Strano ma vero
di
Qwert123
genere
gay
Avevo invitato Andrea a passare il pomeriggio da me, Playstation qualche snack e qualche bibita ci volevano ogni tanto per rompere i ritmi. I miei erano fuori dai parenti in campagna per cui passare il pomeriggio con il mio migliore amico era una bella soluzione per non restare solo a casa. Dopo 3 o 4 partite la situazione si fece piccante. Piazzammo le scommesse per rendere le gare più accattivanti. In una ci giocammo soldi, una ci giocammo una penitenza ed un'altra ci giocammo un pompino. Quando mi chiese di fare questa cosa inizialmente non volevo farlo ma poi, pensai che non c'era male se condividevo la mia sessualità con Andrea. In fondo in tanti lo facevano. Persi. E toccava a me fargli un pompino. Si abbassò i pantaloni con mutande e il suo cazzo barzotto uscì fuori. Lo toccai lo studiai e iniziai a baciarlo. Man mano che leccavo e baciavo si induriva sempre di più così lo presi in bocca e iniziai a succhiare. Andrea mi teneva la testa godendosi il mio pompino. Devo dire che mi piaceva, non era tanto il sapore del suo cazzo, quanto l'idea di farlo godere, di far godere un uomo. Presi la decisione in un attimo: gli chiesi di spogliarci tutti e due, perché volevo essere scopato. In un attimo entrambi nudi ci mettemmo uno davanti all'altro. Andrea mi penetró in piedi, una mano sul mio cazzo e l'altra mi mise un dito in bocca. Io avevo una mano a tenerlo legato a me e un'altra sulla sua a masturbarmi. Andrea sborrô dopo poco farcendomi il culo. Non perse tempo che si mise a carponi sul divanetto, entrai in lui e lo scopai selvaggiamente. Prima che potessi venire mi fece fermare e sedere di fianco a lui. Si mise il mio pisello in bocca che aveva ancora il sapore del suo culo e si fece sborrare in bocca.
Lo invitai a restare la notte a dormire da me. Entrambi in mutande ci vedemmo in cucina, Andrea voleva ancora scoparmi, mi tolse la mutanda e si inginocchiò a succhiarmi il cazzo. Intanto con un dito bagnato si faceva largo tra le mie chiappe. Mi fece sedere sul tavolo ed entrò in me. Scopammo, gemetti e ansimai sotto i suoi colpi, Andrea mi baciava, leccava, impazzita per me. Lo fermai e spostai da dentro il mio culo, mi fiondai sul suo cazzo e lo pregai di sborrarmi in bocca. Volevo tutto di lui e così ebbi. Andrea si mise a carponi e mi invitó a scoparlo. Presi posizione dietro di lui ed entrai. Lo scopai per qualche minuto fino a venire dentro il suo culo perfetto. Da quel giorno ci vedemmo più spesso per le partite.
Lo invitai a restare la notte a dormire da me. Entrambi in mutande ci vedemmo in cucina, Andrea voleva ancora scoparmi, mi tolse la mutanda e si inginocchiò a succhiarmi il cazzo. Intanto con un dito bagnato si faceva largo tra le mie chiappe. Mi fece sedere sul tavolo ed entrò in me. Scopammo, gemetti e ansimai sotto i suoi colpi, Andrea mi baciava, leccava, impazzita per me. Lo fermai e spostai da dentro il mio culo, mi fiondai sul suo cazzo e lo pregai di sborrarmi in bocca. Volevo tutto di lui e così ebbi. Andrea si mise a carponi e mi invitó a scoparlo. Presi posizione dietro di lui ed entrai. Lo scopai per qualche minuto fino a venire dentro il suo culo perfetto. Da quel giorno ci vedemmo più spesso per le partite.
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