La Degustazione

di
genere
pissing

Arrivai davanti al grande cancello della villa, scesi dall'auto per citofonare ma non ce ne fu bisogno, mi fu aperto appena venni riconosciuto dalle videocamere di sorveglianza. Guidai sul sentiero di ghiaia che spaccava un prato di almeno due ettari circondante l'intera villa e che dopo un paio di centinaia di metri terminava all'entrata. Lo stile ultramoderno ed elegantemente sfarzoso, trasmetteva un senso di ricchezza fuori dal comune, oltre che una sensazione mista tra calma e riservatezza.

-"Non si preoccupi Signore, lasci pure le chiavi nella sua Jaguar, provvederemo noi a parcheggiarla nel nostro garage!"-

Queste furono le parole di una ragazza bionda che mi aspettava sull' uscio della porta. Feci come richiesto, sentendomi subito a mio agio e avvicinandomi all'entrata dov'ero atteso.

-"Benvenuto a Villa G, Signore, spero che il viaggio sia andato bene. Mi chiamo Federica, sono una delle serve di Miss G e mi occuperò io di lei per i prossimi minuti, mi segua!"-

Era abbastanza alta, almeno un metro e settanta e aveva dei bellissimi capelli biondi legati a coda di cavallo. Completamente struccato, il viso non aveva lineamenti o dettagli particolarmente belli, ma era notevole un'espressione e un portamento molto eccitanti. Non riuscii ad apprezzarne il corpo, vestito da una banale e sformata tuta da ginnastica e con scarpe da corsa ai piedi e questa cosa mi stranì non poco, ma come se lei mi stesse leggendo nella mente, sorrise dicendomi:

-"Tranquillo, non siamo abituati a vestire così. Nella villa è regola stare completamente nudi, Miss G tiene molto alla pulizia e non permette di stare coperti o far entrare vestiti provenienti da fuori. Ho messo questa tuta solo per uscire ad accoglierla. Ne abbiamo tutti una che indossiamo quando è necessario uscire, e che lasciamo nello spogliatoio dove ci stiamo recando, che fa da anticamera alla villa. Prego, si accomodi che la spoglio!"-

Mi tolse tutti i vestiti molto lentamente, li ripiegò con cura e li ripose in un armadietto, poi si spogliò lei in modo molto naturale e non come se fosse uno spogliarello. Rimasi folgorato dal suo corpo muscolosissimo ma naturale, con dei bicipiti molto evidenti, delle gambe fortissime e tozze, addominali e culo marmorei e un seno sodissimo.

-"Miss G tiene molto alla forma fisica di chi vive qui, e per non deluderla mi alleno tre ore al giorno. Siamo tutte contente per i nostri risultati, e veniamo apprezzate da tutti, anche da lei vedo!"- E lasciandosi andare ad un sorriso, guardò il mio cazzo che era diventato durissimo.

-"Mi dispiace molto non potermi far usare subito, ne avrei avuto molto piacere, ma Miss G mi ha detto che lei è qui per La Degustazione. Le lavo il corpo ed entriamo subito nella villa"-

Fui lavato da Federica come un bambino, centimetro per centimetro con dei prodotti igienizzanti di altissima qualità e lei era davvero una gran serva, amava quello che faceva.
Completamente nudi e scalzi, come la regola di casa imponeva, uscimmo dallo spogliatoio e Federica mi fece accomodare nella stupenda ed enorme sala d'attesa, mentre lei salì al piano superiore per comunicare la mia presenza a Miss G. Era bellissimo vedere i suoi muscoli muoversi ad ogni passo e ad ogni scalino salito.

-"Prego, mi segua, Miss G la sta aspettando nella sua camera!"- mi disse Federica, indicandomi la direzione con la mano e sempre col sorriso servile ed eccitante in viso.
Salimmo al piano superiore e lei bussò alla prima porta sulla destra.

-"Miss G, sono qui con il suo ospite!"

-"Fallo entrare Federica, poi puoi congedarti, grazie!"- disse Miss G da dentro la stanza e la serva, dopo avermi salutato con un inchino e un sorriso, si allontanò.

Miss G mi accolse molto cordialmente e con gioia ci abbracciammo. Non ci vedevamo da quattro anni ma lei era rimasta praticamente uguale. Alta circa un metro e settantacinque, portava dei vertiginosi tacchi neri lucidi da 15 cm, modello stiletto e senza plateau, sui quali riusciva a camminare agilmente come se non li indossasse. Completamente nuda, mostrava fieramente il suo corpo magro, molto tonico ed elegante, con pochissimo seno e frutto sicuramente di qualche disciplina o allenamenti particolari. Da sempre amante dei peli, ne portava in abbondanza sotto le ascelle e alle parti intime, mantenendoli maniacalmente curati e ordinati. Il viso spigoloso e con lineamenti marcati, era ornato soltanto da del rossetto nero sulle sue labbra sottili. L'aria era sempre austera, seria e sensuale da morire!
Dopo alcune chiacchiere di rito e convenevoli vari, mi invitò a seguirla nella cantina dove avremmo iniziato la degustazione.

-"Sono molto contenta averti qui, mi fido molto del tuo parere e sai quanto ci tengo al mio prodotto. La mia urina è tra le migliori al mondo, viene apprezzata da migliaia di persone e ho tantissimi acquirenti anche all'estero. Col tempo ho migliorato attrezzature, marketing e produzioni, investendo anche su me stessa e sulla scelta della mia urina."-

-"L'onore è tutto mio. Sei meravigliosa, questo posto è meraviglioso e sono felicissimo di prestarti il mio servizio da sommelier di urina. Regolarmente ho un ingaggio altissimo, lo sai, ma con te non esistono prezzi!"-. Mi mostrò gratitudine con un bacio e un pizzicotto sul mio cazzo che era ancora duro.

Arrivammo nella cantina, dove c'era un grandissimo tavolo con tanti calici di cristallo e due sedie una difronte all'altra. Ci tenne a precisare che la degustazione sarebbe avvenuta senza stuzzicare, in quanto non gradiva che la sua urina venisse guastata dal sapore dei cibi, trovandomi in totale accordo con lei. Mi mostrò il frigorifero dove stipava le bottiglie pronte per la vendita e la degustazione, spiegandomi che era una macchina con temperatura fissa a 36 gradi centigradi, come quella del corpo umano, in cui non vi era né umidità né aria. Ciò era fondamentale per conservare e mantenere l'urina come se fosse stata appena espulsa dal corpo, portando quasi allo zero percento il rischio di alterazione o contaminazione. Come se non bastasse, veniva imbottigliata solo ed esclusivamente in bottiglie laccate d'argento al loro interno.

-"Prego, accomodati. Iniziamo la degustazione con un'urina di due mesi fa di tipo acido/salato. Di questa ne ho prodotta duecento litri in quindici giorni, mangiando solo cibi salati e speziati e bevendo quattro litri d'acqua al giorno e due di birra bionda"-

Incuriosito, tra un sorso di urina e l'altro, le chiesi quale fosse la prassi di produzione, i tempi, le modalità ecc...

-"Vedi..."- iniziò a raccontare mentre accavallava quelle gambe perfette e avvicinandosi sempre più al mio cazzo ancora duro

-"La mia filosofia di produzione è sempre la stessa da anni. Sono una delle poche rimaste a produrre urina da degustazione nel modo più naturale, restituendola fedelmente al cliente e dandogli la sensazione di starla bevendo direttamente dalla mia vagina. Tutta l'urina che viene imbottigliata ed esce da questa cantina è genuina al cento per cento, non viene trattata e per questo consiglio caldamente di consumarla entro poche ore, a meno che non si hanno delle attrezzature come le nostre che la conservano inalterata anche per molti mesi. Il mio modo di produzione è quasi sempre lo stesso:
Ogni inizio del mese decido la tipologia di urina da proporre e per i successivi cinque giorni preparo il mio corpo, scartando quello che piscio in quell'arco temporale, in quanto non lo considero puro. I quindici o venti giorni successivi, sono invece quelli di produzione vera e propria, in cui raccolgo direttamente nelle bottiglie la mia urina, le faccio tappare sottovuoto all'istante e le conservo. Gli ultimi dieci giorni del mese solitamente non produco, così come quando ho il ciclo."-

-"Come avviene la realizzazione di una determinata tipologia di urina?"- Le chiesi io, sorseggiando un calice di urina questa volta dolce.

-"Ti farò degli esempi pratici. Quando decido di produrre, ad esempio, una partita di urina dolce come quella che stiamo assaggiando, la mia alimentazione deve essere composta quasi esclusivamente da sostanze dolci. Quindi per venti giorni mi nutro di moltissima frutta, cioccolata e gelati e bevo acqua, thè dolce o coca cola. Le quantità di cibo le decido in base alla percentuale di gusto che deve esserci, mentre la quantità dei liquidi è un discorso più delicato, poiché se bevo troppo rischio di pisciare troppo e avere un sapore meno autentico, pur producendo più quantità, mentre se bevo troppo poco rischio di non produrre a sufficienza. Fortunatamente ho tutte le mie serve che mi accompagnano in questa produzione, senza le quali starei in difficoltà e senza supporto fisico e morale."-

-"Quali sono i prodotti più richiesti e i più particolari che offrite, e i loro relativi prezzi?"- Le chiesi versandole un calice di urina che lei definiva "Del Sesso".

-"La mia produzione è variegata, ma non amo forzare le cose andando verso l'innaturalezza del prodotto finale, per cui la divido in tre macro generi:
Il primo, quello dell'alimentazione, quindi un'urina che nasce da un determinato tipo di alimentazione forzata come quelle che abbiamo bevuto finora. Sono tra le più vendute e il loro prezzo si aggira intorno ai cinquanta euro a bottiglia.
Il secondo, che io chiamo "Del Sesso", viene prodotto senza un regime alimentare specifico, bensì con un regime di sesso. Esso comprende due tipologie di urina, la prima viene prodotta in venti giorni in cui faccio sesso e mi masturbo almeno
cinque volte al giorno, la seconda invece avviene in totale castità, cercando di limitare al più possibile persino la libido. Queste due tipologie di urina, seppur non mi costringono ad un regime alimentare, mi mettono però a dura prova fisica e mentale, motivo per cui la produco meno spesso, e il suo costo oscilla tra i centocinquanta e i duecento euro a bottiglia.
E infine abbiamo il terzo genere che comprende i prodotti un po' più particolari, come ad esempio "L'urina dell'alcool", che ottengo tramite regime alimentare di solo alcool per dieci giorni. Questa è quella che produco di meno in assoluto, ma è tra le più apprezzate dagli intenditori e il suo prezzo è di duecento euro a bottiglia.
Poi abbiamo i cosiddetti "Blend", che ottengo mischiando la mia urina con quella di alcune mie serve altamente selezionate per lo scopo, che per la quantità di tempo necessaria, produrranno urina da degustazione che verrà poi mischiata con la mia. Proprio in questo momento stai assaggiando un Blend di cinque mesi fa agrodolce, fatto con le urine mie e di Federica, la serva che hai conosciuto. Il prezzo di questa bottiglia è di cinquanta euro."

-"Cosa stai producendo in questo periodo?"-

-"Mi hai preso in uno dei periodi più impegnativi, perché tra qualche giorno inizierò a produrre "Urina della castità" per un grosso affare. Ho iniziato l'altro ieri la preparazione e la castità. Scarterò tutta la mia urina per i prossimi tre giorni, anche per via di questa bevuta che ci siamo fatti, che potrebbe alterarne il gusto. Non avrò rapporti sessuali né mi masturberò per i prossimi diciassette giorni, fino a fine produzione, e dovrò fare molta attenzione a non eccitarmi o provare libido. Mi dispiace tantissimo, perché avrei davvero voluto scopare e divertirmi con te. Per sdebitarmi, spero accetterai delle bottiglie in regalo e che sarà di tuo gradimento un intrattenimento sessuale da parte di Federica, che è molto brava!"-

Brindammo con un ultimo calice di urina, e Miss G chiamò Federica, ordinandole di andare con me in camera e di servirmi per tutto il tempo che avrei voluto, eseguendo qualsiasi mio ordine.
Prima di lasciarci divertire, volle ringraziarmi offrendo un po' di urina "alla spina", e così io e Federica ci inginocchiammo sotto la vagina di Miss G, facendoci urinare in bocca tutto quel ben di dio che altrimenti avrebbe buttato in un cesso, in quando ancora non adatto alla produzione.







scritto il
2021-07-06
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