La nuova vicina 4 di 5
di
Badwriter
genere
incesti
Il giorno dopo nonna approfitta degli ultimi giorni in città per andare a far come per con mia madre Luisella che la passa a prendere di buon ora mentre sto ancora dormendo.
Quando mi alzo, con la mia bella erezione pronta, mi faccio un caffè e sbircio dal terrazzo se c’è il famoso segnale.
Via libera. Un perizoma nero in bella vista.
Finisco al volo il caffè e infilata una vestaglia scendo in ascensore.
Lei mi apre semi nuda. Una visione fantastica. Indossa solo un pareo trasparente che copre appena il suo pelo pubico ben pettinato e non nasconde quasi nulla delle sue belle tettone.
‘Tesoro’ mi accoglie saltandomi al collo e iniziamo a limonare come due pazzi mentre lenti andiamo verso la camera da letto.
Mi spoglio (ci vuole poco), mi sdraio sul letto e Sandra inizia un gioco di bocca fantastico che poi migliora quando mi fa infilare l’asta fra le poppe e continua a pompare a tutta forza….
Poi tocca a me darmi da fare. Mi tuffo a pesce sul suo intimo e inizio a giocare con la lingua succhiando, leccando, bevendo tutto quel dolce nettare dissetante…
Sandra mi viene in bocca più volte e decide di non poterne più. Scivola morbida sul materasso e mi offre le gambe spalancate aspettando che la penetri a tutta forza cosa che non esito a fare dominandola con la mia asta di marmo…
Pompo, pompo e pompo e a lei non basta mai. Più viene e più mi implora di continuare. Le vengo dentro due volte e ancora non smettiamo.
‘Cara senza offesa ma sei una vera ninfomane’.
‘Dillo a quel cornuto di mio marito’ geme lei.
Un po provo compassione per lui, per una così dovresti averlo di marmo. Mi sa che non si fermerebbe mai.
‘Dura poco?’ chiedo.
‘Qualche minuto e col vento a favore poi gli viene molle e stop…. Sto perverso’.
‘A è perverso?’ chiedo senza smettere di pompare.
‘Gli piace sua madre a sto stronzo’.
‘Cosa?’.
‘All’inizio non lo avevo capito, credevo fosse solo un problema fisico per cui ci metteva due minuti e poi gli crollava l’erezione. Per quello sono diventata così brava con le spagnole capisci…’.
‘Cioè gli veniva molle senza eiaculare?’.
‘Già…. E così mi mettevo sotto io di bocca… Roba da slogarmi una mascella. Poi ho visto che l’unica cosa che lo faceva schizzare era mettermelo fra le poppe e così facevamo… Però piano piano anche quello pareva finire sempre prima fin che praticamente lo facevamo si e no due volte al mese’.
‘Mentre tu l’avresti voluto due volte al giorno giusto?’ dico mentre le mordo un capezzolo.
‘Ma minimo….’.
‘Ti va un po a pecora?’ propongo.
‘Ummm ottimo così sento di più’ e lesta mi scivola da sotto e si mette in posizione mettendo bene in posizione il suo culetto sodo.
La afferro per i fianchi e introduco strappandole un sospiro soddisfatto.
L’asta entra tutta. Sandra bela di piacere. Inizio a fotterla piano piano per farglielo gustare tutto.
‘comunque per fartela breve una sera l’ho beccato a letto che si faceva una sega. Nudo, in mezzo al letto col cazzo in mano più duro di quanto io abbia mai ricordato… E guardava delle foto’.
‘A!’.
‘Allora gli faccio; Riccardo ma che cazzo fai e lui lesto cerca di nascondere le foto che però gli cascano a terra e….sorpresa…. era sua mamma. Una serie di foto di quella vecchia stronza. Ma non roba normale. In una era a pecorina, in un’altra pisciava….prendeva il sole’.
‘Nuda?’.
‘Ovvio che era nuda’.
‘Quindi non erano foto rubate si era messa in posa’.
‘Già… Così l’ho affrontato di punta e gli ho fatto sputare tutto. Viene fuori che era stata lei a sverginarlo. Sta vecchia ciabatta si era scopata il figlio adolescente capisci…. e non solo l’aveva scopato ma continuavano a farlo’.
‘E trascurava te…’.
‘In tutti i sensi. L’unica cosa che ancora gli piaceva da me era la spagnola perchè anche sua madre gliene faceva un sacco visto che aveva due tette più grosse delle mie….’.
‘E ora la scopa ancora questa mamma?’.
‘No perché la troia è morta…. E pensa un po’, infarto… Mentre chiavavano’.
‘Bhe bella morte’.
‘Già. Comunque sia morta la vecchia speravo che la fissa per le ciabatte gli fosse passata invece nulla…. Continua a ignorarmi, ogni tanto tira fuori le foto di sua madre, si chiude in bagno e si fa le sue pippe felice…. Ti pare che devo stare ad aspettare uno così, chiaro che vado a dare la figa e il culo a chi apprezza’.
Mi fermo, le accarezzo i glutei e con un dito le solletico il buco del culo ‘a proposito di dare il culo….’.
‘A ok…. Fai pure…. Piano però che una trave così non l’ho mai presa’.
‘Tranquilla faccio pianisssimoooooooo’ e spingo il cazzo nel suo culo. Lento ma costante la penetra fino ai coglioni.
‘Ooooooo che meraviglia….. ummmmm’ non sazia Sandra si ficca pure due dita nella figa e si masturba dolcemente mentre ancheggia avanti e indietro per farsi sodomizzare fino al midollo.
‘Dai dai spaccami…….’.
Punto i piedi e con tutta la forza che ho prendo a fotterla come un pazzo ‘O si….. Ti spacco il culoooooo siiiiiii’.
‘Dai dai che sono la tua troia daiiiii’.
‘Si hai ragione sei proprio una maledetta troia!’ esclama una voce alle nostre spalle. Ci fermiamo e ci voltiamo. Sua madre Cristina, la vecchia stronza, ci guarda male col suo sguardo perennemente incazzato ‘Nemmeno un giorno hai resistito mignotta!’
‘Mamma io…..’.
‘Io un bel niente. Vuoi proprio farci diventare la barzelletta della città anche qui puttana!’.
Sandra si alza in piedi incazzata nera. Le sue tette dondolano ritmicamente mentre sfida la madre ‘Allora divorzio! Divorzio e mi trovo un uomo vero come questo qui! Guarda che arnese! Questo voglio’.
‘Nella nostra famiglia non si divorzia e lo sai. Piantala’.
‘Vecchia bastarda che non sei altro. Che pretendi? Che stia tutta la vita a farmi ditalini perchè vuoi un genero ricco che ti mantenga!?’.
‘E’ il tuo dovere. Tu me lo devi!’ dichiara la madre autoritaria.
‘E tu mi devi dieci anni di cazzo che non ho avuto. Capito!’.
Parte una sberla che colpisce al volto Sandra. Anche le poppe accusano il colpo e ciondolano incontrollate. Sandra piange sempre più forte. Si poggia una mano sulla guancia ferita e squadra la madre con tutta la rabbia che ha in corpo ‘Muori vecchia ciabatta repressa…’ e scappa in bagno.
Resto solo e nudo a fissare la vecchia ‘Io sarei il vicino di casa se si ricorda….’.
Lei mi fissa con quegli occhi rabbiosi e senza cambiare espressione mormora ‘Si si mi ricordo…. Avevo capito subito che eri di quei tipi che non rispettano nulla…. Lo sai che è sposata vero?’.
‘Si me lo ha accennato’ annuisco mentre lei chiude la porta a chiave…
‘Con uno sfigato….’ aggiunge.
‘Bhe poverino’.
‘Però ci mantiene lui quindi va rispettato…. Non si può diventare la troia della città un’altra volta capisci?’.
‘Guardi che io sono la discrezione fatta a persona’.
‘Davvero? Ora vediamo….’ e senza aggiungere altro si apre la camicetta svelando due bocce da competizione…
‘Io sono vedova e liberissima’ sussurra mentre per la prima volta le si stampa un sorriso sul volto.
Neanche a dirlo il cazzo mi tira più che mai.
Quando mi alzo, con la mia bella erezione pronta, mi faccio un caffè e sbircio dal terrazzo se c’è il famoso segnale.
Via libera. Un perizoma nero in bella vista.
Finisco al volo il caffè e infilata una vestaglia scendo in ascensore.
Lei mi apre semi nuda. Una visione fantastica. Indossa solo un pareo trasparente che copre appena il suo pelo pubico ben pettinato e non nasconde quasi nulla delle sue belle tettone.
‘Tesoro’ mi accoglie saltandomi al collo e iniziamo a limonare come due pazzi mentre lenti andiamo verso la camera da letto.
Mi spoglio (ci vuole poco), mi sdraio sul letto e Sandra inizia un gioco di bocca fantastico che poi migliora quando mi fa infilare l’asta fra le poppe e continua a pompare a tutta forza….
Poi tocca a me darmi da fare. Mi tuffo a pesce sul suo intimo e inizio a giocare con la lingua succhiando, leccando, bevendo tutto quel dolce nettare dissetante…
Sandra mi viene in bocca più volte e decide di non poterne più. Scivola morbida sul materasso e mi offre le gambe spalancate aspettando che la penetri a tutta forza cosa che non esito a fare dominandola con la mia asta di marmo…
Pompo, pompo e pompo e a lei non basta mai. Più viene e più mi implora di continuare. Le vengo dentro due volte e ancora non smettiamo.
‘Cara senza offesa ma sei una vera ninfomane’.
‘Dillo a quel cornuto di mio marito’ geme lei.
Un po provo compassione per lui, per una così dovresti averlo di marmo. Mi sa che non si fermerebbe mai.
‘Dura poco?’ chiedo.
‘Qualche minuto e col vento a favore poi gli viene molle e stop…. Sto perverso’.
‘A è perverso?’ chiedo senza smettere di pompare.
‘Gli piace sua madre a sto stronzo’.
‘Cosa?’.
‘All’inizio non lo avevo capito, credevo fosse solo un problema fisico per cui ci metteva due minuti e poi gli crollava l’erezione. Per quello sono diventata così brava con le spagnole capisci…’.
‘Cioè gli veniva molle senza eiaculare?’.
‘Già…. E così mi mettevo sotto io di bocca… Roba da slogarmi una mascella. Poi ho visto che l’unica cosa che lo faceva schizzare era mettermelo fra le poppe e così facevamo… Però piano piano anche quello pareva finire sempre prima fin che praticamente lo facevamo si e no due volte al mese’.
‘Mentre tu l’avresti voluto due volte al giorno giusto?’ dico mentre le mordo un capezzolo.
‘Ma minimo….’.
‘Ti va un po a pecora?’ propongo.
‘Ummm ottimo così sento di più’ e lesta mi scivola da sotto e si mette in posizione mettendo bene in posizione il suo culetto sodo.
La afferro per i fianchi e introduco strappandole un sospiro soddisfatto.
L’asta entra tutta. Sandra bela di piacere. Inizio a fotterla piano piano per farglielo gustare tutto.
‘comunque per fartela breve una sera l’ho beccato a letto che si faceva una sega. Nudo, in mezzo al letto col cazzo in mano più duro di quanto io abbia mai ricordato… E guardava delle foto’.
‘A!’.
‘Allora gli faccio; Riccardo ma che cazzo fai e lui lesto cerca di nascondere le foto che però gli cascano a terra e….sorpresa…. era sua mamma. Una serie di foto di quella vecchia stronza. Ma non roba normale. In una era a pecorina, in un’altra pisciava….prendeva il sole’.
‘Nuda?’.
‘Ovvio che era nuda’.
‘Quindi non erano foto rubate si era messa in posa’.
‘Già… Così l’ho affrontato di punta e gli ho fatto sputare tutto. Viene fuori che era stata lei a sverginarlo. Sta vecchia ciabatta si era scopata il figlio adolescente capisci…. e non solo l’aveva scopato ma continuavano a farlo’.
‘E trascurava te…’.
‘In tutti i sensi. L’unica cosa che ancora gli piaceva da me era la spagnola perchè anche sua madre gliene faceva un sacco visto che aveva due tette più grosse delle mie….’.
‘E ora la scopa ancora questa mamma?’.
‘No perché la troia è morta…. E pensa un po’, infarto… Mentre chiavavano’.
‘Bhe bella morte’.
‘Già. Comunque sia morta la vecchia speravo che la fissa per le ciabatte gli fosse passata invece nulla…. Continua a ignorarmi, ogni tanto tira fuori le foto di sua madre, si chiude in bagno e si fa le sue pippe felice…. Ti pare che devo stare ad aspettare uno così, chiaro che vado a dare la figa e il culo a chi apprezza’.
Mi fermo, le accarezzo i glutei e con un dito le solletico il buco del culo ‘a proposito di dare il culo….’.
‘A ok…. Fai pure…. Piano però che una trave così non l’ho mai presa’.
‘Tranquilla faccio pianisssimoooooooo’ e spingo il cazzo nel suo culo. Lento ma costante la penetra fino ai coglioni.
‘Ooooooo che meraviglia….. ummmmm’ non sazia Sandra si ficca pure due dita nella figa e si masturba dolcemente mentre ancheggia avanti e indietro per farsi sodomizzare fino al midollo.
‘Dai dai spaccami…….’.
Punto i piedi e con tutta la forza che ho prendo a fotterla come un pazzo ‘O si….. Ti spacco il culoooooo siiiiiii’.
‘Dai dai che sono la tua troia daiiiii’.
‘Si hai ragione sei proprio una maledetta troia!’ esclama una voce alle nostre spalle. Ci fermiamo e ci voltiamo. Sua madre Cristina, la vecchia stronza, ci guarda male col suo sguardo perennemente incazzato ‘Nemmeno un giorno hai resistito mignotta!’
‘Mamma io…..’.
‘Io un bel niente. Vuoi proprio farci diventare la barzelletta della città anche qui puttana!’.
Sandra si alza in piedi incazzata nera. Le sue tette dondolano ritmicamente mentre sfida la madre ‘Allora divorzio! Divorzio e mi trovo un uomo vero come questo qui! Guarda che arnese! Questo voglio’.
‘Nella nostra famiglia non si divorzia e lo sai. Piantala’.
‘Vecchia bastarda che non sei altro. Che pretendi? Che stia tutta la vita a farmi ditalini perchè vuoi un genero ricco che ti mantenga!?’.
‘E’ il tuo dovere. Tu me lo devi!’ dichiara la madre autoritaria.
‘E tu mi devi dieci anni di cazzo che non ho avuto. Capito!’.
Parte una sberla che colpisce al volto Sandra. Anche le poppe accusano il colpo e ciondolano incontrollate. Sandra piange sempre più forte. Si poggia una mano sulla guancia ferita e squadra la madre con tutta la rabbia che ha in corpo ‘Muori vecchia ciabatta repressa…’ e scappa in bagno.
Resto solo e nudo a fissare la vecchia ‘Io sarei il vicino di casa se si ricorda….’.
Lei mi fissa con quegli occhi rabbiosi e senza cambiare espressione mormora ‘Si si mi ricordo…. Avevo capito subito che eri di quei tipi che non rispettano nulla…. Lo sai che è sposata vero?’.
‘Si me lo ha accennato’ annuisco mentre lei chiude la porta a chiave…
‘Con uno sfigato….’ aggiunge.
‘Bhe poverino’.
‘Però ci mantiene lui quindi va rispettato…. Non si può diventare la troia della città un’altra volta capisci?’.
‘Guardi che io sono la discrezione fatta a persona’.
‘Davvero? Ora vediamo….’ e senza aggiungere altro si apre la camicetta svelando due bocce da competizione…
‘Io sono vedova e liberissima’ sussurra mentre per la prima volta le si stampa un sorriso sul volto.
Neanche a dirlo il cazzo mi tira più che mai.
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