Una giornata al mare- seconda puntata

di
genere
tradimenti

Ci addormentiamo distrutti da quelle due ore di sesso sfrenato. Mi sentivo in

colpa per il tradimento e per attenuare i miei rimorsi a scoppio ritardato, mi

dico che non era giusto trascurarmi così, Marco sapeva quanto fossi

passionale e quanto il sesso fosse importante per me. Doveva sapere che

sarebbe stato rischioso lasciarmi troppo da sola , in balia delle mie voglie

insoddisfatte. Dopo tutto nonostante i miei 44 anni sono ancora una donna

attraente. E mi rendo conto di come mi guardano gli uomini in spiaggia, i loro

ammiccamenti i loro apprezzamenti mentre mi passano davanti e mi fissano

le tette a stento contenute nel sopra del costume. E qualcuno un po' più

intraprendente si è anche avvicinato facendomi i complimenti, provandoci

sfacciatamente. Ma io non ho mai dato confidenza a nessuno, fedele...fino a

questo giorno. Poi Dario ha fatto scattare qualcosa in me e non me ne

vergogno. MI addormento pensando che sì, sarà eccitante avere un amante.
La mattina dopo mi sveglio e capisco che è molto tardi. Il sole è caldo,

scotta, sono in camera e dalla finestra aperta, una leggera brezza entra e mi

accarezza il corpo seminudo sdraiato sul letto.L’aria è fresca ed i capezzoli si

inturgidiscono sotto il lenzuolo attorcigliato intorno al mio corpo.
Dario sta entrando ora nella stanza, è appena uscito dalla doccia e il vapore

ha lasciato il suo corpo umido, lucido evidenziandone bene i muscoli

abbronzati. Il suo grande cazzo a riposo è comunque una promessa di piacere. Lo

guardo affascinata, memore dell'immenso godimento che mi ha regalato

questa notte.
Ho ancora voglia di sesso e anche lui mi vuole.
Non raggiunge le mie labbra per baciarle, si ferma più in giù, mi libera dal

lenzuolo e mi guarda nuda, accarezzandosi la bestia che comincia a

risvegliarsi "Ne vuoi ancora troia ? Eccolo è tutto per te" Gli sorrido, mi

accarezzo la fica e mi passo vogliosa la lingua sulle labbra. " Sì, porco, lo

voglio" , Lui si tuffa fra le mie cosce oscenamente aperte, mi bacia i peli poi

affonda la sua lingua tra il fuoco che divampa in mezzo alle mie

gambe, dentro… fuori… dentro, ora utilizza le dita, sono bagnata e anche il

mio corpo oramai è pervaso da un’irresistibile voglia di scopare.
Sento la sua mano enorme che affonda nella mia profondità, con impeto

sembra voglia aprirmi in due… mi piace… quanto mi piace sentire la sua forza

nel mio corpo !
Si avvicina con le labbra ai miei seni, fa scorrere la mano in mezzo, la mia

schiena si inarca per il piacere, i miei capelli scendono dietro la schiena e

allietano ancor di più questa sensazione di piacere così intensa.
Non vorrei smettesse mai di toccarmi in questo modo.
Succhia il mio capezzolo come un bambino vorace di latte, con la lingua mi

lecca tutta, fino al collo e poi la affonda nella mia bocca arida.Sono in estasi.
Non resisto ed inizio a baciarlo, leccarlo, succhiarlo dalla cappella alle palle.

Lui nel frattempo continua a toccare con una mano i miei capezzoli turgidi

mentre con l’altra fa una leggera pressione sulla mia testa, spingendomi

sempre più verso il suo cazzo. "Dai prendilo tutto in bocca, succhiamelo

bene" Non vedevo l'ora: comincio una lenta laccata dalle palle alla cappella,

poi una sua spinta più energica me lo fa ingoiare tutto. Devo aprire a

dismisura la bocca per accoglierlo. Mai avevo fatto un pompino a un cazzo

così grosso.Dopo un po' che mi scopa la bocca mi fa mettere a

pecorina."Girati troia, ti voglio riempire di sborra" E comincia a scoparmi con

la solita straordinaria energia. E' incredibile la sensazione di sentirmi

completamente piena, Godo come la porca che sto diventando.
Presa dall'eccitazione gli confesso che l’uccello di Marco è molto più piccolo

del suo e non ho mai goduto così in vita mia, ed a queste parole si eccita

ancora di più e inizia a scoparmi come se fosse un toro.
Urlo di piacere come una puttanella vogliosa in preda a orgasmi multipli

mentre lui, sopra di me continua a scoparmi senza tregua. Una sensazione

bellissima. Ad un tratto non resiste più ed inonda la mia figa di sborra calda.

Mi è venuto dentro regalandomi una quantità immensa del suo caldo seme.
Rimaniamo per un po' sdraiati uno accanto all'altro, ancora ebbri di piacere e

mentre io sto pregustando il suo cazzone nel mio culo avido
arriva lo squillo del mio cellulare :è mio marito che mi avvisa che sta per

rientrare a casa! Ci rivestiamo velocemente e ci salutiamo baciandoci

appassionatamente, con la promessa di rivederci il prima possibile. Da quella

prima volta è passato un anno e noi non abbiamo più smesso di scopare

come animali ogni volta che ne abbiamo la possibilità. (Continua)
scritto il
2020-12-28
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