso mi faccio una doccia e poi esco”.
La guardo alzarsi in piedi e camminare leggiadra verso il bagno col suo corpo tonico e completamente nudo. Ovviamente il cazzo mi è già tornato duro.
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