Lockdown autoerotico
di
M L Caselli
genere
masturbazione
Durante il lockdown non era affatto facile soddisfare le voglie intime per chi, come me, viveva da sola. Non potendo frequentare gli amici di sempre e magari dare un po’ di sfogo alle mie necessità sessuali, dovevo per forza ricorrere alla masturbazione, attività che a dire il vero ho sempre praticato anche quando avevo la possibilità di avere rapporti sessuali piuttosto frequenti con l’uno e con l’altro sesso. Si, perché spesso lo faccio in gran segreto anche con un’amichetta particolare e mi piace pure da matti. Bene, durante il lockdown avevo una tale voglia di sesso che non solo usavo tutti i sistemi possibili immaginabili per provare piacere, ma me ne inventavo pure in base a quello di cui disponevo in casa. Mi scocciava acquistare sui siti i vari cazzi o vibratori in silicone, perché avrei dovuto pagare con la carta e poteva restare traccia dell’acquisto, per cui mi arrangiavo. Qualche volta mi masturbavo con il più tradizionale dito, a volte con il getto della doccia, che simulava molto la lingua della mia amica. Altre volte infilavo uno zucchino in un profilattico e me lo spingevo dentro , oppure la classica bananao il cetriolo. Erano pur sempre oggetto troppo duri e non troppo gestibili. Mi masturbavo sul letto o sul divano, sempre nella penombra e sempre nuda. Mi toccavo e mi accarezzavo sempre immaginandomi con Davide o .. con Elsa e a seconda dei casi cercavo l’orgasmo con differenti modalità. Quel giorno mi si accese la lampadina, dovevo trovare un oggetto o un modo diverso dal solito. Non fu difficile, il mio lavoro è costruire plastici ed avevo in casa abbastanza materiale tipo das e paste modellabili. Presi un guanto in lattice , riempii di das due dita, creando la densità e la flessibilità giusta che desideravo. Allo stesso modo riempii un profilattico con la pasta modellabile e ne feci un bel cazzo di dimensioni apprezzabili. Dopo aver sigillato il tutto in sicurezza mi spogliai ed iniziai a toccarmi la figa in poltrona. Le gambe sui braccioli ed io comodamente appoggiata ... posizione ideale ... già mi stavo bagnando e non avevo ancora iniziato. Pensavo a Davide e a Elsa.... presi i guanti ed iniziai a strofinarmi il dito più piccolo tra le piccole labbra, proprio come fosse la lingua di Elsa, poi pian piano ne infilavo un po’ dentro, come quando lei me la cacciava dentro agitandola forte e nel frattempo tenevo tra le labbra il fallo leccandolo come facevo a Davide. Che porca .... godevo già molto forte ... misi dentro la figa il dito più grosso del guanto mentre quello più piccolo stava sul clitoride... come facevo con Elsa quando sforbiciavamo e lei mi spingeva dentro le piccole labbra della sua grossa e carnosa passera. (Ce l’ha talmente cicciosa che quando ci scopiamo sedute una davanti all’altra a forbice, io me la apro ben bene e lei mi caccia dentro quella cosa lì che diviene ancor più turgida e grossa e me la empie tutta. ) . Dopo aver goduto un po’ co l’Elsa virtuale, passavo al membro... una ventina di centimetri per almeno quattro di diametro. Me lo facevo scivolare dentro delicatamente e poi ... dai di su e giù fino a che non ne potevo più. Avevo trovato un mododi masturbarmi veramente soddisfacente. Perfezionai poi i vari oggetti in modo da poterli fissare creando una sorta di sexmachine che potevo stringere tra le coscienze stando sdraiata o cavalcare furiosamente. Usai un gymball sgonfiandolo per metà e creai un’imbracatura ad hoc per sorreggere o il guanto Elsa o il cazzo Davide. Inutile dire che passavo gran parte del tempo così, nuda, nella penombra e con la figa bagnata. Guardavo qualche video porno per eccitarmi ben bene e via. A volte, ma solo con Elsa, ci facevamo videochiamate mentre, ognuna nel buio della sua casa, si masturbava... era bellissimo ... ci inquadravamo nei nostri giochi erotici immaginandoci insieme ... da impazzire ... ci giurammo pure che appena ci avessero riaperto, avremmo trascorso un’intera giornata di gioco. E così fu, il primo giorno di liberi tutti venne a casa mia e facemmo sesso per quasi tre giorni
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