Love story

di
genere
bisex

Mi chiamo G.
A maggio mi sono lasciato con la mia ragazza con la quale sarei dovuto partire e per distrarmi sono andato in vacanza ad agosto in Calabria. Lì c'era il mio amico L. in vacanza con i genitori. Tra me e L. c'è sempre stato un ottimo rapporto, tanto che abbiamo condiviso scuole e passioni insieme. Mi è stato molto vicino quando sono ritornato single e questo ci ha avvicinato molto sotto vari punti di vista. Ho passato due settimane fantastiche, la seconda più di tutte perché ho scoperto un lato di me che non conoscevo.
L. era in vacanza con la sua famiglia in una casetta sul mare ed io fittai fortunatamente all'ultimo una casetta vicino la sua, molto più piccola ovviamente poiché ero da solo. I primi giorni si dividevano tra mare, sole e giochi sulla spiaggia, la sera uscivamo con gli amici del lido, e sembrava tutto filare normale. Le mattinate in mare le passavamo o con gli altri oppure da soli sul materassino, a volte facendoci massaggi a vicenda senza malizia. Quando giocavamo sulla sabbia non mancava mai che ci rotolavamo uno addosso all'altro. Lo facevamo con semplicità, senza secondi fini. Una sera però, io ed L. rimanemmo a chiacchierare sulla spiaggia fino a tardi. Eravamo soli e c'era solo il mare a farci da sfondo sonoro. Parlammo di ogni cosa, dei nostri desideri più nascosti, del sesso e di esperienze. Immaginai anche me e lui a scopare e questo mi provocò un'erezione che al buio per fortuna non si vide. La serata finì là. Il giorno dopo L. venne a portarmi il caffè. Per tutta la notte non avevo dormito pensando a me ed L. e a come la vacanza ci stava portando ad uno strano binario. Avevo anche pensato e ripensato a come potesse essere a scopare con un uomo, anzi con L. Così quando aprii la porta avevo una notevole erezione che sbucava dagli slip. L. se ne accorse subito ma non disse nulla. Prendemmo il caffè poi mi disse con coraggio che tutta la notte aveva pensato a me, e che mi aveva pensato per la prima volta sotto un altro punto di vista. Non lo feci finire di parlare che gli dissi la stessa cosa. Fu in un attimo, ci baciammo. Avevo ancora l'alito del sonno ma L. non se ne curó. Aveva la lingua nella mia bocca e la agitava senza smettere un istante. Avvicinai io mio corpo also e sentii la sua erezione fare capolino. Infilai una mano nel suo pantaloncino e tirai fuori il cazzo, lo maneggiai con delicatezza mentre baciavo il collo arrivando fino ai lobi e scendendo poi il petto. Con la lingua scesi fino all ombelico e poi risalii ai capezzoli sempre tenendo il suo cazzo in mano. Lo denudai completamente. Misi la faccia vicino pisello e sniffai, assorbii l'odore del suo cazzo, e poi quello delle palle. Le leccai una ad una prima con la lingua poi con le labbra. Salii l'asta fino alla capocchia che grondava di liquido. Con piccoli baci scesi fino alle palle di nuovo e risalii. Feci questo per un po', poi mossi le labbra sulla capocchia e piano piano infilai tutto il cazzo in bocca. Alzai lo sguardo verso L. che mi mise una mano tra i capelli e non aspettava altro che me. Così cominciai a succhiarlo, bagnandolo di saliva ad ogni lappata, con le mani accarezzavo il suo petto, la schiena e scendevo alle antiche strizzandole. Lo spompinai per qualche minuto finché non mi alzai e mi denudai degli slip. Presi L. per mano e lo portai vicino al letto. Mi misi carponi e lo invitai ad avvicinarsi. L. aprì le mie chiappe e intrufoló la lingua. Cominciò a leccarmi ogni angolo del culo, sul buchetto si soffermava di più, voleva quasi entrare. Sputó un paio di volte sull'ano e con un dito si fece largo per aprirmi. Un dito poi divennero due. L. si sistemó dietro di me, mi misi completamente a pecora e lui entró gradualmente e lentamente nel mio culo. Si appoggiò con le palle entrando del tutto e rimase immobile qualche secondo, il tempo di abituarmi. Iniziò a scoparmi, sempre più veloce, prendevamo il ritmo man mano e man mano stavo godendo sempre di più. L. teneva le mie chiappe ben aperte ed il suo cazzo entrava e usciva come uno stantuffo. Doveva sborrare e così lo pregai di farlo dentro me: "vienimi dentro ti prego". Un liquido caldo mi pervase dall'interno mentre L. gemeva ad alta voce dopo aver cacciato ogni goccia di sborra. Mi stesi a pancia in su, L. su di me mi baciò accarezzandomi ogni parte del corpo, scese fino al cazzo e lo succhió, fece colare la saliva fino a bagnarlo totalmente, si sedette sulla mia faccia e mangiai dal suo culo. Il sapore del suo didietro era molto più saporito di quello del suo cazzo. Allargai per bene il suo buchetto vergine e lo feci accomodare sulla mia mazza bagnata. Entrai con facilità, lui subito si mosse su e giù. Ero eccitato da morire e vederlo prendere il mio cazzo mi fece sborrare dopo poco nel suo culo.
L. tornò a casa pieno di sborra e ci incontrammo più tardi. Passammo la giornata normalmente come le altre. Anche l'indomani mattina quando mi venne a portare il solito caffè non successe nulla.
Il pomeriggio però, dopo aver pranzato insieme dai suoi dissi che sarei andato a casa per riposare un po'. L. venne con me. Ci chiudemmo in camera con il ventilatore e ci mettemmo a letto. Quel giorno faceva caldissimo così mi tolsi le mutande dicendo che mi sentivo tutto appiccicato e gli disse che se voleva poteva farlo anche lui. Non se lo fece ripetere due volte che ci trovammo di nuovo nudi nel mio letto. Mi girai verso L. e lo baciai, lui ricambió e disse che gli ero mancato in queste 24ore. I nostri peni erano già dritti in piedi, accarezzai il volto di L, poi scesi con la mano sul suo torace fino al cazzo. Qualche colpo di sega e mi avvicinai con la faccia. Di nuovo annusai quel cazzo e cominciai a leccarlo. Lo presi in bocca e mi misi completamente su L. dandogli il culo. Eravamo in posizione della 69. L. mi leccava il culo ed io lo spompinavo, a tratti mi fermavo perché la sua lingua si intrufolava dentro facendomi impazzire. Strinsi la sua capocchia tra le labbra e succhiai con forza per varie volte. Sentii L. dietro di me gemere e mi ritrovai la gola inondata di sperma che non esitai ad ingoiare. L. si tolse da sotto a me e mi fece alzare. Si fiondó subito sul mio cazzo e lo prese in bocca, il suo pompino era formidabile, mi leccava e succhiava allo stesso tempo, mentre aveva il mio pene in bocca la sua lingua vellutata lo accarezzava. "Voglio ingoiarti, vienimi in bocca" mi disse tra una leccata e l'altra. Sborrai con passione e lui si bevve ogni singolo centilitro. Mi stesi di schiena, avevo ancora la sua saliva dietro al culo. L. si inserì dentro di me cominciando a baciarmi e mischiando le nostre sborre. Il mio culo era dilatato e lo accolse facilmente stavolta. Intrecciai le gambe dietro la sua schiena sollevando di più il culo, con le mani lo strinsi a me. L. mi fottè per bene ansimando nel mio orecchio. "Sborrami addosso, spruzzami ovunque". L. uscì da dentro di me in tempo per sborrarmi sul cazzo e sul torace. Si mise a pecora davanti a me e mi invitó ad entrare. Lo scopai da subito selvaggiamente, le mie palle sbattevano sulle chiappe producendo un rumore fantastico, lo scopai per pochi minuti perché venni e prima di venire lo tolsi da culo e gli sborrai sulle chiappe.
L. ed io passammo il pomeriggio da me, la sera uscimmo con gli amici e per quel giorno fu tutto. Il giorno dopo ci vedemmo direttamente a mare. Verso il pomeriggio eravamo sul lido, accompagnai L. al bar e lui si avviò in bagno. Lo seguii perché ci dovevo andare pure io. Eravamo soli così entrai insieme al mio amico, mentre lui pisciava mi abbassai io costume e iniziai a strusciarmi tra le sue chiappe col mio cazzo già eretto. Gli sussurrai mentre gli leccavo l'orecchio che lo volevo: "Stasera perché non vieni da me invece di uscire? Ho una voglia matta di fotterti e scoparti a sangue". Si eccitó così tanto che ci vollero diversi minuti prima che potessimo uscire.
La sera come stabilito venne da me. Era passata un'intera giornata dal pomeriggio precedente ed avevo voglia di lui come non mai. Per non correre rischi L. si era preparato come se dovessimo uscire e così prima di buttarci a letto lo spogliai di ogni indumento. Spogliarlo mi eccitó molto, baciargli il corpo mentre lo denudavo mi fece bollire il sangue dentro me. Mi inginocchiai e iniziai a fargli un pompino, lo guardavo negli occhi mentre succhiavo e mi appassionavo al suo attrezzo. L mi disse che stava per venire così presi la decisione in un attimo: "sborrami in faccia amore". Mi feci sborrare sulla faccia sulle labbra e sul mento, L era soddisfatto ed io pure, ci buttammo a letto finalmente, lui su di me. Cominciò a farmi un pompino molto intensamente e quando stetti per arrivare si fece venire anche lui in faccia. Ci mettemmo stesi su di un lato, io gli diedi la schiena e lui subito ne approfittó per entrare dentro di me. Con una mano mi teneva la testa, con l'altra mi sollevava la gamba mentre il suo cazzo mi scopava. Venne dopo poco dentro di me riempiendomi ancora una volta del suo sperma. L. si stese di schiena e mi accolse dentro di lui. Lo scopai tenendoli le gambe sollevate, i suoi piedi appena lavati profumavano e così ne fui attirato. Li leccai dedicandomi in particolare alle dita e poi alla pianta del piede. L gemeva ed io lo scopavo sempre più forte finché non venii dentro di lui.
L tornò a casa ma lo invitai a dormire da me il giorno successivo. Per tutta la giornata non vedevo l'ora arrivasse la sera. Quando L. venne da me lo accolsi in accappatoio, me lo fece scivolare sui piedi e ci baciammo. Spogliai L di tutti i vestiti e lo spinsi sul letto. Presi il suo cazzo in bocca mentre lui aveva le mie chiappe in faccia. Ci mettemmo in modo tale che stando a 69 potevamo succhiarci entrambi i cazzi. Per la prima volta sborrammo quasi insieme finendoci uno in bocca all'altro. Ci abbracciammo e rimanemmo così per un po'. Appena vidi che L era pronto a ripartire mi alzai e misi a 90 sul tavolo, a chiappe aperte. "Ora fottimi così amore" lo invitaii. Non se lo fece ripetere che subito mi penetró e mi scopó sul tavolo fino a sborrarmi sulle chiappe. Mi sedetti sulla sedia e lui a cavalcioni su di me. Mi cavalcó per qualche minuto finché non sborrai dentro lui. Un altro round lo facemmo nel letto. Si stese a pancia in giù per farsi fare un massaggio. Massaggio che duró poco perché mi strusciai tra le sue chiappe fino ad incularlo abbondantemente una terza volta. Ci facemmo anche una doccia e sotto l'acqua tiepida mi prese una terza volta anche lui. Scopammo tutta la notte e al mattino eravamo ancora a letto insieme come due innamorati.
scritto il
2021-09-20
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