Mia figlia e Laura

di
genere
incesti

Apro gli occhi. Cerco la sveglia. Sono le 11 di mattina. È bello dormire fino a tardi quando me lo posso permettere. La mia famiglia è andata a casa dei suoceri per tutta la settimana ed io mi sto godendo un po’ di libertà. Il che si traduce nel fare quello che non posso fare quando la casa è affollata da moglie e le due figlie. Soprattutto dimenticarmi dei vestiti e stare nudo per la maggior parte del tempo. Mi alzo, vado in bagno a rinfrescarmi e poi scendo in cucina. Apro la finestra completamente. Mi piace pensare che magari qualcuno possa vedermi, così, nudo e ancora in tiro. A volte è successo. Suona il telefono. È mia moglie in FaceTime. “Buongiorno amore. Ti manchiamo? Oh, oh, non dirmi, scommetto che sei nudo? Dai fammi vedere?”. Mi mostro tutto e lei ride. “Sei sempre il solito! La prossima volta mandiamo le figlie dai miei e resto con te”. Parliamo per un po’, poi lei mi saluta “ah, non dimenticare che oggi viene Laura a pulire la casa. Arriva alle due. Cerca di non farti trovare nudo! Anche se so che la cosa ti piacerebbe, pervertito che non sei altro”.
Laura è una ragazza di 21 anni. È la figlia di una signora che ha lavorato in casa dei miei per 30 anni. E adesso, per guadagnare qualche euro mentre studia all’isef, viene da noi due volte alla settimana a mettere ordine al casino che facciamo. È parte della famiglia. Molto amica di Valentina, la mia figlia maggiore che ha 19 anni ed è il mio amore segreto. Laura è molto attraente, alta, magra, atletica, capelli lunghi neri. La seguo su Instagram dove esibisce la sua bellezza, in bikini, in palestra, in intimo. Di recente ci siamo scambiati messaggi e mi è parso di capire che le piaceva flirtare con me. “Peccato che sei sposato”, mi ha scritto un mese fa. “Peccato che sono sposato” le ho risposto.
Guardo l’orologio. Sono le 12 e un quarto. Salgo di nuovo, passò davanti alla camera di Valentina. Entro. Mi guardo intorno. Apro il cassetto del comodino accanto al suo letto. C’è un opuscolo, un libretto, lo prendo “a special family” è il titolo. Sembra un libro degli anni 70. Inizio a leggerlo, è una novella erotica illustrata. Inizio ad eccitarmi quando leggo della figlia che scopa con il fratello. Mi alzo. Apro il cassetto dove Valentina tiene la sua biancheria. Prendo un paio di slip rossi. L’ho vista con quelle mutandine due settimane fa e sono rimasto incantato dalla bellezza del suo sedere. Anche perché mia figlia sembrava facesse apposta a mettersi in posa davanti a me. Me le indosso. Mi coprono i coglioni e solo parte del cazzo in tiro. Mi risdraio sul letto ed inizio a segarmi leggendo libro. Arrivo al capitolo del padre che spia la figlia sotto la doccia. Chiudo gli occhi e penso a quando spio Valentina. E con la mano destra inizio a segarmi lentamente. Poi ad un tratto sento un rumore dal piano di sotto. È la porta di casa che si apre. È Laura, è in anticipo. Non so cosa fare, la porta della camera è aperta, mi prende il panico, mi alzo, lascio il libro sul letto, mi tolgo gli slip di mia figlia, e li appoggio accanto al libro. Esco dalla stanza, e mi butto in bagno. Chiudo la porta del bagno senza far rumore, mi vedo allo specchio, nudo e col cazzo in tiro. “Pericolo scampato...”. Indosso l’accappatoio, aspetto un minuto e poi esco. Vedo Laura in camera di Valentina, indossa solo slip neri e un top sportivo. “Buongiorno Laura”. Lei si gira di scatto verso di me, con la faccia molto sorpresa”. “Buongiorno... oh scusami... pensavo non ci fosse nessuno...è per questo che mi sono permessa di... insomma, sono appena uscita dalla palestra, pants e top sono bagnati..: così ho pensato di prendere quello di Valentina in prestito...”. Entro in camera con lei. “Tranquilla, sono sorprese che vorrei tutti i giorni... e poi non ti preoccupare, vedo quello che già ho visto su Instagram, anche gli slip neri. Lei sorride, si toglie anche il top, si volta verso l’armadio che è proprio accanto al letto di mia figlia. Vedo che nota il libro, e sicuramente anche gli slip rossi. Vedo anche il mio telefono. Cazzo, l’ho lasciato lì. Prende il libro, lo sfoglia “ma questo è di vale? Mi pare roba forte...”. Si siede sul bordo del letto, - in topless come se nulla fosse - e continua a sfogliare il libro. “Fammi vedere un po”. Mi siedo di fianco a Laura e mi metto a guardare insieme a lei. C’è una foto di una ragazza giovane che ingoia il cazzo di un uomo maturo, forse il padre. Appoggia una mano sul letto e trova le mutandine di mia figlia. E poi il mio cellulare. “Ma questo è il tuo telefono?”. Non so cosa rispondere...”dai, vediamo se ho ragione. Sei entrato in camera di vale, hai frugato nei suoi cassetti, ho trovato il libro, hai iniziato a leggerlo, ti sei eccitato, allora hai preso gli slip rossi, ti sei sdraiato sul letto ed hai iniziato a fantasticare. Ci ho preso? Quello che non so è se le mutandine le hai indossate oppure le hai avvolte intorno al pene?”. Provo imbarazzo ed eccitazione allo stesso tempo, al punto che l’erezione sotto l’accappatoio inizia a diventare visibile. “Laura, dai, che fantasia che hai, ma tu pensi davvero che...”. Le sue labbra si avvicinano a due cm dalle mie e sussurra “Lo penso”. Sento le sue labbra sopra le mie. La sua lingua mi apre la bocca e si attacca alla mia. infila una mano tra le mie gambe e agguanta il mio uccello. “Immagina... io sono la vale. Adesso. Accanto a te. Papi sei eccitato per me...anche io... tanto...”. Laura mi slaccia l’accappatoio, me lo sfila di dosso ed inizia a segarmi sempre più forte. Sto al gioco. Sfioro le sue tette tonde, sode. Le tocco un capezzolo e la mia mano entra tra le sue gambe e scopre quanto Laura sia eccitata. Lei stacca la sua bocca. Si alza, si toglie gli slip ed indossa quelli rossi di mia figlia. Poi si sdraia sul letto di vale. “Papi, guarda cosa fa la tua bambina ogni notte su questo letto pensando a te. Lo sai bene, tutte le volte che mi hai spiato... adesso mettiti in ginocchio davanti a me...”. Lei apre le gambe, io mi metto in ginocchio proprio davanti alla sua passerina, con il cazzo dritto che quasi la sfiora. Lei si infila la mano sinistra dentro gli slip ed inizia a toccarsi. “Papi, dai, fammi vedere come ti tocchi davanti alla tua bambina...fallo con me, solo per me, davanti a me finalmente...”. Obbedisco e mi sego dolcemente quasi a toccarle le mutandine. A volte allunga la mano destra per accarezzarmi il cazzo o stringermi i coglioni. Poi lei si toglie gli slip. “Papi, ti piace?” mi chiede mentre si allarga la figa con le mani.
Andiamo avanti per un po’. Sono davvero eccitato. Inizio a sfiorarle il clitoride con la punta del cazzo. “Si si, mi piace... papi, mi piacerebbe farlo anche quando la mamma è a casa...invece di spiarmi mentre mi tocco di notte, la prossima volta entra e facciamolo in silenzio. Mentre mamma dorme..”. A quelle parole non resisto più e le infilo il pene dentro. È una scossa elettrica di piacere. Lei è bravissima. Mi da tutto. E decide lei la posizione, sopra, da dietro. Di fianco. E mi regala un orgasmo da sogno dentro la sua bocca ingoiando tutto. Davvero tutto.

Restiamo a letto in silenzio per una ventina di minuti. Abbracciati. Poi si gira e si sdraia sopra di me. Corpo a corpo. Mi bacia. “Io e Valentina siamo molto amiche...e direi che ci sono desideri che possono diventare realtà. Quel libro dentro al cassetto non è stato messo lì per caso”. Prende il libro. Apre l’ultima pagina. C’è una scritta a mano “papà, se stai leggendo queste parole, vuol dire che hai trovato il libro. Ho bisogno di te. Ti amo”.

Laura mi bacia di nuovo. “Adesso sarà Laura a scoparti...”.
scritto il
2020-12-08
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