La sorella bona 10 (La settimana bianca)
di
ErosMassimo
genere
incesti
Ehi! era completamente nuda. Si mise di sopra e cominciò a strofinarsi, sentivo la sua fica premere proprio lì.
- Adesso vediamo se riesci a restare indifferente! mi fece, non più arrabbiata, ma consape-vole di quello che mi suscitava.
Mi divenne duro istantaneamente, posai le mani sulle sue cosce. Finalmente! da quanto non lo avevo più fatto.
- Oh oh! sento che qualcosa si è mosso! Era ora! e così dicendo si mise a cavalcioni su di me, lo prese in mano ed ebbe un brivido di eccitazione. Poi lo guidò verso la sua fica impa-ziente e lo fece entrare. La penetrazione completa la fece rabbrividire e lentamente, sinuo-samente, mosse il bacino e cominciò a godere da subito. Finalmente, pensai. Erano passati molti mesi, ma adesso il mio cazzo era nuovamente nella sua fica. Cominciai a muovermi anch’io.
- Cazzo! pensai. Ci sarà da divertirsi, voglio proprio godermela!
E così continuammo in quella posizione, le mie mani sui suoi fianchi la aiutavano a muoversi su e giù e intanto mi eccitavo tantissimo a vedere le sue tette agitarsi. Mi misi i cuscini sotto le spalle per stare più sollevato e avere i suoi seni proprio a contatto con il viso. Mi sentivo inebriato in quel modo e cominciai a intensificare i miei colpi, da sotto.
- Aaaahhhh! Siiiì, così...finalmente! mmmmm, come lo sento!
Era veramente scatenata e sembrava che il suo desiderio si stesse sfogando dopo tanto tem-po. Possibile che da allora non lo aveva mai fatto con qualcun altro? Glielo chiesi poco do-po, mentre me la facevo alla pecorina.
- No! non sono stata con nessuno! mi disse ansimando. Aspettavo che tu ti decidessi a...a...perdonarmi!
Quindi la mia sorellina aveva proprio un arretrato eccezionale, considerando che di occasio-ni ne aveva a volontà, visti i maschi che le ronzavano sempre intorno. Continuai a montarla ancora per parecchio, ma poi le dissi che era tardissimo e che l’indomani saremmo stati degli zombi, in pista a sciare.
- Mmmmmm! va bene! mi fece a malincuore. Peccato, volevo provarlo ancora, non mi sono saziata! però hai ragione!
L’indomani, dopo avere sciato, le dissi come si sentiva, mentre andavamo a pranzare.
- Bene, bene! mi ci voleva proprio! stavo diventando isterica!
Poi, assicurandosi che non ci fosse nessuno intorno:
- Allora? a quando il tuo secondo perdono? Ce la fai per stanotte?
- Guarda che non ho diminuito le mie due...volte! Anzi, io avrei diritto ad altre due volte, visto che sei stata tu a volerlo! le feci, sorridendo beffardo.
- Brutto...ah, è così? ora capisco perché non ti sei dato da fare prima. Te lo puoi scordare che mi farò scopare altre quattro volte, per me ne resta solo una!
Nei giorni seguenti mia sorella si dimostrò gelida ed ostentò il suo distacco da me facendosi corteggiare da altri. Sapevo che le era piaciuto farsi scopare prendendo lei l’iniziativa, ma sapevo pure che era parecchio irritata nel sentirsi presa in giro. Sapevo però che non si era saziata... E così, il giorno prima della partenza le feci una proposta:
- Adesso vediamo se riesci a restare indifferente! mi fece, non più arrabbiata, ma consape-vole di quello che mi suscitava.
Mi divenne duro istantaneamente, posai le mani sulle sue cosce. Finalmente! da quanto non lo avevo più fatto.
- Oh oh! sento che qualcosa si è mosso! Era ora! e così dicendo si mise a cavalcioni su di me, lo prese in mano ed ebbe un brivido di eccitazione. Poi lo guidò verso la sua fica impa-ziente e lo fece entrare. La penetrazione completa la fece rabbrividire e lentamente, sinuo-samente, mosse il bacino e cominciò a godere da subito. Finalmente, pensai. Erano passati molti mesi, ma adesso il mio cazzo era nuovamente nella sua fica. Cominciai a muovermi anch’io.
- Cazzo! pensai. Ci sarà da divertirsi, voglio proprio godermela!
E così continuammo in quella posizione, le mie mani sui suoi fianchi la aiutavano a muoversi su e giù e intanto mi eccitavo tantissimo a vedere le sue tette agitarsi. Mi misi i cuscini sotto le spalle per stare più sollevato e avere i suoi seni proprio a contatto con il viso. Mi sentivo inebriato in quel modo e cominciai a intensificare i miei colpi, da sotto.
- Aaaahhhh! Siiiì, così...finalmente! mmmmm, come lo sento!
Era veramente scatenata e sembrava che il suo desiderio si stesse sfogando dopo tanto tem-po. Possibile che da allora non lo aveva mai fatto con qualcun altro? Glielo chiesi poco do-po, mentre me la facevo alla pecorina.
- No! non sono stata con nessuno! mi disse ansimando. Aspettavo che tu ti decidessi a...a...perdonarmi!
Quindi la mia sorellina aveva proprio un arretrato eccezionale, considerando che di occasio-ni ne aveva a volontà, visti i maschi che le ronzavano sempre intorno. Continuai a montarla ancora per parecchio, ma poi le dissi che era tardissimo e che l’indomani saremmo stati degli zombi, in pista a sciare.
- Mmmmmm! va bene! mi fece a malincuore. Peccato, volevo provarlo ancora, non mi sono saziata! però hai ragione!
L’indomani, dopo avere sciato, le dissi come si sentiva, mentre andavamo a pranzare.
- Bene, bene! mi ci voleva proprio! stavo diventando isterica!
Poi, assicurandosi che non ci fosse nessuno intorno:
- Allora? a quando il tuo secondo perdono? Ce la fai per stanotte?
- Guarda che non ho diminuito le mie due...volte! Anzi, io avrei diritto ad altre due volte, visto che sei stata tu a volerlo! le feci, sorridendo beffardo.
- Brutto...ah, è così? ora capisco perché non ti sei dato da fare prima. Te lo puoi scordare che mi farò scopare altre quattro volte, per me ne resta solo una!
Nei giorni seguenti mia sorella si dimostrò gelida ed ostentò il suo distacco da me facendosi corteggiare da altri. Sapevo che le era piaciuto farsi scopare prendendo lei l’iniziativa, ma sapevo pure che era parecchio irritata nel sentirsi presa in giro. Sapevo però che non si era saziata... E così, il giorno prima della partenza le feci una proposta:
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