Isola,
di
Onorevole
genere
etero
Giornata all'isola di C. Dalle 18 in poi la gente inizia ad andare, la spiaggia si svuota. Ultimo bagno, per una foto su alcuni scogli laterali. Mi striscia il culo di spalle sul costume, il cazzo mi si gonfia subito. Lo sente, mi chiede di "essere presa lì". Dagli scogli torniamo in acqua, pochissima gente ormai distante. Le affondo la faccia tra le tette e le mordo e Lecco i capezzoli. Non si tiene +. Scosta la brasiliana e si siede, il palo dentro. Se ne fotte di chi può vedere, inizia un su e giù forsennato. Il rumore dei bacini che sbattono è fortissimo. Una cavalla. Viene mentre le distruggo un capezzolo con le labbra e le schiaffeggio contemporaneamente il culo. Scende, mi prende il cazzo con la destra e me lo mina finché sott'acqua non esce un lungo e denso fiotto di sborra. Non so come, ma a quanto pare non ci ha visto nessuno.
0
voti
voti
valutazione
0
0
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto sucessivo
Pace fatta in doccia
Commenti dei lettori al racconto erotico