Mar y quarta parte
di
Marcy
genere
gay
Quando ci svegliammo era già sera e il mio padrone mi ordinò di vestirmi per andare a cena fuori. Stavo indossando i miei jeans quando lui mi disse che dovevo indossare abbigliamento femminile.
Gli risposi "mio padrone non posso uscire di casa vestito da donna, mi vergogno" lui:"Marcella devi obbedirmi in tutto"
quando mi chiamava al femminile mi eccitavo e lui lo sapeva bene tanto che continuò "dai troietta fatti bella per me".
Così mi truccati,misi una parrucca di cappelli neri lisci a caschetto, indossati perizoma in pizzo nero, calze velate nere con riga dietro, gonna corta in pelle nera e top in seta rosso e scarpe décolleté rosse con tacco 12 che mi alzavano ancor di più il sedere.
Lui mi guardo e palpandomi il culo mi disse "sei la troietta che ho sempre cercato".
Uscimmo a prendere la macchina e camminando sentivo l'aria fresca accarezzarmi le cosce dandomi un senso di piacere.
Arrivati al ristorante ero impaurito ed emozionato ma mi feci coraggio e insieme al mio padrone entrammo.
Ci accolse un cameriere, capelli brizzolati, che ci accompagno al tavolo scelto da Paolo.
Seduti al tavolo Paolo mi dice:"hai sculettato per tutta la sala e in parecchi si sono voltati" io "no è per via dei tacchi non volevo mio padrone"
Il cameriere avvicinò per prendere le ordinazioni e mentre scriveva e parlava i suoi occhi guardavano spesso m le mie cosce, coperte solo in parte dalla corta gonna.
Quando si allontanò Paolo mi disse "hai fatto colpo" io sorrisi.
Paolo: seducilo
Io:padrone mio cosa? Non ho capito.
Paolo: gli piaci.. Si vede da come ti guarda. Provocalo, fai la sexy.
Io: non so se ci riesco!
Paolo: troia sai bene come fare.
Così quando il cameriere tornò portando gli antipasti lo ringrazia facendogli l'occhiolino e un sorrisetto malizioso.
Paolo:dai Marcella più provocante.
Quando tornò a ritirare i piatti gli dissi"mmmmmm...buonissimo!
Egli strizzati nuovamente l'occhiolino.
Questa situazione iniziava a piacermi e tra un bicchiere di vino e l'altro mi sono lasciato andare anzi lasciata andare mi sentivo una vera porca in calore.
Il cameriere ritornò con un'altra portata e quando mise il piatto davanti a me, fissò lo sguardo sulle mie cosce ed io porca come sono le ho aperte un pochino.
Mi ha guardato ed io gli ho sorriso.
Paolo non ha visto cosa avevo fatto e gli ho raccontato.
Paolo: brava continua così...mi ecciti.
Quando il cameriere ritorno a riprendere i piatti lo guardai negli occhi e mettendo la mia mano sulla sua gli dissi" mmmmm...mi piace" lo vidi imbarazzato e continuai "...mi piace... molto la cucina di questo locale, verrò altre volte"
Lui mi ringraziò e ci portò dell'amaro offerto da lui ed io che ormai avevo perso ogni freno inibitorio sorridendo gli dissi: "speravo in qualcosa più dolce" e abbassai lo sguardo sulla patta dei suoi pantaloni.
Lui:desidera qualcos'altro?
Io: si...ma magari la prossima volta.
Egli gli strizzai occhio.
Paolo pago e andammo in macchina.
Paolo:sei stata bravissima...ho il cazzo duro"
Mi abbassai gli aprii i pantaloni gli uscii il cazzo e vogliosa com'ero iniziai a fargli un pompino dietro un albero, incurante che eravamo ancora nel parcheggio del ristorante.
La mia bocca vogliosa come non mai ingoiava tutto quel cazzo fino in gola e nel risalire lo succhiavo avidamente e mentre le labbra stringevano sotto la cappella la lingua roteava tutt'intorno.
Lo sentivo gemere di piacere.
Paolo: sisiiii così troia succhia pensa che sia quello del cameriere.
Io:mmmmmm.....mmmmm....si gli faccio un pompino lo faccio godere... mmmmm ha un bel cazzo.... Mmmmmmm.....
Paolo si accorse che il cameriere era uscito fuori a fumare e ci aveva notati.
Paolo:zitta e continua a succhiare puttana pensa al cazzo del cameriere.
Non mi disse nulla del cameriere avvicitatosi furtivamente ci spiava.
Paolo:oooh si così...ti piacerebbe essere scopata da 2 cazzi
Io:si mio padrone farei di tutto per vederti godere....mi farei scompare anche dal cameriere se vuoi questo.
Paolo sapendo di esser spiato mi disse "allora torneremo e ti farai scompare da lui.
Gli risposi "mio padrone non posso uscire di casa vestito da donna, mi vergogno" lui:"Marcella devi obbedirmi in tutto"
quando mi chiamava al femminile mi eccitavo e lui lo sapeva bene tanto che continuò "dai troietta fatti bella per me".
Così mi truccati,misi una parrucca di cappelli neri lisci a caschetto, indossati perizoma in pizzo nero, calze velate nere con riga dietro, gonna corta in pelle nera e top in seta rosso e scarpe décolleté rosse con tacco 12 che mi alzavano ancor di più il sedere.
Lui mi guardo e palpandomi il culo mi disse "sei la troietta che ho sempre cercato".
Uscimmo a prendere la macchina e camminando sentivo l'aria fresca accarezzarmi le cosce dandomi un senso di piacere.
Arrivati al ristorante ero impaurito ed emozionato ma mi feci coraggio e insieme al mio padrone entrammo.
Ci accolse un cameriere, capelli brizzolati, che ci accompagno al tavolo scelto da Paolo.
Seduti al tavolo Paolo mi dice:"hai sculettato per tutta la sala e in parecchi si sono voltati" io "no è per via dei tacchi non volevo mio padrone"
Il cameriere avvicinò per prendere le ordinazioni e mentre scriveva e parlava i suoi occhi guardavano spesso m le mie cosce, coperte solo in parte dalla corta gonna.
Quando si allontanò Paolo mi disse "hai fatto colpo" io sorrisi.
Paolo: seducilo
Io:padrone mio cosa? Non ho capito.
Paolo: gli piaci.. Si vede da come ti guarda. Provocalo, fai la sexy.
Io: non so se ci riesco!
Paolo: troia sai bene come fare.
Così quando il cameriere tornò portando gli antipasti lo ringrazia facendogli l'occhiolino e un sorrisetto malizioso.
Paolo:dai Marcella più provocante.
Quando tornò a ritirare i piatti gli dissi"mmmmmm...buonissimo!
Egli strizzati nuovamente l'occhiolino.
Questa situazione iniziava a piacermi e tra un bicchiere di vino e l'altro mi sono lasciato andare anzi lasciata andare mi sentivo una vera porca in calore.
Il cameriere ritornò con un'altra portata e quando mise il piatto davanti a me, fissò lo sguardo sulle mie cosce ed io porca come sono le ho aperte un pochino.
Mi ha guardato ed io gli ho sorriso.
Paolo non ha visto cosa avevo fatto e gli ho raccontato.
Paolo: brava continua così...mi ecciti.
Quando il cameriere ritorno a riprendere i piatti lo guardai negli occhi e mettendo la mia mano sulla sua gli dissi" mmmmm...mi piace" lo vidi imbarazzato e continuai "...mi piace... molto la cucina di questo locale, verrò altre volte"
Lui mi ringraziò e ci portò dell'amaro offerto da lui ed io che ormai avevo perso ogni freno inibitorio sorridendo gli dissi: "speravo in qualcosa più dolce" e abbassai lo sguardo sulla patta dei suoi pantaloni.
Lui:desidera qualcos'altro?
Io: si...ma magari la prossima volta.
Egli gli strizzai occhio.
Paolo pago e andammo in macchina.
Paolo:sei stata bravissima...ho il cazzo duro"
Mi abbassai gli aprii i pantaloni gli uscii il cazzo e vogliosa com'ero iniziai a fargli un pompino dietro un albero, incurante che eravamo ancora nel parcheggio del ristorante.
La mia bocca vogliosa come non mai ingoiava tutto quel cazzo fino in gola e nel risalire lo succhiavo avidamente e mentre le labbra stringevano sotto la cappella la lingua roteava tutt'intorno.
Lo sentivo gemere di piacere.
Paolo: sisiiii così troia succhia pensa che sia quello del cameriere.
Io:mmmmmm.....mmmmm....si gli faccio un pompino lo faccio godere... mmmmm ha un bel cazzo.... Mmmmmmm.....
Paolo si accorse che il cameriere era uscito fuori a fumare e ci aveva notati.
Paolo:zitta e continua a succhiare puttana pensa al cazzo del cameriere.
Non mi disse nulla del cameriere avvicitatosi furtivamente ci spiava.
Paolo:oooh si così...ti piacerebbe essere scopata da 2 cazzi
Io:si mio padrone farei di tutto per vederti godere....mi farei scompare anche dal cameriere se vuoi questo.
Paolo sapendo di esser spiato mi disse "allora torneremo e ti farai scompare da lui.
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