La "Violenza" subita
di
Porro
genere
orge
Stavamo tornando a casa dopo aver ripreso la macchina dal meccanico e mia moglie esordì dicendo
-Sei proprio un cornuto, non ti sei accorto di niente eh? Potevo anche non dirti niente perché a parte l’inizio dove ho avuto paura poi mi è piaciuto e pure tanto perché avevo tanta voglia e ti sta bene e ti devi rendere conto che se non mi desideri succedono anche cose di questo genere-
Cascai proprio dalle nuvole, non sapevo di cosa stesse parlando, avevo capito che io non la desideravo e mi stava bene.
-Di cosa stai parlando??-
-Non hai capito niente?- disse- Non hai visto come mi hanno salutato quei tre?-
-Si ma sono stati così gentili che non mi è sembrato così strano- risposi
-E allora ti racconto così ti rendi conto! Poco prima che arrivasse il carroattrezzi, sono venuti quei tre con quella macchina furgonata. Uno dei tre ti ha chiesto cosa fosse successo e tu gli hai fatto vedere la macchina e il problema. Gli altri due si sono avvicinati a me e hanno estratto un coltello, ricattandomi che se non avessi fatto come dicevano loro sarebbe finita male. Quindi quando ci hanno accompagnato in quella pensione io sono stata costretta a salire dietro con loro, dicendoti che mi piaceva stare dietro un furgonato. Tu da davanti potevi vedere il mio viso e infatti ci siamo anche parlati, ma loro appena hanno chiuso la porta e siamo partiti, hanno tirato fuori i loro cazzi e li ho masturbati.
Avevo paura del coltello, me lo misero sulla gamba, avevano i loro cazzi in erezione, fecero scendere bene i pantaloni in modo che io toccassi anche le loro palle. Con le mie mani toccavo la loro cappella e poi scendevo giù, avevano dei bei cazzoni non gliel’ho fatto vedere ma mi stavo eccitando. Mentre tu stavi parlando al telefono con l’hotel che ti aveva passato l’autista, sentii dietro la nuca una mano che mi spingeva giù verso il cazzo, all’inizio non aprii la bocca, bastò che muovessero il coltello sulla mia gamba che infilai in bocca tutto il cazzo e succhiai, lui spinse la mia testa più che poteva per farmelo entrare. Appena fu tutto dentro sentii schizzarmi in gola, stava sborrando, rimasi in quella posizione fino all’ultima goccia. L’avevo fatto godere come un porco. La situazione mi stava piacendo, volevo farli godere, avevo voglia di cazzo perché tu non me l’hai più dato e quei cazzi di sconosciuti arrapati mi stavano eccitando-
Stavo ascoltando tramortito e scioccato, senza parole, lei era un fiume in piena, voleva raccontare per farmi sentire un cornuto e umiliarmi. Le cose tra noi non erano proprio idilliache soprattutto a livello sessuale, sicuramente quella situazione le aveva risvegliato la libido e ad un certo punto volevo che si fermasse di raccontare perché chissà quali porcate era stata “costretta” a fare.
-Eravamo arrivati- continuò a raccontare -nell’hotel dove anche loro alloggiavano e allora si rimisero il cazzo dentro ed io stavo ripensando a quella sborrata il bocca e più ci pensavo e più mi eccitavo. Mentre stavo scendendo uno dei due mi sussurrò di comportarmi bene altrimenti sarebbe finita male. Dopo che siamo andati in camera a sistemare le cose, ci hanno invitati a mangiare con loro e abbiamo riso e scherzato ma non ti sei accorto che mi toccavano la fica. Poi ti sei sentito stanco e assonnato è perché avevano messo nel vino un tranquillante che ti ha fatto dormire per un paio d’ore che neanche i sassi ti avrebbero svegliato. Prima che ti addormentassi uno di loro mi disse di farmi trovare nuda e che mi sarebbero venuti a prendermi. E così fecero. Bussarono, io ero nuda, la loro camera era accanto alla nostra, li feci entrare e mi portarono nella stanza accanto. Erano già nudi con dei cazzi imponenti in erezione ed erano arrapatissimi.
Io facevo la parte di essere spaventata ma ero eccitata, erano volgari, rozzi, dicevano che ero la loro puttana, il tizio che stava in macchina disse agli altri che gli avevo fatto un bocchino senza uguali. Si avvinarono a me con quei cazzi invitanti. Cominciarono a strusciarli sul mio corpo, mi iniziarono a toccare ovunque, sulla fica, nel culo, mi mettevano le dita in bocca, le mammelle. Ero eccitata e se ne accorsero. Cominciarono a dire che avevo la fica bagnata. Mi sdraiarono sul letto e in due cominciarono a leccarmi. L’altro tizio che stava in macchina mi prese la testa e mi disse di finire il lavoro che avevo iniziato in macchina, mi spinse il suo cazzo in bocca. Feci entrare tutto il suo cazzo in bocca, lo sentivo sulla gola e lo succhiavo, questa cosa mi eccitava da matti. Sentivo la lingua che mi leccava la fica e un cazzo che mi penetrò con forza. Comincia a godere mentre quel porco iniziava a sborrarmi in gola, lo tirai fuori mentre usciva ancora un po' di sperma, ero concentrata sul mio orgasmo. Ogni tanto leccavo la cappella di quel porco che mi aveva sborrato in gola. Quei rozzi porci non si facevano tanti problemi, uno mi stava scopando e l’altro mi leccava il clitoride. Mi giravano e mi comandavano a loro piacimento, mi dicevano che ero una brava bocchinara e che volevano incularmi. Avevano il cazzo sempre in erezione, secondo me avevano preso qualcosa per farlo mantenere duro, questo mi piaceva perché avevo una gran voglia-
Devo dire che dopo la tranvata iniziale del racconto, mi stavo eccitando. Quando raccontava non nascondeva la sua voglia di aver vissuto quella esperienza.
-Ora quello che mi stava scopando portò nella mia bocca il suo cazzo e mi disse chiamandomi puttanella di farlo godere come gli altri. Me lo mise in bocca e spinse rimasi cosi penso per un minuto e iniziò a gemere come un porco mentre la sborra schizzava nella gola. Mentre il maiale sborrava e finiva il suo godimento, gli altri mi stavano preparando il culo. Ero completamente alle loro volontà, avevo paura che mi facessero male, ma ero cosi aperta e vogliosa che quando provò ad entrarmi nel culo riuscì senza troppi problemi e io sentivo piacere. Cominciò a sbattermi io stavo gemendo mentre gli altri mi sbattevano i cazzi addosso, uno si mise sotto di me, quello che mi stava inculando si fermò e quello sotto mi infilò il cazzo nella fica. Iniziarono a muoversi scopandomi e inculandomi, l’altro mi infilò il cazzo in bocca. Quest’ultimo voleva provare il mio culo, quello si spostò ed iniziò ad incularmi. Erano degli animali ed io la loro cagna. Erano assatanati, ora si erano concentrati sul mio culo e si davano il cambio. Io mi giravo verso di loro e loro si eccitavano di più vedendo che ero presa e che stavo godendo. Quello che era sotto di me mi succhiava i capezzoli si muoveva più velocemente e mi sborrò in fica. Gli altri due a turno mi sborrarono nel culo prima uno e poi l’altro senza farsi troppi problemi-
Poi si fermò un attimo come per non raccontare più perché forse c’era stato anche dell’altro.
-Devo sapere qualche altra cosa?? Che hai timore di dirmela?? – Dissi un po' arrabbiato, quasi come a dire che altro poteva succedere dopo tutto questo!
E lei – Sei un coglione cornuto, ti meriti che ti racconti tutto! Sono andata al bagno per farmi una doccia e loro mi hanno seguito, mi hanno fatto mettere in ginocchio dentro la doccia con l’acqua che scorreva, mi hanno fatto succhiare i cazzi e mi hanno inondata di sborra sul viso e poi mi hanno fatto girare e bagnato del loro getto caldo sulla schiena e sul culo. Si hai capito bene mi hanno pisciato addosso-
Ero esterrefatto, tornammo a casa in silenzio. Certo è che quella esperienza cambiò molto il mio modo di agire nei confronti di mia moglie. Per un po' non ci parlammo poi trovammo la nostra intesa…
-Sei proprio un cornuto, non ti sei accorto di niente eh? Potevo anche non dirti niente perché a parte l’inizio dove ho avuto paura poi mi è piaciuto e pure tanto perché avevo tanta voglia e ti sta bene e ti devi rendere conto che se non mi desideri succedono anche cose di questo genere-
Cascai proprio dalle nuvole, non sapevo di cosa stesse parlando, avevo capito che io non la desideravo e mi stava bene.
-Di cosa stai parlando??-
-Non hai capito niente?- disse- Non hai visto come mi hanno salutato quei tre?-
-Si ma sono stati così gentili che non mi è sembrato così strano- risposi
-E allora ti racconto così ti rendi conto! Poco prima che arrivasse il carroattrezzi, sono venuti quei tre con quella macchina furgonata. Uno dei tre ti ha chiesto cosa fosse successo e tu gli hai fatto vedere la macchina e il problema. Gli altri due si sono avvicinati a me e hanno estratto un coltello, ricattandomi che se non avessi fatto come dicevano loro sarebbe finita male. Quindi quando ci hanno accompagnato in quella pensione io sono stata costretta a salire dietro con loro, dicendoti che mi piaceva stare dietro un furgonato. Tu da davanti potevi vedere il mio viso e infatti ci siamo anche parlati, ma loro appena hanno chiuso la porta e siamo partiti, hanno tirato fuori i loro cazzi e li ho masturbati.
Avevo paura del coltello, me lo misero sulla gamba, avevano i loro cazzi in erezione, fecero scendere bene i pantaloni in modo che io toccassi anche le loro palle. Con le mie mani toccavo la loro cappella e poi scendevo giù, avevano dei bei cazzoni non gliel’ho fatto vedere ma mi stavo eccitando. Mentre tu stavi parlando al telefono con l’hotel che ti aveva passato l’autista, sentii dietro la nuca una mano che mi spingeva giù verso il cazzo, all’inizio non aprii la bocca, bastò che muovessero il coltello sulla mia gamba che infilai in bocca tutto il cazzo e succhiai, lui spinse la mia testa più che poteva per farmelo entrare. Appena fu tutto dentro sentii schizzarmi in gola, stava sborrando, rimasi in quella posizione fino all’ultima goccia. L’avevo fatto godere come un porco. La situazione mi stava piacendo, volevo farli godere, avevo voglia di cazzo perché tu non me l’hai più dato e quei cazzi di sconosciuti arrapati mi stavano eccitando-
Stavo ascoltando tramortito e scioccato, senza parole, lei era un fiume in piena, voleva raccontare per farmi sentire un cornuto e umiliarmi. Le cose tra noi non erano proprio idilliache soprattutto a livello sessuale, sicuramente quella situazione le aveva risvegliato la libido e ad un certo punto volevo che si fermasse di raccontare perché chissà quali porcate era stata “costretta” a fare.
-Eravamo arrivati- continuò a raccontare -nell’hotel dove anche loro alloggiavano e allora si rimisero il cazzo dentro ed io stavo ripensando a quella sborrata il bocca e più ci pensavo e più mi eccitavo. Mentre stavo scendendo uno dei due mi sussurrò di comportarmi bene altrimenti sarebbe finita male. Dopo che siamo andati in camera a sistemare le cose, ci hanno invitati a mangiare con loro e abbiamo riso e scherzato ma non ti sei accorto che mi toccavano la fica. Poi ti sei sentito stanco e assonnato è perché avevano messo nel vino un tranquillante che ti ha fatto dormire per un paio d’ore che neanche i sassi ti avrebbero svegliato. Prima che ti addormentassi uno di loro mi disse di farmi trovare nuda e che mi sarebbero venuti a prendermi. E così fecero. Bussarono, io ero nuda, la loro camera era accanto alla nostra, li feci entrare e mi portarono nella stanza accanto. Erano già nudi con dei cazzi imponenti in erezione ed erano arrapatissimi.
Io facevo la parte di essere spaventata ma ero eccitata, erano volgari, rozzi, dicevano che ero la loro puttana, il tizio che stava in macchina disse agli altri che gli avevo fatto un bocchino senza uguali. Si avvinarono a me con quei cazzi invitanti. Cominciarono a strusciarli sul mio corpo, mi iniziarono a toccare ovunque, sulla fica, nel culo, mi mettevano le dita in bocca, le mammelle. Ero eccitata e se ne accorsero. Cominciarono a dire che avevo la fica bagnata. Mi sdraiarono sul letto e in due cominciarono a leccarmi. L’altro tizio che stava in macchina mi prese la testa e mi disse di finire il lavoro che avevo iniziato in macchina, mi spinse il suo cazzo in bocca. Feci entrare tutto il suo cazzo in bocca, lo sentivo sulla gola e lo succhiavo, questa cosa mi eccitava da matti. Sentivo la lingua che mi leccava la fica e un cazzo che mi penetrò con forza. Comincia a godere mentre quel porco iniziava a sborrarmi in gola, lo tirai fuori mentre usciva ancora un po' di sperma, ero concentrata sul mio orgasmo. Ogni tanto leccavo la cappella di quel porco che mi aveva sborrato in gola. Quei rozzi porci non si facevano tanti problemi, uno mi stava scopando e l’altro mi leccava il clitoride. Mi giravano e mi comandavano a loro piacimento, mi dicevano che ero una brava bocchinara e che volevano incularmi. Avevano il cazzo sempre in erezione, secondo me avevano preso qualcosa per farlo mantenere duro, questo mi piaceva perché avevo una gran voglia-
Devo dire che dopo la tranvata iniziale del racconto, mi stavo eccitando. Quando raccontava non nascondeva la sua voglia di aver vissuto quella esperienza.
-Ora quello che mi stava scopando portò nella mia bocca il suo cazzo e mi disse chiamandomi puttanella di farlo godere come gli altri. Me lo mise in bocca e spinse rimasi cosi penso per un minuto e iniziò a gemere come un porco mentre la sborra schizzava nella gola. Mentre il maiale sborrava e finiva il suo godimento, gli altri mi stavano preparando il culo. Ero completamente alle loro volontà, avevo paura che mi facessero male, ma ero cosi aperta e vogliosa che quando provò ad entrarmi nel culo riuscì senza troppi problemi e io sentivo piacere. Cominciò a sbattermi io stavo gemendo mentre gli altri mi sbattevano i cazzi addosso, uno si mise sotto di me, quello che mi stava inculando si fermò e quello sotto mi infilò il cazzo nella fica. Iniziarono a muoversi scopandomi e inculandomi, l’altro mi infilò il cazzo in bocca. Quest’ultimo voleva provare il mio culo, quello si spostò ed iniziò ad incularmi. Erano degli animali ed io la loro cagna. Erano assatanati, ora si erano concentrati sul mio culo e si davano il cambio. Io mi giravo verso di loro e loro si eccitavano di più vedendo che ero presa e che stavo godendo. Quello che era sotto di me mi succhiava i capezzoli si muoveva più velocemente e mi sborrò in fica. Gli altri due a turno mi sborrarono nel culo prima uno e poi l’altro senza farsi troppi problemi-
Poi si fermò un attimo come per non raccontare più perché forse c’era stato anche dell’altro.
-Devo sapere qualche altra cosa?? Che hai timore di dirmela?? – Dissi un po' arrabbiato, quasi come a dire che altro poteva succedere dopo tutto questo!
E lei – Sei un coglione cornuto, ti meriti che ti racconti tutto! Sono andata al bagno per farmi una doccia e loro mi hanno seguito, mi hanno fatto mettere in ginocchio dentro la doccia con l’acqua che scorreva, mi hanno fatto succhiare i cazzi e mi hanno inondata di sborra sul viso e poi mi hanno fatto girare e bagnato del loro getto caldo sulla schiena e sul culo. Si hai capito bene mi hanno pisciato addosso-
Ero esterrefatto, tornammo a casa in silenzio. Certo è che quella esperienza cambiò molto il mio modo di agire nei confronti di mia moglie. Per un po' non ci parlammo poi trovammo la nostra intesa…
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