Com’è stata la tua serata?
di
QuelRagazzoImbavagliato
genere
bondage
“Avevi detto che questa settimana avreste saltato!” Sbottò Francesca sbattendo il piede per terra, mentre suo marito Marco la guardava annoiato dalla finestra della camera da letto, mentre gli ultimi rivoli di fumo partivano dalla sigaretta accesa.
“È vero, avevamo detto di saltare, ma solo perché Luca aveva avuto un imprevisto e sapeva “per certo” di non esserci. Siccome per noi è una tradizione guardare la partita il venerdì, avevamo detto di saltarla, ma Luca si è liberato ieri dell’imprevisto, perciò adesso vorrebbero venire qui a guardarla.” Disse Marco spegnendo la sigaretta nel posacenere sul bancone. “Stasera ci sono le mie amiche, avevamo programmato questa serata giorni fa!” Disse Francesca sempre più innervosita.
“Eh ma quale problema c’è scusa? Voi state in salotto e noi si va in cantina!” Disse Marco con un po’ di menefreghismo nella voce.
“Non voglio che le mie amiche sentano quei porci dei tuoi amici urlare e bestemmiare per tre ore di fila!” Disse Francesca.
“Oh andiamo si fanno un po’ prendere la mano!”.
“E poi sono strasicura che Domenico e Francesco daranno fastidio alle mie amiche!”
“Li terrò sotto controllo io non preoccuparti!” Disse Marco alzandosi.
“Si certo, alla quarta birra voglio vedere come li tieni sotto controllo!” Rispose France aggrottando ancora di più la fronte.
“Oh ascolta mi sono ubriacato solo un paio di volte!”.
“Vorrai dire quattro!”.
“Insomma, perché devi scassarmi così tanto i coglioni, faremo piano!”. Sospirò Marco.
“Oh no! Tu mandi un messaggio ai tuoi amici e gli dici che ve la andate a guardare da qualche altra parte!”.
“Oh ma chi sei, mia madre? Eh? Guarda che vivo anch’io qui!” Replicò leggermente adirato Marco.
“No tu dormi, mangi e FAI CASINO qui! Non mi dai mai una mano!” Ora era davvero arrabbiata.
“Ok va bene, sentiamo, che vogliamo fare? Eh? Litigare anche mentre ci sono entrambi i nostri ospiti? Perché a meno che tu non abbia una pistola con cui minacciarmi io li faccio venire qui!” Disse Marco incrociando le braccia e piantandosi sul posto di fronte alla moglie.
Francesca mimò il suo movimento. Si fissarono intensamente per un paio di minuti. Poi Francesca, con un lieve sorriso, commentò:
“Non mi servirà una pistola”.
“Ragazzi... no anzi... hey ragazzi” sillabò Francesca mentre scriveva sul gruppo whatapp degli amici di Marco. “Purtroppo stasera ho da fare...” Francesca ci rifletté un secondo e cancellò le ultime parole “Sono impegnato con mia moglie! Si così dovrebbe andare!” Concluse con un sorriso splendente.
“Mmmmmph!” Mugolò Marco dal letto,
Attraverso il cappuccio in latex e la ball gag di cuoio nero. Francesca si girò a guardarlo e disse “Hai ragione! Ci vuole un emoji!” Disse Francesca aggiungendo la faccina sorridente con la goccia di sudore in fronte. “Ok e...”
“Mmmph!”.
“Inviato!”.
“Mmmmmmph! Mmmph!” Mugolò in frustrazione il marito.
Francesca si alzò dal letto e ammirò la sua opera d’arte: un bel ragazzone completamente immobilizzato. Un paio di manette gli tenevano incrociati sulla schiena polsi e gomiti, un bel po di giri di latex nero invece assicuravano che le sue gambe stessero ben ripiegate sotto al suo busto. Infine una bella catena nera assicurava la sua testa piegata in basso, mentre il suo bel culo sodo, unica parte scoperta, era ben spinto in alto. Dal telefono di Marco iniziarono a partire notifiche su notifiche, probabilmente del suo gruppo di amici per niente contenti del suo “imprevisto”. “Oh questo si che è un suono che mi piace!” Commentò Francesca.
“Mmummma mmmomhta!” Insultò Marco attraverso il bavaglio.
“Però c’è un suono che mi piace ancora di più! Questo!” Disse Francesca tirando un bello schiaffo al culo di Marco, che si arrossò quasi immediatamente. “Mmmp!” Mugolò il marito.
“Allora le mie amiche stanno arrivando, vado giù a preparare la sala, te nel frattempo stai fermo qui mi raccomando!” Disse France tirando un altro paio di schiaffi al culo indifeso del marito. “Mmmaaeeemma! Mmmomm maaarmmi mmuuii!” Mugolò infuriato Marco.
“Oh tranquillo passerò ogni tanto a controllare come stai!” Disse France mentre si cambiava maglia. “Però effettivamente non posso lasciarti qui così... tutto solo!” Disse France con un tono sadico. Marco iniziò a scuotere la testa e a dimenarsi quel poco che poteva, mugolando imprecazioni e bestemmie. “Oh suvvia in fondo ti piace, no?”
Disse Francesca prendendo dalla loro scatola dei giochi un grosso dildo rotante nero. Marco sentì un bel po di lubrificante venir colato sul suo culo e iniziò a supplicare la moglie attraverso il bavaglio di avere pietà. “Shh! Shh! Ecco che arriva il trenino!” Disse la moglie strafottente infilando la punta umida nel buco di Marco. Il marito iniziò a gemere subito. Nel giro di poco il dildo era già tutto dentro. Francesca la fece scorrere avanti e indietro per un po’, poi lo spinse con uno schiaffo bene in fondo. “L’ho sempre detto che hai un culo da donna! Quasi più sexy del mio, cazzo!” Disse France palpandolo avidamente e dandogli un morso.
“Mmmph!” Mugolò Marco con un tono tra il dolorante e il compiaciuto. In fondo non gli dispiaceva essere trattato così dalla moglie.
“Molto bene Marchino” disse France dandogli una sculacciata “Io vado a divertirmi con le mie amiche, tu intanto stai qui e rifletti su come ti sei comportato, mentre questo bel dildo ti scopa il culetto!”.
“Mmmammumoo!” Mugolò Marco.
“Che bambino cattivo!” Disse France scuotendo la testa. Premette il pulsante. Il dildo nero iniziò a roteare su stesso, dentro il culo di Marco che scoppiò immediatamente a gemere e mugolare di dolore e piacere. Francesca si leccò il labbro, diede un altro paio di sculacciate al marito, e se ne andò di sotto a divertirsi con le sue amiche.
Per il resto della serata Francesca, con qualche scusa inventata li per li, andava a controllare il marito, magari per mettergli un altro sex toy, tirargli qualche sculacciata, massaggiargli un po’ il membro duro, tutto mentre lui gemeva e mugolava in preda agli spasmi. Una volta terminata la serata Francesca tornò su dal marito e gli rimise il grosso dildo di iniziò serata, e mentre quel grosso cazzo di gomma faceva il suo dovere, si divertì a raccontare tutta la sua serata al marito ormai perso nei gemiti. Dopo aver parlato per circa un paio d’ore Francesca levò il dildo dal culo di Marco. Gli tolse anche il cappuccio in latex e guardò il suo volto distrutto. Piegandosi vicino a lui gli chiese “Com’è stata la tua serata?”.
2
voti
voti
valutazione
8
8
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Una madre severaracconto sucessivo
Pausa-sgabuzzino
Commenti dei lettori al racconto erotico