Isola di Mykonos

Θα φιλήσω τα χέρια σου.denti succhia avida i miei capezzoli eretti.
Ti bacio le mani mio maschio greco.
Sono venuto sull’isola. Il mio adolescente corpo,
Sottile dalle gambe di cerbiatto, dai capelli ricci e dal viso di giovane dea su un ventre piatto che termina in un aggraziato piccolo pene issato su tondi testicoli circondato da un morbido cespuglio di peli , Voleva sole e riposo. Tu mio sogno mi hai dato passione e desiderio. Le tue forti mani percuotono le tonde natiche e la bocca ,rossa, tentazione dai candidi denti succhia avida i miei capezzoli eretti.
Come amo quando ,lasciate le natiche arrossate a godere del ricordo delle tue mani. Mi sei venuto in gola e ho bevuto il nettare della tua virilità.
Ora come una femmina acerba ti sono sdraiato accanto. In riva al mare in questa isola di Myconos dove il domino maschio trova il maschietto sottomesso, dove senza pudore gli uomini fanno l’amore, dove un grosso membro è un invito a cui non sai resistere, io attendo che la tua mano esperta mi esplori, che mi penetri, che mi educhi.
Così mio signore sarò pronto a darmi a te e farti doni del mio vergine culetto. Quando tu stanco di avermi posseduto innumerevoli volte, di avermi fecondato e reso tuo vorrai riposarti, io danzerò nudo per te. Sfacciato di fronte ai tuoi amici che tra sorsi di rosso vino attico e uva rubata dalla bocca dei loro amanti, giocano con i loro possenti membri raccontando come è stato dolce averti dentro di me. La mia voce trillerà mentre la mia mano gioca col mio sesso sino a che le gocce di sperma non cadranno sulla sabbia rovente. Poi mi inginocchierò di fronte al mio maschio chiedendo di poter avere nella bocca il suo bastone duro come quercia e succhiarlo mentre lui torce i miei capezzoli di femmino facendomi lacrimare non so se per il dolore o il godimento.
Dedicato a te mio padrone maschio che mi fecondi col tuo seme, che mi possiedi che mi torturi facendomi piangere di passione gioiosa.