Laura troia curiosa ( seconda parte)

di
genere
bondage

Alex appoggiò la bomboletta e il rasoio su un comodino e dal cassetto tirò fuori delle corde, poi tornando alla sponda del letto allargando le gambe di Laura ne legò le caviglie ai rispettivi montanti.
Sempre con il ghigno che Laura aveva imparato ormai a conoscere si mise seduto in mezzo alle gambe spalancate di lei impugnando il rasoio che appoggiò sulla parte del collant che prima aveva lacerato con il suo cazzo mentre aveva scopato Laura.
Laura immobile e spaventata lo fissava ma nonostante un comprensibile timore ne era affascinata.
Alex il timido e talvolta impacciato uomo delle chat si era trasformato in un deciso dominatore .
Con un dito Alex si infilò nel collant lacerato e penetro’ nella fica di Laura le cui labbra non si erano ancora chiuse , traffico’ all’interno per poi estrarlo e metterselo in bocca, gustando con visibile soddisfazione i succhi vaginali di Laura.
Poi ripete’ il movimento rimettendo questa volta due dita nella fica di Laura che sussultò di piacere.
Laura fino a quel momento non era ancora venuta ma tutto quello che Alex le aveva fatto l’aveva messa in uno stato di preorgasmo insopportabile.
Invece che nella sua bocca stavolta Alex mise le dita nella bocca di Laura con una sorta di condivisione che piacque a lei aumentandone la tensione dell’attesa di esplodere di piacere.
Alex aiutandosi con un dito della altra mano fece scivolare la lama tagliente rivolta verso l’alto sul clitoride di Laura.
Il freddo contatto con l’acciaio fece esplodere in orgasmo incontenibile Laura che muovendosi così faceva in modo che l’apertura della sua fica fosse a contatto completamente fino all’impugnatura con il freddo metallo.
Incredibilmente godeva nonostante percepisse il pericolo della situazione ma l’espressione estatica di Alex era di un magnetismo che la ammaliava.
Poi Alex rivoltò la lama e con questa tagliò il tessuto del collant che con una mano strappò via gettando a terra quello che ne era rimasto .
Adesso Laura era vestita solo dal foulard che portava al collo che Alex sembrava non avesse intenzione di togliere.
Il corpo nudo di Laura formando una X distesa sul letto era uno spettacolo troppo erotizzante e sembrava come se parlasse chiedendo di essere soddisfatto.
Alex ne raccolse il messaggio iniziando a introdurre la mano destra, che aveva raccolto con le dita a forma di cuneo, nella fica di Laura.
La fica bagnata di Laura offriva una più che sufficiente lubrificazione e lentamente la punta delle cinque dita, così raccolte, iniziò a ruotare come un trapano di carne dilatando e forzando l’apertura delle piccole labbra della fica .
Laura non era stata mai fistata prima e gli uomini che ci avevano provato non erano mai arrivati fino al polso e temendo di essere lacerata cominciò ad assumere un proprio ritmo alla sua respirazione con l’intenzione di aiutare con le proprie contrazioni, come se stesse partorendo, la mano di Alex che implacabile si faceva strada all’interno.
Le piaceva? Si le piaceva tanto e soprattutto le piaceva quest’uomo e tutto quello che le stava facendo ed era curiosa..curiosa.....e troia..
Finalmente , con un ultimo sforzo di entrambi, la mano scivolo’ all’interno fino oltre il polso e seguendo il ritmo della musica, che era aumentato, Alex cominciò a fistare la fica di Laura dimostrando di avere una abilità che la sorprese.
Se nelle sue fantasie aveva immaginato Alex-morello come uno stallone che la montava adesso veramente quello che la stava fistando e la faceva squassare di piacere era come il cazzo di un cavallo.
Ebbe un primo orgasmo e poi subito un altro e chiese ad Alex di smettere che non ce la faceva più ma lui continuava , un terzo, un quarto che erano sciabolate di piacere e flash nel cervello e sentiva le sue grida, i suoi gemiti , i suoi lamenti , i suoi pianti le sue implorazione fondersi con il ritmo della musica.
Al sesto perse i sensi.
Si riprese con la fica dolorante con una strana sensazione sul ventre.
Alex con la schiuma da barba lo aveva insaponato e con il rasoio aveva iniziato a rasare tutti i peli pubici.
Laura immobile per la paura di essere tagliata sentiva il freddo della lama sulla sua pelle e l’umidità della schiuma.
Non era un rasoio uso e getta era il classico rasoio da barbiere e per un attimo , rivivendo morbose fantasie adolescenziali, si sentì come una delle puttane di Londra sventrate da jack lo squartatore.
Lì in quella casa così legata sarebbe bastato un niente per far accadere ciò e lei troia troppo curiosa se lo sarebbe meritato.
Ma Alex fini l’operazione senza farle nemmeno un graffio e con uno straccio bagnato la lavo’ lasciando il suo pube liscio e completamente depilato come quello di una bambina, poi con il manico del rasoio cominciò a giocare con le grandi labbra , il clitoride e infine lo inserì fino all’ inizio della lama facendola sussultare ancora di paura e piacere .
“L’avrebbe sventrata adesso? “ sempre più rigida dal terrore pensava Laura.
Fu solo una sensazione momentanea perché Alex appoggiò nuovamente il rasoio sul comodino e cominciò a leccarle il ventre.
Era stato bravo a rasarla , liscia come seta appariva la sua pelle e la lingua di lui sembrava che ne disegnasse sopra una frase.
Se era un abile fistatore Alex era un altrettanto esperto leccatore di passera; ora che dal ventre la sua lingua si era portata verso il basso a circumnavigare il promontorio del clitoride.
E il piacere cominciò risalire e i brividi percorrere la schiena di lei e mugolii e suoni che non avevano più nulla di umano accompagnavano la musica come se ne facessero parte da sempre.
Bravo ..bravo..bravo...si continua diceva allargando le cosce per accogliere quella bocca golosa e quella lingua famelica nella sua fica e Alex come un orso che ha trovato un favo di miele ci dava dentro gustando il sapore di quel nettare.
Ma non era solo la lingua di Alex ad agire, anche due dita avevano iniziato a inserirsi nel suo sfintere anale e anche su questo si dimostrava capace assecondando le contrazioni del culo di Laura.
Le dita di Alex nella loro missione esplorativa scoprivano muscoli elastici abituati a essere dilatati e come una belva che percepisce la presenza delle sue prede Alex comprese un desiderio latente che si risvegliava in quella cavità e nuovamente si eccitò, le tolse i legacci che legavano le caviglie allargò le gambe dì Laura alzandole fin sopra le sue spalle appoggiandosele e quindi posizionò la punta del suo cazzo su quella stretta apertura spingendo senza troppe formalità.
Laura si aspettava qualcosa di meno brutale e la spinta animalesca nonostante il suo sfintere fosse ben abituato a farsi inculare la fece urlare di dolore.
Ma il piacere lentamente sopravanzò il dolore e ancora una volta venne quando lui le riempi’ il culo di sborra.
Legata , scopata in bocca , fica e culo un servizio completo ma Alex era irrequieto sembrava che tutto questo non gli bastasse e rialzandosi ritorno’ in bagno e ne riuscì con in mano uno strano attrezzo:era una macchinetta per tatuaggi , completa di tutto pronta all’uso.
Laura tento’ di ribellarsi urlando il suo disappunto ma Alex imperterrito cominciò a scrivere nello spazio appena sopra il suo clitoride dove l’aveva sapientemente rasata e dove si era soffermato con la sua lingua.
Adesso non era la saliva di lui a disegnare il suo basso ventre ma quel ago che le procurava dolore.
“ troia da scopare ” le scrisse in bella calligrafia , un messaggio che da ora in avanti avrebbe portato a vita.


scritto il
2020-09-24
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