Sogno di una nuova casa
di
marcofiori
genere
etero
Ho comprato una nuova casa e sto invitando degli amici a visitarla, vecchi amici che non vedo da tempo quelli della giovinezza , due forse tre , quelli più stretti. Ho già visto la casa da solo e non vedo l’ora di entrarci , me stesso in altro luogo in una nuova città ai piedi di una montagna o comunque in un paese verso le montagne.
L’appartamento è al primo piano e faccio strada salendo , la luce è spenta e gli amici entrano mentre io attivo il salvavita generale. Dentro stanze grandi ciascuna con molti camini , alcuni in pietra e poi uno funzionante in cucina con legna che arde e i ferri per girare le braci sul pavimento, vicini. Nel salone centrale il camino principale, occupa quasi completamente la stanza , è costruito con blocchi che sembrano di tufo bianco e penso di non poterlo eliminare ma poi osservo meglio e mi accorgo che le pietre non sono cementificate l’una con l’altra allora lo smonterò ho bisogno di spazio. La camera da letto conta quatto caminetti ciascuno con la propria canna fumaria. Uno sulla sinistra piccolo e scuro dai molti fuochi bruciati negli anni , un ‘altra cosparso di piastrelle bianche mai usato , un altro forse di pietra rossa ed una stufa in ghisa sulla parete tra due finestre.
L’idea è quella di far spazio non ho bisogno di tutti quei camini , non ho bisogno di scaldarmi così tanto non serve ,ho già il camino funzionante acceso e manterrò quello. Il fuoco della storia che sto vivendo nel mio nuovo tempo , non ho camini da accendere solo quello già acceso da alimentare caso mai. La vedo così anche se arriva una nuova lingua in bocca in un sogno parallelo sapete quei sogni che sembrano realtà dove la lingua è bagnata e girandomi tra le lenzuola sento l’erezione per la novità . Allora mi ritrovo che il desiderio universale sale pieno nella sua confusione perché pulsante nell’animale che sempre vibra dentro di me in questa nuova casa ma anche in quella vecchia, la vita passata , quella degli addii, e per un attimo saluto una lei già vissuta e sono felice di salutarla perché non esiste più. E poi verso il dormiveglia, ecco la felicità di sapere che è un sogno e che non sto assaggiando una nuova lingua e ti rivedo mentre ti baciavo qualche notte fa qui di fianco a me. Ti ho chiesto poi di girarti per prenderti da dietro prima del sonno, ho voluto salutare così la fine del giorno. Poi ti sono salito sopra e ti ho penetrata ancora ,ho spinto lentamente e mi sono fermato nella mia massima erezione , la solita bestia che ora conosci fuori dalla tana . Ho alzato la tua gamba e con il braccio destro passandoci sopra ti ho immobilizzata . Volevo stare li nel tuo calore e farti sentire tutto quello che ho da farti sentire .
Mi basta sto entrando nella mia nuova casa.
L’appartamento è al primo piano e faccio strada salendo , la luce è spenta e gli amici entrano mentre io attivo il salvavita generale. Dentro stanze grandi ciascuna con molti camini , alcuni in pietra e poi uno funzionante in cucina con legna che arde e i ferri per girare le braci sul pavimento, vicini. Nel salone centrale il camino principale, occupa quasi completamente la stanza , è costruito con blocchi che sembrano di tufo bianco e penso di non poterlo eliminare ma poi osservo meglio e mi accorgo che le pietre non sono cementificate l’una con l’altra allora lo smonterò ho bisogno di spazio. La camera da letto conta quatto caminetti ciascuno con la propria canna fumaria. Uno sulla sinistra piccolo e scuro dai molti fuochi bruciati negli anni , un ‘altra cosparso di piastrelle bianche mai usato , un altro forse di pietra rossa ed una stufa in ghisa sulla parete tra due finestre.
L’idea è quella di far spazio non ho bisogno di tutti quei camini , non ho bisogno di scaldarmi così tanto non serve ,ho già il camino funzionante acceso e manterrò quello. Il fuoco della storia che sto vivendo nel mio nuovo tempo , non ho camini da accendere solo quello già acceso da alimentare caso mai. La vedo così anche se arriva una nuova lingua in bocca in un sogno parallelo sapete quei sogni che sembrano realtà dove la lingua è bagnata e girandomi tra le lenzuola sento l’erezione per la novità . Allora mi ritrovo che il desiderio universale sale pieno nella sua confusione perché pulsante nell’animale che sempre vibra dentro di me in questa nuova casa ma anche in quella vecchia, la vita passata , quella degli addii, e per un attimo saluto una lei già vissuta e sono felice di salutarla perché non esiste più. E poi verso il dormiveglia, ecco la felicità di sapere che è un sogno e che non sto assaggiando una nuova lingua e ti rivedo mentre ti baciavo qualche notte fa qui di fianco a me. Ti ho chiesto poi di girarti per prenderti da dietro prima del sonno, ho voluto salutare così la fine del giorno. Poi ti sono salito sopra e ti ho penetrata ancora ,ho spinto lentamente e mi sono fermato nella mia massima erezione , la solita bestia che ora conosci fuori dalla tana . Ho alzato la tua gamba e con il braccio destro passandoci sopra ti ho immobilizzata . Volevo stare li nel tuo calore e farti sentire tutto quello che ho da farti sentire .
Mi basta sto entrando nella mia nuova casa.
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