Best friend
di
Ahiasco
genere
etero
Era un sabato sera, io e il mio migliore amico eravamo appena tornati da una cena, dato che non potevo andare a casa mia perché i miei credevano fossi a dormire da un amica, restai da lui che aveva casa libera. Avevo addosso una gonna molto molto corta e aderente e un top in pizzo il tutto abbinato a dei tacchi neri. Era tutta la sera che lui mi guardava ma non ci diedi peso. quando stavamo per prendere l'ascensore mi tirò una sculacciata scherzando, mi iniziò a eccitare così. Poi dentro l'ascensore mi appoggiai a lui e il mio culo di poggió sul suo pacco,lo sentì diventare duro e lui mi abbracciò stringendomi a se così io mi mossi un pochino facendo finta di niente. Arrivati a casa parlammo un po' poi io mi misi una sua maglietta per dormire e mi sdraiai accanto a lui per vedere un film e mi ritrovai di nuovo il culo su suo pacco. Dopo un po' mi addormentai...
Dopo un po', iniziai a sentire una mano che accarezzava i miei capezzoli ormai duri, e capii che non era un sogno ma era lui, non mi svegliai lo lasciai fare. Lui pensando dormissi ancora, mi alzò la maglietta, si lecco un dito e continuò a giocare col mio capezzolo poi insoddisfatto, facendo piano, si alzò e immerse il dito nel bicchiere di limoncello bevuto l' ora prima, e mi bagno il capezzolo ma questa volta non continuò col dito, questa volta lo inizio a leccare e succhiare un po'. La mia voglia era aumentata tanto da farmi ""casualmente"" aprire un po' le gambe. Lui tornò con me nel letto e inizio a toccarmi il clitoride dal tessuto del mio intimo, lo massaggio prima in senso orario e poi antiorario, un po' su e poi un po' giù. Finalmente si decise e mise una mano dentro lo mutande. Ero bagnata fradicia. Mi tolse le mutande e iniziò a leccarmela poi vi infilo due dita, mi fu impossibile non accelerare il respiro. Stavo per venire quando si tolse le mutande e me lo mise dentro iniziandomi a scopare, e venni. Dava spinte forti e profonde. Poi uscì e mi venne sulla figa. La mattina dopo finsimo non fosse successo niente.
Dopo un po', iniziai a sentire una mano che accarezzava i miei capezzoli ormai duri, e capii che non era un sogno ma era lui, non mi svegliai lo lasciai fare. Lui pensando dormissi ancora, mi alzò la maglietta, si lecco un dito e continuò a giocare col mio capezzolo poi insoddisfatto, facendo piano, si alzò e immerse il dito nel bicchiere di limoncello bevuto l' ora prima, e mi bagno il capezzolo ma questa volta non continuò col dito, questa volta lo inizio a leccare e succhiare un po'. La mia voglia era aumentata tanto da farmi ""casualmente"" aprire un po' le gambe. Lui tornò con me nel letto e inizio a toccarmi il clitoride dal tessuto del mio intimo, lo massaggio prima in senso orario e poi antiorario, un po' su e poi un po' giù. Finalmente si decise e mise una mano dentro lo mutande. Ero bagnata fradicia. Mi tolse le mutande e iniziò a leccarmela poi vi infilo due dita, mi fu impossibile non accelerare il respiro. Stavo per venire quando si tolse le mutande e me lo mise dentro iniziandomi a scopare, e venni. Dava spinte forti e profonde. Poi uscì e mi venne sulla figa. La mattina dopo finsimo non fosse successo niente.
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