Amore Mio, È La Natura! (Parte Seconda)

di
genere
incesti

Rimasti quindi nudi nel letto abbracciati io e mamma con il cazzo ancora pulsante contro la sua figa, eravamo rimasti così.
Ora vi racconto il resto...

Mamma alzò lo sguardo e mi chiese, amore vedo che hai ancora voglia, vero? Ce l'hai ancora duro...
Risposi, mamma io non svuotavo le palle da troppo tempo e poi sei nuda abbracciata a me e mi ecciti molto mamma, sei una donna bellissima e molto arrapante.
Con una mano prese il cazzo e lo scappellò, iniziando una lenta e leggera sega.
A me piaceva, la guardavo, aveva sti occhi che dicevano quanta voglia avesse di cazzo. Gli palpavo quel bel culo e lo schiaffeggiavo, mentre ammiravo le tette con i capezzoli durissimi, era tutta eccitata mamma e ne voleva ancora ne voleva anche di più!
Mi fece girare e sdraiare supino, montando su di me con la figa fradicia di umori sulla mia faccia e viceversa lei era con la bocca proprio sopra la cappella.
Me lo prese in bocca e iniziò a spompinarmi, io non esitai, con la lingua gli leccai le labbra sa sopra a sotto, le aspirai anche, ciucciandole me le presi tutte in bocca. Avevano un profumo da sballo e un gusto che mi fece venire il cazzo sempre più duro.
Con le mani le bloccai i fianchi, e spinsi lateralmente per allargare le chiappe e vedere il buco del culo.
Mi alzai leggermente con il corpo e iniziai a leccare l'ano di mamma, ficcandogli la lingua dentro.
Mentre mamma continuava a succhiarmi il cazzo, massaggiandomi le palle io gli stavo lubrificando il buco del culo iniziando anche a penetrarlo con il dito meglio.
Un gremito di dolore arriva dalla sua bocca e credo anche di piacere perché in quello momento disse piano amore, continua che mi piace però fai piano...
A quella frase non ci vidi più, la girai e mi misi io sopra di lei, ficcandogli tutto il cazzo in bocca, spingendoglielo fino alle tonsille.
Tutto questo mentre la sgrillettavo.
Mi presi il cazzo in mano e glielo ficcai dentro la figa, fino in fondo con un solo colpo, con le palle che battevano sulle sue labbra depilate.
Aumentai il ritmo sbattendoglielo dentro sempre più forte e più velocemente, mi stavo scopando mamma e lei godeva, ansimava, urlava di piacere.
Mi disse amore, spaccami, devastami tutta, fammi godere, mettimelo in ogni buco.
Lo sfilai dalla figa e con forza la girai, alzandogli le gambe verso di me, quasi perfettamente una pecorina.
Gli allargai il culo e gli appoggiai la cappella sul buco del culo. Spinsi delicatamente, fino a penetrarla nel culo con tutta la stecca.
Aumentando il ritmo del dentro e fuori iniziai a dargli degli schiaffi sul culo e gli dicevo godi mamma, prenditi tutto il cazzo.
Stavo fottendo mia madre, il mio cazzo era di pietra ed il cuore batteva ad una velocità assurda.
Mamma disse, si amore mio dammi tutto il cazzo, fammelo sentire tutto nel culo.
Mi appoggiai con il corpo sulla sua schiena per prendere tra le mani le tette solleticandogli i capezzoli e per dare ancora più forza con il bacino sui colpi che gli stavo dando.
All'improvviso mamma urla più liberamente, stava venendo, mamma stava avendo orgasmi mentre la fottevo nel culo.
A quello spettacolo io riuscì più a trattenermi, dopo ancora qualche colpo iniziai ad avere un orgasmo anche io.
Il primo spruzzo leggero dentro il suo culo, al secondo verso proprio di puro godimento iniziare a sborrare intensamente, con getti piu potenti e copiosi che finivano dentro il culo di mamma mentre continuavo a sgrillettarla.
Continuai a buttargli dentro tutto quello che avevo, spingendo sempre più velocemente, altri intensi fiotti di calda sborra a riempire il culo di mamma, così tanti e copiosi che fuoriuscivano dal culo per cadere sul letto.
Dopo qualche altro dentro e fuori sfilai il cazzo mentre mamma si girò verso di me, non disse niente mi prese il cazzo e se lo infilò in bocca, succhiandolo tutto.
Ciucciò la cappella e me la ripulí con la lingua passando tutto intorno alla cappella.
Ci riabbracciammo e mamma mi disse di non aver mai goduto così tanto, che era come se fossi nella sua testa e sapessi ciò che voleva e di cui aveva bisogno.
Io risposi che era stato lo stesso per me, e che era uno spettacolo di mamma, e che solo lei mi aveva portato fuori dal mondo, solo lei mi fece venire il cazzo così duro.
Abbracciandola la baciai, la ringraziai e le dissi di amarla di bene.
Lei ricambiò dicendomi ti amo amore mio, sei la mia vita.
Da li ci alzammo e ci rivestimmo, tornando di la a fare le nostre cose come se nulla fosse successo.

Grazie per aver letto anche la seconda parte. Ciao.
scritto il
2021-12-10
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