Laura, mia figlia, cresce - cap 4
di
Occhi Blu
genere
incesti
Sono passati 3 giorni e, come Laura mi ha chiesto, vado a prenderla alla stazione. La vedo avanzare al binario, bellissima e statuaria, vestita al solito con sensualissima eleganza e portamento. La sua gonna stretta al ginocchio, le calze scure coprenti, le scarpe eleganti col tacco, la camicetta bianca e la giacchetta scura ne mettono in risalto i lineamenti naturalmente belli e poco truccati, e, soprattutto, il fisico da modella da copertina. Come al solito è inseguita dagli sguardi interdetti dei passanti e a me piace considerando che sono tra quelli che profitta della sua avvenenza.
“Ciao tesoro, le terme ti hanno reso ancora più splendente del solito”
“Papino...ho speso un capitale, la tua carta di credito l'ho strusciata più volte del tuo cazzo...ma ne è valsa la pena”
“E brava, dovremo recuperare allora. Sia te che Alessia, dovrete recuperare”
“Ahahah, non ti sarai mica offeso?! È passata a prendere l'orologio che aveva dimenticato, una cosa tira l'altra e non sono riuscita a resistere alla sua figa torrida e succulenta, sai com'è?”
“Sì, so com'è...tranquilla”
“Comunque sono tutta rotta: ho incontrato un austriaco che sembrava un cavallo, pareva avere tre gambe e non voleva mai smettere. Un giorno ci hanno allontanato dalla sauna: le mogli protestavano perchè i mariti bavosi si masturbavano guardandoci di nascosto mentre scopavamo. In quel resort mi hanno mostrato più cazzi che in un documentario sulle popolazioni dell'amazzonia.”
E brava Laura penso tra me e me, ben sapendo che l'unico sentimento che provo è desiderio ed eccitazione. E lei se ne accorge e se la gode visto che faccio tutto il tragitto in auto con la sua mano posata sul cazzo teso.
“Comunque rilassati, riposati e metti una cremina se serve...stasera Alessia è a casa con noi: non vorrai lasciarci soli...”
“tranquillo è da ieri che non scopo papà: sono già in astinenza”.
La cena è difficile: buonissima, sono un ottimo cuoco e le commensali adorabili, ma c'è nell'aria una aspettativa sospesa, un so che accadrà ma non so quando o come. L'aria è elettrica, ogni scusa è buona per passarsi accanto e strusciarsi. Ed è proprio mentre sto riponendo i piatti nella lavastoviglie che Laura e Alessia cominciano a baciarsi. Per un attimo resto a guardarle affascinato: la statuaria bellezza di mia figlia e la procace e prorompente fisicità della mia compagna si fondono alla perfezione. Laura adora il seno rotondo e morbido di una donna con parecchi più anni di lei, e Alessia non riesce a staccare le mani dal sedere alto, armonioso e tonico di mia figlia. Ed entrambe amano le rispettive bocche, le lingue ed i capelli. Mi porto alle spalle di Laura e le metto le mani sui fianchi; da sopra la sua spalla destra mi allungo e raggiungo il volto di Alessia e la bacio mentre con le mani sfilo la gonna di mia figlia e le mutandine. Stessa cosa fa lei con Alessia, scivolando in basso fra noi due e mentre comincia a passare la lingua sulla figa già bagnata della mia compagna stende il braccio alle proprie spalle e scopre il mio cazzo che subito diventa duro nella sua mano. Giunge anche una mano di Alessia e sono bravissime e sincronizzate alla perfezione. La bocca di mia figlia, semi inginocchiata passa dalla mia cappella alla figa di Alessia, scambiando umori e liquidi, fino a quando si solleva e ci guida verso il mio letto su cui mi lascio cadere. Alessia prende allora a leccarmi il cazzo con trasporto e voluttà mentre Laura si siede sul mio viso e abbassandosi su di me comincia a contendere all'altra donna il mio cazzo. Quel rincorrersi di lingue e labbra sul mio uccello è poesia e mi sta facendo impazzire. La figa di mia figlia mi cola sulla faccia senza sosta. Alessia a quel punto la fa risalire e sale sul letto, apre le gambe e con un unico movimento accoglie dentro di sé tutto il mio cazzo proprio mentre Laura ha il suo primo orgasmo. Allora si alza e va in camera sua, e quando torna ha indossato il suo doppio fallo, uno dentro di sé, l'altro sta per penetrare il culo di Alessia che viene colta, nel momento della penetrazione da un godimento estasiato. Posso sentire il mio cazzo e quello finto spinto da Laura che si sfiorano dentro Alessia separati da solo un filetto di carne. Lei è squassata da piacere, continuano a ripetersi gli orgasmi mentre Laura sembra godere della posizione dominante e della situazione evidentemente al limite almeno quanto del membro di gomma che le si agita dentro.
A quel punto si solleva e fa stendere Alessia sulla schiena , le fa allargare le cosce e mi guida a salirle sopra, penetrandola alla missionaria. Chiaramente quel gioco da regista la affascina molto. Si mette alle mie spalle e comincia a leccarmi il buco del culo e le palle, mentre mi lecca le palle mi penetra il culo con le dita. É un contatto molto piacevole e , dato che non protesto, prende coraggio, si accosta a me e poggia il fallo contro il mio culo. “Che fai?” le chiedo girandomi privo di certezze ma proprio mentre lo dico sento il fallo di gomma che è già penetrato nel mio culo di un paio di centimetri. All'inizio con fatica e dolore ma quasi subito, sorprendentemente mi rendo conto che la penetrazione da dietro aumenta a dismisura la sensazione di piacere che provo nel penetrare la mia compagna: è come se fosse un interruttore che mi dà una nuova inattesa scarica di piacere. Attendo allora che Laura abbia finito di penetrarmi per cominciare a muovermi sincronizzato a lei. Sto godendo come un pazzo a scopare Alessia mentre mia figlia si dà piacere con uno strumento che a sua volta serve a penetrare me. Il mio cervello è più inebriato del mio corpo: goduria fisica e mentale si inseguono e potenziano a vicenda in un circolo virtuoso di piacere. Alessia continua ad avere orgasmi ripetuti sul lenzuolo fradicio, Laura gode a sua volta urlando al pensiero di stare sodomizzando suo padre. Ed a quel punto godo anche io, il piacere monta dall'ano, sale verso i testicoli lungo l'asta e produce un'infinita serie di schizzi nell'utero di Alessia mentre sento i miei muscoli contrarsi e pulsare attorno al fallo di gomma. Mai avuto un orgasmo così intenso penso, mentre mia figlia si sfila e si spoglia del membro fintoe si lascia cadere sul letto, così come faccio io. L'ultima cosa che vedo prima di addormentarmi è una strisciolina di sperma che scende fra le cosce di Alessia mentre, accucciata con la schiena contro di me, bacia teneramente un capezzolo ancora teso e duro di mia figlia e la carezza fra le gambe aperte con una mano candida.
“Ciao tesoro, le terme ti hanno reso ancora più splendente del solito”
“Papino...ho speso un capitale, la tua carta di credito l'ho strusciata più volte del tuo cazzo...ma ne è valsa la pena”
“E brava, dovremo recuperare allora. Sia te che Alessia, dovrete recuperare”
“Ahahah, non ti sarai mica offeso?! È passata a prendere l'orologio che aveva dimenticato, una cosa tira l'altra e non sono riuscita a resistere alla sua figa torrida e succulenta, sai com'è?”
“Sì, so com'è...tranquilla”
“Comunque sono tutta rotta: ho incontrato un austriaco che sembrava un cavallo, pareva avere tre gambe e non voleva mai smettere. Un giorno ci hanno allontanato dalla sauna: le mogli protestavano perchè i mariti bavosi si masturbavano guardandoci di nascosto mentre scopavamo. In quel resort mi hanno mostrato più cazzi che in un documentario sulle popolazioni dell'amazzonia.”
E brava Laura penso tra me e me, ben sapendo che l'unico sentimento che provo è desiderio ed eccitazione. E lei se ne accorge e se la gode visto che faccio tutto il tragitto in auto con la sua mano posata sul cazzo teso.
“Comunque rilassati, riposati e metti una cremina se serve...stasera Alessia è a casa con noi: non vorrai lasciarci soli...”
“tranquillo è da ieri che non scopo papà: sono già in astinenza”.
La cena è difficile: buonissima, sono un ottimo cuoco e le commensali adorabili, ma c'è nell'aria una aspettativa sospesa, un so che accadrà ma non so quando o come. L'aria è elettrica, ogni scusa è buona per passarsi accanto e strusciarsi. Ed è proprio mentre sto riponendo i piatti nella lavastoviglie che Laura e Alessia cominciano a baciarsi. Per un attimo resto a guardarle affascinato: la statuaria bellezza di mia figlia e la procace e prorompente fisicità della mia compagna si fondono alla perfezione. Laura adora il seno rotondo e morbido di una donna con parecchi più anni di lei, e Alessia non riesce a staccare le mani dal sedere alto, armonioso e tonico di mia figlia. Ed entrambe amano le rispettive bocche, le lingue ed i capelli. Mi porto alle spalle di Laura e le metto le mani sui fianchi; da sopra la sua spalla destra mi allungo e raggiungo il volto di Alessia e la bacio mentre con le mani sfilo la gonna di mia figlia e le mutandine. Stessa cosa fa lei con Alessia, scivolando in basso fra noi due e mentre comincia a passare la lingua sulla figa già bagnata della mia compagna stende il braccio alle proprie spalle e scopre il mio cazzo che subito diventa duro nella sua mano. Giunge anche una mano di Alessia e sono bravissime e sincronizzate alla perfezione. La bocca di mia figlia, semi inginocchiata passa dalla mia cappella alla figa di Alessia, scambiando umori e liquidi, fino a quando si solleva e ci guida verso il mio letto su cui mi lascio cadere. Alessia prende allora a leccarmi il cazzo con trasporto e voluttà mentre Laura si siede sul mio viso e abbassandosi su di me comincia a contendere all'altra donna il mio cazzo. Quel rincorrersi di lingue e labbra sul mio uccello è poesia e mi sta facendo impazzire. La figa di mia figlia mi cola sulla faccia senza sosta. Alessia a quel punto la fa risalire e sale sul letto, apre le gambe e con un unico movimento accoglie dentro di sé tutto il mio cazzo proprio mentre Laura ha il suo primo orgasmo. Allora si alza e va in camera sua, e quando torna ha indossato il suo doppio fallo, uno dentro di sé, l'altro sta per penetrare il culo di Alessia che viene colta, nel momento della penetrazione da un godimento estasiato. Posso sentire il mio cazzo e quello finto spinto da Laura che si sfiorano dentro Alessia separati da solo un filetto di carne. Lei è squassata da piacere, continuano a ripetersi gli orgasmi mentre Laura sembra godere della posizione dominante e della situazione evidentemente al limite almeno quanto del membro di gomma che le si agita dentro.
A quel punto si solleva e fa stendere Alessia sulla schiena , le fa allargare le cosce e mi guida a salirle sopra, penetrandola alla missionaria. Chiaramente quel gioco da regista la affascina molto. Si mette alle mie spalle e comincia a leccarmi il buco del culo e le palle, mentre mi lecca le palle mi penetra il culo con le dita. É un contatto molto piacevole e , dato che non protesto, prende coraggio, si accosta a me e poggia il fallo contro il mio culo. “Che fai?” le chiedo girandomi privo di certezze ma proprio mentre lo dico sento il fallo di gomma che è già penetrato nel mio culo di un paio di centimetri. All'inizio con fatica e dolore ma quasi subito, sorprendentemente mi rendo conto che la penetrazione da dietro aumenta a dismisura la sensazione di piacere che provo nel penetrare la mia compagna: è come se fosse un interruttore che mi dà una nuova inattesa scarica di piacere. Attendo allora che Laura abbia finito di penetrarmi per cominciare a muovermi sincronizzato a lei. Sto godendo come un pazzo a scopare Alessia mentre mia figlia si dà piacere con uno strumento che a sua volta serve a penetrare me. Il mio cervello è più inebriato del mio corpo: goduria fisica e mentale si inseguono e potenziano a vicenda in un circolo virtuoso di piacere. Alessia continua ad avere orgasmi ripetuti sul lenzuolo fradicio, Laura gode a sua volta urlando al pensiero di stare sodomizzando suo padre. Ed a quel punto godo anche io, il piacere monta dall'ano, sale verso i testicoli lungo l'asta e produce un'infinita serie di schizzi nell'utero di Alessia mentre sento i miei muscoli contrarsi e pulsare attorno al fallo di gomma. Mai avuto un orgasmo così intenso penso, mentre mia figlia si sfila e si spoglia del membro fintoe si lascia cadere sul letto, così come faccio io. L'ultima cosa che vedo prima di addormentarmi è una strisciolina di sperma che scende fra le cosce di Alessia mentre, accucciata con la schiena contro di me, bacia teneramente un capezzolo ancora teso e duro di mia figlia e la carezza fra le gambe aperte con una mano candida.
1
voti
voti
valutazione
10
10
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Laura, mia figlia, cresce - cap 3racconto sucessivo
Il piacere attraverso i tuoi occhi
Commenti dei lettori al racconto erotico