Esperimento psico-sessuale
di
Legend
genere
tradimenti
“Sono sicuro che stavolta troverai giovamento se riuscirai a fare questo esperimento!” esclamò il Dott. X.
Mi chiamo A e il mio psicanalista le ha provate tutte le tecniche per tirarmi fuori dalle paranoie persecutorie che riguardano la mia vita sessuale. Questo è l'ultimo tentativo che mi ha proposto di mettere in pratica, se fallirà passerà il mio caso allo psichiatra perchè probabilmente mi avvio a sviluppare una vera e propria malattia mentale da affrontare con un'idonea terapia di psicofarmaci ed eventuale periodo di TSO (trattamento sanitario obbligatorio).
L'esperimento che mi ha consigliato è quello di scrivere su questo sito una sorta di mia confessione sulle principali turbe che offuscano la mia mente e che vorticosamente mi stanno risucchiando in questa sorta di buco nero in cui si sta trasformando la mia vita fatta di sensi di colpa, ansia da prestazione, senso di inadeguatezza, mancanza di autostima, fallimenti familiari e sociali e così via...
Inizio questo tentativo di outing raccontando gli snodi più importanti dei miei ultimi 50 anni.
Parto male, malissimo con un'infanzia da libro cuore: violenze sessuali e incesti sono stati i miei primi approcci al sesso. Questo aspetto ha inevitabilmente compromesso la mia vita e soprattutto la mia sfera sessuale.
Nonostante un inizio genuino, fidanzandomi con una fantastica e seria ragazza che poi sarebbe diventata mia moglie, dopo poco tempo iniziano a manifestrarsi i miei problemi: ansia da prestazione, evitamento del sesso orale (sia attivo che passivo), eiaculazione precoce, repulsione per gli odori del sesso femminile... In pratica, dopo pochi mesi di matrimonio sono già un compendio di psicopatologia del sesso.
Lo psicologo mi ha spiegato che probabilmente molti disturbi derivano dalle situazioni familiari che ho vissuto nell'infanzia e nell'adolescenza. Purtroppo però non riesco ad accettare questa cosa e ho ribaltato tutte le mie inadeguatezze su quella povera donna, S che con infinita pazienza ha cercato di rassicurarmi e infondermi fiducia anche nei momenti di maggiore imbarazzo che ci sono stati nella nostra intimità, senza mai farmeli pesare.
Ovviamente questo non è bastato a farmi superare i blocchi mentali di cui soffro e, da bravo ipocrita codardo, ho continuato a ripetere a mia moglie che i problemi della nostra intimità nascevano da lei, che era poco lubrificata, che non era sufficientemente ricettiva costringendomi a rispettare i suoi tempi di riscaldamento che, seppur piuttosto brevi, erano sufficienti nel migliore dei casi, a procurarmi un'eiaculazione precocissima, in altre circostanze dopo pochi secondi perdevo l'erezione e tutto era rimandato di almeno 15-20 giorni perchè questi, ahimè, erano i miei tempi.
Nonostante tutto, mia moglie che era nel pieno vigore fisico ed ormonale, continuava pazientemente a rincuorarmi e, purtroppo, assecondandomi anche nelle mie errate teorie che la vedevano come una donna non normale che aveva problemi con la sua sessualità anche causa di una fantomatica educazione troppo rigida impartitagli dalla famiglia.
Arrivammo anche al punto di fare consulenze mediche specialistiche per capire quale problema avesse mia moglie, ma non uscì fuori niente di patologico. A quel punto solo un cieco non avrebbe potuto vedere l'evidenza dei fatti e cioè che il vero problema ero io, con i miei handicap e le mie fissazioni sulle cose da non fare nel sesso perchè sono sporche.
A tutto però c'è un limite e così fu anche nel nostro matrimonio “bianco” praticamente senza sesso.
S aveva un desiderio innato, quello di diventare madre e da tempo cercava di raggiungere questo suo legittimo desiderio dando proprio a me l'onore di essere il potenziale padre di suo figlio.
Purtroppo però la nostra sessualità era talmente evanescente che fu praticamente impossibile anche il solo provarci.
S allora si decise a dare le giuste priorità nella sua vita, mettendomi alla porta perchè ero diventato una specie di amicone parassita che viveva da qualche anno dentro casa sua senza nemmeno riuscire a darle quell'unica soddisfazione che lei rincorreva ormai da tanto tempo.
S dopo un periodo di assestamento costatole piuttosto caro dal punto di vista emotivo, riuscì a risollevarsi e iniziò a guardarsi intorno anche perchè era una splendida ragazza, a cui non mancava assolutamente nulla, nemmeno l'indipendenza economica che forse nemmeno io ero stato ancora in grado di costruirmi.
Conobbe ovviamente alcuni uomini che però per un motivo o per l'altro lei non reputava adatti a rivestire il ruolo di padre dei propri figli. Io intanto mi barcamenavo in situazioni e sperimentazioni sessuali sempre più eccessive, con prostitute, tans, rapporti omosessuali e a volte anche sesso a pagamento per compiacere facoltose vecchie coppie che mi assoldavano come un animale del circo per allietarle con i miei servizi dedicati sia a lui che a lei. In quei contesti scoprii la mia vera natura che era dichiaratamente omosessuale, o al massimo bisex.
Non mi risparmiai nemmeno alcune esperienze a sfondo zoofilo quando, particolarmente frustrato per i miei problemi sessuali, pensai che il mio cane fosse il mezzo più adatto per soddisfare le mie necessità senza sentire il peso del giudizio di altre persone.
Fu pura illusione visto che poi mi sentivo letteralmente una merda per aver usato in quel lurido modo quella povera bestia inconsapevole.
Continuavo a sentirmi con S che, per aiutarmi ad uscire da quel tunnel in cui mi ritrovavo, mi concesse qualche piccolo incontro durante i quali mi regalava un po' di autostima facendomi una sega. Percepivo chiaramente che lei lo faceva solo perchè le facevo pena, ma neanche questi suoi sacrifici risolsero il groviglio delle mie ossessioni.
La controllavo in tutto ciò che faceva, le chiedevo ossessivamente delle sue esperienze sessuali, chiedendole anche i minimi particolari. Questa cosa per me è sempre stata super-eccitante! S mi raccontava minuziosamente le sue scopate e io andavo in estasi. Dopo un po' capii che oltre ad essere tendelzialmente frocio, nel ruolo etero ero il più fiero dei cornuti mai esistiti. Forse S percepiva questo e, siccome la cosa non le costava nulla, mi assecondava sperando di sbarazzarsi di me il prima possibile e potersi dedicare alle cose che le stavano veramente a cuore.
Infatti in quel periodo conobbe F, suo coetaneo, giovane medico, che la fece innamorare sul serio. S mi raccontò che oltre ad un'ottima intesa sessuale, aveva trovato finalmente un'uomo con le palle, che la faceva stare bene, la faceva divertire, col quale condivideva anche una parte importante del suo lavoro e che grazie ai suoi incoraggiamenti aumentò notevolmente il reddito di S che poteva permettersi quella vita agiata che l'aveva sempre appagata molto.
Capii subito che S aveva trovato l'altra metà della mela perchè non l'avevo mai sentita così felice ed entusiasta.
Naturalmente per me fu una tranvata colossale.
Le mie mai sopite speranze di ricostruire un rapporto con la mia ex-moglie che solo allora avevo completamente apprezzato in tutte le sue doti, stavano miseramente naufragando, lasciando in me un misto di senso di vuoto e disperazione. Odiavo F che aveva saputo prendere S come nessuno era riuscito a fare, io per primo. Continuavo però a spiare S a distanza, cercando di monitorarne gli spostamenti, le abitudini. Dovevo sapere tutto! Tutto!
Toccai il fondo, mi resi conto di essere diventato anche uno sfigato vuoyeur, ossessionato per una donna che ormai aveva trovato la sua strada, che però non era quella che la portava a me.
La catastrofe si compì quando un maledetto giorno S mi confidò di essere in cinta: F le aveva regalato la cosa più preziosa che io non ero mai riuscito a donarle: un figlio!
Arriviamo praticamente ad oggi.
Lavoro svogliatamente, cerco ancora la mia identità sessuale che attualmente è orientata al travestitismo, superati i 50 anni fingo di avere una vita stimolante, ma in realtà sono disperatamente solo!
Ecco dottore, ho finito la mia terapia.
Un po' mi sento meglio, forse perchè penso che avendo scritto la mia triste storia potrò evitare a qualche altro sfigato di ripetere gli stessi errori fatti da me.
Un ultimo pensiero, voglio rivolgerlo ad S: sei la donna migliore che abbia mai conosciuto, sotto tutti gli aspetti, mentre io sono l'ultimo degli sfigati. Hai fatto bene a lasciarmi perchè eri davvero sprecata per uno come me!
Mi chiamo A e il mio psicanalista le ha provate tutte le tecniche per tirarmi fuori dalle paranoie persecutorie che riguardano la mia vita sessuale. Questo è l'ultimo tentativo che mi ha proposto di mettere in pratica, se fallirà passerà il mio caso allo psichiatra perchè probabilmente mi avvio a sviluppare una vera e propria malattia mentale da affrontare con un'idonea terapia di psicofarmaci ed eventuale periodo di TSO (trattamento sanitario obbligatorio).
L'esperimento che mi ha consigliato è quello di scrivere su questo sito una sorta di mia confessione sulle principali turbe che offuscano la mia mente e che vorticosamente mi stanno risucchiando in questa sorta di buco nero in cui si sta trasformando la mia vita fatta di sensi di colpa, ansia da prestazione, senso di inadeguatezza, mancanza di autostima, fallimenti familiari e sociali e così via...
Inizio questo tentativo di outing raccontando gli snodi più importanti dei miei ultimi 50 anni.
Parto male, malissimo con un'infanzia da libro cuore: violenze sessuali e incesti sono stati i miei primi approcci al sesso. Questo aspetto ha inevitabilmente compromesso la mia vita e soprattutto la mia sfera sessuale.
Nonostante un inizio genuino, fidanzandomi con una fantastica e seria ragazza che poi sarebbe diventata mia moglie, dopo poco tempo iniziano a manifestrarsi i miei problemi: ansia da prestazione, evitamento del sesso orale (sia attivo che passivo), eiaculazione precoce, repulsione per gli odori del sesso femminile... In pratica, dopo pochi mesi di matrimonio sono già un compendio di psicopatologia del sesso.
Lo psicologo mi ha spiegato che probabilmente molti disturbi derivano dalle situazioni familiari che ho vissuto nell'infanzia e nell'adolescenza. Purtroppo però non riesco ad accettare questa cosa e ho ribaltato tutte le mie inadeguatezze su quella povera donna, S che con infinita pazienza ha cercato di rassicurarmi e infondermi fiducia anche nei momenti di maggiore imbarazzo che ci sono stati nella nostra intimità, senza mai farmeli pesare.
Ovviamente questo non è bastato a farmi superare i blocchi mentali di cui soffro e, da bravo ipocrita codardo, ho continuato a ripetere a mia moglie che i problemi della nostra intimità nascevano da lei, che era poco lubrificata, che non era sufficientemente ricettiva costringendomi a rispettare i suoi tempi di riscaldamento che, seppur piuttosto brevi, erano sufficienti nel migliore dei casi, a procurarmi un'eiaculazione precocissima, in altre circostanze dopo pochi secondi perdevo l'erezione e tutto era rimandato di almeno 15-20 giorni perchè questi, ahimè, erano i miei tempi.
Nonostante tutto, mia moglie che era nel pieno vigore fisico ed ormonale, continuava pazientemente a rincuorarmi e, purtroppo, assecondandomi anche nelle mie errate teorie che la vedevano come una donna non normale che aveva problemi con la sua sessualità anche causa di una fantomatica educazione troppo rigida impartitagli dalla famiglia.
Arrivammo anche al punto di fare consulenze mediche specialistiche per capire quale problema avesse mia moglie, ma non uscì fuori niente di patologico. A quel punto solo un cieco non avrebbe potuto vedere l'evidenza dei fatti e cioè che il vero problema ero io, con i miei handicap e le mie fissazioni sulle cose da non fare nel sesso perchè sono sporche.
A tutto però c'è un limite e così fu anche nel nostro matrimonio “bianco” praticamente senza sesso.
S aveva un desiderio innato, quello di diventare madre e da tempo cercava di raggiungere questo suo legittimo desiderio dando proprio a me l'onore di essere il potenziale padre di suo figlio.
Purtroppo però la nostra sessualità era talmente evanescente che fu praticamente impossibile anche il solo provarci.
S allora si decise a dare le giuste priorità nella sua vita, mettendomi alla porta perchè ero diventato una specie di amicone parassita che viveva da qualche anno dentro casa sua senza nemmeno riuscire a darle quell'unica soddisfazione che lei rincorreva ormai da tanto tempo.
S dopo un periodo di assestamento costatole piuttosto caro dal punto di vista emotivo, riuscì a risollevarsi e iniziò a guardarsi intorno anche perchè era una splendida ragazza, a cui non mancava assolutamente nulla, nemmeno l'indipendenza economica che forse nemmeno io ero stato ancora in grado di costruirmi.
Conobbe ovviamente alcuni uomini che però per un motivo o per l'altro lei non reputava adatti a rivestire il ruolo di padre dei propri figli. Io intanto mi barcamenavo in situazioni e sperimentazioni sessuali sempre più eccessive, con prostitute, tans, rapporti omosessuali e a volte anche sesso a pagamento per compiacere facoltose vecchie coppie che mi assoldavano come un animale del circo per allietarle con i miei servizi dedicati sia a lui che a lei. In quei contesti scoprii la mia vera natura che era dichiaratamente omosessuale, o al massimo bisex.
Non mi risparmiai nemmeno alcune esperienze a sfondo zoofilo quando, particolarmente frustrato per i miei problemi sessuali, pensai che il mio cane fosse il mezzo più adatto per soddisfare le mie necessità senza sentire il peso del giudizio di altre persone.
Fu pura illusione visto che poi mi sentivo letteralmente una merda per aver usato in quel lurido modo quella povera bestia inconsapevole.
Continuavo a sentirmi con S che, per aiutarmi ad uscire da quel tunnel in cui mi ritrovavo, mi concesse qualche piccolo incontro durante i quali mi regalava un po' di autostima facendomi una sega. Percepivo chiaramente che lei lo faceva solo perchè le facevo pena, ma neanche questi suoi sacrifici risolsero il groviglio delle mie ossessioni.
La controllavo in tutto ciò che faceva, le chiedevo ossessivamente delle sue esperienze sessuali, chiedendole anche i minimi particolari. Questa cosa per me è sempre stata super-eccitante! S mi raccontava minuziosamente le sue scopate e io andavo in estasi. Dopo un po' capii che oltre ad essere tendelzialmente frocio, nel ruolo etero ero il più fiero dei cornuti mai esistiti. Forse S percepiva questo e, siccome la cosa non le costava nulla, mi assecondava sperando di sbarazzarsi di me il prima possibile e potersi dedicare alle cose che le stavano veramente a cuore.
Infatti in quel periodo conobbe F, suo coetaneo, giovane medico, che la fece innamorare sul serio. S mi raccontò che oltre ad un'ottima intesa sessuale, aveva trovato finalmente un'uomo con le palle, che la faceva stare bene, la faceva divertire, col quale condivideva anche una parte importante del suo lavoro e che grazie ai suoi incoraggiamenti aumentò notevolmente il reddito di S che poteva permettersi quella vita agiata che l'aveva sempre appagata molto.
Capii subito che S aveva trovato l'altra metà della mela perchè non l'avevo mai sentita così felice ed entusiasta.
Naturalmente per me fu una tranvata colossale.
Le mie mai sopite speranze di ricostruire un rapporto con la mia ex-moglie che solo allora avevo completamente apprezzato in tutte le sue doti, stavano miseramente naufragando, lasciando in me un misto di senso di vuoto e disperazione. Odiavo F che aveva saputo prendere S come nessuno era riuscito a fare, io per primo. Continuavo però a spiare S a distanza, cercando di monitorarne gli spostamenti, le abitudini. Dovevo sapere tutto! Tutto!
Toccai il fondo, mi resi conto di essere diventato anche uno sfigato vuoyeur, ossessionato per una donna che ormai aveva trovato la sua strada, che però non era quella che la portava a me.
La catastrofe si compì quando un maledetto giorno S mi confidò di essere in cinta: F le aveva regalato la cosa più preziosa che io non ero mai riuscito a donarle: un figlio!
Arriviamo praticamente ad oggi.
Lavoro svogliatamente, cerco ancora la mia identità sessuale che attualmente è orientata al travestitismo, superati i 50 anni fingo di avere una vita stimolante, ma in realtà sono disperatamente solo!
Ecco dottore, ho finito la mia terapia.
Un po' mi sento meglio, forse perchè penso che avendo scritto la mia triste storia potrò evitare a qualche altro sfigato di ripetere gli stessi errori fatti da me.
Un ultimo pensiero, voglio rivolgerlo ad S: sei la donna migliore che abbia mai conosciuto, sotto tutti gli aspetti, mentre io sono l'ultimo degli sfigati. Hai fatto bene a lasciarmi perchè eri davvero sprecata per uno come me!
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