La sorella bona 8 (Finalmente dietro)
di
ErosMassimo
genere
incesti
La guardai ancora un poco e lo avvicinai, puntandola. Lo appoggiai sul suo buchetto, dirigendolo con la mano e spinsi per farlo entrare. Dovetti armeggiare per un po’, ma alla fine riuscii a introdurre la punta.
- Ahhh, è entrato! fece lei con un misto di tensione ed eccitazione.
- Senti dolore? le dissi, preoccupato di doverlo togliere.
- Un poco, ma tu non ti fermare, continua, fallo entrare ancora un po’! disse ansimando.
Per nulla al mondo mi sarei fermato, in quel momento. Spinsi con la maggiore delicatezza possibile, resistendo all’impulso di affondarlo subito. Lentamente, millimetro dopo millimetro glielo misi più dentro e sentivo il piacere aumentare mano a mano. Cominciai anche a muoverlo, poco, facendolo andare avanti e indietro.
- Fai...fai...piano! disse con un filo di voce.
- S..s..ssss...iiii! ero in uno stato di eccitazione profonda. Mmmmmmmmmmm....sìììì, la stavo inculando, non riuscivo a crederci.
- E’..è...entrato...più...dentro...!
- Aaaahhhh! lo sento, lo sentooo! non mi sembra vero, aaahhh, ce l’ho dentro!
Abbassai gli occhi e vidi che era penetrato per circa la metà. Decisi che per essere la prima volta era già abbastanza e continuai a farlo andare avanti e indietro senza però affondarlo di più. Il mio piacere era arrivato al massimo ma cercavo di resistere, stavo godendo come non mai, anche perchè sentivo i suoi gemiti accompagnare i miei colpi. Stavo esplodendo, non resistevo più e alla fine venni, spruzzandola copiosamente, a lungo, a lungo, ero come in trance.
Eravamo entrambi come storditi e ci volle un bel po’ per rientrare in noi stessi, non riuscivamo quasi a parlare. Ci ricomponemmo, era tardissimo, quasi mattina, e avevamo fretta, a quel punto, di rincasare. In macchina riprendemmo a parlare, smaltiti gli effetti del piacere intenso che avevamo provato.
- Allora, mi hai perdonata?
- Non completamente! Ti perdonerò dopo che ti avrò scopata altre due volte, come hai promesso!
- Mmmmmmmmmmmmm! Va bene, va bene! Allora sono ansiosa di avere il tuo...chiamiamolo così... perdono!
- E tu? Com’è stato...dietro?
- Non mi è dispiaciuto, sai? Sarà perché ero proprio eccitata, è stato meglio di come mi aspettassi! E aggiunse: Sì, si può fare!
Io ero incredulo, me l’ero scopata e inculata, nemmeno nelle mie più piccanti fantasie ero arrivato a tanto. Guidavo e toccavo le sue bellissime cosce.
Arrivati in casa, mentre andavamo ognuno nella propria stanza, lei mi sussurrò all’orecchio:
- Mmmmmmmmmm! sei stato bravissimo, mi hai fatto godere come non mai. Sì, mmmmmmmmmmm! mi hai fottuta tutta.
- Ehi! le dissi, pure io all’orecchio. Vuoi farmelo diventare duro di nuovo? Dai, fai la brava, andiamo a dormire!
Nel letto non potevo fare a meno di ripensare alle sue ultime parole. Era vero, la sensazione che avvertivo era proprio quella di essermela fottuta.
- Ahhh, è entrato! fece lei con un misto di tensione ed eccitazione.
- Senti dolore? le dissi, preoccupato di doverlo togliere.
- Un poco, ma tu non ti fermare, continua, fallo entrare ancora un po’! disse ansimando.
Per nulla al mondo mi sarei fermato, in quel momento. Spinsi con la maggiore delicatezza possibile, resistendo all’impulso di affondarlo subito. Lentamente, millimetro dopo millimetro glielo misi più dentro e sentivo il piacere aumentare mano a mano. Cominciai anche a muoverlo, poco, facendolo andare avanti e indietro.
- Fai...fai...piano! disse con un filo di voce.
- S..s..ssss...iiii! ero in uno stato di eccitazione profonda. Mmmmmmmmmmm....sìììì, la stavo inculando, non riuscivo a crederci.
- E’..è...entrato...più...dentro...!
- Aaaahhhh! lo sento, lo sentooo! non mi sembra vero, aaahhh, ce l’ho dentro!
Abbassai gli occhi e vidi che era penetrato per circa la metà. Decisi che per essere la prima volta era già abbastanza e continuai a farlo andare avanti e indietro senza però affondarlo di più. Il mio piacere era arrivato al massimo ma cercavo di resistere, stavo godendo come non mai, anche perchè sentivo i suoi gemiti accompagnare i miei colpi. Stavo esplodendo, non resistevo più e alla fine venni, spruzzandola copiosamente, a lungo, a lungo, ero come in trance.
Eravamo entrambi come storditi e ci volle un bel po’ per rientrare in noi stessi, non riuscivamo quasi a parlare. Ci ricomponemmo, era tardissimo, quasi mattina, e avevamo fretta, a quel punto, di rincasare. In macchina riprendemmo a parlare, smaltiti gli effetti del piacere intenso che avevamo provato.
- Allora, mi hai perdonata?
- Non completamente! Ti perdonerò dopo che ti avrò scopata altre due volte, come hai promesso!
- Mmmmmmmmmmmmm! Va bene, va bene! Allora sono ansiosa di avere il tuo...chiamiamolo così... perdono!
- E tu? Com’è stato...dietro?
- Non mi è dispiaciuto, sai? Sarà perché ero proprio eccitata, è stato meglio di come mi aspettassi! E aggiunse: Sì, si può fare!
Io ero incredulo, me l’ero scopata e inculata, nemmeno nelle mie più piccanti fantasie ero arrivato a tanto. Guidavo e toccavo le sue bellissime cosce.
Arrivati in casa, mentre andavamo ognuno nella propria stanza, lei mi sussurrò all’orecchio:
- Mmmmmmmmmm! sei stato bravissimo, mi hai fatto godere come non mai. Sì, mmmmmmmmmmm! mi hai fottuta tutta.
- Ehi! le dissi, pure io all’orecchio. Vuoi farmelo diventare duro di nuovo? Dai, fai la brava, andiamo a dormire!
Nel letto non potevo fare a meno di ripensare alle sue ultime parole. Era vero, la sensazione che avvertivo era proprio quella di essermela fottuta.
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