La cuginetta - Capitolo 2
di
Un cugino fortunato
genere
incesti
La mattina seguente ebbi la conferma che mi stava effettivamente provocando.
Cristina aveva puntato la sveglia alle 08:30 perché con le zie aveva un appuntamento dal parrucchiere prima del matrimonio. Sapeva che ho un sonno molto leggero e che con la sveglia mi sarei certamente svegliato anche io.
La sveglia suonò brevemente, Cristina la spense, scivolò fuori dal letto e si avvicinò all'armadio dove aveva disposto i suoi vestiti, dandomi le spalle. Io la osservavo nella penombra sdraiato nel letto. Stavo per augurarle buon giorno quando, improvvisamente, si sfilò la mia maglietta, lasciandomi di fronte allo spettacolo della sua schiena nuda.
Il mio cuore incominciò a battere all'impazzata e sotto le coperte sentii che stava iniziando a venirmi duro. Mi conosceva troppo bene per credere che stessi dormendo, perché si stava spogliando davanti a me? Mi voleva solo provocare? Lo faceva considerandomi come un fratello che non l'avrebbe mai desiderata?
Mentre mi facevo queste domande successe qualcosa di ancora più incredibile. Cristina si piegò leggermente in avanti e si sfilò gli slip, rimanendo completamente nuda. Rimase piegata in avanti qualche momento di troppo perché fosse un gesto naturale: chiaramente lo stava facendo sapendo di essere osservata.
Nonostante la penombra, la vista era mozzafiato. Un culetto nudo così sodo e perfetto lo avevo visto solo in qualche film pornografico e la sua figa, che intravedevo tra le sue gambe, mi sembrava l'ottava meraviglia. Il mio membro era ormai un pezzo di roccia e creava un vistoso rigonfiamento nelle coperte.
Cristina si voltò e io, tenendo gli occhi socchiusi, la osservai. Aveva un seno perfetto, una quarta, o almeno una terza abbondante completamente soda e il pube completamente depilato, come piace a me. Stavo impazzendo dall'eccitazione, avrei voluto scattare fuori dal letto e saltare addosso, ma era mia cugina, non potevo!
Rimasi a letto cercando di restare immobile per dare l'impressione che stessi dormendo, continuando ad osservarla. Mi guardò e poi abbassò lo sguardo sulla "montagnetta" che la mia erezione aveva creato con le coperte e, con mia grande sorpresa, sorrise e mi sembrò si sfiorasse la figa. Entrò, quindi, in bagno e sentii la doccia accendersi.
Non potevo credere a quello che stava succedendo e non capivo come comportarmi... era anche lei attratta da me?
Dopo circa mezz'ora uscì dal bagno avvolta nell'asciugamano. Nel frattempo avevo placato la mia erezione e tirato le tende per far entrare luce nella stanza. "Buongiorno" le sorrisi.
"Buongiorno a te" rispose sorridendo. Mi fermai a osservarla un momento. "Beh? Vai in bagno? Così posso cambiarmi tranquillamento o vuoi vedermi nuda?"
Decisi di iniziare a provocarla un po anche io e le risposi sogghignando "Beh non sarebbe la prima volta"
"E quando sarebbe successo?" chiese lei. "Da piccoli quando facevamo il bagnetto insieme" risposi ridendo.
Pochi minuti dopo uscii dal bagno e la trovai (purtroppo) completamente vestita, con una camicetta bianca e degli shorts di jeans. "Io vado dal parrucchiere, ci vediamo dopo" mi salutò.
Mi buttai sul letto, ripensando a quanto successo quella mattina, ancora incredulo. Mi tornò immediatamente duro. Abbassai i pantaloncini del pigiama e incominciai a massaggiarmelo pensando al culetto perfetto di mia cugina. Quanto avrei voluto che fosse la sua mano a stringere il mio membro e non la mia! Quanto avrei voluto prenderla da dietro e infilarle il mio cazzo in quella fighetta che avevo intravisto! Quanto avrei voluto leccarle quella passera!
In quel momento notai che ai piedi dell'armadio erano rimaste le mutandine di Cristina dopo che se le era tolte stamattina. Con il cuore a mille mi alzai dal letto e le raccolse, mentre continuavo a segarmi con l'altra mano. Con mano tremate le portai al naso e annusai. Un odore di succhi vaginali mi avvolse... che si fosse masturbata questa notte?
Il suo profumo mi diede alla testa, aumentai la velocità con cui mi stavo segando e mi spostai in doccia per evitare disastri. Continuai a fare su e giù con la mano freneticamente e, dopo qualche minuto, venni mugugnando di piacere.
Riposi le mutandine dove le avevo trovate e mi feci la doccia. Non potevo continuare così: era mia cugina e mi dissi che sicuramente, nonostante le provocazioni, sarebbe inorridita al pensiero di avere una relazione con il cugino con cui era cresciuta. Mi sbagliavo di grosso.
Cristina aveva puntato la sveglia alle 08:30 perché con le zie aveva un appuntamento dal parrucchiere prima del matrimonio. Sapeva che ho un sonno molto leggero e che con la sveglia mi sarei certamente svegliato anche io.
La sveglia suonò brevemente, Cristina la spense, scivolò fuori dal letto e si avvicinò all'armadio dove aveva disposto i suoi vestiti, dandomi le spalle. Io la osservavo nella penombra sdraiato nel letto. Stavo per augurarle buon giorno quando, improvvisamente, si sfilò la mia maglietta, lasciandomi di fronte allo spettacolo della sua schiena nuda.
Il mio cuore incominciò a battere all'impazzata e sotto le coperte sentii che stava iniziando a venirmi duro. Mi conosceva troppo bene per credere che stessi dormendo, perché si stava spogliando davanti a me? Mi voleva solo provocare? Lo faceva considerandomi come un fratello che non l'avrebbe mai desiderata?
Mentre mi facevo queste domande successe qualcosa di ancora più incredibile. Cristina si piegò leggermente in avanti e si sfilò gli slip, rimanendo completamente nuda. Rimase piegata in avanti qualche momento di troppo perché fosse un gesto naturale: chiaramente lo stava facendo sapendo di essere osservata.
Nonostante la penombra, la vista era mozzafiato. Un culetto nudo così sodo e perfetto lo avevo visto solo in qualche film pornografico e la sua figa, che intravedevo tra le sue gambe, mi sembrava l'ottava meraviglia. Il mio membro era ormai un pezzo di roccia e creava un vistoso rigonfiamento nelle coperte.
Cristina si voltò e io, tenendo gli occhi socchiusi, la osservai. Aveva un seno perfetto, una quarta, o almeno una terza abbondante completamente soda e il pube completamente depilato, come piace a me. Stavo impazzendo dall'eccitazione, avrei voluto scattare fuori dal letto e saltare addosso, ma era mia cugina, non potevo!
Rimasi a letto cercando di restare immobile per dare l'impressione che stessi dormendo, continuando ad osservarla. Mi guardò e poi abbassò lo sguardo sulla "montagnetta" che la mia erezione aveva creato con le coperte e, con mia grande sorpresa, sorrise e mi sembrò si sfiorasse la figa. Entrò, quindi, in bagno e sentii la doccia accendersi.
Non potevo credere a quello che stava succedendo e non capivo come comportarmi... era anche lei attratta da me?
Dopo circa mezz'ora uscì dal bagno avvolta nell'asciugamano. Nel frattempo avevo placato la mia erezione e tirato le tende per far entrare luce nella stanza. "Buongiorno" le sorrisi.
"Buongiorno a te" rispose sorridendo. Mi fermai a osservarla un momento. "Beh? Vai in bagno? Così posso cambiarmi tranquillamento o vuoi vedermi nuda?"
Decisi di iniziare a provocarla un po anche io e le risposi sogghignando "Beh non sarebbe la prima volta"
"E quando sarebbe successo?" chiese lei. "Da piccoli quando facevamo il bagnetto insieme" risposi ridendo.
Pochi minuti dopo uscii dal bagno e la trovai (purtroppo) completamente vestita, con una camicetta bianca e degli shorts di jeans. "Io vado dal parrucchiere, ci vediamo dopo" mi salutò.
Mi buttai sul letto, ripensando a quanto successo quella mattina, ancora incredulo. Mi tornò immediatamente duro. Abbassai i pantaloncini del pigiama e incominciai a massaggiarmelo pensando al culetto perfetto di mia cugina. Quanto avrei voluto che fosse la sua mano a stringere il mio membro e non la mia! Quanto avrei voluto prenderla da dietro e infilarle il mio cazzo in quella fighetta che avevo intravisto! Quanto avrei voluto leccarle quella passera!
In quel momento notai che ai piedi dell'armadio erano rimaste le mutandine di Cristina dopo che se le era tolte stamattina. Con il cuore a mille mi alzai dal letto e le raccolse, mentre continuavo a segarmi con l'altra mano. Con mano tremate le portai al naso e annusai. Un odore di succhi vaginali mi avvolse... che si fosse masturbata questa notte?
Il suo profumo mi diede alla testa, aumentai la velocità con cui mi stavo segando e mi spostai in doccia per evitare disastri. Continuai a fare su e giù con la mano freneticamente e, dopo qualche minuto, venni mugugnando di piacere.
Riposi le mutandine dove le avevo trovate e mi feci la doccia. Non potevo continuare così: era mia cugina e mi dissi che sicuramente, nonostante le provocazioni, sarebbe inorridita al pensiero di avere una relazione con il cugino con cui era cresciuta. Mi sbagliavo di grosso.
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