La FG colpisce ancora

di
genere
comici

Quanta sticazzità ci vuole con le friendzonatrici psicopatiche.

Stasera avevo ancora lei a cena, le avevo promesso risotto con la zucca, ma senza cipolla.
Due ore per preparare, bottiglia di vernaccia sul tavolo, fin qui tutto a posto.

Arriva con sto vestito nero tagliato in modo da scoprire spalla e ascelle, non ho ancora capito a cosa fossero attaccate le maniche, c'era di mezzo anche una mantellina svolazzante che diceva e non diceva.

Si siede e si fa fuori tranquilla vino e risotto, anche i complimenti, poi tira dalla borsa due mele e due cioccolatini. Fin qui tutto bene.
Dopo la mela arriva la mia fatidica domanda.

" Cosa facciamo adesso ? Vuoi un liquore ? "

" Nooo Il vino mi ha fatto sudare che sto tutta bagnaaatt ! Senti senti qua dietro.. "

Sta tutta bagnata, beh dai, buona notizia, si è fatta toccare i capelli sotto la nuca, io molto coscienzioso ho cercato con attenzione le tracce di bagnato, muovendo con le dita la pelle sotto i capelli. Sempre per essere sicuro sono anche sceso alla base del collo, alle spalle. Che poi di recente mi ha detto di avere i piedi sensibili, dopo i lati del collo avrei potuto chiedere se gradiva.
Non che io sia un feticista che deve fare queste cose per forza, però, quando serve, fosse magari bagnata anche li..
Avevo la domanda sulla bocca quando al solito mi ha preceduto.

" .. Si, il vino mi ha fatto sudare, meglio che torno a casa. "

" Eh ? .. "

Non che fosse la prima volta che mi faceva questo numero, però, insomma, siamo qua al massaggio, ho pensato che fosse uno scherzo.
Sticazzi, questa si alza, raccatta borsa e mantella e punta alla porta.
Io ancora li con le mani aperte che un attimo prima erano proprio li.

" Ah ma vai proprio ? "

" Si, però dai, domani prendo le verdure grigliate del supermercato e faccio cena io. "

Sapeva, la perfida, che il solo pensiero delle verdure grigliate precotte mi avrebbe causato un trauma tale da non poter più reagire.
E infatti sono rimasto li rincretinito, mentre usciva e se ne andava.

Vita da Hermann.

scritto il
2020-10-01
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