Le polpette.

di
genere
prime esperienze

Mi dovevo preparare per un concorso nell'ambito lavorativo e siccome era settembre, non c'era più tanta gente in spiaggia, ho scelto di isolarmi da quelle parti. Sono arrivato la mattina alle nove non si vedeva anima viva. Vicino c'era uno stabilimento che non ancora apriva e gli ombrelloni erano tutti chiusi. Mi sono allontanato a distanza uguale dallo stabilimento e dalla successiva spiaggia di un campeggio.
Verso le 11 una signora con bambino, provenendo dal campeggio, con tutto lo spazio che c'era si è piazzata a pochi metri da me. Io ero su un telo seduto e leggevo ma la curiosità era tanta perché la signora era molto bella ed aveva un costume intero molto scosciato. Il bambino invece che avrà avuto 3/4 anni sembrava molto vivace. Penso che con tutto lo spazio questa doveva scegliere proprio questo posto. Mi rassegno ma non riesco più a leggere a causa dei movimenti conturbanti della donna ed i capricci del bambino.
In un attimo si sono incrociati i nostri sguardi e l'ho salutata ricevendo un ciao con un largo sorriso. Il bambino(Peter) non la smetteva di rompere i coglioni mi sono avvicinato cercando un dialogo. Ho preso un giocattolo dalla sua borsa ed ho finto di giocare con lui. Non l'avessi mai fatto ha voluto giocare tutta la mattinata con me. La mamma (Sonia) felicissima gironzolava attorno a noi. Spesso mi andavano gli occhi sulla figa che quasi si vedeva e lei non faceva nulla per coprirsi, anzi ho avuto la sensazione che la scoprisse di più. Finalmente Sonia dice a Peter che è ora di mangiare, quindi tira fuori un contenitore con delle polpette obbliga al bambino di mangiare. Non c'è verso, questo comincia a piangere con la santa pazienza intervengo e cerco di imboccarlo. Come per magia accetta e mangia tutte le polpette meravigliando anche la mamma. Si parla dei bambini e dico che secondo me è una questione di manico, è importante saperli prendere e capire la loro psicologia. Sonia mi invita a darle qualche lezione, però, siccome il bambino deve dormire, mi invita nel bungalow. Accetto volentieri tanto la giornata di studio è andata affanculo. Mi fa entrare dentro e chiude la porticina, adagia il bambino sul lettino ma questo non ne vuole sapere, lo prendo in braccio lo porto sul letto grande e in un attimo si addormenta. Sonia meravigliandosi ancora mi bacia sulla bocca in segno di gratitudine. Mi dice di spostarlo nel lettino e di aspettarla sul letto. Arriva nuda, mi dice di non fiatare, mi toglie pantaloncini e maglietta e si mette sopra. Il mio cazzo era già partito da un pezzo e lo trova pronto per l'uso. Si adagia sul mio corpo inizia con bacini sul viso e mi dice spiegami come si trattano i bambini. Continuava a baciarmi e leccarmi i lobi, poi mi dice " Insegnami praticamente come si fanno i bambini" Il cazzo più di cosi non poteva crescere ,lei con la figa che colava e sono entrato in paradiso. Io si ma anche lei gemeva col rischio di svegliare il bambino. Mi dice veniamo subito perché sono eccitatissima, poi ne facciamo un'altra. In un minuto siamo venuti, volevo uscire per non sborrare dentro ma mi ha trattenuto con le gambe annodate. Ho detto "Sei pazza?" Risponde non ti preoccupare che sabato è venuto giù mio marito ed anche lui mi è venuto dentro, nella peggiore delle ipotesi dubbio sulla paternità ma a me sta bene tutto. Tre minuti di pausa e prende il cazzo in bocca, lo riporta alla grandezza di suo gradimento e lo infila nella figa piena della mia stessa sborra. Gianni oggi mi fai impazzire sei stupendo ed hai un cazzo che dovrebbe vivere sempre nella mia figa. Ora mi fai venire un'altra volta, Non fermarti ora dobbiamo consumarla la mia figa. Movimento sussultorio alternato a movimento rotatorio gemeva forte da svegliare il bambino che inconsapevolmente mi chiama papà. Lei risponde non è papa è il dottore che mi sta visitando. Per fortuna il bambino si riaddormenta.
Dopo oltre un'ora siamo ancora venuti insieme. Gianni leccami la figa fammi venire con la bocca. Vado giù e per poco non smembravo le mandibole a forza di leccare. Viene ancora finalmente sazia. Gianni questa notte devi stare con me. Questa notte non è possibile perché sono disfatto, ma la notte per me non è agevole, dobbiamo sfruttare il pomeriggio.
Squilla il telefonino era il marito e mentre ci parlava giocava col mio cazzo. Sono andato via. Ha telefonato mille volte. Ci siamo rivisti tutti i pomeriggi sempre con la stessa intensità. Mi ha confessato che il marito pensava solo al lavoro e che la scopava raramente. Una volta glielo disse se non mi scopi tu lo faccio con qualche altro lui rispose non sei capace. Alla partenza mi ha Detto di non aver mai goduto come nei pomeriggi trascorsi con me ed il bambino mi chiamava papà. Guarda Sonia ora che torni da tuo marito e lui dice qualcosa sono cazzi amari. Non ti preoccupare che anche se lo cornifico quello senza me non riesce a vivere. La prossima vacanza la passeremo qui e te lo presento.
Il concorso è andato ma farsi benedire.
scritto il
2022-02-04
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