I tabù sfatati
di
Porro
genere
incesti
Il saluto di mia cugina dopo tutto quello che era successo mi lasciò con la bava alla bocca. “Potrei stare anche meglio”… e che voleva fare un’orgia oppure voleva essere sequestrata per due giorni ed essere riempita di sperma?
Ogni fantasia che facevo mi eccitava da matti. Ora sapevo che lei si fidava di me e che potevo anche osare con le avventure perché lei ci stava. Nel frattempo io indagavo su internet su siti di incontri o scambisti. C’erano delle cose interessanti ma anche io mi dovevo sentire a mio agio, in realtà in un certo modo sapevo che mia cugina si era aperta con me ed io ero il suo padrone sessuale.
Venni a sapere che si era fatto un ragazzo e allora lì mi dissi che era arrivato il punto di lasciare stare tutto e pensare che quelle passate erano stati dei momenti molto eccitanti ma ormai archiviati.
Un giorno venne a casa con il ragazzo per trovare i nostri nonni, io abitavo li, non c’era niente da fare lei mi eccitava sempre. Lo faceva apposta ne ero sicuro, sfoderava quel bel culo e me lo metteva in mostra. Non potevo fare niente ma lei lo sapeva e mi provocava. I nostri occhi si incrociarono due, tre volte dopo che aveva messo in mostra il suo culo. Il pensiero andava a quando le avevo sborrato in culo o a quando aveva tolto la maglietta dal viso e nel buio della notte voleva vedere il mio viso mentre le godevo in bocca.
Ero eccitato e forse si vedeva dai pantaloncini perché il suo sguardo scese giù diverse volte. Se ne andò, mi salutò dicendo che forse le serviva un favore, mi avrebbe chiamato in settimana. Salutai lei e anche il ragazzo.
Rimasi sorpreso perché aveva il ragazzo, si mi ero eccitato riassaporando quei momenti ma pensavo che ormai era acqua passata. E invece aveva voglia di trasgredire con me perché io riuscivo a stimolarla, per lo meno era quello che pensavo in quel momento. Poi mi venivano in mente le situazione quando eravamo molto più piccoli e lei si metteva seduta sopra di me ed io cercavo di appoggiarglielo sempre, oppure quando andavamo in motorino e la facevo guidare e cercavo sempre di tastarla.
Venne il giorno che mi chiamò al telefono e mi disse che doveva andare a trovare i nonni perché avevano un problema con un guasto ad una tubatura esterna sotto terra. Eccola là! Stavolta l’avrei sfondata e fatta sfondare…era quello che voleva! Le dissi che sicuramente c’era bisogno di una o più mani e che forse non ce l’avremmo fatta in un giorno e via. Esagerai per vedere la sua reazione, mi disse con la sua enigmaticità che mi avrebbe fatto sapere e che forse il nonno avrebbe trovato qualcuno in zona. Le dissi che andava bene ma se doveva fare dei lavori dovevo trovare le persone giuste, tanto per rimanere nella sua forma enigmatica, allora lei mi disse che mi avrebbe fatto sapere al più presto.
Mi richiamò la sera e disse che andava bene ma prima di salutarmi mi disse di trovare persone adatte a fare quel tipo di lavoro. Il messaggio era chiaro, io ero la sua chiave per trasgredire e per liberare tutte le sue fantasie.
Ora dovevo trovare due uomini di cui mi potevo fidare e che ad intuito andassero bene anche a mia cugina. Lei si rapportava con me, l’ultima volta le davo gli ordini e lei ubbidiva, quindi dovevo trovare persone che sapevano stare al proprio posto e aspettare i miei ordini. Il mio amico poteva andare bene ma serviva un altro. Cominciai a pensare ad un nostro amico senegalese che ultimamente frequentavamo poco, era molto riservato, sapeva stare al posto suo e poi era un colosso penso anche ben fornito.
Sentii il mio amico e non stava più sulla pelle, gli accennai che volevo portare anche Nico, cosi lo chiamavamo, e disse che l’aveva visto proprio l’altro giorno e mi chiese se ero sicuro e cosa avrebbe detto mia cugina. Gli dissi che era tutto a posto e che come al solito doveva stare a ciò che gli dicevo.
Chiamai Nico e ci vedemmo, cominciai a spiegargli la situazione e lui continuava a dirmi che potevo stare tranquillo che non avrebbe mosso un dito senza la mia approvazione. Avevo trovato le persone, Chiamai mia cugina e le dissi che potevamo partire anche questo fine settimana lei mi disse che era meglio di venerdì perché non sapeva se il sabato erano aperti gli smorzi. E così facemmo.
Di mattina diciamo verso le 10 10,30 andai a prendere prima mia cugina, poi il mio amico e poi Nico. Come al solito lei era impassibile, allargò leggermente gli occhi quando vide Nico. Feci le presentazioni con Nico, il mio amico già lo conosceva, e poi mi fermai a prendere un caffè, scendemmo tutti. Mia cugina si era messa dei fuseaux che risaltavano le cosce e il culo in modo arrapante. Partimmo e durante le due ore di viaggio parlammo un po' del lavoro da fare, mia cugina come al solito non è che parlasse tanto, disse solo che c’era da riparare un guasto dell’acqua che forse stava sotto terra. Allora noi ci mettemmo un po' a scherzare perché al lavori pesante tanto si pensava Nico e altri cazzeggi del genere. Lei stava un po' per le sue, si ogni tanto rideva, le chiedevamo cosa avesse preparato a pranzo la nonna perché avevamo fame e lei rispondeva senza andare oltre, da fuori sembrava scocciata ma io sapevo che lei era eccitata e che stava aspettando solo il momento in cui l’avrei fatta trasgredire ed essere schiava sessualmente.
Arrivammo a casa dei nonni per l’ora di pranzo, salutammo i nonni che iniziarono subito a ringraziarci e la nonna ci aveva preparato un bel piatto di pasta, mangiammo senza bere vino altrimenti ci saremmo sdraiati e andammo a vedere il lavoro. Era più complicato del previsto perché la perdita stava si sotto terra ma c’era prima il cemento. Il nonno aveva tutto: picconi, pale aveva comprato i pezzi per fare il raccordo dove si era rotto. Faceva caldo e ci mettemmo subito all’opera a torso nudo. Cominciammo a spicconare tutti e tre, non era per niente facile, stavamo facendo una bella palestra per i nostri muscoli, prima di togliere il cemento ci mettemmo penso un paio di orette.
Ogni tanto alzavo lo sguardo per capire mia cugina dove stava, la beccai che ci stava guardando e le feci cenno che avevamo sete, poco dopo venne e ci portò un po' di cose da bere. Disse solo che ci aveva portato da bere, ci diede le spalle e si mise quasi a pecora per appoggiare il vassoio. La guardammo mentre si chinava e la ringraziammo. Se ne andò senza guardarci in faccia, loro mi guardarono come se fossero animali, feci cenno di continuare.
Riuscimmo a fine serata a liberare il tubo rotto, il terreno era pieno di sassi, avevamo fatto un mazzo tanto però in compenso avevamo risvegliato il tono muscolare. Eravamo affamati in tutti i sensi. La casa dei nonni era grande, era un casolare risistemato, aveva le camere e bagni al primo piano e cucina salone un bagno e una camera dove dormivano i nonni al piano terra.
Staccammo con i lavori non ancora finiti, e la nonna ci disse di prepararci che la cena era quasi pronta. Loro si fecero la doccia giù ed io andai su, mia cugina mi accompagnò per farmi vedere dove erano gli asciugamani. Salimmo insieme lei entrò dentro una camera per prendere l’asciugamano e io le chiesi quale bagno potevo usare, me li indicò ed entrai, poco dopo entrò anche lei per darmi l’occorrente. Ero eccitato avevo i pantaloncini e si vedeva il mio pacco, posò l’asciugamano chinandosi leggermente, io stavo dietro e glielo appoggiai, lei si girò e con la mano lo sfiorò leggermente, le sussurrai – preparati per stasera- Non disse nulla e se ne andò.
Mi feci una doccia con il cazzo che trasbordava. Mangiammo e bevemmo con il nonno che era contento del lavoro che stavamo facendo e quindi tirò fuori di tutto di più. Eravamo sazi e allegrotti ma volevamo soprattutto andare su e cominciare a spolpare mia cugina.
La nonna disse a mia cugina e a me dove erano tutte le lenzuola e se serviva anche una brandina. Su c’erano tre stanze da letto e un bagno bello grande, andammo su e salutammo i nonni. I due andarono nella prima camera la più spaziosa, c’erano due letti, io e mia cugina andammo a prendere le lenzuola, mi strusciavo a lei, ero eccitatissimo, le sussurrai
-Ora tocca a te- Le toccai il culo, non disse niente. -Sarai la nostra schiava- continuai a sussurrare, il mio dito si intrufolò tra il suo culo e la sua fica, non disse niente, era eccitata. -Ora vai a farti la doccia e poi vieni in camera, mettiti una maschera, ci troverai sdraiati e seminudi, ci dovrai fare prima un massaggio ciascuno, porta l’olio per massaggi vedrai che sorprese troverai. Se vuoi ti vengo a prendere ii dopo la doccia- Con una voce flebile disse di si. La lasciai andare facendole sentire il mio cazzo. Presi le lenzuola e andai di la in camera. Mettemmo le lenzuola, Nico e il mio amico erano stanchi ma l’eccitazione aveva il sopravvento. Dissi a loro di avvicinare i letti e sdraiarsi e di stare ai miei ordini. Si spogliarono e lasciarono un lenzuolo che copriva il loro cazzo.
Sentii la porta del bagno che si chiudeva, spensi le luci e uscii dalla porta, era tutto buio, entrai nella camera di mia cugina. Lei era li che mi aspettava, nel buio intravidi che aveva una sottoveste ed una maschera tipo quelle di Venezia, era pronta, aveva ubbidito ai miei ordini. La presi per mano nell’altra mano aveva l’olio, le dissi sempre sussurrando
-Inizierai a massaggiarci le gambe e poi sali-
Entrammo, i due erano sdraiati sul letto, era buio mi sdraiai anch’io, indossavo solo dei boxer, iniziò a massaggiarmi i piedi e poi le cosce, sentivo la sua pelle morbida e liscia che scivolava sulle mie gambe, aveva spalmato l’olio, mi tirò fuori il cazzo mi iniziò a leccare le palle mentre strusciava i suoi capezzoli sulle mie cosce, sentivo la sua maschera sul mio cazzo, lo prese in bocca mentre continuava a strusciarsi, si voleva far sfondare per bene. Ora strusciò il suo corpo sul mio cazzo e passò al mio amico, spostò il lenzuolo che gli copriva il cazzo. La toccai nella fica e nel culo era tutta bagnata. Si era tolta la sottoveste e stava strusciando il suo corpo sui nostri cazzi. Era curiosa di sentire il cazzo di Nico che in realtà era ben dotato. Era un bel cazzone nero e lo cominciò a succhiare, io le stavo leccando la fica e il mio amico stava strusciando il suo cazzo sui capezzoli. Ora lei si spostò da quella posizione, si mise in piedi e cominciò a spalmarci l’olio su tutto il nostro, ora si sdraiò sui nostri corpi, voleva sentire i nostri cazzi strusciare sul suo corpo, sulla sua bocca, sui suoi capezzoli, sulla fica, sul culo. Si contorceva, succhiava, se lo strusciava sulla fica, poi sul culo, scivolava perché era imbrattata di olio e noi la giravamo si continuo.
Era la padrona dei nostri cazzi. Ora si infilò il cazzo di Nico in fica e mentre mi succhiava il cazzo, stava facendo una spagnola al mio amico, si muoveva di continuo e gemeva, noi stavamo in delirio. Stava cavalcando il cazzo di Nico, non so quanto avrebbe retto Nico, infatti si fermò, si alzò e cominciò a cavalcare il cazzo del mio amico mentre con una mano toccava il cazzo di Nico a me prese la testa e me la portò sul suo culo, lo dovevo leccare mentre si scopava il mio amico e succhiava la bestia d Nico, stava godendo, cavalcava e gemeva. Continuò per un po' cosi poi si alzò, mi tirò su la testa si mise a pecora verso di me e cominciò a strusciarsi in bocca i due cazzi, ne prendeva uno in bocca e l’altro se lo strusciava addosso. Io le aprii il culo e lo feci entrare. Si girò verso di me mentre aveva il cazzone quasi in bocca di Nico e l’altro in mano altezza capezzoli. Spingevo forte nel culo fino in fondo e lei ansimava.
Nico era arrivato, mentre mi stava facendo vedere come spompinava il cazzo, cominciò a sborrare, lei si alzò la maschera e si fece schizzare sul viso e sul collo, si spostò da me e andò dalla parte opposta mentre si strusciava il viso sulle palle di Nico che continuava a sborrare addosso a lei. Passò al mio amico mentre strusciava il suo corpo addosso a Nico che stava ancora godendo. Con una mano mi stava toccando il cazzo, mi spinse giù come per sdraiarmi.
Il mio amico resistette poco, appena sentì che stava per venire si fece imbrattare il corpo di sperma strusciando le mammelle sul suo cazzo e continuò a strusciare. A me prese il cazzo in bocca e lo succhiò fino alla gola, in un attimo cominciai a sborrare lei non si spostò ma mi guardava come la volta scorsa, stavo godendo in modo esagerato, ora si tolse e voleva sentire i cazzi umidi sul suo corpo, era piena di sperma e ce lo spalmò dappertutto. Noi ci rilassammo e rimanemmo sdraiati. Lei rimase sopra di noi stava con il mio cazzo quasi in bocca e gli altri sotto al suo corpo, era vogliosa ne voleva ancora. Si alzò e mi prese la mano come per seguirla, mi alzai, mi portò in bagno. Aveva rimesso la maschera.
Era sempre buio, si mise dentro la vasca, appoggiata al bordo allargò le gambe e la fica, pensai che voleva essere leccata, entrai nella vasca e mi inginocchiai, mi iniziò a schizzare sul viso, per un attimo mi scansai perché non mi aspettavo una cosa del genere da mia cugina, poi mi feci bagnare tutto, il viso, il corpo, mi feci pisciare sul mio cazzo. Questa porcata da parte di mia cugina mi fece pulsare il cazzo in un modo che non avevo mai provato. Avevo una cappella gonfia. Ero tutto bagnato.
Se c’era ancora un piccolo tabù da sfatare, mia cugina lo aveva completamente annientato. La feci mettere in ginocchio dentro la doccia, le tolsi la maschera, la afferrai per i capelli, avevo un cazzo duro che voleva scopare e quindi ci mise un po' a far uscire la pioggia d’orata, lei chiuse gli occhi e cominciai a bagnare il viso con un getto potente, lei si alzò e fi fece bagnare la schiena, le aprii il culo e provai a pisciare dentro al culo.
Aprimmo la doccia e lavammo i nostri corpi. Il cazzo mi trasbordava, avevo una voglia di incularmela, mi portò in camera sua, nella stanza accanto sentivo rumoreggiare. La misi a pecora e le cominciai a leccare il culo, aprii le natiche e aveva un culo incredibile, la mia lingua entrava dentro insieme alle mie dita. Sentii entrare, li avevo lasciati nella stanza, ora volevano partecipare. La cominciarono a toccare sulla schiena e poi sulla fica. Io avevo già puntato il mii cazzo nel suo culo, lo spinsi dentro. Lei fremeva e gemeva, Nico andò sotto di lei, se la voleva scopare. Il cazzone le entrò in fica e cominciammo a sbatterla, io nel culo lui nella fica, lei gemeva, non fece in tempo neanche a strillare di piacere che il mio amico le infilò il cazzo in bocca. Ci muovevamo come degli animali, la stavamo usare come oggetto dei nostri desideri e lei si prestava perché le piaceva ciò che provava. Io venni per primo nel suo culo, poi sborrò Nico nella fica e in ultimo il mio amico ma lei non ingoiò lo sperma, si fece bagnare il seno.
Cademmo come pere cotte e ci svegliammo la mattina dopo non proprio presto, pronti a finire il lavoro iniziato il giorno prima.
Con me mia cugina si era completamente liberata, penso che voleva realizzare tutti i suoi più intimi desideri e io avevo trovato il canale giusto. Mi aveva fatto godere in un modo sproporzionato, e penso anche io a lei. Ma le situazioni e le porcate con mia cugina non finirono qui.
Ogni fantasia che facevo mi eccitava da matti. Ora sapevo che lei si fidava di me e che potevo anche osare con le avventure perché lei ci stava. Nel frattempo io indagavo su internet su siti di incontri o scambisti. C’erano delle cose interessanti ma anche io mi dovevo sentire a mio agio, in realtà in un certo modo sapevo che mia cugina si era aperta con me ed io ero il suo padrone sessuale.
Venni a sapere che si era fatto un ragazzo e allora lì mi dissi che era arrivato il punto di lasciare stare tutto e pensare che quelle passate erano stati dei momenti molto eccitanti ma ormai archiviati.
Un giorno venne a casa con il ragazzo per trovare i nostri nonni, io abitavo li, non c’era niente da fare lei mi eccitava sempre. Lo faceva apposta ne ero sicuro, sfoderava quel bel culo e me lo metteva in mostra. Non potevo fare niente ma lei lo sapeva e mi provocava. I nostri occhi si incrociarono due, tre volte dopo che aveva messo in mostra il suo culo. Il pensiero andava a quando le avevo sborrato in culo o a quando aveva tolto la maglietta dal viso e nel buio della notte voleva vedere il mio viso mentre le godevo in bocca.
Ero eccitato e forse si vedeva dai pantaloncini perché il suo sguardo scese giù diverse volte. Se ne andò, mi salutò dicendo che forse le serviva un favore, mi avrebbe chiamato in settimana. Salutai lei e anche il ragazzo.
Rimasi sorpreso perché aveva il ragazzo, si mi ero eccitato riassaporando quei momenti ma pensavo che ormai era acqua passata. E invece aveva voglia di trasgredire con me perché io riuscivo a stimolarla, per lo meno era quello che pensavo in quel momento. Poi mi venivano in mente le situazione quando eravamo molto più piccoli e lei si metteva seduta sopra di me ed io cercavo di appoggiarglielo sempre, oppure quando andavamo in motorino e la facevo guidare e cercavo sempre di tastarla.
Venne il giorno che mi chiamò al telefono e mi disse che doveva andare a trovare i nonni perché avevano un problema con un guasto ad una tubatura esterna sotto terra. Eccola là! Stavolta l’avrei sfondata e fatta sfondare…era quello che voleva! Le dissi che sicuramente c’era bisogno di una o più mani e che forse non ce l’avremmo fatta in un giorno e via. Esagerai per vedere la sua reazione, mi disse con la sua enigmaticità che mi avrebbe fatto sapere e che forse il nonno avrebbe trovato qualcuno in zona. Le dissi che andava bene ma se doveva fare dei lavori dovevo trovare le persone giuste, tanto per rimanere nella sua forma enigmatica, allora lei mi disse che mi avrebbe fatto sapere al più presto.
Mi richiamò la sera e disse che andava bene ma prima di salutarmi mi disse di trovare persone adatte a fare quel tipo di lavoro. Il messaggio era chiaro, io ero la sua chiave per trasgredire e per liberare tutte le sue fantasie.
Ora dovevo trovare due uomini di cui mi potevo fidare e che ad intuito andassero bene anche a mia cugina. Lei si rapportava con me, l’ultima volta le davo gli ordini e lei ubbidiva, quindi dovevo trovare persone che sapevano stare al proprio posto e aspettare i miei ordini. Il mio amico poteva andare bene ma serviva un altro. Cominciai a pensare ad un nostro amico senegalese che ultimamente frequentavamo poco, era molto riservato, sapeva stare al posto suo e poi era un colosso penso anche ben fornito.
Sentii il mio amico e non stava più sulla pelle, gli accennai che volevo portare anche Nico, cosi lo chiamavamo, e disse che l’aveva visto proprio l’altro giorno e mi chiese se ero sicuro e cosa avrebbe detto mia cugina. Gli dissi che era tutto a posto e che come al solito doveva stare a ciò che gli dicevo.
Chiamai Nico e ci vedemmo, cominciai a spiegargli la situazione e lui continuava a dirmi che potevo stare tranquillo che non avrebbe mosso un dito senza la mia approvazione. Avevo trovato le persone, Chiamai mia cugina e le dissi che potevamo partire anche questo fine settimana lei mi disse che era meglio di venerdì perché non sapeva se il sabato erano aperti gli smorzi. E così facemmo.
Di mattina diciamo verso le 10 10,30 andai a prendere prima mia cugina, poi il mio amico e poi Nico. Come al solito lei era impassibile, allargò leggermente gli occhi quando vide Nico. Feci le presentazioni con Nico, il mio amico già lo conosceva, e poi mi fermai a prendere un caffè, scendemmo tutti. Mia cugina si era messa dei fuseaux che risaltavano le cosce e il culo in modo arrapante. Partimmo e durante le due ore di viaggio parlammo un po' del lavoro da fare, mia cugina come al solito non è che parlasse tanto, disse solo che c’era da riparare un guasto dell’acqua che forse stava sotto terra. Allora noi ci mettemmo un po' a scherzare perché al lavori pesante tanto si pensava Nico e altri cazzeggi del genere. Lei stava un po' per le sue, si ogni tanto rideva, le chiedevamo cosa avesse preparato a pranzo la nonna perché avevamo fame e lei rispondeva senza andare oltre, da fuori sembrava scocciata ma io sapevo che lei era eccitata e che stava aspettando solo il momento in cui l’avrei fatta trasgredire ed essere schiava sessualmente.
Arrivammo a casa dei nonni per l’ora di pranzo, salutammo i nonni che iniziarono subito a ringraziarci e la nonna ci aveva preparato un bel piatto di pasta, mangiammo senza bere vino altrimenti ci saremmo sdraiati e andammo a vedere il lavoro. Era più complicato del previsto perché la perdita stava si sotto terra ma c’era prima il cemento. Il nonno aveva tutto: picconi, pale aveva comprato i pezzi per fare il raccordo dove si era rotto. Faceva caldo e ci mettemmo subito all’opera a torso nudo. Cominciammo a spicconare tutti e tre, non era per niente facile, stavamo facendo una bella palestra per i nostri muscoli, prima di togliere il cemento ci mettemmo penso un paio di orette.
Ogni tanto alzavo lo sguardo per capire mia cugina dove stava, la beccai che ci stava guardando e le feci cenno che avevamo sete, poco dopo venne e ci portò un po' di cose da bere. Disse solo che ci aveva portato da bere, ci diede le spalle e si mise quasi a pecora per appoggiare il vassoio. La guardammo mentre si chinava e la ringraziammo. Se ne andò senza guardarci in faccia, loro mi guardarono come se fossero animali, feci cenno di continuare.
Riuscimmo a fine serata a liberare il tubo rotto, il terreno era pieno di sassi, avevamo fatto un mazzo tanto però in compenso avevamo risvegliato il tono muscolare. Eravamo affamati in tutti i sensi. La casa dei nonni era grande, era un casolare risistemato, aveva le camere e bagni al primo piano e cucina salone un bagno e una camera dove dormivano i nonni al piano terra.
Staccammo con i lavori non ancora finiti, e la nonna ci disse di prepararci che la cena era quasi pronta. Loro si fecero la doccia giù ed io andai su, mia cugina mi accompagnò per farmi vedere dove erano gli asciugamani. Salimmo insieme lei entrò dentro una camera per prendere l’asciugamano e io le chiesi quale bagno potevo usare, me li indicò ed entrai, poco dopo entrò anche lei per darmi l’occorrente. Ero eccitato avevo i pantaloncini e si vedeva il mio pacco, posò l’asciugamano chinandosi leggermente, io stavo dietro e glielo appoggiai, lei si girò e con la mano lo sfiorò leggermente, le sussurrai – preparati per stasera- Non disse nulla e se ne andò.
Mi feci una doccia con il cazzo che trasbordava. Mangiammo e bevemmo con il nonno che era contento del lavoro che stavamo facendo e quindi tirò fuori di tutto di più. Eravamo sazi e allegrotti ma volevamo soprattutto andare su e cominciare a spolpare mia cugina.
La nonna disse a mia cugina e a me dove erano tutte le lenzuola e se serviva anche una brandina. Su c’erano tre stanze da letto e un bagno bello grande, andammo su e salutammo i nonni. I due andarono nella prima camera la più spaziosa, c’erano due letti, io e mia cugina andammo a prendere le lenzuola, mi strusciavo a lei, ero eccitatissimo, le sussurrai
-Ora tocca a te- Le toccai il culo, non disse niente. -Sarai la nostra schiava- continuai a sussurrare, il mio dito si intrufolò tra il suo culo e la sua fica, non disse niente, era eccitata. -Ora vai a farti la doccia e poi vieni in camera, mettiti una maschera, ci troverai sdraiati e seminudi, ci dovrai fare prima un massaggio ciascuno, porta l’olio per massaggi vedrai che sorprese troverai. Se vuoi ti vengo a prendere ii dopo la doccia- Con una voce flebile disse di si. La lasciai andare facendole sentire il mio cazzo. Presi le lenzuola e andai di la in camera. Mettemmo le lenzuola, Nico e il mio amico erano stanchi ma l’eccitazione aveva il sopravvento. Dissi a loro di avvicinare i letti e sdraiarsi e di stare ai miei ordini. Si spogliarono e lasciarono un lenzuolo che copriva il loro cazzo.
Sentii la porta del bagno che si chiudeva, spensi le luci e uscii dalla porta, era tutto buio, entrai nella camera di mia cugina. Lei era li che mi aspettava, nel buio intravidi che aveva una sottoveste ed una maschera tipo quelle di Venezia, era pronta, aveva ubbidito ai miei ordini. La presi per mano nell’altra mano aveva l’olio, le dissi sempre sussurrando
-Inizierai a massaggiarci le gambe e poi sali-
Entrammo, i due erano sdraiati sul letto, era buio mi sdraiai anch’io, indossavo solo dei boxer, iniziò a massaggiarmi i piedi e poi le cosce, sentivo la sua pelle morbida e liscia che scivolava sulle mie gambe, aveva spalmato l’olio, mi tirò fuori il cazzo mi iniziò a leccare le palle mentre strusciava i suoi capezzoli sulle mie cosce, sentivo la sua maschera sul mio cazzo, lo prese in bocca mentre continuava a strusciarsi, si voleva far sfondare per bene. Ora strusciò il suo corpo sul mio cazzo e passò al mio amico, spostò il lenzuolo che gli copriva il cazzo. La toccai nella fica e nel culo era tutta bagnata. Si era tolta la sottoveste e stava strusciando il suo corpo sui nostri cazzi. Era curiosa di sentire il cazzo di Nico che in realtà era ben dotato. Era un bel cazzone nero e lo cominciò a succhiare, io le stavo leccando la fica e il mio amico stava strusciando il suo cazzo sui capezzoli. Ora lei si spostò da quella posizione, si mise in piedi e cominciò a spalmarci l’olio su tutto il nostro, ora si sdraiò sui nostri corpi, voleva sentire i nostri cazzi strusciare sul suo corpo, sulla sua bocca, sui suoi capezzoli, sulla fica, sul culo. Si contorceva, succhiava, se lo strusciava sulla fica, poi sul culo, scivolava perché era imbrattata di olio e noi la giravamo si continuo.
Era la padrona dei nostri cazzi. Ora si infilò il cazzo di Nico in fica e mentre mi succhiava il cazzo, stava facendo una spagnola al mio amico, si muoveva di continuo e gemeva, noi stavamo in delirio. Stava cavalcando il cazzo di Nico, non so quanto avrebbe retto Nico, infatti si fermò, si alzò e cominciò a cavalcare il cazzo del mio amico mentre con una mano toccava il cazzo di Nico a me prese la testa e me la portò sul suo culo, lo dovevo leccare mentre si scopava il mio amico e succhiava la bestia d Nico, stava godendo, cavalcava e gemeva. Continuò per un po' cosi poi si alzò, mi tirò su la testa si mise a pecora verso di me e cominciò a strusciarsi in bocca i due cazzi, ne prendeva uno in bocca e l’altro se lo strusciava addosso. Io le aprii il culo e lo feci entrare. Si girò verso di me mentre aveva il cazzone quasi in bocca di Nico e l’altro in mano altezza capezzoli. Spingevo forte nel culo fino in fondo e lei ansimava.
Nico era arrivato, mentre mi stava facendo vedere come spompinava il cazzo, cominciò a sborrare, lei si alzò la maschera e si fece schizzare sul viso e sul collo, si spostò da me e andò dalla parte opposta mentre si strusciava il viso sulle palle di Nico che continuava a sborrare addosso a lei. Passò al mio amico mentre strusciava il suo corpo addosso a Nico che stava ancora godendo. Con una mano mi stava toccando il cazzo, mi spinse giù come per sdraiarmi.
Il mio amico resistette poco, appena sentì che stava per venire si fece imbrattare il corpo di sperma strusciando le mammelle sul suo cazzo e continuò a strusciare. A me prese il cazzo in bocca e lo succhiò fino alla gola, in un attimo cominciai a sborrare lei non si spostò ma mi guardava come la volta scorsa, stavo godendo in modo esagerato, ora si tolse e voleva sentire i cazzi umidi sul suo corpo, era piena di sperma e ce lo spalmò dappertutto. Noi ci rilassammo e rimanemmo sdraiati. Lei rimase sopra di noi stava con il mio cazzo quasi in bocca e gli altri sotto al suo corpo, era vogliosa ne voleva ancora. Si alzò e mi prese la mano come per seguirla, mi alzai, mi portò in bagno. Aveva rimesso la maschera.
Era sempre buio, si mise dentro la vasca, appoggiata al bordo allargò le gambe e la fica, pensai che voleva essere leccata, entrai nella vasca e mi inginocchiai, mi iniziò a schizzare sul viso, per un attimo mi scansai perché non mi aspettavo una cosa del genere da mia cugina, poi mi feci bagnare tutto, il viso, il corpo, mi feci pisciare sul mio cazzo. Questa porcata da parte di mia cugina mi fece pulsare il cazzo in un modo che non avevo mai provato. Avevo una cappella gonfia. Ero tutto bagnato.
Se c’era ancora un piccolo tabù da sfatare, mia cugina lo aveva completamente annientato. La feci mettere in ginocchio dentro la doccia, le tolsi la maschera, la afferrai per i capelli, avevo un cazzo duro che voleva scopare e quindi ci mise un po' a far uscire la pioggia d’orata, lei chiuse gli occhi e cominciai a bagnare il viso con un getto potente, lei si alzò e fi fece bagnare la schiena, le aprii il culo e provai a pisciare dentro al culo.
Aprimmo la doccia e lavammo i nostri corpi. Il cazzo mi trasbordava, avevo una voglia di incularmela, mi portò in camera sua, nella stanza accanto sentivo rumoreggiare. La misi a pecora e le cominciai a leccare il culo, aprii le natiche e aveva un culo incredibile, la mia lingua entrava dentro insieme alle mie dita. Sentii entrare, li avevo lasciati nella stanza, ora volevano partecipare. La cominciarono a toccare sulla schiena e poi sulla fica. Io avevo già puntato il mii cazzo nel suo culo, lo spinsi dentro. Lei fremeva e gemeva, Nico andò sotto di lei, se la voleva scopare. Il cazzone le entrò in fica e cominciammo a sbatterla, io nel culo lui nella fica, lei gemeva, non fece in tempo neanche a strillare di piacere che il mio amico le infilò il cazzo in bocca. Ci muovevamo come degli animali, la stavamo usare come oggetto dei nostri desideri e lei si prestava perché le piaceva ciò che provava. Io venni per primo nel suo culo, poi sborrò Nico nella fica e in ultimo il mio amico ma lei non ingoiò lo sperma, si fece bagnare il seno.
Cademmo come pere cotte e ci svegliammo la mattina dopo non proprio presto, pronti a finire il lavoro iniziato il giorno prima.
Con me mia cugina si era completamente liberata, penso che voleva realizzare tutti i suoi più intimi desideri e io avevo trovato il canale giusto. Mi aveva fatto godere in un modo sproporzionato, e penso anche io a lei. Ma le situazioni e le porcate con mia cugina non finirono qui.
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