Una famiglia originale 23 - Le incredibili rivelazioni del prete.
di
una madre
genere
incesti
Il sacerdote come sorpreso dalla sincerità di quelle parole,si era seduto accanto al ragazzo che lo aveva accompaganto ed aveva iniziato a raccontare la sua storia fatta di abusi in famiglia e difficoltà di coltivare vere amicizie come accade ai coetanei in età adolescenziale.
La sua era una famiglia alquanto disagiata economicamente e culturalmente ferma ai tempi del "padre padrone".
Il livello culturale era praticamente vicino allo zero se non fosse stato per il fatto che,comunque,portava nei suoi comportamenti il bagaglio della sua miserabile storia famigliare oltre che lezioni di sopravvivenza ancestrali "Come animali prima del sapiens".
Era così ed anche a quel tempo apparentemente evoluto esistevano sacche di preistoria.
Nella sua famiglia oltre ai genitori vi era lui primogenito e poi una sorella e per ultimo un fratelle molto più giovane.
Sin da piccolo era stato deriso dal padre per certi suoi atteggiamenti delicati "Da femminuccia" diceva il bruto deridendolo prima di picchiarlo.
Col crescere poi,il fatto che il suo attributo sessuale non si sviluppasse secondo la norma e le aspettative del padre,era un ulteriore motivo di lazzi e prese in giro culminati ben presto in abusi sessuali.
La stessa sorte con la complicità della dell'alcool era toccata anche alla sorella ancora adolescente,brutalmente sverginata in una sera d'inverno sotto lo sguardo silente della mamma.
All'età di 16 anni,lui e la sorella minore erano stati presi in carico dagli assistenti sociali che avevano collocato lui in un collegio maschile mentre lei era stata affidata a delle suore.
L'altro fratello essendo troppo piccolo,era rimasto in famiglia affidata alle cure della mamma.
Dopo un paio di anni quando lui non era ancora maggiorenne,era stato mandato in un seminario dove era sottoposto agli stessi trattamenti che subiva in famiglia dai suoi confratelli e dai "maestri" che avrebbero dovuto accompagnarlo verso il sacerdozio.
A quel tempo,lui aveva già smesso di credere in Dio e soprattutto non credeva più nel dio dei finti cristiani....ipocriti sepolcri imbiancati!
Il ricordo della sua famiglia rigorosamente cattolica e idolatramente lontana dai valori cristiani,gli avevano aperto gli occhi su quella che oramai considerava la più grande truffa della storia.
Nonostante quella presa di coscienza,la vita era stata talmente avara con lui che non gli consentiva una scelta diversa da quela ecclesiale.
Dopo il tirocinio e gli studi di rito,era stato consacrato prete.
Naturalmente,per tutto il periodo del collegio in cui faceva anche il chierichetto e dopo in seminario,veniva abusato dai maiali,depravati in tonaca che lo usavano come oggetto di piacere coinvilgendolo anche nelle orge in cui abusavano anche di bambini e bambine più piccoli.
Spesso il tutto avveniva in chiesa o nelle sacrestie.
Oltraggi pedofili e blasfemi...ecco cos'erano!
Della sorella non aveva più avuto notizie sino al giorno in cui,rientrando in canonica dalla città,non l'aveva vista in strada che faceva la prostituta.
In quella occasione l'aveva avvicinata e dopo gli abbracci e le lacrime di rito,se l'era portata in canonica dove,dopo aver cenato,con incredibile naturalezza,avevano fatto l'amore.
Quella era stata la prima volta in vita sua ed era stata anche la prima volta che qualcuno non lo prendeva in giro per la sua ridicola dotazione.
Lui aveva già la sua parrocchia che,grazie alle generose donazioni dei fedeli,gli permetteva un soddisfacente tenore di vita.
Dopo molti mesi ed insistenti richieste,era finalmente riuscito a strapparla dalla strada e farla vivere nell'appartamentino attiguo alla canonica con l'incarico di perpetua.
Quella nuova sistemazione le piaceva molto e la riscattava dalla orribile vita sino ad allora vissuta.
Era anche riuscita a farsi benvolere dalla gente del rione oltre che le famiglie che frequentavano la parrocchia.
A tutti pareva più rassicurante che a prendersi cura del parroco fosse la sorella.
A tutti gli effetti erano divenuti amanti sino a che lui,non era riuscito a darla in sposa ad un giovane contadino che aveva perso da poco la moglie.
L'uomo non aveva mai avuto figli e quella era stata l'occasione giusta per ingravidare la sorella e dare a quell'uomo il tanto desiderato figlio.
Anche da sposata naturalmente,aveva continuato a svolgere le funzioni di perpetua e grazie alla maggiore disponibilità di denaro e di tempo,non disdegnava qualche avventura extraconiugale oltre al rapporto incestuoso col fratello.
Erano passati più di quindici anni da quando avevano lasciato la casa di famiglia ed era oramai da quasi 5 anni titolare di quella parrocchia dove,detto per inciso,era stato usato sessualmente,anche dal parroco che lo aveva preceduto e che,era morto d'infarto lasciandogli il posto.
Erano passati quindici anni quando un bel giorno,ad uno squillo di campanello,aveva aperto la porta,trovandosi di fronte un bellissimo giovane,alto,aitante e dai lineamenti che gli parevano incredibilmente famigliari.
Era suo fratello.
Anche lui aveva subito gli stessi abusi dal padre ed anche lui era stato in collegio dal quale era finalmente uscito tre anni addietro all'età di 21 anni e col diploma di geometra.
Il suo racconto degli abusi in casa ed in collegio era speculare a quello del fratello con due sostanziali differenze:Lui era un bel ragazzo con una incredibile dotazione in mezzo alle gambe.
Quella era stata la sua fortuna!
Infatti tutti i preti che lo insidiavano per incularselo,quando vedevano la sua dotazione,cambiavano atteggiamento e,invertendo i ruoli,erano loro ad offrire il culo da sfondare.
Nel giro dei religiosi che ruotavano intorno a quel collegio,la voce di quel "Ragazzo fenomenale,disponibile ed educato" si era sparsa giungendo anche agli orecchi del convento di monache dove,con la scusa di fare delle consegne,veniva mandato per soddisfare le voglie represse di quelle assatanate spose di Gesù.
La sua scuola di sesso era stata quella:Inculare i preti e sollazzarsi con le monache di qualunque età e aspetto!
Per un certo periodo aveva avuto persino l'impressione di averne ingravidata una che era stata trasferita non si sa dove,in tutta fretta.
-Ora capisco le tue incredibili performances!
Hai capito quei froci di preti e quelle troie di monache che capolavoro sono riusciti a fare!
Aveva proprio ragione De André "Dai diamanti(Mio marito)non nasce niente,dal letame nascono i fior!"-
Aveva esclamato Nadia accarezzandosi il pancione e leccandosi le labbra nel momento stesso in cui aveva saputo che quel ragazzo che nel privé inculava il prete e che l'aveva fatta godere come mai in vita sua era il fratello che in quel momento le sedeva accanto.
Il quel momento,non aveva capito neanche lei come fosse riuscita a resistere alla tentazione di saltargli subito addosso.
Alla fine di quel lungo e drammatico racconto,la mamma con le lacrime agli occhi si era inginocchiata davanti al prete e stringendogli le mani con lo sguardo fisso sui suoi occhi lo implorava:
-Scusami don Santino...scusami!
Sono stata una stupida,una cretina a non capire prima...che stupida...che presuntuosa...
Che ipocrita che sono stata!-
Mentre lei si scusava singhizzando,il sacerdote le accarezzava i capelli stringendole la testa sulle sue gambe.
-Basta...basta con queste cose così serie!-
Aveva gridato la figlia alzandosi trascinado con se Fulvio e Andrea.
-Basta mamma,abbiamo la cena che ci aspetta e poi,un ottimo rimedio per i brutti ricordi.-
A tavola quel velo di tristezza andava sciogliendosi via via che le pietanze ed il buon vino soddisfacevano i loro palati mentre montava un'atmosfera frizzante che si materializzava negli occhi di tutti senza più lacrime ma carichi di libidine.
Le donne si scioglievano tra le cosce mentre gli uomini stentavano a contenere nelle mutande la pressione dei loro cazzi.
Solo il prete pareva insensibile a quell'atmosfera che elettrizzava ogni cosa perso com'era,nella sua aria beata per essersi liberato di un peso troppo a lungo custodito dentro il suo cuore e la sua mente ferita.
segue
La sua era una famiglia alquanto disagiata economicamente e culturalmente ferma ai tempi del "padre padrone".
Il livello culturale era praticamente vicino allo zero se non fosse stato per il fatto che,comunque,portava nei suoi comportamenti il bagaglio della sua miserabile storia famigliare oltre che lezioni di sopravvivenza ancestrali "Come animali prima del sapiens".
Era così ed anche a quel tempo apparentemente evoluto esistevano sacche di preistoria.
Nella sua famiglia oltre ai genitori vi era lui primogenito e poi una sorella e per ultimo un fratelle molto più giovane.
Sin da piccolo era stato deriso dal padre per certi suoi atteggiamenti delicati "Da femminuccia" diceva il bruto deridendolo prima di picchiarlo.
Col crescere poi,il fatto che il suo attributo sessuale non si sviluppasse secondo la norma e le aspettative del padre,era un ulteriore motivo di lazzi e prese in giro culminati ben presto in abusi sessuali.
La stessa sorte con la complicità della dell'alcool era toccata anche alla sorella ancora adolescente,brutalmente sverginata in una sera d'inverno sotto lo sguardo silente della mamma.
All'età di 16 anni,lui e la sorella minore erano stati presi in carico dagli assistenti sociali che avevano collocato lui in un collegio maschile mentre lei era stata affidata a delle suore.
L'altro fratello essendo troppo piccolo,era rimasto in famiglia affidata alle cure della mamma.
Dopo un paio di anni quando lui non era ancora maggiorenne,era stato mandato in un seminario dove era sottoposto agli stessi trattamenti che subiva in famiglia dai suoi confratelli e dai "maestri" che avrebbero dovuto accompagnarlo verso il sacerdozio.
A quel tempo,lui aveva già smesso di credere in Dio e soprattutto non credeva più nel dio dei finti cristiani....ipocriti sepolcri imbiancati!
Il ricordo della sua famiglia rigorosamente cattolica e idolatramente lontana dai valori cristiani,gli avevano aperto gli occhi su quella che oramai considerava la più grande truffa della storia.
Nonostante quella presa di coscienza,la vita era stata talmente avara con lui che non gli consentiva una scelta diversa da quela ecclesiale.
Dopo il tirocinio e gli studi di rito,era stato consacrato prete.
Naturalmente,per tutto il periodo del collegio in cui faceva anche il chierichetto e dopo in seminario,veniva abusato dai maiali,depravati in tonaca che lo usavano come oggetto di piacere coinvilgendolo anche nelle orge in cui abusavano anche di bambini e bambine più piccoli.
Spesso il tutto avveniva in chiesa o nelle sacrestie.
Oltraggi pedofili e blasfemi...ecco cos'erano!
Della sorella non aveva più avuto notizie sino al giorno in cui,rientrando in canonica dalla città,non l'aveva vista in strada che faceva la prostituta.
In quella occasione l'aveva avvicinata e dopo gli abbracci e le lacrime di rito,se l'era portata in canonica dove,dopo aver cenato,con incredibile naturalezza,avevano fatto l'amore.
Quella era stata la prima volta in vita sua ed era stata anche la prima volta che qualcuno non lo prendeva in giro per la sua ridicola dotazione.
Lui aveva già la sua parrocchia che,grazie alle generose donazioni dei fedeli,gli permetteva un soddisfacente tenore di vita.
Dopo molti mesi ed insistenti richieste,era finalmente riuscito a strapparla dalla strada e farla vivere nell'appartamentino attiguo alla canonica con l'incarico di perpetua.
Quella nuova sistemazione le piaceva molto e la riscattava dalla orribile vita sino ad allora vissuta.
Era anche riuscita a farsi benvolere dalla gente del rione oltre che le famiglie che frequentavano la parrocchia.
A tutti pareva più rassicurante che a prendersi cura del parroco fosse la sorella.
A tutti gli effetti erano divenuti amanti sino a che lui,non era riuscito a darla in sposa ad un giovane contadino che aveva perso da poco la moglie.
L'uomo non aveva mai avuto figli e quella era stata l'occasione giusta per ingravidare la sorella e dare a quell'uomo il tanto desiderato figlio.
Anche da sposata naturalmente,aveva continuato a svolgere le funzioni di perpetua e grazie alla maggiore disponibilità di denaro e di tempo,non disdegnava qualche avventura extraconiugale oltre al rapporto incestuoso col fratello.
Erano passati più di quindici anni da quando avevano lasciato la casa di famiglia ed era oramai da quasi 5 anni titolare di quella parrocchia dove,detto per inciso,era stato usato sessualmente,anche dal parroco che lo aveva preceduto e che,era morto d'infarto lasciandogli il posto.
Erano passati quindici anni quando un bel giorno,ad uno squillo di campanello,aveva aperto la porta,trovandosi di fronte un bellissimo giovane,alto,aitante e dai lineamenti che gli parevano incredibilmente famigliari.
Era suo fratello.
Anche lui aveva subito gli stessi abusi dal padre ed anche lui era stato in collegio dal quale era finalmente uscito tre anni addietro all'età di 21 anni e col diploma di geometra.
Il suo racconto degli abusi in casa ed in collegio era speculare a quello del fratello con due sostanziali differenze:Lui era un bel ragazzo con una incredibile dotazione in mezzo alle gambe.
Quella era stata la sua fortuna!
Infatti tutti i preti che lo insidiavano per incularselo,quando vedevano la sua dotazione,cambiavano atteggiamento e,invertendo i ruoli,erano loro ad offrire il culo da sfondare.
Nel giro dei religiosi che ruotavano intorno a quel collegio,la voce di quel "Ragazzo fenomenale,disponibile ed educato" si era sparsa giungendo anche agli orecchi del convento di monache dove,con la scusa di fare delle consegne,veniva mandato per soddisfare le voglie represse di quelle assatanate spose di Gesù.
La sua scuola di sesso era stata quella:Inculare i preti e sollazzarsi con le monache di qualunque età e aspetto!
Per un certo periodo aveva avuto persino l'impressione di averne ingravidata una che era stata trasferita non si sa dove,in tutta fretta.
-Ora capisco le tue incredibili performances!
Hai capito quei froci di preti e quelle troie di monache che capolavoro sono riusciti a fare!
Aveva proprio ragione De André "Dai diamanti(Mio marito)non nasce niente,dal letame nascono i fior!"-
Aveva esclamato Nadia accarezzandosi il pancione e leccandosi le labbra nel momento stesso in cui aveva saputo che quel ragazzo che nel privé inculava il prete e che l'aveva fatta godere come mai in vita sua era il fratello che in quel momento le sedeva accanto.
Il quel momento,non aveva capito neanche lei come fosse riuscita a resistere alla tentazione di saltargli subito addosso.
Alla fine di quel lungo e drammatico racconto,la mamma con le lacrime agli occhi si era inginocchiata davanti al prete e stringendogli le mani con lo sguardo fisso sui suoi occhi lo implorava:
-Scusami don Santino...scusami!
Sono stata una stupida,una cretina a non capire prima...che stupida...che presuntuosa...
Che ipocrita che sono stata!-
Mentre lei si scusava singhizzando,il sacerdote le accarezzava i capelli stringendole la testa sulle sue gambe.
-Basta...basta con queste cose così serie!-
Aveva gridato la figlia alzandosi trascinado con se Fulvio e Andrea.
-Basta mamma,abbiamo la cena che ci aspetta e poi,un ottimo rimedio per i brutti ricordi.-
A tavola quel velo di tristezza andava sciogliendosi via via che le pietanze ed il buon vino soddisfacevano i loro palati mentre montava un'atmosfera frizzante che si materializzava negli occhi di tutti senza più lacrime ma carichi di libidine.
Le donne si scioglievano tra le cosce mentre gli uomini stentavano a contenere nelle mutande la pressione dei loro cazzi.
Solo il prete pareva insensibile a quell'atmosfera che elettrizzava ogni cosa perso com'era,nella sua aria beata per essersi liberato di un peso troppo a lungo custodito dentro il suo cuore e la sua mente ferita.
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