Tutto inizia con una febbre - continuazione - Capitolo 6

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trans

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Mi sveglio quando è già mattino. Il tempo di riordinare le idee nella mia testa e ricordo di cosa è accaduto ieri notte. Ripasso velocemente ogni scena di cosa è accaduto ieri e che lui è stato ed è il mio migliore amico d’infanzia. Ricordo le giornate passate a giocare insieme o a studiare. Chi lo avrebbe mai detto che saremmo finiti a fare l’amore? Quella volta, la prima, per me non conta, era troppo animalesco. Ma questa era un qualcosa di intimo e dolce.
Mi giro sul mio fianco destro e l’osservo mentre sta dormendo. Mi viene da sorridere perché mi viene da pensare che lui è “mio”. Mi avvicino a lui per sentire il suo respiro, per odorare il suo corpo e darne dei piccoli baci sul suo petto. Sono molto lievi e non si accorge che sono vicina a lui. Sarà ancora stanco di stanotte? Della nostra lussuriosa notte.
Continuo a baciarlo e mi accorgo che presto dovremo abbandonare il letto e riprendere le nostre vite lavorative. Cerco di svegliarlo sussurandogli più volte:
Maurizio è ora di alzarsi dobbiamo andare al lavoro.
Ma niente tutto inutile, provo a dare dei piccoli scossoni, ma niente vuole dormire, ma mi accorgo che c’è qualcuno che è già sveglio. Eh si dalle lenzuola si vede il suo cazzo che è già in tiro. Lo guardo e poi mi rivolgo al suo viso mi viene da sorridere e gli do un piccolo bacio sulle labbra:
Ci deve pensare la tua Daniela a svegliarti.
Scosto leggermente le lenzuola e mi addentro li e posso finalmente vedere la sua virilità svettante, ma intrappolata dalle mutande. Le abbasso delicatamente, non voglio che si svegli in quel modo. Perché se devo proprio svegliarlo allora bisogna farlo nel modo appropriato. Adesso è libero e lo guardo, non riesco a vedere bene a causa della poca luce, ma so che è bello me ne accorgo grazie al mio senso del tatto. È davvero duro, sembra quasi implorare di ricevere le attenzioni della lingua di una partner e io … obbedisco.
Ora la sua virilità è a contatto con il mio senso dell’olfatto e soprattutto del gusto. La mia lingua lo accarezza e lo coccola. È dolce perché è il pene di Maurizio e mi scappa un sorriso pensando che è mattina e bisogna fare colazione… e a colazione si prendono cose dolci. Ma bando alle chiacchere c’è una missione da compiere, devo svegliarlo perché è tardi e quindi percorro la sua virilità con la mia bocca con più velocità. E ciò sta dando i suoi frutti, sento che il suo corpo si muove e dopo un pò lo sento esclamare:
Mmmm, maa Daniela .. che fai? Oh… mmm siiiii ti prego continua così..
Lo ascolto e capisco che gli piace, sono diventata brava, ma con lui è diverso. Con lui è piacere nel dare piacere… e soprattutto nel riceverlo il suo piacere. Dopo un pò sento i suoi spasmi e capisco che la “bottiglia” è pronta per essere stappata e per berne il suo contenuto. Il getto è fortissimo e inaudito. I suoi schizzi mi colpiscono sul viso, sui capelli e sulle labbra.
Riemergo dalle lenzuola e mi avvicino a lui:
Finalmente ti sei svegliato!
Ti confesso una cosa… ero già sveglio quando tu mi davi i baci sul petto.
ah si? Mentitore spudorato…
Eh eh si… volevo e speravo che me lo prendessi in bocca.
Scemo - gli sorrido e mi distendo accanto a lui.
Lui si avvicina per baciarmi - aspetta mi pulisco un pò.
Non ti preoccupare - inizia a baciarmi accarezzandomi i capelli - Vorrei restare ancora a letto.
Ma non possiamo.
Lo so. Uffaaaa! Vorrei che tu lavorassi con me.
Ma tu non hai bisogno di una segretaria e poi…
E poiii?
E poi capiscilo da solo - e mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno per darmi una sistemata.
scritto il
2022-01-19
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