Consapevole depravazione (7)
di
mastro di chiavi
genere
esibizionismo
il racconto originale riprende dopo l'indiscreta intromissione di un altro autore
Era andato troppo oltre ad una semplice esibizione per quello gli risposi che non avrei potuto accettare di andare avanti con quelle richieste “Anna ora basta mi sembra che si stia esagerando”, non la vidi reagire, lo sguardo era fisso su Ralph. Non capivo cosa le passasse in testa.” Anna” la chiamai senza che lei mi rispondesse. Ralph era offensivo ma mi chiedevo fino a che punto avrei potuto accettare di vederla sottomessa alle sue richieste.
Mi chiedevo se non fosse proprio quello che cercava pure lei e la sua passività sembrava confermarlo. Frugai in tasca e le passai il foglio che Ralph le aveva scritto “Se vuoi continuare a farti trattare in questo modo penso tu dovresti fargli una confessione” le dissi senza che lei accennasse ad una reazione “ti piace mostrarti seminuda ,allora abbi il coraggio di confessarlo, puttana”. Anna si girò verso di me. L’avevo chiamata puttana davanti a Ralph e non come avevo fatto giocando con lei in camera nostra solo noi due. Mi chiesi se la stessi umiliando od offendendola realmente alle voglie di quell’uomo, eppure mi rispose “sono venuta fin qua così è perché non riesco a ribellarmi ma anche perché tu vuoi farmi sentire una puttana”. Ora ero io a non sapere cosa rispondere, sentii le mie gambe tremare ma anche il mio sesso tendersi. Lesse le poche righe che lui le aveva scritto , abbasso la testa “farò tutto quello che mi chiederete”
Il sorriso di Ralph mi fece capire che il destino di Anna era nelle sue mani .
Io ed Anna ci guardammo. In fondo era la stessa cosa che volevo proporre ad Anna e che lei aveva quasi accettato, passare del tempo vestita come una puttana con degli estranei.
Ma la perversione di Ralph non aveva limiti.
Mi indicò il suo amico Milos fermo pochi metri da noi “ lo raggiungi e gli chiedi di accompagnare tua moglie in discoteca come se fosse la sua puttana”.
Quella richiesta mi sconvolse. Anna protestò debolmente “io pensavo che mi avreste accompagnato voi” disse a Ralph che non si scompose e sicuro della sua richiesta le accarezzò il sedere. Poi giocando con il collare fu ancora più volgare “ qua leggo quello che sei …. Quindi non c’è differenza che sia od un altro ad accompagnarti”. Anna si azzittì ed io non riuscii a dire di no anche se era andare oltre ad ogni fantasia la più perversa che potessi immaginare. Pensai che non sarei mai stato capace di farlo invece mi trovai di fronte a Milos ma gli chiesi solamente se fosse disposto ad accompagnare mia moglie nella sua discoteca. Lui serio e senza scomporsi volle sapere dove fosse e gliela indicai.
“E’ più carina di quanto appariva dalle foto con quel vestito fucsia – e battendomi una mano sulla spalla – quindi lei è la signora che ha accettato di sottomettersi alle richieste di Ralph”
Cercai di modulare quella frase “mia moglie non è sottomessa a nessuno …”
“se non lo fosse non sarebbe qua vestita da zoccola come le ha chiesto il mio amico …ma non capisco perché tu voglia che sia io ad accompagnarla in discoteca.”
Era evidente che fossero d’accordo e che quindi Milos si aspettasse la risposta che mi aveva suggerito Ralph. Dirlo avrebbe significato confermare tutto quello che aveva detto, perché ormai mi stava eccitando quel ruolo dettato da Ralph a mia moglie.
Girandomi verso Anna la vidi stretta al suo mentore e non riuscii a trattenere una sorta di gelosia che sfociò in rabbia “Voglio vedere mia moglie entrare in discoteca come una battona che accompagna il suo cliente”.
“Vuoi proprio vederla fare la puttana. Va bene lo faccio ma ovviamente in discoteca mentre tu guardi, io e Ralph la trattiamo come una prostituta senza alcun riguardo” e senza aspettare risposta si avviò verso l’amico che ancora stringeva mia moglie.
Milos e Ralph si salutarono amichevolmente e Ralph gli presentò Anna ma ovviamente nel modo che aveva pensato “Lei si chiama Puttana - disse facendomi venire i brividi – ora possiamo entrare” fu l’invito di Ralph ed io mi avvicinai a mia moglie prendendola sotto braccio. La sua vicinanza mi permise di notare da vicino quanto profonda fosse la scollatura e quanto fossero ben in vista le sue tette. Era veramente indecente. Ralph mi bloccò e mi indicò Milos “ sai cosa devi fare!”. Anche se con quella proposta avrei dimostrato di sottomettermi pure io alla richiesta di offrire Anna, non esitai.
Tenendo Anna per braccio mi avvicinai a Milos che sorridendo allungò una mano verso di lei “ vieni Puttana”
Anna lasciò il mio braccio e allungò la mano verso Milos che invece le appoggiò una mano su di lei lasciandosi accarezzare la spalla nuda. La guardai, e capì quanto fosse sottomessa, Milos sorrise e la abbracciò tenendola stretta per i fianchi, finendo col far scivolare la mano sul suo culo permettendosi una libertà che non gli aveva concesso nessuno men che meno Anna che però si lasciava toccare impunemente Non l’avrei mai detto che sarei arrivato fin li per lasciarla entrare in un locale abbracciata ad uno sconosciuto. Fui il solo a dover pagare l’ingresso, Ralph e Milos erano evidentemente di casa. Cuocevo di gelosia, non era certo la serata che mi sarei aspettato. La musica era soft luci soffuse e una pista su cui ballavano stretti .
Che ne sarà di Anna? Ed il marito sarà veramente disposto a lasciare che lei si mostri sempre più indecente ad ogni capitolo?
Chiunque può scrivere sul sito o scrivermi direttamente su teseoearianna@gmail.com per eventuali suggerimenti o curiosità varie che la lettura può aver scatenato.
Era andato troppo oltre ad una semplice esibizione per quello gli risposi che non avrei potuto accettare di andare avanti con quelle richieste “Anna ora basta mi sembra che si stia esagerando”, non la vidi reagire, lo sguardo era fisso su Ralph. Non capivo cosa le passasse in testa.” Anna” la chiamai senza che lei mi rispondesse. Ralph era offensivo ma mi chiedevo fino a che punto avrei potuto accettare di vederla sottomessa alle sue richieste.
Mi chiedevo se non fosse proprio quello che cercava pure lei e la sua passività sembrava confermarlo. Frugai in tasca e le passai il foglio che Ralph le aveva scritto “Se vuoi continuare a farti trattare in questo modo penso tu dovresti fargli una confessione” le dissi senza che lei accennasse ad una reazione “ti piace mostrarti seminuda ,allora abbi il coraggio di confessarlo, puttana”. Anna si girò verso di me. L’avevo chiamata puttana davanti a Ralph e non come avevo fatto giocando con lei in camera nostra solo noi due. Mi chiesi se la stessi umiliando od offendendola realmente alle voglie di quell’uomo, eppure mi rispose “sono venuta fin qua così è perché non riesco a ribellarmi ma anche perché tu vuoi farmi sentire una puttana”. Ora ero io a non sapere cosa rispondere, sentii le mie gambe tremare ma anche il mio sesso tendersi. Lesse le poche righe che lui le aveva scritto , abbasso la testa “farò tutto quello che mi chiederete”
Il sorriso di Ralph mi fece capire che il destino di Anna era nelle sue mani .
Io ed Anna ci guardammo. In fondo era la stessa cosa che volevo proporre ad Anna e che lei aveva quasi accettato, passare del tempo vestita come una puttana con degli estranei.
Ma la perversione di Ralph non aveva limiti.
Mi indicò il suo amico Milos fermo pochi metri da noi “ lo raggiungi e gli chiedi di accompagnare tua moglie in discoteca come se fosse la sua puttana”.
Quella richiesta mi sconvolse. Anna protestò debolmente “io pensavo che mi avreste accompagnato voi” disse a Ralph che non si scompose e sicuro della sua richiesta le accarezzò il sedere. Poi giocando con il collare fu ancora più volgare “ qua leggo quello che sei …. Quindi non c’è differenza che sia od un altro ad accompagnarti”. Anna si azzittì ed io non riuscii a dire di no anche se era andare oltre ad ogni fantasia la più perversa che potessi immaginare. Pensai che non sarei mai stato capace di farlo invece mi trovai di fronte a Milos ma gli chiesi solamente se fosse disposto ad accompagnare mia moglie nella sua discoteca. Lui serio e senza scomporsi volle sapere dove fosse e gliela indicai.
“E’ più carina di quanto appariva dalle foto con quel vestito fucsia – e battendomi una mano sulla spalla – quindi lei è la signora che ha accettato di sottomettersi alle richieste di Ralph”
Cercai di modulare quella frase “mia moglie non è sottomessa a nessuno …”
“se non lo fosse non sarebbe qua vestita da zoccola come le ha chiesto il mio amico …ma non capisco perché tu voglia che sia io ad accompagnarla in discoteca.”
Era evidente che fossero d’accordo e che quindi Milos si aspettasse la risposta che mi aveva suggerito Ralph. Dirlo avrebbe significato confermare tutto quello che aveva detto, perché ormai mi stava eccitando quel ruolo dettato da Ralph a mia moglie.
Girandomi verso Anna la vidi stretta al suo mentore e non riuscii a trattenere una sorta di gelosia che sfociò in rabbia “Voglio vedere mia moglie entrare in discoteca come una battona che accompagna il suo cliente”.
“Vuoi proprio vederla fare la puttana. Va bene lo faccio ma ovviamente in discoteca mentre tu guardi, io e Ralph la trattiamo come una prostituta senza alcun riguardo” e senza aspettare risposta si avviò verso l’amico che ancora stringeva mia moglie.
Milos e Ralph si salutarono amichevolmente e Ralph gli presentò Anna ma ovviamente nel modo che aveva pensato “Lei si chiama Puttana - disse facendomi venire i brividi – ora possiamo entrare” fu l’invito di Ralph ed io mi avvicinai a mia moglie prendendola sotto braccio. La sua vicinanza mi permise di notare da vicino quanto profonda fosse la scollatura e quanto fossero ben in vista le sue tette. Era veramente indecente. Ralph mi bloccò e mi indicò Milos “ sai cosa devi fare!”. Anche se con quella proposta avrei dimostrato di sottomettermi pure io alla richiesta di offrire Anna, non esitai.
Tenendo Anna per braccio mi avvicinai a Milos che sorridendo allungò una mano verso di lei “ vieni Puttana”
Anna lasciò il mio braccio e allungò la mano verso Milos che invece le appoggiò una mano su di lei lasciandosi accarezzare la spalla nuda. La guardai, e capì quanto fosse sottomessa, Milos sorrise e la abbracciò tenendola stretta per i fianchi, finendo col far scivolare la mano sul suo culo permettendosi una libertà che non gli aveva concesso nessuno men che meno Anna che però si lasciava toccare impunemente Non l’avrei mai detto che sarei arrivato fin li per lasciarla entrare in un locale abbracciata ad uno sconosciuto. Fui il solo a dover pagare l’ingresso, Ralph e Milos erano evidentemente di casa. Cuocevo di gelosia, non era certo la serata che mi sarei aspettato. La musica era soft luci soffuse e una pista su cui ballavano stretti .
Che ne sarà di Anna? Ed il marito sarà veramente disposto a lasciare che lei si mostri sempre più indecente ad ogni capitolo?
Chiunque può scrivere sul sito o scrivermi direttamente su teseoearianna@gmail.com per eventuali suggerimenti o curiosità varie che la lettura può aver scatenato.
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