Consapevole depravazione 3
di
mastro di chiavi
genere
esibizionismo
Capitolo 3 Una piacevole sorpresa
Salii con l’ascensore. L’ascensore si apriva su un corridoio esterno che passava davanti ad altre camere. Buttai un’occhiata alla via sottostante che brulicava di gente vista l’ora. Arrivai alla nostra camera e bussai. Mia moglie mi aprì sporgendo la testa. Entrai e quando lei richiuse la porta mi trovai di fronte ad uno spettacolo mozzafiato, che mai mi sarei aspettato. Aveva indossato il nuovo costume.
Era particolarmente sexy tutto in tulle nero plissettato. Il davanti era una fascia che dalle spalle scendeva a coprire le tette “ho dovuto fare dei piccoli accorgimenti “ mi disse scostando la parte bassa del costume “guarda, per indossarlo ho dovuto anche depilarmi li…”. Si era depilata lasciando solo una piccola striscia rettangolare.
Anna ruotò su sé stessa contenta di farsi ammirare. Restai sorpreso ed anche eccitato. Il dietro era indecorosamente volgare, eccessivamente provocante. La schiena completamente nuda perché dal tulle che formava il davanti partivano dalle spalle due lacci sottili che scendevano e si andavano ad agganciare al tessuto che copriva il sesso di Anna passando tra il solco dei suoi glutei lasciando il suo magnifico sederino completamente scoperto.
“sei veramente indecente” le dissi guidato dalla rabbia che uno sconosciuto, e non io ,fosse riuscito a farle indossare un capo così succinto. Tuttavia non mi lasciava di certo indifferente visto che le chiesi di farsi vedere quasi già immaginandomela sfoggiare quel costume in spiaggia o peggio, contrariamente a quanto avessi pensato pochi istanti prima, dover raggiungere subito Ralph come le aveva chiesto.
Con civetteria si diresse sul balconcino e guardò verso la spiaggia “Quell’uomo è pazzo se pensa che io scenda da lui in questo modo, questa camera è l’unico posto dove me lo vedrai indosso”.
“non vedo cosa ci sia di male, guardati intorno e ci sono costumi anche più ridotti e ragazze in topless” risposi fermo e agguantata la digitale le scattai alcune foto sul terrazzino con il magnifico mare sullo sfondo, deciso a immortalarla in quel costume. Anna si girò verso il mare lasciando il suo lato B completamente in pasto al mio obiettivo questa volta volutamente. Poi si rigirò verso di me “non penserai davvero che io possa scendere in spiaggia con questo costume?”
“Non sai neppure tu quanto sei sexy…guarda – le mostrai alcuni scatti – e poi, perché no? Mi pare tu l’abbia già fatto” conclusi porgendole la foto e la lettera che le aveva lasciato Ralph.
Anna sembrò adirarsi “ma come si permette, per chi mi ha presa io sono tua moglie, e tu mi vorresti mostrare così indecente a questo paparazzo, per giunta per l’aperitivo?”.
“perché non ti sei già mostrata con il costume trasparente questa mattina e con un abito trasparente ieri sera in discoteca? … e li hai indossati senza battere ciglio.”
“Un conto in spiaggia, ma lui vuole che vada a fare l’aperitivo con lui – mi rispose decisa – tutti saranno vestiti per la cena ed io sarò seminuda”.
Non pensava neppure di indossare quel costume per la spiaggia, ma addirittura di presentarsi da lui come le aveva chiesto.
La mia obiezione assunse quasi un tono da sfida “se non ne avessi avuto voglia non saresti corsa in camera per indossare anche questo costume”.
Imbarazzata seppe solo controbattere che l’aveva fatto solo perché curiosa di vedere cosa le avesse consegnato.
Fu facile risponderle che se fosse stata solo curiosità non l’avrebbe indossato così velocemente “E adesso che l’hai indossato
muori dalla voglia di raggiungerlo per fargli vedere come ti sta il nuovo costume che ha scelto per te?”
Mi guardò sconcertata “ma cosa dici ,non lo farei mai, mi vergognerei a morte.”
Ormai ero preso ossessivamente dalla voglia di scoprire fino a che punto Ralph sarebbe riuscito a trasformare il suo modo di vestire, cosa che io non ero mai riuscito a fare, ma soprattutto di vedere fin dove mia moglie avrebbe osato spingersi.
“Credi che questa mattina non me ne fossi accorto che aspettavi solo che ti venisse a cercare in spiaggia?
Ora lui ti aspetta e sappiamo entrambi che vuole cambiare il tuo look”
La mia allusione era all’abito che avrebbe voluto proporgli per il dopo cena.
Era solo curiosità o voglia di esibirsi veramente in un altro abito sicuramente più provocante? “E – continuai - tu saresti pronta a fare quello che ti chiede? Ma ti sei chiesta che l’abito che ti vuole far indossare potrebbe essere ancora più audace dell’altro?” dissi con evidente curiosa libidine.
Anna mi stupì “ e se anche fosse? E’ quello che vuoi, vero? non solo Ralph ma anche tu mi vorresti vedere più sexy, infondo non vedo cosa ci sia di male se questa sera mi vestissi come vuole lui .Vuole che sembri più sexy”
Lasciai una pausa e sentendomi un’erezione incontenibile ripresi : “direi piuttosto che ti vuole vestita da puttana, e a te non dispiace poi tanto, non è così?”
Mia moglie questa volta non mi rispose ma era evidente che fosse consapevole che quello era il disegno di Ralph. Invece io non mi capacitavo per quella sua sottomissione mentale , anche se vederla cedere ad un modo di vestirsi che non era il suo mi eccitava.
Poi improvvisamente, come se si fosse sbloccata, mi rinfacciò che anche a me piaceva vederla così e senza ritegno mi indicò la bozza del mio sesso sotto i bermuda.
Davanti all’evidenza non avrei potuto negare il contrario e cioè che mi attizzava vederla in spiaggia con dei costumi più provocanti dei suoi e non mi dispiaceva accompagnarmi a lei vestita in modo sexy “ma se vuoi lasciarti guidare da uno sconosciuto nel modo di vestirti…. Allora perché non scendi da lui come ti ha chiesto?”
“Smettila, non voglio più continuare ho paura, paura di non riuscire a fermarmi e di non riuscire più negargli nessuna altra richiesta” .
La abbracciai strusciandomi a lei facendole sentire quanto il mio sesso palpitasse per lei. La baciai sul collo, un punto tra i più deboli, e la sentì lasciarsi andare. “ Morirei dalla gelosia se tu andassi da sola a fare l’aperitivo insieme a lui con questo costume , anche se mi piacerebbe vederti con lui passare davanti al portiere e lasciare che ti veda così sexy per poi aspettarti nella sala da pranzo per scoprire come ti ha chiesto di prepararti.”
“Allora mi vuoi proprio vedere far la figura della puttana” mi rispose con voce suadente.
Si scostò da me e mi pregò di non muovermi. La lasciai fare. Entrò in bagno e poco dopo quando uscì restai senza parole: si era truccata pesantemente ,ombretti scuri rossetto fucsia e quello che più mi sorprese aveva calzato i sandali con tacchi a spillo della serata precedente e con voce sensuale “ allora ti piace la tua puttana?”
Era chiaro che presentarsi in quel modo significasse mandare un messaggio per Ralph della sua disponibilità a seguire le sue indicazioni e allo stesso tempo volesse vedere fin dove sarei stato disposto a spingerla ad assecondare le richieste di quell’uomo.
Non riuscii neppure a reagire perché bussarono alla porta della camera. “Un pacco per la signora” fu la voce.
“dai apri ” le intimai con malizia.
Anna si avviò sopra pensiero alla porta, ma poco prima di aprire si arrestò .
“ma sono praticamente nuda…” non le lasciai il tempo di reagire e spalancai la porta. Il cameriere aveva tra le mani un pacco.
Presi la decisione di spingere Anna a proseguire e presentarsi da Ralph come le aveva chiesto non immaginando che quella scelta avrebbe cambiato la nostra esistenza.
Con tutta naturalezza mi rivolsi ad Anna “Ti accompagno – ed aggiunsi rivolto al cameriere – mia moglie deve incontrarsi con una persona, lei lasci pure tutto li sopra” indicando un tavolino dall’altra parte della stanza.
Anna non fiatò ed io la spinsi fuori dalla porta.
Anna camminava per il corridoio quasi timorosa che qualcuno la vedesse. mi parlò sottovoce “ sei pazzo , cosa mi stai facendo fare? cosa penserà la gente che mi vede?”
Si, ero pazzo ma volevo capire quanto esibizionismo fosse celato dietro la sua apparenza di signora per bene e me ne sarei fregato di cosa avrebbe detto la gente, anzi trovai ancor più eccitante che la potessero vedere in molti. Già il cameriere uscendo dalla nostra stanza camminava lentamente dietro di noi forse per godersi le curve perfette del sedere nudo di Anna.
“Non so se sia stata una bella idea, è come se camminassi nuda per strada mi sto vergognando anche se mi hai fatta eccitare” cercò una scusa.
“io ti ho fatta eccitare o è l’idea che Ralph ti vuole così indecente? E pensare che pochi minuti fa mi hai detto che la nostra camera sarebbe stato l’unico posto in cui ti avrei vista con questo costume”
Ci fermammo davanti all’ascensore e fummo raggiunti dal cameriere. La porta si aprì, all’interno due ospiti già vestiti per la cena restarono a bocca aperta ammirando la tenuta di Anna. La vidi titubante visto lo spazio esiguo si fermò davanti all’ascensore. Il cameriere entrò ed io lo segui non dando a mia moglie altra alternativa. Teneva gli occhi bassi, il suo corpo sfiorava quello del cameriere che non disdegnava di gettare delle occhiate a mia moglie con il costume che lasciava ben in mostra il profilo delle tette. L’ascensore si fermò ad un piano intermedio e con l’apertura delle porte chi era fermo in attesa si trovò di fronte il culo nudo di Anna. Sentimmo un piccolo commento due ragazzotti che, si interrogarono su chi fosse quella puttana e nonostante lo spazio fosse esiguo si infilarono all’interno. Per evitare che all’apertura successiva sul piano della hall, evidentemente con più gente , Anna finisse con l’offrire lo stesso spettacolo, lei si girò con il volto verso il lato di apertura dell’ascensore. In questo modo finì con l’offrire il suo culo nudo agli occupanti dell’ascensore. La trovavo eccitante ma coglievo sempre più il suo imbarazzo ancora di più ora che eravamo accalcati come delle sardine. “come ti senti in questa tenuta?” le sussurrai sarcastico in un orecchio.
“nei panni di una puttana visto che è quello che volevi farmi fare e visto che è quello che sono per gli altri” mi rispose sempre a bassa voce. Pochi secondi e saremmo usciti dall’ascensore.
Ora tutto andrà precipitando in un vortice dove l’eccitazione si mescola con la vergogna il piacere con la depravazione
La realtà è sempre diversa dalla fantasia, ma a volte si avvicina.
Chi vuole può lasciare qualunque commento e suggerimenti qui o anche a teseoearianna@gmail.com
Salii con l’ascensore. L’ascensore si apriva su un corridoio esterno che passava davanti ad altre camere. Buttai un’occhiata alla via sottostante che brulicava di gente vista l’ora. Arrivai alla nostra camera e bussai. Mia moglie mi aprì sporgendo la testa. Entrai e quando lei richiuse la porta mi trovai di fronte ad uno spettacolo mozzafiato, che mai mi sarei aspettato. Aveva indossato il nuovo costume.
Era particolarmente sexy tutto in tulle nero plissettato. Il davanti era una fascia che dalle spalle scendeva a coprire le tette “ho dovuto fare dei piccoli accorgimenti “ mi disse scostando la parte bassa del costume “guarda, per indossarlo ho dovuto anche depilarmi li…”. Si era depilata lasciando solo una piccola striscia rettangolare.
Anna ruotò su sé stessa contenta di farsi ammirare. Restai sorpreso ed anche eccitato. Il dietro era indecorosamente volgare, eccessivamente provocante. La schiena completamente nuda perché dal tulle che formava il davanti partivano dalle spalle due lacci sottili che scendevano e si andavano ad agganciare al tessuto che copriva il sesso di Anna passando tra il solco dei suoi glutei lasciando il suo magnifico sederino completamente scoperto.
“sei veramente indecente” le dissi guidato dalla rabbia che uno sconosciuto, e non io ,fosse riuscito a farle indossare un capo così succinto. Tuttavia non mi lasciava di certo indifferente visto che le chiesi di farsi vedere quasi già immaginandomela sfoggiare quel costume in spiaggia o peggio, contrariamente a quanto avessi pensato pochi istanti prima, dover raggiungere subito Ralph come le aveva chiesto.
Con civetteria si diresse sul balconcino e guardò verso la spiaggia “Quell’uomo è pazzo se pensa che io scenda da lui in questo modo, questa camera è l’unico posto dove me lo vedrai indosso”.
“non vedo cosa ci sia di male, guardati intorno e ci sono costumi anche più ridotti e ragazze in topless” risposi fermo e agguantata la digitale le scattai alcune foto sul terrazzino con il magnifico mare sullo sfondo, deciso a immortalarla in quel costume. Anna si girò verso il mare lasciando il suo lato B completamente in pasto al mio obiettivo questa volta volutamente. Poi si rigirò verso di me “non penserai davvero che io possa scendere in spiaggia con questo costume?”
“Non sai neppure tu quanto sei sexy…guarda – le mostrai alcuni scatti – e poi, perché no? Mi pare tu l’abbia già fatto” conclusi porgendole la foto e la lettera che le aveva lasciato Ralph.
Anna sembrò adirarsi “ma come si permette, per chi mi ha presa io sono tua moglie, e tu mi vorresti mostrare così indecente a questo paparazzo, per giunta per l’aperitivo?”.
“perché non ti sei già mostrata con il costume trasparente questa mattina e con un abito trasparente ieri sera in discoteca? … e li hai indossati senza battere ciglio.”
“Un conto in spiaggia, ma lui vuole che vada a fare l’aperitivo con lui – mi rispose decisa – tutti saranno vestiti per la cena ed io sarò seminuda”.
Non pensava neppure di indossare quel costume per la spiaggia, ma addirittura di presentarsi da lui come le aveva chiesto.
La mia obiezione assunse quasi un tono da sfida “se non ne avessi avuto voglia non saresti corsa in camera per indossare anche questo costume”.
Imbarazzata seppe solo controbattere che l’aveva fatto solo perché curiosa di vedere cosa le avesse consegnato.
Fu facile risponderle che se fosse stata solo curiosità non l’avrebbe indossato così velocemente “E adesso che l’hai indossato
muori dalla voglia di raggiungerlo per fargli vedere come ti sta il nuovo costume che ha scelto per te?”
Mi guardò sconcertata “ma cosa dici ,non lo farei mai, mi vergognerei a morte.”
Ormai ero preso ossessivamente dalla voglia di scoprire fino a che punto Ralph sarebbe riuscito a trasformare il suo modo di vestire, cosa che io non ero mai riuscito a fare, ma soprattutto di vedere fin dove mia moglie avrebbe osato spingersi.
“Credi che questa mattina non me ne fossi accorto che aspettavi solo che ti venisse a cercare in spiaggia?
Ora lui ti aspetta e sappiamo entrambi che vuole cambiare il tuo look”
La mia allusione era all’abito che avrebbe voluto proporgli per il dopo cena.
Era solo curiosità o voglia di esibirsi veramente in un altro abito sicuramente più provocante? “E – continuai - tu saresti pronta a fare quello che ti chiede? Ma ti sei chiesta che l’abito che ti vuole far indossare potrebbe essere ancora più audace dell’altro?” dissi con evidente curiosa libidine.
Anna mi stupì “ e se anche fosse? E’ quello che vuoi, vero? non solo Ralph ma anche tu mi vorresti vedere più sexy, infondo non vedo cosa ci sia di male se questa sera mi vestissi come vuole lui .Vuole che sembri più sexy”
Lasciai una pausa e sentendomi un’erezione incontenibile ripresi : “direi piuttosto che ti vuole vestita da puttana, e a te non dispiace poi tanto, non è così?”
Mia moglie questa volta non mi rispose ma era evidente che fosse consapevole che quello era il disegno di Ralph. Invece io non mi capacitavo per quella sua sottomissione mentale , anche se vederla cedere ad un modo di vestirsi che non era il suo mi eccitava.
Poi improvvisamente, come se si fosse sbloccata, mi rinfacciò che anche a me piaceva vederla così e senza ritegno mi indicò la bozza del mio sesso sotto i bermuda.
Davanti all’evidenza non avrei potuto negare il contrario e cioè che mi attizzava vederla in spiaggia con dei costumi più provocanti dei suoi e non mi dispiaceva accompagnarmi a lei vestita in modo sexy “ma se vuoi lasciarti guidare da uno sconosciuto nel modo di vestirti…. Allora perché non scendi da lui come ti ha chiesto?”
“Smettila, non voglio più continuare ho paura, paura di non riuscire a fermarmi e di non riuscire più negargli nessuna altra richiesta” .
La abbracciai strusciandomi a lei facendole sentire quanto il mio sesso palpitasse per lei. La baciai sul collo, un punto tra i più deboli, e la sentì lasciarsi andare. “ Morirei dalla gelosia se tu andassi da sola a fare l’aperitivo insieme a lui con questo costume , anche se mi piacerebbe vederti con lui passare davanti al portiere e lasciare che ti veda così sexy per poi aspettarti nella sala da pranzo per scoprire come ti ha chiesto di prepararti.”
“Allora mi vuoi proprio vedere far la figura della puttana” mi rispose con voce suadente.
Si scostò da me e mi pregò di non muovermi. La lasciai fare. Entrò in bagno e poco dopo quando uscì restai senza parole: si era truccata pesantemente ,ombretti scuri rossetto fucsia e quello che più mi sorprese aveva calzato i sandali con tacchi a spillo della serata precedente e con voce sensuale “ allora ti piace la tua puttana?”
Era chiaro che presentarsi in quel modo significasse mandare un messaggio per Ralph della sua disponibilità a seguire le sue indicazioni e allo stesso tempo volesse vedere fin dove sarei stato disposto a spingerla ad assecondare le richieste di quell’uomo.
Non riuscii neppure a reagire perché bussarono alla porta della camera. “Un pacco per la signora” fu la voce.
“dai apri ” le intimai con malizia.
Anna si avviò sopra pensiero alla porta, ma poco prima di aprire si arrestò .
“ma sono praticamente nuda…” non le lasciai il tempo di reagire e spalancai la porta. Il cameriere aveva tra le mani un pacco.
Presi la decisione di spingere Anna a proseguire e presentarsi da Ralph come le aveva chiesto non immaginando che quella scelta avrebbe cambiato la nostra esistenza.
Con tutta naturalezza mi rivolsi ad Anna “Ti accompagno – ed aggiunsi rivolto al cameriere – mia moglie deve incontrarsi con una persona, lei lasci pure tutto li sopra” indicando un tavolino dall’altra parte della stanza.
Anna non fiatò ed io la spinsi fuori dalla porta.
Anna camminava per il corridoio quasi timorosa che qualcuno la vedesse. mi parlò sottovoce “ sei pazzo , cosa mi stai facendo fare? cosa penserà la gente che mi vede?”
Si, ero pazzo ma volevo capire quanto esibizionismo fosse celato dietro la sua apparenza di signora per bene e me ne sarei fregato di cosa avrebbe detto la gente, anzi trovai ancor più eccitante che la potessero vedere in molti. Già il cameriere uscendo dalla nostra stanza camminava lentamente dietro di noi forse per godersi le curve perfette del sedere nudo di Anna.
“Non so se sia stata una bella idea, è come se camminassi nuda per strada mi sto vergognando anche se mi hai fatta eccitare” cercò una scusa.
“io ti ho fatta eccitare o è l’idea che Ralph ti vuole così indecente? E pensare che pochi minuti fa mi hai detto che la nostra camera sarebbe stato l’unico posto in cui ti avrei vista con questo costume”
Ci fermammo davanti all’ascensore e fummo raggiunti dal cameriere. La porta si aprì, all’interno due ospiti già vestiti per la cena restarono a bocca aperta ammirando la tenuta di Anna. La vidi titubante visto lo spazio esiguo si fermò davanti all’ascensore. Il cameriere entrò ed io lo segui non dando a mia moglie altra alternativa. Teneva gli occhi bassi, il suo corpo sfiorava quello del cameriere che non disdegnava di gettare delle occhiate a mia moglie con il costume che lasciava ben in mostra il profilo delle tette. L’ascensore si fermò ad un piano intermedio e con l’apertura delle porte chi era fermo in attesa si trovò di fronte il culo nudo di Anna. Sentimmo un piccolo commento due ragazzotti che, si interrogarono su chi fosse quella puttana e nonostante lo spazio fosse esiguo si infilarono all’interno. Per evitare che all’apertura successiva sul piano della hall, evidentemente con più gente , Anna finisse con l’offrire lo stesso spettacolo, lei si girò con il volto verso il lato di apertura dell’ascensore. In questo modo finì con l’offrire il suo culo nudo agli occupanti dell’ascensore. La trovavo eccitante ma coglievo sempre più il suo imbarazzo ancora di più ora che eravamo accalcati come delle sardine. “come ti senti in questa tenuta?” le sussurrai sarcastico in un orecchio.
“nei panni di una puttana visto che è quello che volevi farmi fare e visto che è quello che sono per gli altri” mi rispose sempre a bassa voce. Pochi secondi e saremmo usciti dall’ascensore.
Ora tutto andrà precipitando in un vortice dove l’eccitazione si mescola con la vergogna il piacere con la depravazione
La realtà è sempre diversa dalla fantasia, ma a volte si avvicina.
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