Piccola mano cinese
di
Nero di Penna
genere
fisting
Visti dall’esterno i saloni di massaggio cinesi son tutti uguali: ingresso blindato, una semplice scritta luminosa: “open” e un campanello. Suoni e ti apre la cinesina; dentro, il solito spazio diviso da tramezzi (e si sente tutto) e i lettini. Distinguo però due tipologie di saloni: quelli dove alla cassa ti accoglie una gentile, algida mama-san che ti affida a una delle ragazze, oppure quelli più modesti, dove in poco spazio due sole donne fanno tutto senza una precisa gerarchia. Sono le sale di quartiere, dove alla fine ti fai conoscere e il vantaggio è reciproco: loro si fidano di te e tu puoi chiedere sempre di più, quando non sono loro a proporti “plossima volta massaggio ano” o “se tolni pompino”. Ma stavolta ho chiesto di più: ho problemi con la prostata (non ho più vent’anni) e il giorno prima mi ero sottoposto a una transrettale, antipatico esame per capire le dimensioni e lo stato della prostata. Esistono i raggi X, la risonanza magnetica e l’ecografia, ma qui ti devono per forza frugare nel culo con un dito guantato. Per questo sono andato il giorno dopo dalle ragazze: almeno sarebbe stato piacevole. Yo-yo mi affida a Luna, l’amica. Luna è giovane e magra; come molte cinesi mantiene un aspetto adolescenziale anche se avrà più di trent’anni: ha poco seno, la sua pelle è liscia e le sue mani sono molto affusolate. Purtroppo non si spoglia mai, ma è molto energica e il massaggio a me piace forte. Finito il massaggio della schiena ho chiesto a Luna di rilassarmi i muscoli dell’ano, facendole capire che poteva infilarci anche tre dita. Purtroppo le cinesine l’italiano lo parlano poco e la conversazione è sempre limitata, ma fra noi ci capiamo lo stesso. E’ così a gesti l’ho incoraggiata a ruotare lentamente la mano ed entrare sempre più in profondità. E’ la prima volta e può farmi male, ma i tessuti sono ormai rilassati grazie al massaggio e sento l’olio che spruzza dal flacone e bagna le mani di Luna, la quale mi chiede “Ti piace?” e io faccio un cenno col capo. Chiudo gli occhi e perdo il senso del tempo, fino a quando non sento che la mano della cinesina è entrata fino al polso. Grazie, Luna.
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