Dopo il ballo di carnevale

di
genere
voyeur

tentate dalla cognata di Mariadomenica. Infatti sua cognata, una bella maialona di paese con tanto di tette sviluppate, se ne stava seduta e la minigonna rendeva visibili le mutande e tutta l'estensione delle cosce ben allargate. Meno male che avevo i riflessi ancora non obnubilati dall'arrapamento col contatto con la sua pancia ed ho risposto: no, no, non sono arrapato per la cognata, sono arrapato perchè sento la tua pancia. Lei subito: e che ci fai con una anzianotta come me?
Io: altro che farei! Lei: che ci faresti? Io: posso essere franco? Lei: si.
Io: metterlo dietro ad una signora come te, mi farebbe impazzire. Lei: dietro nel sedere o dietro davanti? Io: dietro dietro, anche se pure davanti non mi dispiacerebbe. Tutto questo colloquio mentre ballavamo stretti. Lei: a Mariadomenica lo hai mai messo dietro? Io: perchè me lo chiedi? Lei: di si o no? Io: si. Lei: lo so, perchè lei me lo ha detto e mi ha detto che le fai molto male e che più lei ti dice che le fai male, più ci dai dentro. Io. per forza, mi arrapo di più. Lei: a voi uomini vi piace far male, il mio ex marito mi faceva vedere le stelle, quelle poche volte che glielo davo il didietro. Ce l'aveva grosso così ... (e con l'indice e il pollice affatto ravvicnati mostrava qualcosa come più di una lattina di coca cola). E continuava: quando andavamo da quelche parte in macchina, girava improvvisamente in campagna, fermava la macchina, mi metteva sul sedile posteriore con le gambe fuori, mi alzava la gonna e poi mi chiedeva di darglielo. Se io non volevo, mi giravo allargavo le gambe e me lo facevo mettere in fica. Se non avevamo il preservativo gli facevo un pompino, perchè in fica poi rimanevo incinta. Mi ricordo quella volta che eravamo arrapati entrambi e non c'era il preservativo. Girata dietro ci sono stata ma mi ha fatto vedere le stelle. Mi venivano giù le lacrime dal dolore ma quando ho sentito la schizzata dentro, mi è sembrato un clistere di liquido bollente e
sono pure venuta. Un dolore come quella volta non l'avevo mai sentito nemmeno partorendo, ma ricordo che dal dolore sono passata ad un orgasmo che mi è durato molti minuti. Io: senti Enrica, mi hai fatto venire un cazzo duro come l'acciaio. E in quel momento le lo succhiato voracemente un lobo dell'orecchio, rischiando che mi vedessero. La musica è finita e mi è toccato tornare seduto mezzo sconvolto, da Mariadomenica.
Nel frattempo dopo una futile chiacchiera e l'altra. si è fatto tardi e dovevo riaccompagnare a casa Mariadomenica.
Lungo la strada mi sono appartato dietro ad un vecchio cimitero, dove non sarebbe mai passato nessuno. Ho tirato fuori il cazzo eretto al massimo e rovente ed ho abbassato la testa della mia amica per un poderoso pompino, che mi ha cominciato mentre pensavo che ci fosse la bocca della signora Enrica.
Quella sborrata in quel modo mi sembrava sprecata ed anche a Mariadomenica che ha abbassato il sedile della spaziosissima vecchia audi e si è subito messa a gambe larghe dopo esseri tolta le mutandine. Con le calze nere mi è sembrata più arrapante di sempre. L'ho girata a pancia in sotto, lei come sempre ha prontamente messo la vasellina che aveva in borsa nello sfintere, ma di diverso questa volta era che ce l'avevo duro come non mai, eccitato dal racconto di Enrica mentre ballavamo. Quindi le è entrato prepotentemente facendola urlare letteralmente e ho cominciato a darci dentro a cazzo duro, arrivando dentro al suo intestino dove non le ero mai arrivato. Il riflesso del vomito è stato istantaneo per lei. Anche se rivedeva la cena era molto contenta dell'anale a cazzo duro, tutto su. Io mi sono concentrato sull'idea che mi stavo inculando la 50 enne Enrica, che stava strillando Enrica e stava vomitando Enrica. Eiaculare violentemente è stato inevitabile. Non avevo mai fatto sentire quel getto a Mariadomenica e non ero mai stato energico nel mandarglielo su, come quella sera. Lei si è accorta del motivo della differenza. Mi ha detto: tu stavi pensando a ... Il nome accorciato Rica, lo ha scritto sul vetro appannato.
Poi ha aggiunto: tanto glielo dico a Enrica quello che mi hai fatto, pensando a lei. Io: ti è dispiaciuto? Lei: se una signora piena di rughe (in effetti Enrica 50 enne ha lavorato in campagna ed è rude e rugosa) può servire a farti venire il cazzo duro, come ti è venuto stasera, prima che finisca carnevale, ci torniamo a ballare e la invitiamo. Io. perchè no.
Poi c'è stato il esguito. Ma è un'altra storia. Ora basta questa di storia.
Angelo oggi 09 05 21
scritto il
2021-05-09
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