Fratello e sorella

di
genere
incesti


Per fami conoscere il suo nuovo marito, mia sorella mi ha invitato a passare un week end in un resort in Puglia. Mia sorella ha due anni più di me. Siamo molto uniti e molto complici. D’altronde abbiamo condiviso la stessa camera per più di 15, perché vivevamo in un appartamento di 90 mq. Così siamo cresciuti insieme, da bambini ad adolescenti fino a quando siamo andati via di casa. Ed in quella cameretta, non ci siamo nascosti nulla. Abbiamo visto i nostri corpi crescere, mi ricordo quando a 12 anni le sono spuntate le tette che sono cresciute per due anni consecutivi fino a diventare una splendida quarta misura, tonda, solida e bellissima. Mi ricordo quando mi sono fatto la prima sega, a 13 anni. Non sapevo cosa mi stava succedendo, lei mi vedeva sul letto a accarezzarmi il pene e mi diceva che prima o poi sarebbe arrivata una colata bianca ed un piacere forte. E così fu. E le seghe in fronte a mia sorella sono state tante, e qualche volta mi aiutava pure, spogliandosi o facendomi toccare le tette o il suo sedere. Ed anche lei non si nascondeva quando apriva le gambe e si toccava la passerina, si infilava due dita dentro, si sfiorava il clitoride. E qualche volta l’aiutavo anche io, accarezzandole i capezzoli o mostrando quanto era duro il mio pene. Non abbiamo mai scopato, ma ne abbiamo parlato tanto. Lei ha scopato per la prima volta quando aveva 16. Io un paio di mesi dopo. Ci siamo raccontati tutto. Lei mi spiegava dove leccare, come penetrare, dove toccare. Ed io facevo lo stesso, mostrandogli come si deve accarezzare il pene, i testicoli, come fare un pompino, come accelerare o rallentare un orgasmo. Insomma, siamo sempre stati molto intimi. E lo siamo ancora.

Ero curioso di conoscere il nuovo partner di mia sorella. Arrivo al resort intorno alle 3 di pomeriggio. C’è un sole stupendo ed un caldo intenso. Arrivo al villino che hanno affittato, entro, salgo le scale che portano al un balcone che da accesso alla casa. E la prima cosa che vedo è mia sorella, che prende il sole completamente nuda. “Che dolce visione, sorellina mia. Ma non hai paura di scottarti la passerina?o di far rizzare l’uccello a tutti gli ospiti maschi del resort?”. “Ciao tesoro, che bello vederti! Beh, la passerina non brucia perché è sempre bagnata. Vuoi controllare? E da questa terrazza è impossibile essere visti. È fantastica. Però è possible essere ascoltati ed ogni giorno c’è sempre qualcuno che tromba sul terrazza, in fronte al mare. Ed i gemiti si sentono ovunque. Vatti a spogliare, la tua camera la prima porta a sinistra. Ti concedo cinque minuti per venire qua. Nudo”.
Sorrido. Vado in camera. Mi spoglio e torno sul terrazzo. Nudo. “Ohh che bello che sei. Prendi il lettino e mettilo accanto al mio”. Eseguo e mi sdraio accanto a mia sorella. Vista mare e vista tette. “Dimmi un po’, ma sei di nuovo single?”. “Si. Con Caterina non ha funzionato. Ci siamo lasciati due mesi fa”. “Questa sarà la quindicesima donna che hai mollato. Che problema aveva Caterina ? A me sembrava pure molto bella, 20 anni meno di te e anche intelligente...”. “Il problema sono io, non è lei...”.
- [ ] Parliamo per un paio d’ore. Un po’ di tutto. Con mia sorella che si sarà accarezzata la passerina quasi a livello di masturbazione. “Ma perché continui ad tenere le mani in mezzo alle gambe ? Sei così eccitata di vedermi?”. “Sei uno scemo... ma mi piace stare nuda e mi eccita pure e così mi accarezzo. Che male c’è? A proposito, il mio nuovo amore arriva domani. E bloccato da un impegno di lavoro. Quindi oggi e domani mattina siamo io e te. E adesso andiamo a farci un massaggio. Ho prenotato la sessione doppia, così stiamo insieme e ci guardiamo mentre ci palpano. Anzi dobbiamo andare subito”.
- [ ] Arriviamo al centro massaggi. Ci fanno accomodare in una stanza molto elegante. Ci fanno spogliare nudi e ci danno un asciugamano per coprire le parti intime. “E come fai con le tette?”. “Arrivano i due massaggiatori. Per Sonia c’è un ragazzo alto, forte, direi davvero un bell’uomo. Per me entra una ragazza bionda, minuta e comunque attraente. Iniziano il massaggio e le mani della massaggiatrice sono davvero notevoli. Fa un ottimo lavoro. Sonia pare soddisfatta e contenta di come quell’uomo la sta toccando. E a me sembra che la stia toccando pure molto, tra glutei e seni ed interno coscia. Mi piace la sensazione, mi piace vedere mia sorella sotto le mani di un uomo che se fossi gay, me lo farei senza dubbio. E mentre faccio questi pensieri, le mani della massaggiatrice iniziano a toccare punti sensibili. Tra le cosce. Sull’inguine. Indulge molto nel punto dove inizia il pene. E di colpo mi parte in erezione che non riesco a controllare. “Ohhh mi scusi davvero, sono mortificato, non so davvero... “. “Non si preoccupi, succede spesso, vuol dire che sto lavorando bene...”. “Suvvia, non potrebbe aiutare mio fratello a finire quello che ha iniziato, non lo posso vedere con quel bastone eretto”. “No, mi dispiace. Non posso proprio, sono molto severi su queste cose in questo albergo. Insomma... anche se mi piacerebbe farlo, perché suo fratello è davvero un bell’uomo”. Mi fa l’occhiolino, mi accarezza le cosce per l’ultima parte della sessione e spinge le sue mani molto sotto l’asciugamano, toccando le parte più erogene del mio corpo, testicoli inclusi e riattivando l’erezione. “Ancora? Ma che c’hai oggi? Hai fatto overdose di ormoni?” Ridiamo tutti. Mi rivesto. Faccio appassire il cazzo e torniamo al villino. “Prendiamo un aperitivo sul terrazzo. Io vado a prendere il prosecco in frigo”. Torna dopo due minuti. Con la bottiglia e senza vestiti. “E tu che aspetti a spogliarti?”. Non mi resta che obbedire. Mi spoglio e mi stendo accanto a Sonia. “Scusami ancora per l’incidente. Mi è scoppiato l’ormone di colpo... cazzo, mi è venuta una voglia di sesso, pazzesco”. “E adesso ti è passata? A vedere il tuo pene, direi che non è proprio a riposo”. Sonia adesso aveva le gambe molto larghe e la mano sinistra visibilmente in azione sulla sua figa. “Beh, anche tu non sembri proprio scarica... beh, a dire il vero, ho bisogno di scaricare il serbatoio. Direi il prima possibile. Magari mi faccio una doccia...”. “Magari ti fai una sega qui. Davanti a me. Insieme a me. Come abbiamo sempre fatto. Vuoi sentire quanto sono bagnata ? Dai dai, dammi la mano”. Mi prende la mano destra e se la infila tra le gambe. “Oh fratellino, lo senti che oceano c’è lì dentro...”. Effettivamente era calda e fradicia. Con le dita ho giocato un po’ dentro la sua vagina, e lei ha iniziato a respirare con intensità. “Dai fratellino, aiuta la tua sorella che ha voglia... voglia ...ohhh cielo, guarda il tuo cazzo... mmmm ti stai eccitando per me...”. Allunga la mano sinistra e si impossessa del mio cazzo. “Ma che bello è ? Mi sta venendo una idea meravigliosa...”. Si alza. Si siede sul mio lettino e si china per prendere il bocca il mio pene. “Ora te lo succhio come nessuna donna ha mai fatto”. E aveva ragione. Lo ingoia, lo lecca, bacia la punta, la morde, lo accarezza con le mani, gioca con i testicoli, stimola tutto fino al buco del culo, ci infila anche un dito. Poi si ferma “69, come facevano mamma e papà”. Mi si siede con la passerina sopra la mia bocca e si piega per riprendere il mio cazzo in bocca. La sua figa ha un sapore forte ed erotico. Ed il clitoride è eccitato sotto i colpi della mia lingua. Poi di colpo si ferma. “Massimo, se non prendo il tuo cazzo, impazzisco. Non mi importa che non lo abbiamo mai fatto. Oggi me lo prendo”. Non mi neanche il tempo di rispondere che è già a cavalcioni sopra di me, con il cazzo tutto dentro. Lei si muove come una dea del sesso. Ed io la ricambio facendo l’amore con le sue tette grandi ed i suoi capezzoli duri. “Mi stai facendo impazzire...” mentre si porta la mano dietro la schiena e si mette ad accarezzarmi i coglioni. “Così mi fai venire...”. “Dai, dai, fratellino, sborrami dentro... che vengo anche io...”. Io non resisto più e le esplodo dentro la figa. E Sonia a sua volta raggiunge l’orgasmo e si piega sopra di me. Restiamo abbracciati per un po’ di minuti. Poi lei si alza e fa volare lo sperma. “Ma da quanto non scopavi?”. “Dalla sega di ieri sera”. “Oh fratellone...mi spieghi perché abbiamo aspettato 40 anni per scopare? “. “Non lo so. Ma ci siamo divertiti lo stesso, no?”. “Si. Forse si...”. Poi smette di parlare. Si sdraia letteralmente sopra di me. E dice “secondo te, se te lo lecco e coccolo con tanto amore, riesci a scoparmi una seconda volta?”.
scritto il
2020-12-04
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