Imbarazzo pietrificante

di
genere
incesti

Vi racconto il mio più bel ricordo, molto erotico e un po' romantico.

È il 2013, ho vent'anni e sono al primo anno di biochimica.

È un sabato primaverile qualunque. Ho passato la mattinata a studiare sul poggiolo godendomi la vista del mio piccolo paesino di montagna, ho appena finito di pranzare e decido di staccare un po' dedicandomi alla mia più grande passione. La pasticceria.

Mi piace impastare, sporcarmi le mani e distribuire dolci a famiglia e amici. Oggi ho deciso di fare gli éclair, è da tanto che non li faccio più.

Nel giro di due orette ne ho preparati un vagone, come sempre ho esagaerato e devo distribuirne a chiunque. I primi ai quali porto le mie creazioni sono sempre i miei zii e mia cugina, che abitano al piano di sopra. Preparo un bel vassoio colmo di éclair e glielo porto su.

Busso ed entro annunciandomi, come sono sempre solito fare, ma non risponde nessuno. "Se la porta è aperta qualcuno in casa c'è" mi dico. Entro in cucina, appoggio il vassoio sul tavolo e chiamo mia zia, ma anche sta volta nessuno risponde.
Mi affaccio alla finestra e vedo che la macchina degli zii manca, però mi sembra strano siano andati via senza chiudere a chiave la porta di casa. Sto per uscire e scendere per vedere se magari c'è qualcuno in cantina o in taverna, ma mi accorgo che dal fondo del corridoio si sente della musica; sarà sicuramente mia cugina Elena che sta studiando per la mautrità.

Mi avvio quindi verso camera sua per andare a salutarla e avvisarla che avevo lasciato degli éclair in cucina. Mentre mi avvicino la musica si fa sempre più chiara e forte, sono ormai vicino alla porta e allungo la mano per afferrare la maniglia quando sento un'esclamazione, abbastanza forte da coprire per un'istante la musica dei Mumford & Sons. "DIO MIO SÌ!" sento provenire dall'altra parte della porta.
Mi blocco per un attimo e poi procedo, afferro la maniglia, busso leggermente e apro la porta.

Sono convinto di trovarla seduta alla scrivania, davanti al PC, invece rimango completamente spiazzato da ciò che vedo di fronte a me. Elena è in fondo alla stanza, sul letto. Non la vedo interamente, è in parte coperta dall'armadio al quale è appoggiata con la schiena. Ma capisco che è completamente nuda, ha le gambe spalancate, con una mano si sta massaggiando un seno mentre con l'altra si sta inequivocabilmente masturbando. Davanti a lei, appoggiato sul letto, il PC aperto; ma sono totalmente esterrefatto e non capisco subito cosa stia guardando.

Guardo video porno ogni santo giorno, spesso guardo anche quelli riguartanti finti incesti; eppure in questa situazione rimango letteralmente pietrificato, esclusivamente dall'imbarazzo. Si svolge tutto nel giro di pochi secondi, ma a me sembra siano minuti.
Dopo una manciata di secondi realizzo cosa c'è sullo schermo del PC, è una foto di uno dei miei migliori amici nonché suo compagno di classe. È una foto che gli ho fatto l'anno scorso, in costume, quando siamo andati al mare a Jesolo. L'imbarazzo cresce ancora di più, non riesco a muovere un muscolo.

Fra la musica e il piacere che sta provando è in un completo stato di trans, non riuscirebbe mai ad accorgersi della mia presenza. Il movimento della sua mano si fa sempre più veloce, i gemiti sono sempre più ravvicinati e probabilmente è sempre più vicina all'orgasmo. È in quel momento che mi sblocco e decido di andarmene subito, prima che si accorga che sono lì.

La soluzione migliore sarebbe camminare lentamente all'indietro, invece d'istinto mi giro. È in quell'istante che sento un grido, che mi gela il sangue e mi pietrifica nuovamente.

"OH MA CHE CAZZO FAI??!!"

Sono immobile. Non dico nulla.

"OH!!!"

Inizio a girarmi lentamente, quasi tremando. Lei ora è seduta sul letto rivolta verso di me, si è coperta col lenzuolo ed ha chiuso velocemente il PC.

"Vattene subito! Immediatamente! Prima che mi metta ad urlare."

Me ne vado quasi correndo via, chiudendo dietro di me la porta di camera sua. Corro giù per le scale e mi fiondo in casa, in camera mia. Sono scioccato, confuso e probabilmente anche un po' impaurito. Mi siedo sul letto e inizio a pensare a cosa ho appena assistito.

Mia cugina Elena, non mi ha mai attratto fisicamente, siamo sempre stati legati da una buona amicizia....e poi è mia cugina, cazzo!
È una ragazza carina, ma non è la classica ragazza bella bella alla quale tutti i ragazzi girano intorno.

Eppure, mentre rivivo nella mente ciò che è appena accaduto, inizio a provare un senso di eccitazione. Elena è molto alta, capelli lisci lunghi di un colore castano scuro. Ha i fianchi un po' larghi e un seno abbastanza abbondante, credo porti una quarta.
Mi stendo sul letto e chiudo gli occhi. Penso e ripenso a tutto e mi eccito sempre di più. Devo assolutamente masturbarmi subito e farmi una doccia fredda, non ce la faccio più.

Inizio a spogliarmi ma mi arriva un messaggio, è di Elena.

"Torna su! Subito!"

Mi ritorna l'angoscia, chissà che cazzo vuole fare. Avrà chiamato gli zii inventandosi qualche storia per farmi stare dalla parte del torto. Intimorito, mi rimetto la maglietta e salgo da lei.

"Dove sei?"

"Sono ancora in camera, vieni!"

"Sei vestita?"

"Certo che sono vestita, coglione!"

Entro in camera, non mi vedo ma sono convinto di avere l'aspetto di un cane bastonato.

"Siediti lì, sulla sedia."

Mi fissa, ma fatico a guardarla negli occhi.

"Spiegami cosa cazzo pensavi di fare!"

Sono agitato, ma con calma le spiego tutto, scusandomi. Sembra calmarsi un po', per alcuni istanti non dice nulla e poi replica.

"Per quanto tempo sei stato qui a guardarmi?"

"Non lo so Elena! Un minuto, al massimo due.."

"COSA?! Ma stai scherzando spero.."

"No! Ma te l'ho già detto, non mi stavo rendendo conto di nulla...ero scioccato e disorientato"

"Ma che cazzo dici Edo! Sei stato due minuti a guardarmi mentre mi masturbavo davanti a una foto di Christian dio santo!"

"Oh ti ho detto che non l'ho fatto apposta, ti chiedo scusa."

"Bah, vuoi dirmi che guardandomi non ti sei minimamente eccitato?"

"No, davvero.."

"E cosa mi dici del fatto che quando ti ho beccato, sotto i pantaloni si vedeva chiaramente che avevi il cazzo duro?"

"Ma cosa dici? Sei fuori?"

"Hahahaha!! Non te ne sei neanche accorto?

"Minimamente.."

"Seh vabbeh..fatto sta che adesso è arrivato il mio turno!"

"C-cioè?"

"Cioè che adesso ti togli i pantaloni e ti masturbi mentre ti guardo."

"No no, tu sei fuori di testa!"

"Ti conviene farlo, se non vuoi che racconti tutto ai miei e ai tuoi."

Davanti a quel ricatto rimango un'altra volta esterrefatto, non so cosa fare. Non voglio certo che i miei e gli zii lo vengano a sapere, anche perché chissà cosa gli racconta.
Quindi, maledicendola, inizio a togliermi i pantaloni e i boxer.

"Però...non mi ricordavo fosse così grande!"

"Grazie al cazzo Elena, saremo stati alle elementari l'ultima volta che me lo hai visto. Manco i peli avevo."

Inizio a toccarmi, guardando in basso. Lui sembra non volerne sapere, forse per l'imbarazzo o forse perché avevo già avuto un'erezione poco prima. Chiudo gli occhi pensando ad altro. Niente.

"Cosa c'è? Devo togliermi la canotta?"

"No no" continuo a toccarmi, ma nulla.

Elena si sporge in avanti, guardandomi il cazzo, e insiste per togliersi i vestiti. È in quel momento che le vedo dentro la canotta, vedo le sue tette un po' cadenti che mi dondolano davanti agli occhi.
C'è riuscita, il cazzo inizia a gonfiarsi dentro la mia mano. Lei ora ha sul viso un'espressione decisamente soddisfatta.

Sono ancora un po' imbarazzato ma continuo a menarmelo, incrocio il suo sguardo. È decisamente soddisfatta, infame.
Mentre continuo, senza preavviso, decide di levarsi la canotta. Ora inizio ad eccitarmi sul serio anche io, l'imbarazzo inizia a sparire.

Inizio a sentirmi a mio agio, ma ecco che interviene ancora lei. Vedo che sta per scendere dal letto venendo verso di me. Cerco di bloccarla.

"Oh, cosa fai?"

"Zitto, ti conviene non dire in giro quello che sto per fare."

Si inginocchia davanti a me e si avvicina. D'istinto alzo lo sguardo e chiudo gli occhi. Mi toglie la mano dal cazzo e ci mette la sua. Inizia menarmelo e ci sputa sopra.
Poco dopo toglie la mano e sento qualcosa di morbido avvolgere il cazzo. Apro gli occhi e guardo in basso. Non credo a ciò che vedo, mi sta facendo una spagnola!

L'imbarazzo è ormai svanito, sono sempre più eccitato e la lascio fare. È veramente brava cazzo e non ho idea di dove abbia imparato a fare tutto questo. Ai miei occhi è sempre sembrata una ragazza pacata ed ingenua.
Poco dopo lo riprende in mano e se lo mette in bocca. Ho ricevuto pompini da tutte e due le ragazze serie che ho avuto fino ad ora, ma brava come Elena non lo era stata nessuna delle due.

A quel punto so cosa fare, so cosa vuole. La fermo, la faccio alzare e mi alzo anche io. La butto sul letto. Lei mi guarda perplessa, pensa sia un rifiuto e che stia per andarmene. Ma non è così.

"Ti conviene non dire a nessuno quello che sto per fare!" le dico citando quello che aveva detto lei poco prima.

Le sfilo i pantaloni della tuta, le salto addosso e inizio a baciarle il collo e le tette. Però improvvisamente mi fermo.

"Merda, non ho con me i preservativi!"

"Tranquillo, facciamo senza. Domani prendo la pillola"

Riprendo ciò che stavo facendo. Poi la sposto sull'orlo del letto e le apro bene le gambe. Si sputa ancora sulla mano e la strofina bene sul mio cazzo. Lo infilo piano piano e lei inizia già a gemere.
È molto stretta, non me lo aspettavo. Mi blocco di nuovo.

"Cazzo ma se ci beccano i tuoi?"

"Sono via fino a domani sera. Adesso stai zitto e scopami."

La scopo, con una mano mi appoggio e con l'altra le afferro una tetta. Vado sempre più veloce. Il piacere è sempre più intenso per entrambi.
Vado avanti per alcuni minuti, non so quanti, ho perso la cognizione del tempo. Sto per venire.

"Ti vengo dentro o addosso?"

"Vienimi in faccia!"

Tiro fuori il cazzo velocemente e mi avvicino alla sua faccia. Continua a menarmelo lei. Inizio a sborrare. Si fa riempire un po' la faccia e poi se lo infila in bocca, ingoiando l'ultima parte di sborrata.

È appena successo qualcosa di surreale, mi sembra di essere dentro qualche strano sogno erotico. Invece è la realtà, ed è stato così bello e intenso.

Siamo sudati fradici, lei è sporca di sperma e io ho la sua saliva sparsa su ogni angolo delle parti basse.
Ci facciamo una doccia, io lavo lei e lei lava me. Sembriamo due fidanzati ma siamo cugino e cugina. È tutto così assurdo.

Ceniamo, chiaccheriamo per alcune ore, poi mangiamo i famosi éclair che ho fatto sta mattina. Se ne infila uno in bocca guardandomi con gli stessi occhi che avevo visto poche ore prima.
Ci capiamo al volo. Torniamo in camera e rifacciamo tutto quello che avevamo fatto prima. Sta volta lei sta sopra e si fa venire dentro.

Altra doccia. Ci buttiamo a letto e dormiamo fino a mezzogiorno.

Nei due anni successivi diventiamo migliori amici, facciamo festa assieme e giriamo l'Italia assieme, ridendo e facendo in segreto il miglior sesso della nostra vita. Nessuno ha mai sospettato di nulla, ero il suo cazzo di scopamico e questo mi faceva stare veramente bene.

Trascorsi due anni spettacolari, decidiamo per il bene di entrambi di troncare tutto.

Ora ho una fidanzata, un figlio e in autunno mi sposo, ma quei due anni rimangono ancora il periodo più felice e spensierato della mia vita.

Non so se per lei vale lo stesso, ma credo di sì.
di
scritto il
2021-05-19
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