L'amico del mio fidanzato.
di
Betta69
genere
tradimenti
Era il 1989, avevo vent'anni ed ero molto corteggiata dai ragazzi, ma anche dagli uomini più maturi, che erano quelli più porci a letto.
In quel periodo ero fidanzata con un ragazzo della mia età, eravamo insieme da poche settimane quando insieme a dei suoi amici una domenica decidemmo di andare al luna park dell'Eur (un quartiere di Roma).
Tra i suoi amici ce n'era uno che mi piaceva molto, un certo Fabio, che mi ricordava molto un mio ex a cui ero stata molto legata e inoltre aveva anche la stessa macchina, una Golf Volkswagen bianca vecchio modello.
Durante tutto il pomeriggio io e Fabio ci scambiammo sguardi maliziosi finché a un certo punto rompo il ghiaccio e gli dico "vieni con me nella casa della paura?" Era una casa in cui si entrava con dei carrelli sui binari, non se lo fece ripetere e rispose "se prometti di non metterti a piangere?..." Il mio fidanzato rimane un po' sorpreso di quel invito al suo amico, ma non obiettó nulla, forse per non fare la figura del geloso.
Appena dentro al carrello, ancora prima di entrare gli metto una mano sulla patta dei pantaloni. "Hai intenzioni serie" dice, "molto" gli rispondo. Il carrello parte e siamo dentro, gli abbasso subito la zip dei pantaloni e gli infilo la mano dentro gli slip tirandogli fuori il cazzo. Lo comincio a segare con abilità, lo sento godere nonostante il rumore del carrello sui binari. Quell'attrazione aveva una particolarità, era piuttosto lunga, durava svariati minuti e l'ultimo tratto era in discesa al buio e per sicurezza scendeva un carrello alla volta e fino a che non arrivava all'arrivo quello successivo rimaneva fermo dentro la casa al buio più completo, e spesso si formava una fila di tre, quattro carrelli all'interno in attesa di scivolare all'arrivo. E così fu anche quella volta, avevamo davanti tre o quattro carrelli in attesa, e approfittando della situazione mi abbassai con la testa sul suo cazzo cominciando a succhiarglielo. Lui inarcó la schiena dal piacere infilandomelo tutto in gola. Gli stavo facendo un gran servizio, succhiavo, pompavo e segavo, con foga, volevo farlo venire prima di essere fuori dalla casa. Infatti dopo poco sento il suo cazzo farsi di marmo e pulsare forte e pochi secondi dopo avevo tutto il suo sperma dentro la bocca. Ingoiai tutto e gli leccai per bene tutto il bastone ripulendolo e tirandogli su la zip dei pantaloni. Dopo poco il nostro carrello scivoló fuori e tornammo alla comitiva. Per tutto il pomeriggio il mio ragazzo mi tenne il broncio e Fabio discretamente si tenne a distanza evitando di parlarmi. Quando stavamo tornando a Ostia in macchina, eravamo solo io e il mio ragazzo, ecco che mi arriva la piazzata...
Litighiamo di brutto e mi dice che non verrà a cena quella sera al ristorante (organizzata per il compleanno di una ragazza della comitiva). Gli rispondo che non me ne frega un cazzo e lo mando 'affanculo.
La sera verso le 22.00 ci diamo appuntamento allo stabilimento Elmi di Ostia, e lo "stronzo cornuto" non venne come aveva promesso. Io mi divertii comunque tutta la sera con i suoi amici e quando la cena finì, Fabio, come immaginavo, si offrì di accompagnarmi a casa. Ovviamente non aspettavo altro ed accettai. Ci dirigemmo con la sua Golf alle dune alla Fiumara dove potevamo stare da soli appartati in auto.
Dopo esserci spogliati completamente ci siamo assaporati per una buona mezz'ora, baci, slinguate, capezzoli succhiati, leccate di fica e ciucciate di cazzo. Poi scopammo alla grande, per circa un'ora, alla missionaria, a pancia sotto da dietro, a smorzacandela, dicendoci sconcezze d'ogni tipo. Fabio venne tre volte, e anche io ebbi svariati orgasmi.
Poi mi accompagnò davvero sotto casa e mi salutó.
Il giorno dopo il mio ragazzo mi telefonò per scusarsi della scenata di gelosia del giorno precedente. Io mi finsi molto offesa e gli feci pesare oltremodo la cosa. Poi per rincuorarlo gli dissi che lo perdonavo, purché non succedesse più... Lui mi promise che non sarebbe più successo e tornò ad essere tutto felice e "cornuto".
In quel periodo ero fidanzata con un ragazzo della mia età, eravamo insieme da poche settimane quando insieme a dei suoi amici una domenica decidemmo di andare al luna park dell'Eur (un quartiere di Roma).
Tra i suoi amici ce n'era uno che mi piaceva molto, un certo Fabio, che mi ricordava molto un mio ex a cui ero stata molto legata e inoltre aveva anche la stessa macchina, una Golf Volkswagen bianca vecchio modello.
Durante tutto il pomeriggio io e Fabio ci scambiammo sguardi maliziosi finché a un certo punto rompo il ghiaccio e gli dico "vieni con me nella casa della paura?" Era una casa in cui si entrava con dei carrelli sui binari, non se lo fece ripetere e rispose "se prometti di non metterti a piangere?..." Il mio fidanzato rimane un po' sorpreso di quel invito al suo amico, ma non obiettó nulla, forse per non fare la figura del geloso.
Appena dentro al carrello, ancora prima di entrare gli metto una mano sulla patta dei pantaloni. "Hai intenzioni serie" dice, "molto" gli rispondo. Il carrello parte e siamo dentro, gli abbasso subito la zip dei pantaloni e gli infilo la mano dentro gli slip tirandogli fuori il cazzo. Lo comincio a segare con abilità, lo sento godere nonostante il rumore del carrello sui binari. Quell'attrazione aveva una particolarità, era piuttosto lunga, durava svariati minuti e l'ultimo tratto era in discesa al buio e per sicurezza scendeva un carrello alla volta e fino a che non arrivava all'arrivo quello successivo rimaneva fermo dentro la casa al buio più completo, e spesso si formava una fila di tre, quattro carrelli all'interno in attesa di scivolare all'arrivo. E così fu anche quella volta, avevamo davanti tre o quattro carrelli in attesa, e approfittando della situazione mi abbassai con la testa sul suo cazzo cominciando a succhiarglielo. Lui inarcó la schiena dal piacere infilandomelo tutto in gola. Gli stavo facendo un gran servizio, succhiavo, pompavo e segavo, con foga, volevo farlo venire prima di essere fuori dalla casa. Infatti dopo poco sento il suo cazzo farsi di marmo e pulsare forte e pochi secondi dopo avevo tutto il suo sperma dentro la bocca. Ingoiai tutto e gli leccai per bene tutto il bastone ripulendolo e tirandogli su la zip dei pantaloni. Dopo poco il nostro carrello scivoló fuori e tornammo alla comitiva. Per tutto il pomeriggio il mio ragazzo mi tenne il broncio e Fabio discretamente si tenne a distanza evitando di parlarmi. Quando stavamo tornando a Ostia in macchina, eravamo solo io e il mio ragazzo, ecco che mi arriva la piazzata...
Litighiamo di brutto e mi dice che non verrà a cena quella sera al ristorante (organizzata per il compleanno di una ragazza della comitiva). Gli rispondo che non me ne frega un cazzo e lo mando 'affanculo.
La sera verso le 22.00 ci diamo appuntamento allo stabilimento Elmi di Ostia, e lo "stronzo cornuto" non venne come aveva promesso. Io mi divertii comunque tutta la sera con i suoi amici e quando la cena finì, Fabio, come immaginavo, si offrì di accompagnarmi a casa. Ovviamente non aspettavo altro ed accettai. Ci dirigemmo con la sua Golf alle dune alla Fiumara dove potevamo stare da soli appartati in auto.
Dopo esserci spogliati completamente ci siamo assaporati per una buona mezz'ora, baci, slinguate, capezzoli succhiati, leccate di fica e ciucciate di cazzo. Poi scopammo alla grande, per circa un'ora, alla missionaria, a pancia sotto da dietro, a smorzacandela, dicendoci sconcezze d'ogni tipo. Fabio venne tre volte, e anche io ebbi svariati orgasmi.
Poi mi accompagnò davvero sotto casa e mi salutó.
Il giorno dopo il mio ragazzo mi telefonò per scusarsi della scenata di gelosia del giorno precedente. Io mi finsi molto offesa e gli feci pesare oltremodo la cosa. Poi per rincuorarlo gli dissi che lo perdonavo, purché non succedesse più... Lui mi promise che non sarebbe più successo e tornò ad essere tutto felice e "cornuto".
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