Inizio a conoscere mia moglie

di
genere
trio

Io ed Anna siamo sposati da 20 e nell’ultimo periodo, per chi mi segue, sono accaduti un po' di eventi che hanno riacceso di molto i nostri sensi e la nostra libido.
Però ci sono state delle situazioni, non ricordo se i primi anni di matrimonio o non eravamo ancora sposati, molto fuori dagli schemi di una coppia “normale”
Mi piaceva raccontarle quando scopavamo, delle storie inventate con uomini che ad esempio per aiutarla a sistemare la foratura iniziavano a palparla e altro e la costringevano a succhiargli i cazzi e farsi scopare. Lei con questi racconti si sbrodolava e aveva più orgasmi mentre me la scopavo.
Ci regalarono una vacanza in trentino a fine settembre, c’era pochissima gente. Stavamo in un residence con diversi confort, tra cui anche la sauna. C’erano due coppie di signori sulla sessantina e poi non vedemmo, almeno ci sembrava, nessun altro.
Il primo giorno prendemmo le bici e facemmo un bel giro, tornammo di sera e pensammo prima di mangiare di rilassarci e fare una sauna. Andammo al piano di sotto e ci preparammo, eravamo da soli. La sauna era piccola ci entravano massimo penso 5 persone, avevamo degli asciugamani che ci coprivano un po'.
Dopo un paio di minuti che stavamo dentro, entrò un signore sulla quarantina, era un colosso, sembrava un vichingo, alto due metri con addosso un asciugamanino che a mala pena gli copriva il cazzo e un altro piccolo in mano. Ci fece un saluto, penso in qualche lingua nordica.
Si mise vicino ad Anna, io e lei ci guardammo diciamo abbastanza esterrefatti, era un gigante muscoloso, le sussurrai all’orecchio
-Madonna che bestia, hai visto che muscoli?-
Lei lo guardò e lo gli occhi le andarono sul cazzo, si vedeva una specie di sagoma, lui era imperterrito ma il cazzo gli stava andando in erezione. L’asciugamano che aveva in mano se lo mise sul viso e si coprì il volto. Non capiva la nostra lingua. Il cazzo gli stava crescendo davanti a noi, si alzò l’asciugamano e iniziarono a vedersi le palle.
Anna mi guardò, da una parte era curiosa, avere davanti quella verga ancora nascosta ma prossima a fare vedere tutta la sua imponenza, dall’altra bloccata per pudori legati alla educazione e anche perché c’ero io.
-Ma non si regola proprio, tra un po' gli esce fuori tutto- Mi sussurrò. Ora il cazzo si cominciava a muovere, il tizio si stava eccitando sentendo bisbigliare e comunque sentendo che ancora eravamo li.
Anna era curiosa, non disse niente riguardo di andarsene.
-Ti stai eccitando?- Le chiesi sempre sussurrando
-Ma che dici?- Dandomi una piccola botta e facendo un piccolo ghigno. Si stava eccitando.
Ora il cazzo del tizio era in erezione e spostò tutto l’asciugamano, si scoprirono le palle e la base del cazzo, era una verga incredibilmente grosso.
Cominciai a baciare Anna che in un primo momento fece la smorfiosa e mi disse quasi di stare fermo, le tastai la coscia e cominciai a sussurragli nell’orecchio
-Mi sembra un nostro racconto- Lei continuava a sbirciare, le toccai la fica, era tutta bagnata, subito mi spostò la mano. Quella situazione eccitava anche me. Avevamo davanti uno sconosciuto con un cazzo esemplare e volevo vedere Anna fare la troia.
-Prendiglielo in bocca- Le dissi, Anna era combattuta. Si contorceva mentre mi sussurrava con voce molto sensuale
-Sei matto-
-Voglio vedere come sei troia veramente-
La continuavo a toccare e leccare sul collo, le feci sentire il mio cazzo che era duro.
Il Vichingo era impassibile, il cazzo si mosse nuovamente e lui si spostò leggermente, quella mossa fece uscire in bella mostra quel cazzo che sembrava una scultura. Stavo baciando Anna sul collo mentre le stavo toccando la fica, lei cominciò a guardare con insistenza quella scultura. Le presi la mano lei fece un po' di resistenza e mi diceva di stare fermo, ma cominciava a cedere aveva una gran voglia di assaggiare quel cazzo. L’avvicinai al Vichingo, con la mano gli toccò le palle. La mano cominciò a tastare e ad accarezzare le palle, erano gonfie e sode, la sua mano quasi si perdeva in quei coglioni.
Presi la sua testa e la spinsi sulla cappella, perse tutte le inibizioni, aprì la bocca e lo sentì tutto in bocca più che poteva, rimase diverso tempo così, la sua lingua si muoveva all’interno sulla cappella mentre succhiava come una aspirapolvere. Le sue mani si muovevano sull’asta, fece uscire la saliva.
Iniziò a leccare la cappella, se lo sbatteva sul viso e andava giù a leccare le palle. La spostai leggermente e la iniziai a scopare ma lei era presa completamente a succhiare quel cazzo. Mi abbracciò mi avvicinò a lei e mi baciò. Sentì la sua lingua e la voglia di succhiare quel cazzo e farlo sborrare.
Il Vichingo era impassibile, ora distese di più le gambe, mia moglie muoveva con le mani quell’asta e la lingua e la bocca si spolpavano la cappella. Rimise il cazzo dentro alla bocca e cominciò a muoversi decisa, su e giù, poi si fermò e succhiò. Io mi muovevo dentro di lei, la stavo sbattendo, ero eccitato stavo quasi venendo.
Lei si stava impegnando al massimo per assaggiare la sua sborra e vedere quel cazzo venire. Io la sbattei più forte, lei stava venendo ma continuava a lavorare con la bocca l’oggetto della sua perdizione. Io le sborrai nella fica, ora il Vichingo iniziò a contorcersi e vidi lei che succhiava più forte. Tirò fuori la lingua e la sborra iniziò a uscire copiosa e lei la leccava, le imbrattò la lingua e il viso ma lei continuava a leccare e assaggiava la sua sborra, si mise il cazzo in bocca e ingoiò il resto dello sperma.
Con la lingua pulì le palle, fece un servizietto completo, quel cazzo statuario le andava a sangue. Si spostò e venne verso di me, si rannicchiò tra le mie braccia ma continuava a guardare quel cazzo che era in posizione rilassata.
Poco dopo il vichingo si tolse l’asciugamano dal viso, si alzò, ci guardò e disse una cosa a mia moglie, era sicuramente un apprezzamento e ci salutò. Mia moglie mi baciò, sapeva di sperma, era stravolta ma contenta.
Andammo a mangiare e il pensiero che lei avesse fatto un bocchino ad uno sconosciuto con quella voracità mi eccitava. Ne parlammo e lei prima con un po' di pudore poi con più scioltezza mi disse che le era molto piaciuto succhiare quel cazzo. La nostra trasgressione ci piaceva, capii in seguito che Anna era molto ma molto selettiva in fatto di trasgressioni.
Seguirono altri giorni in cui ci godemmo la montagna, andammo un’altra volta nella sauna ma non c’era nessuno e rimanemmo un po' delusi, il Vichingo non l’avevamo più incrociato. Il penultimo giorno tornammo nella sauna nell’ora della prima volta e questa volta trovammo dentro il Vichingo con il solito ascigamanino che gli copriva in parte la sua bestia.
Fece un sorrisone e ci salutò nella sua lingua, fece segno a mia moglie e di conseguenza anche a me di sederci vicino a lui, si spostò leggermente e Anna si mise vicino a lui ed io accanto a lei.
Lui si rimise sul viso l’asciugamano come per dire “ecco il vostro giocattolo”, stavolta il suo cazzo gli si indurì quasi subito trasbordando fuori dall’asciugamano, Anna mi guardò ma questa volta mentre mi stava baciando la sua mano afferrò il cazzo del Vichingo e cominciò a segarlo, lo insalivò bene e mi fece il segno che si voleva alzare e cavalcarlo ma io la dovevo sorreggere da dietro. Si mise sopra e si infilò quella verga nella figa, si teneva a me e cominciò a cavalcare, se lo faceva entrare tutto e si muoveva, era completamente presa per quel cazzo extra, provai a metterglielo nel culo ma lei cavalcava come una assatanata. Gemeva e godeva di continuo.
Poi si tolse si mise a pecora verso di me, abbassò la bocca verso il cazzone e prima di spompinarlo si allargò il culo e me lo fece leccare. Stavo facendo un bel lavoretto anche con le dita mentre lei stava leccando e spompinando il Vichingo. Appena il culo era pronto lei si alzò, mise i piedi sopra la panca, uno da una parte l’altro dall’altra del Vichingo , schiena a lui. Sentendo il movimento lui si mise più seduto. Lei mi chiese di sorreggerla, prese il cazzone e lo indirizzò verso il culo. Il Vichingo non si fece scappare l’occasione, puntò la cappella verso il culo e afferrò con le mani le natiche. Ora doveva solo farla scendere, lei mi afferrava e sentiva la cappella entrare dentro il culo, stava gemendo quasi urlando ma andava giù, il cazzo gli entrò tutto, lui con la sua forza riusciva con le mani sulle natiche ad alzarla ed abbassarla con molta facilità. Ora i movimenti erano più frenetici, lei si stava facendo inculare da una bestia di cazzo mentre io davanti la baciavo. Ansimava godeva urlava ma continuava e lui se la stava sbattendo sempre più insistentemente, la sbatteva su e giù con le mani fino a quando non tolse il cazzo dal culo e con la mano cercò la sua testa che indirizzò verso il suo cazzo. Mia moglie prima con le mani e poi senza pudore glielo prese in bocca, affondò la bocca sul cazzone ed io da dietro approfittando della situazione, misi il cazzo nel suo culo già sfondato e la sbattei di brutto.
Il Vichingo questa volta afferrò la testa di mia moglie e spinse il cazzo in gola fino a quanto poteva, dalla sua bocca uscì un verso animalesco, gli stava sborrando in gola e mia moglie ferma. I suoi vagiti durarono, mia moglie si spostò e il Vichingo stava ancora sborrando. Mia moglie afferrò le sue gambe mentre gemeva perché mi stavo muovendo sempre più velocemente, aveva quel suo cazzo ancora sgocciolante sul suo viso. Le sborrai nel culo copiosamente.
In tutto questo il Vichingo era rimasto con l’asciugamano sul viso, mia moglie si avvicinò a me, stavamo sudando come bestie, per fortuna che la temperatura non era troppo calda. Ci rilassammo un po' e poco dopo il nordico si alzò guardò mia moglie le diede un bacio sulla mano a me una strtta di mano, disse qualcosa come di ringraziamento e se ne andò.



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scritto il
2021-11-28
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