La magia dell'orgasmo - parte sesta
di
Claudio Ultra
genere
pulp
La mattina dopo Carmen inizia le sue ore scolastiche con la lezione di educazione fisica. Si rilassa sempre quando le si stancano i muscoli dopo piacevoli esercizi fisici.
Ma subito non si rivela una lezione come le altre.
Il prof arriva stranamente incazzato col mondo intero.
'Magari la moglie non gli ha fatto il solito pompino del mattino prima di uscire di casa' pensa ironicamente Carmen.
"Oggi vi aspettano due ore davvero dure cari ragazzi" esordisce subito l'insegnante sorridendo sotto i baffi.
Dopo dieci giri attorno alla palestra la ragazza appare già in difficoltà e i compagni la distanziano subito di diversi metri e alcuni l'hanno già doppiata. E loro non sembrano neanche accaldati.
Carmen si sente come una bambina che corre assieme a dei veri atleti. E la sua preoccupazione raggiunge già un livello di guardia.
Aspettandosi da un attimo all'altro di vedere o udire quella strega della prof segue la lezione con molta distrazione.
"Signorina Carmen è qui con noi stamattina o sta pensando a qualcuno?" la rimbrotta il prof con tono deciso.
La ragazza tornata in se non può evitare di arrossire quando si accorge di avere interrotto le flessioni mentre i compagni pompano sulle braccia come indemoniati.
Ma dopo due sessioni di affondi Carmen è praticamente KO e si sdraia esausta e senza fiato.
Con gli occhi chiusi sente arrivargli un potente calcio a una gamba che la fa urlare dal dolore.
"Allora? Sta dormendo signorina?" la rimbrotta il prof continuando a tirarle potenti calci anche alle costole.
Carmen ora sente dolori un po' dappertutto e si rialza con fatica.
Tutti i compagni e le compagne si sono fermati osservando la scena come fosse normale picchiare una studentessa.
"Penso che la signorina meriti una bella punizione per la sua mancanza d'impegno" dice il prof ai suoi alunni.
Subito una ragazza abbandona la fila e colpisce Carmen all'altezza del ginocchio facendola accosciare improvvisamente.
Il prof la schiaffeggia violentemente per farla tornare in se.
Alzando la testa vede che ha messo in libertà il suo cazzo duro.
Carmen sa già cosa deve fare. E come fosse un'abitudine non fa una piega quando il prof la costringe a prendere in bocca il suo membro pulsante. Dopo poche succchiate potenti fiotti di sborra le invadono il cavo orale. Ingoia quello che riesce e il resto del seme le cola sulla maglia e sui pantaloni della tuta.
"Qualcuno spogli questa troietta che non riesce neanche a ingoiare un carico di sperma" ordina il prof leggermente affannato.
Carmen ora è nuda davanti a tutti, subito rassegnata per i trattamenti che avrebbe di certo subito.
Come per magia anche tutti i ragazzi e le ragazze appaiono completamente nudi.
La ragazza può osservare, suo malgrado, i corpi dei suoi compagni.
Maschi coi cazzi già eretti la circondano e femmine dalla fica più o meno pelosa la osservano con voglia.
Qualcuno inizia a penetrare le compagne buttandole a terra. Urla di dolore e di piacere rompono il silenzio della palestra. Giovani fichette vengono sfondate anche per la prima volta. E potenti orgasmi le riempiono senza pietà.
Carmen non può far nulla per impedire che sperma e sangue virginale le colino sul viso e le entrino anche in bocca. Trattenuta a forza da due maschioni è in balia dei suoi torturatori mentre due compagne la stanno scalciando con forza all'altezza dei reni e delle ovaie.
La ragazza si sente morire immaginando qualcosa rompersi dentro di se.
Ancora col cazzo duro un ragazzo le si avvicina e dopo averle aperto le grandi labbra piscia direttamente nella sua giovane fica. La sensazione di quel liquido così caldo porta Carmen quasi all'orgasmo. La ragazza si sente sempre più perversa nonostante la terribile situazione.
Altre compagne escono dalla fila e si siedono sulla sua bocca per farsi leccare i loro sessi già fradici. Umori cremosi colano abbondanti a contatto con l'abile lingua di Carmen. Le ragazze vengono in poco tempo e violenti orgasmi le sconquassano i giovani corpi. Alcune fuori di se dal godere si rilassano e innaffiano Carmen con zampilli di pipì. Questa volta la ragazza non può evitare di urlare quando raggiunge il suo primo orgasmo. Sentire la piscia sulle tette l'ha mandata fuori di testa.
Continua a leccare la crema delle sue amiche finché non termina la fila. Carmen è felice di sentire così tanti sapori dolci e acri. La sua bocca è davvero in paradiso. Nonostante abbia fatto un lago tra le sue gambe non è per nulla imbarazzata.
Il dolore è quasi insopportabile, calci improvvisi continuano a raggiungerla dappertutto anche in parti molto delicate, ma un orgasmo dopo l'altro permette a Carmen di respirare.
Come per un ordine appena impartito tutte le ragazze vengono voltate sul pavimento e tanti giovani cazzi iniziano a sfondare i loro culi quasi tutti vergini.
Un coro di urla di dolore fa aprire gli occhi di Carmen che inizia a masturbarsi con forza per poter provare anche lei le sensazioni delle compagne.
Tante ragazze vengono montate senza pietà e tutte vengono riempite da fiotti di sperma bollente.
Tutto quel seme maschile viene fatto colare dagli ani sfondati direttamente sul corpo di Carmen. La ragazza tenta di assaggiare più sperma possibile. Sperma mischiato a sangue e merda. Tutto ciò che esce da quei culi le viene fatto assaggiare come uno speciale menù.
Carmen, sempre più emozionata nonostante tutto, ora si sta nuovamente masturbando mentre osserva il prof entrare ed uscire dal culo della sua alunna più giovane. Prova anche invidia nel non potere anche lei sentire una mazza così grande invadere le sue carni. Ma raggiunge in fretta l'ennesimo orgasmo schizzando più volte il suo piacere liquido.
Come tanti cani assetati diversi ragazzi si gettano sul pavimento per leccare il piacere che Carmen ha eiaculato a terra.
La ragazza, anche per vendicarsi, si rilassa e piscia loro addosso tutta la sua rabbia. Sembrano quasi non accorgersi della pioggia dorata che li bagna abbondanti.
Il prof, che ha appena sborrato sul fondoschiena della ragazzina, si avvicina minaccioso con una borsa sportiva.
Carmen riesce appena a vedere una bottiglia di vetro che le viene infilata con forza nella fica. Il collo della bottiglia sparisce in fretta tra le sue carni calde. Il prof la sta masturbando con quell'oggetto infernale. Carmen gode e urla come una troia, ma per poco.
Il suo insegnante rompe con un calcio la bottiglia e le tenere carni di Carmen si tagliano senza pietà. La sua fica si lacera immediatamente e un flusso ininterrotto di sangue sporca la ragazza e il pavimento.
Si sente davvero morire adesso. È sempre più debole, sempre meno lucida. Un freddo tremendo si appropria del suo giovane corpo lasciandola inerme.
Carmen non si rende nemmeno conto di cosa le accade quando la girano: il collo della bottiglia le entra definitivamente nella fica tagliando quello che era ancora integro in lei.
La ragazza è davvero vicina alla morte, ma nessuno ha pietà di lei neanche in quel momento. Un ragazzone non trova di meglio di scoparle il culo col suo cazzone nuovamente duro. Carmen non sente nemmeno questa piacevole invasione.
'La prego prof mi aiuti. So che è stata lei ad aver creato questa ennesima tortura nei miei confronti, ma se vuole può interromperla. Non voglio morire così giovane. La prego!' riesce a pensare Carmen prima di esalare i suoi ultimi respiri.
'Hai superato anche quest'ultima prova mia piccola troietta. Sei proprio tu che servirai per i miei piani' le risponde la strega nonostante la ragazza non possa più sentirla.
Una potente fonte luminosa si irradia nella palestra portando via Carmen da questo maledetto mondo.
EPILOGO
Sono ormai quattro anni che vivo in questa nuova realtà che somiglia molto al Medioevo che leggevo sui libri.
Sono cresciuta fisicamente e non sono più un'insignificante adolescente. Finalmente ho due tette grosse e dure con le quali giocarci e far giocare.
Ma la novità più importante è sapere perché la strega mi ha scelta e mi ha portata lontana dal mio mondo.
Le serviva una ragazza che diventasse la troia del villaggio che comanda. E, dopo avermi sottoposta a diverse prove nella mia scuola, nascondendosi sotto le spoglie di una prof,avevo superato alla grande il suo esame.
Non posso negare che mi piaccia scopare e tutto quello riguardante il sesso.
Qui posso essere sfondata in ogni mio buco da tutti i cazzi possibili ed immaginabili senza dovermi nascondere. Chiunque nel nostro villaggio fa sesso in libertà addirittura per strada.
E quando mi viene lo sfizio posso scegliere fighe dolci e profumate da mordere e leccare. E le donne in questione, anche ragazzine davvero giovani, possono ovviamente ricambiare facendomi squirtare con dell'ottimo sesso orale.
Francamente non mi interessa un emerito cazzo se qualcuno sente la mia mancanza nel mio vecchio mondo e magari si scorderanno presto di me.
Lì non ero nessuna mentre qui sono una troia.
La dea delle troie.
FINE
E-mail: affinitoc9@gmail.com
Telegram: @AllRedGirls
Ma subito non si rivela una lezione come le altre.
Il prof arriva stranamente incazzato col mondo intero.
'Magari la moglie non gli ha fatto il solito pompino del mattino prima di uscire di casa' pensa ironicamente Carmen.
"Oggi vi aspettano due ore davvero dure cari ragazzi" esordisce subito l'insegnante sorridendo sotto i baffi.
Dopo dieci giri attorno alla palestra la ragazza appare già in difficoltà e i compagni la distanziano subito di diversi metri e alcuni l'hanno già doppiata. E loro non sembrano neanche accaldati.
Carmen si sente come una bambina che corre assieme a dei veri atleti. E la sua preoccupazione raggiunge già un livello di guardia.
Aspettandosi da un attimo all'altro di vedere o udire quella strega della prof segue la lezione con molta distrazione.
"Signorina Carmen è qui con noi stamattina o sta pensando a qualcuno?" la rimbrotta il prof con tono deciso.
La ragazza tornata in se non può evitare di arrossire quando si accorge di avere interrotto le flessioni mentre i compagni pompano sulle braccia come indemoniati.
Ma dopo due sessioni di affondi Carmen è praticamente KO e si sdraia esausta e senza fiato.
Con gli occhi chiusi sente arrivargli un potente calcio a una gamba che la fa urlare dal dolore.
"Allora? Sta dormendo signorina?" la rimbrotta il prof continuando a tirarle potenti calci anche alle costole.
Carmen ora sente dolori un po' dappertutto e si rialza con fatica.
Tutti i compagni e le compagne si sono fermati osservando la scena come fosse normale picchiare una studentessa.
"Penso che la signorina meriti una bella punizione per la sua mancanza d'impegno" dice il prof ai suoi alunni.
Subito una ragazza abbandona la fila e colpisce Carmen all'altezza del ginocchio facendola accosciare improvvisamente.
Il prof la schiaffeggia violentemente per farla tornare in se.
Alzando la testa vede che ha messo in libertà il suo cazzo duro.
Carmen sa già cosa deve fare. E come fosse un'abitudine non fa una piega quando il prof la costringe a prendere in bocca il suo membro pulsante. Dopo poche succchiate potenti fiotti di sborra le invadono il cavo orale. Ingoia quello che riesce e il resto del seme le cola sulla maglia e sui pantaloni della tuta.
"Qualcuno spogli questa troietta che non riesce neanche a ingoiare un carico di sperma" ordina il prof leggermente affannato.
Carmen ora è nuda davanti a tutti, subito rassegnata per i trattamenti che avrebbe di certo subito.
Come per magia anche tutti i ragazzi e le ragazze appaiono completamente nudi.
La ragazza può osservare, suo malgrado, i corpi dei suoi compagni.
Maschi coi cazzi già eretti la circondano e femmine dalla fica più o meno pelosa la osservano con voglia.
Qualcuno inizia a penetrare le compagne buttandole a terra. Urla di dolore e di piacere rompono il silenzio della palestra. Giovani fichette vengono sfondate anche per la prima volta. E potenti orgasmi le riempiono senza pietà.
Carmen non può far nulla per impedire che sperma e sangue virginale le colino sul viso e le entrino anche in bocca. Trattenuta a forza da due maschioni è in balia dei suoi torturatori mentre due compagne la stanno scalciando con forza all'altezza dei reni e delle ovaie.
La ragazza si sente morire immaginando qualcosa rompersi dentro di se.
Ancora col cazzo duro un ragazzo le si avvicina e dopo averle aperto le grandi labbra piscia direttamente nella sua giovane fica. La sensazione di quel liquido così caldo porta Carmen quasi all'orgasmo. La ragazza si sente sempre più perversa nonostante la terribile situazione.
Altre compagne escono dalla fila e si siedono sulla sua bocca per farsi leccare i loro sessi già fradici. Umori cremosi colano abbondanti a contatto con l'abile lingua di Carmen. Le ragazze vengono in poco tempo e violenti orgasmi le sconquassano i giovani corpi. Alcune fuori di se dal godere si rilassano e innaffiano Carmen con zampilli di pipì. Questa volta la ragazza non può evitare di urlare quando raggiunge il suo primo orgasmo. Sentire la piscia sulle tette l'ha mandata fuori di testa.
Continua a leccare la crema delle sue amiche finché non termina la fila. Carmen è felice di sentire così tanti sapori dolci e acri. La sua bocca è davvero in paradiso. Nonostante abbia fatto un lago tra le sue gambe non è per nulla imbarazzata.
Il dolore è quasi insopportabile, calci improvvisi continuano a raggiungerla dappertutto anche in parti molto delicate, ma un orgasmo dopo l'altro permette a Carmen di respirare.
Come per un ordine appena impartito tutte le ragazze vengono voltate sul pavimento e tanti giovani cazzi iniziano a sfondare i loro culi quasi tutti vergini.
Un coro di urla di dolore fa aprire gli occhi di Carmen che inizia a masturbarsi con forza per poter provare anche lei le sensazioni delle compagne.
Tante ragazze vengono montate senza pietà e tutte vengono riempite da fiotti di sperma bollente.
Tutto quel seme maschile viene fatto colare dagli ani sfondati direttamente sul corpo di Carmen. La ragazza tenta di assaggiare più sperma possibile. Sperma mischiato a sangue e merda. Tutto ciò che esce da quei culi le viene fatto assaggiare come uno speciale menù.
Carmen, sempre più emozionata nonostante tutto, ora si sta nuovamente masturbando mentre osserva il prof entrare ed uscire dal culo della sua alunna più giovane. Prova anche invidia nel non potere anche lei sentire una mazza così grande invadere le sue carni. Ma raggiunge in fretta l'ennesimo orgasmo schizzando più volte il suo piacere liquido.
Come tanti cani assetati diversi ragazzi si gettano sul pavimento per leccare il piacere che Carmen ha eiaculato a terra.
La ragazza, anche per vendicarsi, si rilassa e piscia loro addosso tutta la sua rabbia. Sembrano quasi non accorgersi della pioggia dorata che li bagna abbondanti.
Il prof, che ha appena sborrato sul fondoschiena della ragazzina, si avvicina minaccioso con una borsa sportiva.
Carmen riesce appena a vedere una bottiglia di vetro che le viene infilata con forza nella fica. Il collo della bottiglia sparisce in fretta tra le sue carni calde. Il prof la sta masturbando con quell'oggetto infernale. Carmen gode e urla come una troia, ma per poco.
Il suo insegnante rompe con un calcio la bottiglia e le tenere carni di Carmen si tagliano senza pietà. La sua fica si lacera immediatamente e un flusso ininterrotto di sangue sporca la ragazza e il pavimento.
Si sente davvero morire adesso. È sempre più debole, sempre meno lucida. Un freddo tremendo si appropria del suo giovane corpo lasciandola inerme.
Carmen non si rende nemmeno conto di cosa le accade quando la girano: il collo della bottiglia le entra definitivamente nella fica tagliando quello che era ancora integro in lei.
La ragazza è davvero vicina alla morte, ma nessuno ha pietà di lei neanche in quel momento. Un ragazzone non trova di meglio di scoparle il culo col suo cazzone nuovamente duro. Carmen non sente nemmeno questa piacevole invasione.
'La prego prof mi aiuti. So che è stata lei ad aver creato questa ennesima tortura nei miei confronti, ma se vuole può interromperla. Non voglio morire così giovane. La prego!' riesce a pensare Carmen prima di esalare i suoi ultimi respiri.
'Hai superato anche quest'ultima prova mia piccola troietta. Sei proprio tu che servirai per i miei piani' le risponde la strega nonostante la ragazza non possa più sentirla.
Una potente fonte luminosa si irradia nella palestra portando via Carmen da questo maledetto mondo.
EPILOGO
Sono ormai quattro anni che vivo in questa nuova realtà che somiglia molto al Medioevo che leggevo sui libri.
Sono cresciuta fisicamente e non sono più un'insignificante adolescente. Finalmente ho due tette grosse e dure con le quali giocarci e far giocare.
Ma la novità più importante è sapere perché la strega mi ha scelta e mi ha portata lontana dal mio mondo.
Le serviva una ragazza che diventasse la troia del villaggio che comanda. E, dopo avermi sottoposta a diverse prove nella mia scuola, nascondendosi sotto le spoglie di una prof,avevo superato alla grande il suo esame.
Non posso negare che mi piaccia scopare e tutto quello riguardante il sesso.
Qui posso essere sfondata in ogni mio buco da tutti i cazzi possibili ed immaginabili senza dovermi nascondere. Chiunque nel nostro villaggio fa sesso in libertà addirittura per strada.
E quando mi viene lo sfizio posso scegliere fighe dolci e profumate da mordere e leccare. E le donne in questione, anche ragazzine davvero giovani, possono ovviamente ricambiare facendomi squirtare con dell'ottimo sesso orale.
Francamente non mi interessa un emerito cazzo se qualcuno sente la mia mancanza nel mio vecchio mondo e magari si scorderanno presto di me.
Lì non ero nessuna mentre qui sono una troia.
La dea delle troie.
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