Famiglia spezzata cap.1
di
Mass
genere
incesti
Mi resi conto di provare qualcosa che andava oltre il rapporto madre figlio normale quando un giorno volgendo lo sguardo verso di lei che stava guidando notai che la sua gonna le si era alzata lasciandole scoperte le gambe velate dai collant quasi fino all'inguine. Quella vista mi provocò un'eccitazione che non avevo mai provato prima e da quel momento lei divenne il centro dei miei sogni erotici. All'inizio mi vergognai molto di tutto questo, ma col passare del tempo i rimorsi svanirono, lasciando il posto a pensieri ed azioni sempre più audaci. Arrivai addirittura a masturbarmi quotidianamente sulle sue mutandine frugando nei suoi cassetti, sperando che una parte del mio seme venisse a contatto con la sua parte intima, anche perchè il mio desiderio più perverso era quello di riuscire a metterla incinta. Ero conscio che non erano i classici desideri erotici di un adolescente, ma era più forte di me. Mia madre era l'unica donna che avevo visto nuda , in quanto lei non si curava di nascondersi alla mia vista mentre si cambiava o faceva la doccia a casa, ma mai avrei pensato un giorno di desiderare quel corpo più di qualsiasi altra cosa . C'è da dire che lei era sicuramente una bella donna, piccolina , occhi chiari, non dimostrava i suoi anni. Da giovane aveva fatto ginnastica artistica e le era rimasto un bel fisichino, poche tette , ma con un culo da paura.
Comunque immaginavo che da un momento all'altro crescendo i miei pensieri si sarebbero concentrati su qualche ragazza della mia età e tutto questo sarebbe stato solo un ricordo.
Purtroppo però un giorno la mia famiglia fu funestata da una tragedia, mio padre ebbe un ictus, e da quel momento ebbe bisogno di assistenza continua, molto costosa. Mia madre , che fino ad allora era casalinga, fu costretta a cercarsi un lavoro, e la nostra condizione economica precipitò. Ci trasferimmo in un piccolo appartamento, e io e mia sorella piccola cambiammo anche scuola.
Fu proprio a scuola che conobbi un ragazzo con il quale legai subito , ma che fu la causa di tutto quanto avvenne dopo.
Mia madre fu molto contenta che io legassi con qualcuno e si dimostrò da subito ben disposta nei confronti del mio nuovo amico. All'inizio non notai nulla di particolare, ma col passare del tempo mi accorsi che "Massimo" era particolarmente social con lei in ogni occasione, spesso più con lei che con me. Fino a quando notai le occhiate che dava alle gambe di mia madre quando portava la gonna , o al suo posteriore quando si trovava dietro di lei. All'inizio la cosa mi infastidì , ma poi pensai che in fondo anche io la desideravo, e lei rimaneva pur sempre " mia" madre. Inizia con lui una sorta di competizione affettiva che trovavo eccitante, come per dimostrare che lei era " Mia" , del tipo " La vuoi? ..fottiti...è mia ". Abitualmente , da quando mi ero accorto di provare dell'attrazione sessuale per lei, cercavo di evitare troppe effusioni, e con lei era difficile in quanto molto effusiva. Di punto in bianco, quando c'era anche lui, non perdevo occasione per abbracciarla, stringerla , baciarla, e mi divertivo a vederlo rosicare. In più lei sembrava molto contenta di questo mio cambiamento:" Allora vuoi bene alla tua mamma.." mi diceva sorridente, ignara del gioco di cui lei era la protagonista.
Tutto questo fino al giorno in cui lui mi invitò a passare un paio di settimane alla casa al mare che i suoi avevano in Sardegna. "Ok...figo...ma non so se mamma mi lascia?" io risposi." Porta anche lei" mi disse subito lui. Rimasi perplesso per un po', poi l'idea mi provocò una tale eccitazione che gli dissi che bisognava convincerla, e lui mi doveva dare una mano. Mia madre fu lusingata dell'invito, ma declinò, dicendo che io comunque potevo andare. Per due settimane io e Massimo cercammo in tutti i modi di convincerla, ma proprio quando tutto sembrava perduto, mio padre la convinse a prendersi questa vacanza con noi , che a lui e mia sorella ci avrebbe pensato mia zia, in più avrebbe avuto l'occasione di conoscere i genitori di Massimo.
Quello che però non sapeva. e neanche io , è che i genitori di lui non c'erano. Quando io e mamma arrivammo, Massimo disse che si erano dovuti assentare , ma che sarebbero tornati dopo qualche giorno. C'erano solo dei domestici che avrebbero pensato a tutto.
Mamma rimase subito estasiata dal posto, e dopo una breve pausa in camera sua (purtroppo speravo di dividerla con lei , invece...) se ne uscì pronta per andare in spiaggia. "Ragazzi non pensate a me..andate pure a divertirvi. " disse distendendo l'asciugamano sulla sabbia. "Ma si figuri signora..." disse Massimo osservandola piegata."Si ma Massimo..basta con questa signora..chiamami Silvia" rispose lei ."Ok..Silvia..." disse lui distendendosi accanto a lei che si stava spalmando la crema."Tesoro...me la metti sulla schiena ?" mi chiese lei mettendosi a pancia sotto. Le slacciai il reggiseno di dietro e lentamente iniziai a spalmare tutta la schiena. Mi resi conto che era la prima volta che io e lei eravamo soli al mare. Ma poi sentii Massimo chiedere "Silvia..vieni a fare il bagno?"."No..ora no.." rispose lei. Lui si allontanò, lo vidi poi tornare con dell'acqua in un secchiello. Facendomi prima segno di stare in silenzio iniziò a versare l'acqua sulla schiena di lei. Mamma ebbe un sussulto e cacciando un urletto si voltò di scatto. Così facendo la parte superiore del bikini sganciata si sfilò, lasciando in bella mostra le sue tettine."Massimo , ma che fai? è gelata !.." gridò coprendosi con un braccio le nudità. Ma lui le gettò il resto dell'acqua addosso. Lei rimase a bocca aperta impietrita, e lui come un lampo le afferrò le gambe prendendola in braccio. Lo vidi correre verso il mare con lei che si agitava supplicandolo di lasciarla. Ma non sembrava arrabbiata, piuttosto divertita. Finì con loro due che finivano in acqua iniziando a spruzzarsi, ridendo. Mamma tornò subito dopo, sempre coprendosi con un braccio le tette. Si scoprì solo davanti a me prima di coricarsi di nuovo. "Il tuo amico è terribile..." disse sorridendo.
Comunque immaginavo che da un momento all'altro crescendo i miei pensieri si sarebbero concentrati su qualche ragazza della mia età e tutto questo sarebbe stato solo un ricordo.
Purtroppo però un giorno la mia famiglia fu funestata da una tragedia, mio padre ebbe un ictus, e da quel momento ebbe bisogno di assistenza continua, molto costosa. Mia madre , che fino ad allora era casalinga, fu costretta a cercarsi un lavoro, e la nostra condizione economica precipitò. Ci trasferimmo in un piccolo appartamento, e io e mia sorella piccola cambiammo anche scuola.
Fu proprio a scuola che conobbi un ragazzo con il quale legai subito , ma che fu la causa di tutto quanto avvenne dopo.
Mia madre fu molto contenta che io legassi con qualcuno e si dimostrò da subito ben disposta nei confronti del mio nuovo amico. All'inizio non notai nulla di particolare, ma col passare del tempo mi accorsi che "Massimo" era particolarmente social con lei in ogni occasione, spesso più con lei che con me. Fino a quando notai le occhiate che dava alle gambe di mia madre quando portava la gonna , o al suo posteriore quando si trovava dietro di lei. All'inizio la cosa mi infastidì , ma poi pensai che in fondo anche io la desideravo, e lei rimaneva pur sempre " mia" madre. Inizia con lui una sorta di competizione affettiva che trovavo eccitante, come per dimostrare che lei era " Mia" , del tipo " La vuoi? ..fottiti...è mia ". Abitualmente , da quando mi ero accorto di provare dell'attrazione sessuale per lei, cercavo di evitare troppe effusioni, e con lei era difficile in quanto molto effusiva. Di punto in bianco, quando c'era anche lui, non perdevo occasione per abbracciarla, stringerla , baciarla, e mi divertivo a vederlo rosicare. In più lei sembrava molto contenta di questo mio cambiamento:" Allora vuoi bene alla tua mamma.." mi diceva sorridente, ignara del gioco di cui lei era la protagonista.
Tutto questo fino al giorno in cui lui mi invitò a passare un paio di settimane alla casa al mare che i suoi avevano in Sardegna. "Ok...figo...ma non so se mamma mi lascia?" io risposi." Porta anche lei" mi disse subito lui. Rimasi perplesso per un po', poi l'idea mi provocò una tale eccitazione che gli dissi che bisognava convincerla, e lui mi doveva dare una mano. Mia madre fu lusingata dell'invito, ma declinò, dicendo che io comunque potevo andare. Per due settimane io e Massimo cercammo in tutti i modi di convincerla, ma proprio quando tutto sembrava perduto, mio padre la convinse a prendersi questa vacanza con noi , che a lui e mia sorella ci avrebbe pensato mia zia, in più avrebbe avuto l'occasione di conoscere i genitori di Massimo.
Quello che però non sapeva. e neanche io , è che i genitori di lui non c'erano. Quando io e mamma arrivammo, Massimo disse che si erano dovuti assentare , ma che sarebbero tornati dopo qualche giorno. C'erano solo dei domestici che avrebbero pensato a tutto.
Mamma rimase subito estasiata dal posto, e dopo una breve pausa in camera sua (purtroppo speravo di dividerla con lei , invece...) se ne uscì pronta per andare in spiaggia. "Ragazzi non pensate a me..andate pure a divertirvi. " disse distendendo l'asciugamano sulla sabbia. "Ma si figuri signora..." disse Massimo osservandola piegata."Si ma Massimo..basta con questa signora..chiamami Silvia" rispose lei ."Ok..Silvia..." disse lui distendendosi accanto a lei che si stava spalmando la crema."Tesoro...me la metti sulla schiena ?" mi chiese lei mettendosi a pancia sotto. Le slacciai il reggiseno di dietro e lentamente iniziai a spalmare tutta la schiena. Mi resi conto che era la prima volta che io e lei eravamo soli al mare. Ma poi sentii Massimo chiedere "Silvia..vieni a fare il bagno?"."No..ora no.." rispose lei. Lui si allontanò, lo vidi poi tornare con dell'acqua in un secchiello. Facendomi prima segno di stare in silenzio iniziò a versare l'acqua sulla schiena di lei. Mamma ebbe un sussulto e cacciando un urletto si voltò di scatto. Così facendo la parte superiore del bikini sganciata si sfilò, lasciando in bella mostra le sue tettine."Massimo , ma che fai? è gelata !.." gridò coprendosi con un braccio le nudità. Ma lui le gettò il resto dell'acqua addosso. Lei rimase a bocca aperta impietrita, e lui come un lampo le afferrò le gambe prendendola in braccio. Lo vidi correre verso il mare con lei che si agitava supplicandolo di lasciarla. Ma non sembrava arrabbiata, piuttosto divertita. Finì con loro due che finivano in acqua iniziando a spruzzarsi, ridendo. Mamma tornò subito dopo, sempre coprendosi con un braccio le tette. Si scoprì solo davanti a me prima di coricarsi di nuovo. "Il tuo amico è terribile..." disse sorridendo.
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Commenti dei lettori al racconto erotico