L'estetista Cap.3

di
genere
dominazione

Arrivai a casa che ero stravolta, avevo mille pensieri, mi misi sul divano ed iniziai a pensare che quello che stavo vivendo era una situazione talmente forte che volevo fare tutto ciò che mi chiedeva Olga.
Volevo capire dove mi avrebbe portato, mi piaceva essere la sua schiava….
Erano due settimane che oramai frequentavo la signora, un venerdi mattina arrivai a casa della signora e come al solito preparai il caffè, mi chiese come aveva passato i 3 giorni che non ci eravamo frequentate, se avevo fatto sesso con mio marito, gli dissi si come lei mia aveva ordinato.
Io ero in piedi, lei si alzò e si mise alle mie spalle e mi morse il lobo dell’orecchio e mi disse che dovevamo parlare, mise le sue mani sul mio seno e iniziò a stringermi il seno e i capezzoli, erano duri, sembravano spilli, mi disse sei sempre eccitata, hai sempre i capezzoli dritti, mi tolse la camicia che indossavo, mi fece girare e iniziò a mordermi i capezzoli, la mia fica pulsava, la mia mente era stravolta, volevo godere, mi disse: ti piace vero quello che ti sto facendo, vorresti godere? Si signora risposi, ho il fuoco dentro, devi aspettare…usci il caffè lo versai nelle tazzine e ci sedemmo, poi si alzò e mi disse, alzati in piedi, tira su la gonna, ero in reggicalze, mi mise a pecorina e mi disse allarga le chiappe con le mani e iniziò a leccarmi solo il buchetto, sembrava che mi stesse facendo il bidet, non saprei dirvi quanto tempo durò quel trattamento so solo che mi piaceva, la mia fica grondava, poi smise e mi disse ti insegnerò a raggiungere l’orgasmo solo con il culo vedrai quanto ti piacerà…..vedrai come lo allargheremo, non preoccuparti non ti farò male, all’inizio sarà doloroso poi sarà un misto di piacere e dolore, alla fine il piacere prevarrà sul dolore e mi baciò.
Poi mi disse le faccende che avrei dovuto svolgere durante la giornata, rifare il letto, scopare e lavare per terra, ecc.ecc.
Ogni tanto tra una telefonata e l’altra veniva e mi strizzava i capezzoli, mi faceva tirare su la gonna e mi dava due sculacciate, dopo pranzo dopo averi sistemato la cucina, mi chiamò e iniziò a parlare.
Lei seduta sul divano ed io in piedi con le mani dietro la schiena e il seno nudo.
Tesoro, ascolta attentamente quello che stò per dirti, senza discutere altrimenti dovrò punirti.
Da oggi in poi non farai più sesso con tuo marito, lui potrà solamente guardarti, dovrà farsi solo pippe, visto che mi hai detto che gli piace farsi le seghe, lui probabilmente ti dirà che non vede l’ora di vederti fare sesso con altri uomini e tu lo acconsentirai dicendogli che si ti piacerebbe farlo e lui li a guardare e a farsi pippe.
Se ti chiederà di me, potrai dirgli che si ti piacerebbe fare sesso con me….tienilo sulle spine e vedi come reagisce, se non mi sbaglio inizierà a dirti di provare e di immaginare la scena/e.
Ora girati e piegati, iniziò nuovamente a leccarmi il buchetto, la sua lingua indugiava molto sul buchetto, sentivo l’eccitazione salire sempre di più, poi mi disse ti piacerebbe il cazzo ora nel culo, risposi si signora, immagina che la mia lingua è il cazzo….poi mise il palmo della mano sulla fica mi fece alzare e mi fece vedere che era bagnata, guarda la tua mente cosa fa, sei un lago, tesoro lo so che vorresti raggiungere l’orgasmo….
Tesoro ora vai in camera da letto a prendere lo smalto, mi fece inginocchiare e gli misi lo smalto alle unghie delle mani e piedi.
Arrivarono le 17, mi disse ci vediamo lunedi, mi disse se potevo arrivare alle 10 cosi saremmo andate al mercato rionale, e poi mi racconterai come è andata con tuo marito nel fine settimana.
Lunedi mattina arrivai alle 10:15, La signora aveva una vestaglia trasparente sotto aveva reggicalze, reggiseno e mutande tutto di colore nero, era stupenda, mi disse che ero arrivata in ritardo e doveva punirmi, mi disse girati alzati la gonna che era abbastanza corta poco più di una minigonna….mi fece mettere a pecorina sul divano e iniziò a sculacciarmi, ad un certo punto sentii dei rumori e vidi due figure sulla porta della sala che stavano guardando, erano il portiere dello stabile (amante della signora Olga) e il marito della signora del 3 piano, una delle coppie con cui facevano sesso, provai ad alzarmi e la signora con veemenza mi spinse la testa contro i cuscini del divano e mi diede un ceffone ancora più forte e disse, puttana ti ho forse detto che potevi alzarti…e mi diede altra sculacciate sulle chiappe, poi fece avvicinare i due uomini e gli disse venite a guardare la schiavetta che chiappe rosso fuoco ha….si avvicinarono e chiesero se potevano accarezzarmi il culo, la signora gli disse no ora tornate a lavorare, stavano ripitturando la stanza dove la signora faceva il suo lavoro.
Capii più tardi che la signora in cambio di lavoretti ed altre cose poteva usufruire dei due uomini, il portiere un uomo anziano viscido e panzone non so quanti anni aveva, era il suo amante segreto(si fa per dire, visto che Peppe il marito della signora sapeva tutto), l’altro era il marito schiavetto della signora del 3 piano, ed era un uomo magro sarà stato poco più alto di me, calvo un uomo insignificante…
Durante la passeggiata la signora volle sapere come era andata con mio marito durante il fine settimana, gli dissi che ero stata molto convincente ed avevo fatto tutto quello che lei mi aveva detto.
Al mercato ci fermammo in una bancarella dove vendevano stoffe, biancheria intima ecc.ecc., prese dei grembiuli bianche per me e mi disse cosi potrai stare più comoda, e se ho bisogno potrai anche andare a fare la spesa con il grembiule senza che ti rivesti, ne prese uno e chiese al proprietario dove potevamo provarlo, si conoscevano bene si davano del tu e c’era molta confidenza tra loro, il signore faceva battutine allusive alla signora poi disse che bella amica che aveva, la signora rispose che ero la sua domestica.
Entrammo nel retro del camion, la signora disse caro puoi rimanere cosi potrai darci dei consigli, diventai rossa in viso, mi disse tesoro non vergognarti il signore è un amico….mi spogliai e rimasi in calze e reggicalze senza intimo; misi le mani davanti alla fica per coprirla, la signora me le tolse, e mi fece girare, il signore prese un grembiule e me lo fece indossare, era alle mie spalle e sentivo il suo cazzo pigiare sulle mie natiche, poi mi fece girare e mi abbottonò il grembiule e disse che era troppo largo, la signora mi tolse il grembiule, usci e andò a prendere altri grembiuli di taglie più piccole, io rimasi 10 minuti da sola con il signore era sempre dietro di me e sentivo il suo cazzo ingrossarsi sempre di più, si muoveva avanti e indietro come, si strusciava mi stringeva i capezzoli, non diceva nulla, mugulava solamente, io ero ferma immobile, pensavo ora gli tiro fuori il cazzo e me lo metto in fica per quanta voglia avevo, avrei scopato con chiunque in quel momento, gli umori che uscivano dalla fica stavano colando sulle cosce e calze, lui se ne accorse, finalmente tornò la signora, lui rimase con le mani sul seno e con il cazzo pigiato sulla mia fica, prese il grembiule me lo mise e questo fortunatamente andava bene, anche se era lungo ed era molto attillato, la signora disse che andava bene e che lo avremmo fatto accorciare dalla sua amica del 3 piano.
Ritornammo al banco e la signora acquistò dei foulard bianchi, dissi dentro di me chissà cosa deve farci?
Si allontanò con il signore e parlottarono per 10 minuti.
La signora non mi chiese nulla, immaginavo che gli era stato raccontato tutto, mi disse che lui e la moglie erano cari amici del marito e che ogni 3 mesi venivano con il loro camion dalla calabria e si fermavano una settimana per fare il giro dei mercati di Roma, concludendo il giro la domenica a Porta Portese.
Mangiammo fuori, stavo bene con la signora, passeggiammo come due amiche, poi tornammo a casa il pomeriggio, c’era ancora il portiere e l’altro signore (non ricordo i nomi), la signora mi disse di preparare il caffè, chiamò i due in sala, lei si mise sul divano e loro due seduti sulle sedie, sentivo che parlavano ma non capivo bene i discorsi, portai il caffè e la signora mi fece accomodare sul divano, accavallai le gambe e notavo gli sguardi dei due che mi guardavano gambe e seno, poi la signora mi disse andiamo tesoro in bagno che devo fare pipi, si sedette sul water fece pipi, come al solito la lavai e asciugai.
Prima di andare via mi disse visto che domani ho la stanza fuori uso, potresti venire visto che non ho impegni, ero al settimo cielo e gli dissi di si.
La mattina dopo evitai le punizioni perché arrivai puntuale, come al solito feci il caffè e mi disse di portarlo nella stanzetta che c’erano i due signori, tornai in cucina e mi disse di spogliarmi, rimasi come al solito nuda ero sempre eccitata, mi sarei scopata anche i due che erano nella stanzetta per quanta voglia avevo….la signora mi toccò la fica ed ebbi un sussulto e mi disse, tesoro più andiamo e più hai voglia di godere…come ti ho detto arriverà il momento, lo so che ieri al mercato ti saresti scopato il mio amico, fra tre mesi te lo farò scopare…ora proviamo il grembiulino, lo indossai e mi disse ora andiamo dalla signora Maria del 3 piano cosi lo sistema. la signora Maria era una infermiera in pensione e arrotondava facendo lavori di sartoria).
Scendemmo al terzo piano, ci apri una bella signora, in carne, tutto sommato si manteneva bene, aveva i capelli neri, avrà avuto una 3 di seno, era molto simpatica, mi presentò come una sua amica che la aiutavo a fare le faccende di casa ed altro, Maria fece un sorrisino (aveva capito oppure sapeva già tutto), con le mani prese il bordo del grembiule e chiese alla signora fino a dove doveva accorciarlo, gli disse fino a sotto il culo, mi fece girare e praticamente iniziò ad imbastirlo, il grembiule arrivava poco sotto il culo, quando iniziò ad imbastirlo davanti sentivo il suo respiro sulla fica, poi mi fece togliere il grembiule per terminare di imbastirlo, rimasi nuda davanti a lei, mi scrutò tutta e disse alla signora che ero veramente bella ed avevo un corpo stupendo, mi fece girare e disse e poi ha un culo favoloso, nel mentre terminò di imbastire il grembiule e me lo provò, la signora disse cosi è perfetto, Maria disse che davanti era molto attillato, la signora disse va bene, cosi risalta il seno; poi la signora mi disse di andare su in casa a prendergli le sigarette e dire ai due che per oggi avevano terminato.
Mi recai in casa dissi ai due che per oggi avevano terminato ed uscimmo di casa, quando mi videro rimasero scioccati per come ero vestita, io godevo al solo pensiero che sbavavano per me…io e il marito della signora ci recammo a casa sua e il portiere riprese il suo posto in portineria.
Entrammo e Maria disse al marito con tono autoritario di andarsi a fare la doccia e vestirsi, mi tolsi il grembiule e Maria iniziò a cucirlo e disse poi con calma facciamo gli altri, restai nuda e poco dopo arrivò il marito, e gli disse se gradiva la mia presenza, lui disse si con la testa, Maria gli chiese se voleva guardarmi meglio e lui sempre con la testa disse si, allora dalla stanza di lavoro ci spostammo nel salone, la signora mi fece sedere sul divano, prima mise un asciugamano, sapeva che ero un lago la mia mente non riusciva a pensare, Maria chiese il permesso alla signora se poteva assaporare la mia fica e disse di si, si avvicinò mi allargò le gambe e iniziò a mordermi il clitoride, poi faceva roteare la lingua sempre sul clitoride, avevo gli occhi chiusi, pensavo che davanti a me c’era Maria che mi leccava, la signora che guardava la sua schiava e il marito di Maria che guardava, poi la signora si sedette vicino a me e disse se la cosa mi piaceva, io risposi si mi piace è fantastico, sto godendo, mi baciava e al tempo stesso mi pizzicava i capezzoli, poi mi mise una mano sotto il culo e iniziò a passare un dito sul buchetto che era anche lui umido, iniziò a premere e lo fece entrare tutto, avevo Maria che mi leccava la fica e un dito della signora nel culo, era fantastico, stavo per raggiungere l’orgasmo, quando smisero entrambi di fare quello che stavano facendo, la signora mi disse che dovevo trattenermi, che dovevo imparare a gestire l’orgasmo con la mente e non con la fica, io gli dissi che volevo godere, non ragionavo più allora disse a Maria di prende il mestolo in legno perché mi doveva punire, mi fece inginocchiare sul pavimento e mi diede cinque palettate sul culo, poi Maria chiamò il marito e gli disse di leccarmi le chiappe con la lingua, poi lo prese per un orecchio e gli disse: frocio, cornuto basta che non sei più degno di leccare, avevo dolore, la signora prese l’asciugamano e lo mise sulla sedia, mi fece sedere e sentii subito dolore sulle chiappe, maria disse al marito di tirarsi giù il pantalone della tuta, sotto era nudo con le autoreggenti, aveva un cazzetto leggermente più grande di mio marito, provò a toccarselo e maria gli diede un ceffone in viso e gli disse ti ho forse detto che puoi toccarti? Lui abbassò gli occhi, gli disse di inginocchiarsi davanti a me, la signora mi fece allargare le gambe, lui era a pochi centimetri dalla mia fica, maria gli disse toccati il cazzetto e godi sui piedi di Carla, maria e la signora si misero ai miei lati e mi allargarono le gambe, avevo la fica spalancata davanti agli occhi del poveretto, dopo 2 minuti mi schizzò sui piedi e maria gli prese la testa e mi fece ripulire lo sperma che avevo sui piedi, maria gli diceva, lecca frocio fai vedere come ti piace lo sperma, ogni tanto gli dava il mestolo sul culo, fu un esperienza forte, ero stravolta, mentre leccava i miei piedini, immaginavo che potessi fare lo stesso con mio marito, ansimavo quella cosa mi piaceva.
Ero stravolta, la signora, mi fece alzare e mi baciò con la lingua, mise una mano in fica e mi disse senti la mia rosellina come è bagnata, infilò un dito e lo tolse subito, mi piegai in due per il godimento, mi tiro ù e mi baciò di nuovo e disse ora andiamo che è tardi, salutammo e la signora disse a maria ci vediamo venerdi.
continua.......
scritto il
2020-04-24
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