La mia nuova vita ( seguito 7/?? )

di
genere
zoofilia

“ MISS CAGNA ”

Rita lo succhiò fino a quando il pene di Rocky rientrò nel fodero.
E mentre lo abbracciava stringendolo al collo gli disse : “Ora vai a mangiare!! ... sarai affamato!!”.

Rocky, scodinzolando, si precipitò sulla ciotola e cominciò a divorare il suo cibo.
La ragazza aggiunse altri croccantini e gli sussurrò: “rimettiti in forze !! ... riempi quelle palle portentose ... un branco di femmine fameliche ti sta aspettando al varco!!”.

Finito di mangiare Rocky si avvicinò e come un amante premuroso iniziò a leccarmi il viso scodinzolando felice: ”bravo ragazzo!! ... bravo!! ... la tua mamma è fiera di te!! ... ora va a giocare, Alan ti sta aspettando”.

Anna era ancora impegnata a raccogliere con la lingua il succo di Rocky, l’aveva infilata in profondità dentro l’ano e roteandola velocemente succhiava senza freni producendo un rumore osceno.
“Bea è un nettare dolcissimo!! ... non mi stancherei mai di divorarlo!! ... ma ora diamo un occhiata al tuo buchino!!”.
Afferrò con le mani i miei glutei, li divaricò con forza ed esaminò attentamente il mio ano:
“Amore sei bellissima, in mezzo alle chiappe hai una deliziosa voragine rossa, umida ed invitante pronta a far impazzire di desiderio i maschi che avranno la fortuna di infilare il loro pene in quel paradiso!! ... non c’è una lesione!! ... un graffietto !! ... una punta di emorroide infiammata! ... niente!! ... sembra che ti abbiano inculato con una piuma!! ... ma tu come ti senti?!!”.
“Sei stata più violenta tu con la tua lingua che il mio Rocky col suo cazzone! ... mi sento intontita ... senza forze ... completamente rilassata ... ma sono in paradiso!”; risposi con un filo di voce.

Anna mi aiutò a tirami su, mi distese sul letto e mi coprì con un lenzuolo.
“Ora riposati, recupera le tue forze io vado a chiamare Claudia non vedo l’ora di raccontargli tutto”.

Con la voce impastata, assonnata gli chiesi:
”Quando mi rinfili il dildo ? ... voglio essere sempre pronta per lui!!”.
Mi rispose ridendo divertita: “ma quale dildo?!! ... d’ora in avanti ci penserà il dildone palpitante del tuo Rocky a mantenere allenato il tuo buco del culo!! ... tu piuttosto ogni tanto stringilo!! ... se non vuoi diventare incontinente e farti sotto ad ogni colpo di tosse! ... lui penserà ad allargartelo sempre di più e tu invece dovrai preoccuparti di chiudere quel portone!!”.
Sentii appena le sue ultime parole, sopraffatta dalla stanchezza caddi fra le braccia di Morfeo.

Verso l’una udii Rita che mi chiamava accarezzandomi i capelli .
“Sveglia dormigliona è ora di pranzo! ... tirati su!!”.
Mi stiracchiai sbadigliando, ero come drogata le gambe mi vacillavano come un ubriaca.
“Non preoccuparti è l’accumulo di endorfine che il pene di Rocky ti ha provocato con il suo sfregamento, è normale durante le prime inculate quando lo sfintere è ancora stretto ... poi piano piano, purtroppo, questo effetto di dolce delirio svanisce!! ... goditelo finché puoi!!”.

Mi messi addosso la prima vestaglietta che mi era capitata fra le mani, ma Rita mi fermò subito.
“No cara! ... a pranzo ci si presenta vestite per bene ... vieni che ti aiuto!!”.
Entrammo in bagno mi aiutò a lavarmi il viso e mi impedì di farmi la doccia o di lavarmi le parti intime:
“per quello c’è tempo dopo, ora è già pronto e si fredda tutto!”.

Mi pettinò con cura i capelli, fermando con un fiocco la coda di cavallo che mi aveva fatto, mi infilò una tunica lunga nera con un’ampia scollatura che fermò con una cintura in stoffa a colori vivaci molto carina, niente trucco e biancheria intima mi specchiai ... ero proprio una bella ragazza! ... la coda di cavallo mi dava un’aria sbarazzina ... mi piaceva!.

Anna ci stava spettando seduta a tavola; appena mi vide entrare si alzò, era stupenda indossava un delizioso vestito lungo verde ... mi venne incontro abbracciandomi e accarezzandomi con tenerezza materna:
”tesoro mio sei bellissima, hai uno sguardo sognante e radioso che parla da solo, vedo che lo sperma di Rocky ha sortito il suo effetto benefico; ora pranziamo devi anche tu metterti in forze; per i prossimi assalti devi essere in forma!!”: disse ridendo.

Rita aveva preparato un eccellente arrosto con patate che divorammo con vero gusto accompagnandolo con una abbondante libagione.

A pranzo finito, mentre stavamo sparecchiando, squillo il mio cellulare era Claudia:
“ Amore mio come stai!! ... Anna mi ha messo al corrente delle ultime novità ... sono fiera di te!! ... ora sei una femmina zoofila completa!! ... non vedo l’ora di rivederti!! ... mi dovrai raccontare tutti i piccoli particolari dell’inculata memorabile di Rocky!! ... ora voglio darti un consiglio ... non credere che le prossime monte del tuo cane saranno sempre così romantiche, preparati ad essere scopata con il consueto impeto dell’assalto animale ... stai attenta tesoro, mi raccomando, non rilassarti troppo!!”,

“Non preoccuparti farò attenzione ... come potrei non seguire i consigli di ‘Miss cagna’ dissi ridendo, ma dimmi di quanti cani era formato il branco che ha decretato la tua vittoria??!!”.

“Ha proprio ragione Rita quando asserisce che Anna ha la bocca spalancata! ... quanti fossero in attesa non l’ho mai saputo, comunque dice Rita che erano tanti, so solo che me ne sono stati conteggiati sette ... anzi mi correggo: sei e mezzo!!”.

“Come mezzo!!?? ... non capisco!!” e lei di rimando: ”fattelo raccontare da quelle due lesbiche!! ... così saranno impegnate per un po e lasceranno in pace i loro clitoridi! ... amore ora ti devo lasciare la mia pausa pranzo è finita, la signora Teresa col suo cane è già arrivata, è ora della lezione, un bacione!! ... mi manchi tanto!! ... salutami tutte!!”.

Anna e Rita stavano ridendo divertite, dalle mie risposte avevano capito di cosa stavamo parlando.

“Allora voi due mi spiegate questa storia del mezzo cane!!?” : chiesi incuriosita.

“No! ... no! ... Il cane era intero... anzi pure bello grande!! ... ma la giuria ha deciso di non conteggiare per intero quella monta!! ... ora finiamo di riordinare la cucina, poi ci sposteremo in camera, ci rilasseremo a letto e ti racconteremo tutta la storia”: rispose Anna.

Un tuono all’improvviso preannunciò l’arrivo di un temporale primaverile.

Anna si avvicino all’uscio, chiamò i cani e li fece entrare in casa.

Dopo ci prese per mano e ci avviammo in camera da letto, seguite da Rocky e da Alan.

Ci spogliammo per stare più comode e ci sdraiammo.

Alan e Rocky si distesero quieti a sonnecchiare, ventre a terra con la testa bassa, il rumore della pioggia era in effetti molto rilassante.

Anna iniziò a raccontare:
“Nei due giorni di orgia del novilunio è permesso di tutto ma vi sono alcune regole da rispettare.
Per lesbicare ci si può appartare in qualunque luogo della casa, anzi questo è auspicabile in maniera da lasciare nella sala quanto più spazio possibile ai cani.

Il sesso con gli animali deve invece avvenire tassativamente nel salone e possibilmente sulla coperta.

A questa regola può contravvenire la sola “Signora della casa”, cioè la donna più grande della famiglia, in questo momento sono io poichè mia madre e le mie due sorelle gemelle, di tre anni più grandi di me, vivono all’estero ormai da qualche tempo.
La signora della casa non può, però partecipare alla gara per miss cagna, la sua posizione, come ovvio, potrebbe dare adito a sospetti e malintesi, generare dubbi di imparzialità, nel caso dovesse risultare vincitrice.

Alla tenzone inoltre non possono partecipare le due madrine, sono le due donne più anziane della comitiva, esse costituiscono la giuria che a giudizio insindacabile hanno l’onore e l’onere di nominare la vincitrice.
Nell’ultimo plenilunio erano: Debora di 56 anni e Alina di 64 , malgrado l’età, la nostra amica russa ha un corpo perfetto e una fame insaziabile di pene canino!.
La loro esperienza, maturata con gli anni è senza limiti, sui cani sanno tutto … ma proprio tutto … fanno parte di quella ristretta schiera di cagne che riescono a contenere il nodone di Thor senza difficoltà: ogni settimana puntualmente fanno un salto in villa per farsi arpionare dal maschiaccio di casa che dimostra di apprezzare molto il loro grembo accogliente.

Ovviamente anche loro possono farsi montare a piacimento ma non possono partecipare al concorso”.

La interruppi: ” Che succede se del branco fa parte anche il nostro cane?!”.

“Lui può montarti quanto gli pare ... ci mancherebbe!! ... però i suoi assalti non vengono conteggiati! ... brava ti vedo molto interessata! ... sono sicura che fra le concorrenti del prossimo plenilunio ci sarai anche tu!! ... e non si sa mai cosa può succedere! ... d’istinto mi sento di dire che tu Bea hai un particolare ascendente sui cani!! ... abbi un po' di pazienza e ti spiegherò tutto bambina mia !!... dunque tornando alle regole del concorso:

Il branco per potersi definire tale deve essere costituito almeno da tre cani in attesa di montare la cagna.
Al branco possono via via aggiungersi altri animali ed è consentito anche il loro allontanamento temporaneo, tuttavia il numero di quelli in attesa non dovrà mai scendere al di sotto delle tre unità.

Gli assalti devono avvenire in rapida successione, il tempo massimo fra un monta e l’altra non può superare un minuto ... la monta tecnicamente ha inizio quando il cane tocca in qualche maniera la cagna quindi sono considerate valide le leccate in qualunque parte del corpo anche se tali preliminari dovessero durare parecchio tempo.

L’accoppiamento deve essere completo ... i due amanti devono rimanere legati per almeno tre minuti.

Sono considerate perfettamente valide anche le inculate.

Il nodo deve essere completamente dentro la vagina o l’ano , non sono considerati valide le monte con il nodo fuori, anche solo parzialmente.
Il nodo deve cioè essere divorato dalla fica o dall’ano in tutta la sua interezza.

Le monte devono avere inizio nella posizione naturale a pecorina, con la femmina disposta a quattro zampe.

E tassativamente vietato alle altre donne aiutare il cane all’inizio della monta, l’inserzione del pene dovrà avvenire in completa autonomia.

Nel caso di cani di piccola taglia, la madrina toccando la cagna sul dorso può appiattirla verso terra per agevolare la penetrazione“.
E rivolgendosi a Rita chiese:
“Dimentico qualcosa??” e Rita aggiunse:
“La cagna può fare tutto quello che vuole:
toccare e trattenere il cane per non farsi trascinare in giro, perfino infilarsi il membro in fica all’inizio della monta purché l’assalto del maschio sia già iniziato, ciò per agevolare i più giovani ancora inesperti e quelli super eccitati che si avventano col nodo già tutto esposto
Può inoltre toccare il proprio corpo per aumentare l’eccitazione e avere, durante la monta, rapporti con altre donne, può cioè farsi: baciare; leccare; sgrillettare, strizzare a volontà.
Ovviamente può avere contatti con altri cani: può baciarli, masturbarli, spompinarli a piacimento.
Insomma una troia che può dare libero sfogo a tutta la propria libidine con il solo scopo di godere più che può!!”.

“Tornando ai fatti di quel giorno”: riprese Anna “Rita ti racconterà le fasi iniziali della gara perché non ero presente, mi ero infatti appartata con Marta, la figlia ventunenne di Debora.

Marta aveva accompagnato la madre con i loro due magnifici cani lupo cecoslovacchi, era la prima volta che veniva al plenilunio, non era bellissima un po cicciottella con un paio di tette notevoli, aveva subito attratta la mia attenzione si era fatta montare da un paio di cani e mi ero accorto che prediligeva quelli di grossa taglia li seduceva mettendosi a quattro zampe nelle loro vicinanze cominciando a dondolare invitante le natiche mentre si sgrillettava furiosamente il clitoride per provocare un abbondante fuoriuscita di miele profumato che stregava i cani, sicuramente aveva fatto tesoro dei consigli di sua madre; avevo notato che apprezzava molto anche la farfallina, si era allontanata tre o quattro volte accompagnandosi con delle femmine fameliche ed al rientro nel salone il viso disteso ed il sorriso stampato nel volto di entrambe non lasciava adito a dubbi sull’esito dei loro incontri.

Decisi che me la sarei goduta volentieri, ma non volevo fare il primo passo, in fondo quella ragazzina aveva quasi 30 anni meno di me!.
L’occasione si presentò poco dopo. La stavo osservando divertita, stava tentando da un bel po di sedurre il mio Thor, le aveva provate tutte ma senza riuscirci lo aveva accarezzato lascivamente, lo aveva masturbato, spompinato Thor la lasciava fare godendo di quelle attenzioni ma senza mostrare nessun interesse a montarla.
Sconsolata col viso imbronciato si era avvicinata alla madre parlottando per qualche minuto, Debora dopo avermi indicato col dito riprese ad occuparsi del controllo della monta di una donna attorniata da alcuni cani.
La ragazza si avvicinò e titubante mi chiese il permesso di farsi montare da Thor; da vera figlia di puttana feci finta di non essermi accorta di nulla e gli risposi:
“Tu sei così giovane!! ... forse non sai che in questa sala non è necessario chiedere il permesso a nessuno, i cani sono assolutamente liberi di possedere chiunque!” Mi rispose con una vocina contrita: “si lo so ... mia madre me lo ha spiegato ... ho una voglia folle di essere posseduta da quella maestosa nuvola bianca lo desidero più di ogni altra cosa!!”.
“E perchè non provi a sedurlo?!” gli risposi con voce complice fingendomi interessata al suo problema.
“Ci sto provando da un sacco di tempo ma inutilmente, per favore hai qualche consiglio da darmi!!? ... mamma mi ha detto che se fossi impregnata del tuo odore forse Thor si interesserebbe a me”.

“Le mamme hanno sempre ragione!! ... bisogna sempre seguire i loro consigli!! ... che ne dici di appartarci e conoscerci meglio!? ... sempre se lo vuoi naturalmente! sei così giovane!! ... sicuramente preferiresti amare qualcuna più giovane, ma sappi che comunque vada non ti assicuro nulla, Thor per quanto riguarda le cagne da montare è completamente indipendente e libero.”

“Ma che dici?! ... il tuo fascino irresistibile mi ha attratta dal primo momento che ti ho vista, a parte Thor stare con te è un mio sogno!”.

“La presi per mano e ci avviammo verso la mia stanza seguite dal cane che non mi lasciava un attimo ... ma tornando alla gara ... sarà Rita, che era presente, a raccontarti le fasi iniziali della monta di Claudia!”.

“Ero beatamente appecoronata con Jhon, un terrier irlandese, che aveva infilato cazzo e nodo dentro il mio culo ed era impegnato a riempirmi il colon di sborra bollente.
A causa della sua piccola taglia me lo ero caricato in groppa, se ne stava placidamente disteso sulla mia schiena in attesa di svuotare le sue palle dentro di me.

Poco distante Claudia si stava godendo il nodo di Scheggia urlando a voce alta in preda ad un orgasmo, attorno a lei si era formato un capannello di cani che facendo un casino infernale, erano impegnati a stabilire l’ordine di monta, qualche latrato più forte degli altri, qualche ringhiata coi canini esposti e la gerarchia era stata subito stabilita, dopo Scheggia sarebbe stato il turno di Fritz uno dei lupi cecoslovacchi di Debora e che ora passeggiava nervosamente in attesa che Scheggia smontasse.
Erano attaccati da una ventina di minuti e i rantoli di Claudia erano un chiaro segno che il suo cane non aveva ancora smesso di eruttare sborra dentro la sua padrona.
La pressione all’interno della vagina doveva essere enorme, un rivoletto di liquido biancastro scorrendo fra le grandi labbra gocciolava per terra sembrava uscisse dal clitoride.
Un barboncino si era staccato dal branco e aveva cominciato a leccare avidamente le gocce a mano a mano che si andavano formando.
Fritz gli si stava per avventare contro ma poi desistette e lo lascio continuare, in fondo quel batuffolo stava pulendo la cagna che si apprestava a montare, Claudia urlava “Siii!!! così mi fate morire!!”.
Dopo un paio di minuti uno schiocco e un mare di liquido perlaceo schizzò fuori dalla vagina inzuppando letteralmente il barboncino che fece precipitosamente uno scarto di lato per lasciare campo libero al capo branco che si era già avventato sulla cagna.
Fritz aveva infilzato la fica di Claudia al primo tentativo e ora la stava martellando con una forza e velocità mostruose, Claudia lo incitava beffarda con la voce rotta dalle spinte del cane: “A chi credi di fare paura cagnolino!! ... vediamo che sai fare!! ... rompi la tua Claudia se ci riesci!! ... bravo ragazzo !! ... sii !! ... sii!!!”.

Alina si era abbassata per controllare: ”Tesoro ce l’hai tutto dentro, va tutto bene!!?”
Claudia fece cenno di si, anche Debora si era avvicinata: “Ti piace il cazzo del mio cane vero!!?”.
“Questa mazza rovente è meravigliosa!! ... gli sto stritolando il nodo. non ti lascerò nemmeno una goccia di sperma!! ... sta sicura!!”: disse Claudia ansimando.

Debora la baciò con la lingua in bocca e cominciò a strizzarle i capezzoli tenendogli fermi i seni che sballottavano sotto i colpi di maglio di Fritz.
Appena i movimenti spasmodici del coito ebbero termine, il lupo si dispose culo contro culo e cominciò a trascinare Claudia per la stanza.

Debora e altre due donne corsero in suo aiuto cercando di fermare il cane.
“Accidenti!!!” esclamò Debora: “Questo fa sempre così!! ... non c’è verso di farlo star fermo!! ... non appena ha arpionato la fica smonta e comincia a tirare come un pazzo!! ... l’altro giorno mi ha fatto proprio male!!”.

“Lasciatelo fare!!” disse Claudia ansimando, mentre si muoveva rapidamente sulle ginocchia e sulle mani per agevolare i movimenti di Fritz:
“Vuole dimostrare a tutti la sua potenza e la sua virilità ... è ha ragione!! ha una nerchia meravigliosa che ti soggioga, ti affascina ti senti mentalmente di appartenergli”.

Dopo qualche minuto Claudia esclamò “Ora basta mio bel maschione!! ... è arrivato il momento di farti capire che è la cagna umana a dettare le regole!!”.
Fermò di colpo il movimento a quattro zampe e si lasciò cadere a terra, scaricando tutto il peso del corpo sul cazzo del lupo piantato nella fica. “Fermo!!!” gli intimò a voce alta.
Fritz si arrestò guaendo dal dolore e non si mosse più.

Debora si fece vicino: “Pensi che abbia capito??!! ... però non rompermelo!! ... mi raccomando!!” disse ridendo.
“No che non te lo rompo!! ... sta tranquilla!! ... portamelo per una settimana al centro e te lo restituirò trasformato in un amante potente, docile come un agnellino!!”.
Finì la frase con la voce rotta dai sussulti di un potente orgasmo.
Dopo 5 minuti Fritz si slegò, una veloce leccata al fiume copioso di sperma che fuoriusciva dalla bernarda della sua cagna e si allontanò.
Un’ombra nera si era fiondata sulla schiena di Claudia e la stava già trombando ad una velocità incredibile, era Oliver un alano nero possente con una stazza impressionante.
Claudia gemette sotto il peso di quel cane gigante, che la stava possedendo come un forsennato.
Alina amorevolmente gli mise un cuscino sotto la fronte e aggiunse: ”Tesoro te lo ha già piantato tutto dentro!! ... rilassati!!”.
“Lo sento ... oh se lo sento questo pallone non smette di crescere mi sta squartando la fica ... è bellissimo!! ... bellissimo!!”: rispose Claudia rantolando di piacere emettendo dei brontolii gutturali ogni volta che Oliver affondava il suo pene dentro le sue viscere.
Non appena Oliver cessò di fottere, Claudia lo afferrò per una zampa e spingendola in alto lo sollecito a smontare il gemito di piacere che ne seguì testimoniò che la cagna stava godendosi la rotazione del nodo nella vagina.

Intanto Jhon, dopo aver svuotato i testicoli dentro il mio culo era smontato.

Ne approfittai per avvicinarmi a Claudia, che stava godendosi beata, con gli occhi chiusi, le siringate di sperma che gli stavano riempiendo l’utero.

“Bella cagnolona bevi!! ... ti ho portato un po d’acqua ... tanto qui le cose andranno per le lunghe si è formata un orda di maschi allupati che non ti daranno tregua per un bel po!! ... come ti senti ??!!”.

“E che c’è bisogno di chiederglielo? guardagli la faccia sta godendo come una troia!! ... beata lei!!”: disse Alina con una punta di invidia.
Claudia aprì gli occhi e bevve avidamente.
“ah sei tu! ... hai finito di farti inculare?! ... sono in paradiso!! ... specialmente ora che quel quintale di carne si è tolto dalla mia schiena!!”.

Alina continuò: “Vedrai che fra un po un nodo nel di dietro tocca anche a te! ... vedo nel branco che Alan sta facendo il diavolo a quattro ... se ho capito bene, il prossimo sarà Buck, il fratello di Fritz, e poi dovrebbe toccare ad Alan, e conoscendo la fissa di quel cane per i buchi stretti non ho alcun dubbio!! ... cara mi sa che stavolta il titolo di reginetta sarà tuo!!”.
Rita rispose: “sempre che Irma, la rossa, non ci si mette di mezzo, lei è attualmente in pole position con 3 cani ... ora si è piazzata vicino al branco con l’intento di distrarlo si già sta facendo fottere da un levriero, da vera giocatrice incallita sta dando fondo a tutte le sue chances per mantenere la sua posizione!”.

Alina: “Si è brava ma difficilmente ce la farà, quelli in attesa del proprio turno mi sembrano tanti!! ... comunque sia vinca la migliore!”.

Claudia rispose: “Ma che mi importa del titolo!! ... voglio solo godermi questi cazzi deliziosi che stanno martoriando la mia patata riempiendomi di sborra bollente !! ... mi stanno facendo impazzire!!”.
Lo disse con la voce rotta dalla lussuria e gli occhi stralunati, aveva infilato 2 dita nella vagina di Alina e la stava masturbando come un invasata.
Rivolta a me: “E tu che fai li impalata!! ... non vedi che il miele che ti sta colando dal culo sta andando sprecato per terra??!! ... avvicinati che ti pulisco!!”.

Aveva proprio ragione!! ... mi misi a pecorina rinculando verso di lei piazzando le natiche proprio di fronte al suo viso la sua lingua non tardò per molto, la sentii entrare e roteare vorticosamente dentro il mio sfintere, leccava, succhiava golosa; dopo un po ruotò il viso verso Alina offrendogli la lingua infarcita di sperma; lei la prese in bocca ed esclamo: ”com’è buono, grazie tesoro di esserti ricordata di me!!”.

Claudia di rimando: “Vuoi che massaggi il tuo fiore con questo unguento portentoso??”.

“Certo che lo voglio!!”: rispose, la sua voce tremante indicava chiaramente che il ditalino di Claudia stava per procurargli un orgasmo.
Claudia estrasse le dite dalla vulva e me li infilò nell’ano , primo uno poi l’altro ruotandoli velocemente, trapanandomi senza sosta, quella strega stava per farmi arrivare!!.

Ad un tratto mi sentii stuprare mi aveva infilato dentro un terzo dito, emisi un urlo:
“Mi stai spaccando!! ... mi stai facendo morire!! ... non ti fermare!! ... Cosi !! ... Così!!”; ebbi un po di pace solo quando i suoi tentacoli abbandonarono il mio ano.
Alina emise un sospiro di piacere, le dita di Claudia avevano ripreso possesso della sua fica e ora la stavano scopando senza sosta.

I rantoli ritmati di Claudia indicavano che la mazza incandescente di Oliver continuava a pulsare virile dentro le sue membra sborrando senza sosta,
Anche i sospiri di Alina si erano fatti sempre più frequenti.
Claudia gli sussurrò: “La tua vagina sta vibrando come le corde di una chitarra ... rilassati amore che ti do il colpettino di grazia!”.
Gli infilo a fondo le dita, quasi con violenza, strusciando velocemente il pollice sul clitoride turgido come un piccolo pene, Alina emise un grido e cominciò a tremare come una foglia sopraffatta da un orgasmo indescrivibile; cominciò a farfugliare parole senza senso, forse in russo:
“Kak krasivo!! … kak krasivo!! … ya naslazhdayus’ etim kak shlyukha!!! … kak krasivo!!”.

Poche volte avevo assistito ad orgasmi così intensi.
Non potetti fare a meno di infilare la testa in mezzo a quelle due cosce spalancate, candide come la neve, scostai la mano di Claudia e comincia a ciucciare tutti gli umori d’amore che fuoriuscivano copiosi e deliziosi da quel corpo che si contorceva fra gli spasmi, un paio di schizzi dal profumo di femmina imbrattarono la mia faccia.

Mi fanno ridere quelle frigide che van dicendo che dopo i 60 anni è impossibile avere degli orgasmi.
Alina stava squirtando, godendo intensamente, completamente, come una quindicenne con il corpo squassato da un orgasmo senza fine.

Si era avvicinata Debora. le stava accarezzando dolcemente i capelli:
“Sta tranquilla goditi questi momenti, alla monta di questa cagna insaziabile ci penso io, rilassati, riposati" e rivolgendosi a me: "e tu ripuliscila per bene”, disse regalandomi una carezza sulla guancia.

Debora stava guardando attentamente le contrazioni dell’ano di Oliver, parzialmente nascosto dalle natiche di Claudia:
“Le sue sborrate si stanno attenuando tra poco ti libera!”
“Lo so il nodo sta cominciando ad afflosciarsi, devo avergli prosciugato le palle povero cucciolo!!”.

“Tra poco è il turno di Buck sta scalpitando avanti ed indietro non vede l’ora di scavarti!!”.
“Ed io non vedo l’ora di sentirmelo dentro, me lo ricordo bene è più dotato del fratello ma è uno tranquillo! ... a dirti la verità preferisco Fritz mi sembra più maschio, più rude, ti sbatte con più violenza ti fa sentire una schiava in suo possesso!! ... mi piace molto il tuo cane lo sai!”.
”Puoi venire a trovarmi quando vuoi, così magari riesci a togliergli quel maledetto vizio di tirare ... però ti ricordo che prima c’è da pagare la tassa!!”, disse ridendo.
“Tassa ??!! ... lo definirei piuttosto un premio, farsi la lesbica zoofila col culo e le tette più belle che ci siano e solo puro piacere!! ... non vedo l’ora di strusciare la mia fica contro il tuo clit!!”.
Mi baciò con affetto :”Allora è una promessa ... ti aspetto presto!!”.

Il nodo di Oliver si era rimpicciolito, Claudia stava stringendo spasmodicamente i muscoli della vagina per tenerlo ancora imprigionato dentro di se, voleva che si sgonfiasse del tutto prima di liberarlo in questo modo non ci sarebbero fatto male, se lo avesse estratto in quel momento anche se sgonfio quel pallone che era comunque ancora enorme gli avrebbe sconquassato la fregna e lui si sarebbe sicuramente ferito.
Queste cose le sapeva anche lui, infatti se ne stava tranquillo godendosi la stretta che la cagna stava esercitando sul suo pene enorme spremendogli fino all’ultima goccia di sperma.
Dopo qualche minuto Claudia emise un sospiro; seguito da uno schiocco Oliver l’aveva liberata, si voltò verso di lei, diede due lappate sulla fica che grondava del suo sperma e si allontanò.
Immediatamente Buck prese il suo posto e cominciò a leccare energicamente il fiore di Claudia.

Si insinuava sprofondando sempre di più nella sua intimità, leccava meticolosamente centimetro dopo centimetro ripulendo ogni traccia dello sperma del rivale in quel modo sarebbe stato il suo seme ad ingravidare quella cagna calda e vogliosa.

(continua...)
scritto il
2020-09-30
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