Profumo di sesso.
di
goldenoro69$
genere
prime esperienze
E' normale che capiti, ed oggi scorrendo i racconti pubblicati, leggo che ho vissuto(in parte) la stessa situazione. Solo che la mia è stata vissuta moltissimi anni dopo, scritta, ed inviata ma non pubblicata probabilmente perché facevo riferimento ad una età inferiore a quella letta oggi.
Cose che succedono e mi va di riproporla per far notare le varie differenze.
Nella prima adolescenza quando non ancora si ha la cognizione del sesso e resta difficile se non impossibile, approcciare l'altro ci si orienta in base a quanto si vive con i compagni coetanei.
Il nostro gruppetto era abbastanza refrattario all'argomento, uno soltanto Giorgio, aveva le mie stesse pulsioni e quindi gradatamente ci isolammo dal gruppo.
Le nostre giornate trascorrevano tra studio, dal momento che frequentavamo la stessa classe, e svago con passeggiate e corse nei luoghi meno frequentati. In pratica ci piaceva stare da soli ed avevamo la possibilità di starci perché i genitori lavoravano. Giorgio però aveva una sorella di un anno più grande e questo limitava non poco le nostre passioni quando eravamo a casa sua , Stando a casa mia invece eravamo più liberi. Nei momenti di studio eravamo vicini e ci voleva poco entrare in contatto e sentire l'eccitazione che portava alla conseguenza di farci una sega , a volte per proprio conto a volte l'uno a l'altro. Erano dei momenti bellissimi ed eravamo sempre alla ricerca di stimoli maggiori. Non ancora si formava lo sperma quindi erano seghe a secco. In una delle nostre passeggiate, ci venne voglia di farci una sega e nel meglio ci sorprese un ragazzo più grande di noi che conoscevamo solo di vista.
Le minacce puerili e l'invito a fare una sega a lui in cambio del silenzio. A malavoglia accettammo e proprio per la minaccia non siamo riusciti ad eccitarci però facemmo la sega a lui che in confronto ai nostri aveva un cazzo mostruoso, ci sborrò tra le mani, e lui ci invitava a continuare, poi però il cazzo si afflosciò e ci liberammo del mostro.
Questo episodio invece di farci essere più prudenti aumentò la nostra eccitazione. Ne parlavamo sempre più spesso ed i risultati erano un numero stratosferico di seghe.
Una volta decidemmo di cercare il ragazzo per ripetere l'esperienza e manco a dirlo fu subito d'accordo. Durante la sega eravamo più tranquilli e mettemmo in evidenza anche il nostro cazzo. Con una mano segavamo lui e con l'altra noi. Eccitati al massimo sborrò lui e venimmo anche noi e restammo meravigliati quando dal nostro cazzo uscirono delle gocce di liquido. Entusiasmo alle stelle e convincemmo il ragazzo a ripresentarsi il giorno dopo. Ormai era diventato un rito, si godeva da pazzi ed un pomeriggio il ragazzo ci propose di leccargli il cazzo. Esperienza nuova ma bellissima, sentire quella cosa in bocca faceva crescere i nostri cazzi. Dal leccare al succhiare il passo fu brevissimo e ci ritrovammo con la bocca piena di sborra che non ci fece granché schifo anzi ci sentimmo gratificati. Successivamente il ragazzo non volle più venire perché si seppe poi che lo faceva anche con altri e qualcuno lo aveva minacciato.
Io e Giorgio avevamo scoperto il modo di godere di più ed iniziammo a succhiarcelo a vicenda, eravamo sempre eccitati ed un giorno a casa sua mentre ci segavamo ci sorprese la sorella. Per noi una vergogna incredibile, per lei con naturalezza ci chiese cosa stessimo facendo ma lo sapeva benissimo e chiese addirittura di partecipare. Prese il mio cazzo e continuò la sega mentre Giorgio provvedeva in via autonoma. La sorella ci raccomandò di non dire nulla, neanche fossimo matti.
Io e Giorgio continuammo imperterriti nelle nostre seghe e pompini anche quando iniziammo ad emettere maggiori quantità di sperma. La storia durò ancora qualche anno e poi le nostre strade si divisero.
Quando torno indietro con la mente capisco delle mie piccole devianze sessuali.
Le forme di esibizionismo sono dovute senz'altro ad episodi riguardanti le nudità femminili aumentate dalle esagerate minigonne e dai piccolissimi e trasparenti costumi. Le donne che indossano questi capi mi eccitano in modo particolare mentre.
Ho avuto la fortuna di unirmi a Daniela che forse esagera anche più di me, mentre per le eccitazioni maschili senz'altro hanno influito le mie attività da adolescente che mi consentono di mettere qualche cazzo in bocca. Non mi ritengo gay, ed anche se lo fossi non mi turberebbe è successo più di una volta che che ho dovuto infilare un altro cazzo nella figa di Daniela così come è successo che la stessa collaborasse mentre mi scopavo un'altra.
Se il sesso lo si vive in maniera saltuaria ci si abitua al sempre meno, se viceversa il sesso diventa parte integrante della propria vita, si abitua al sempre di più.
Cose che succedono e mi va di riproporla per far notare le varie differenze.
Nella prima adolescenza quando non ancora si ha la cognizione del sesso e resta difficile se non impossibile, approcciare l'altro ci si orienta in base a quanto si vive con i compagni coetanei.
Il nostro gruppetto era abbastanza refrattario all'argomento, uno soltanto Giorgio, aveva le mie stesse pulsioni e quindi gradatamente ci isolammo dal gruppo.
Le nostre giornate trascorrevano tra studio, dal momento che frequentavamo la stessa classe, e svago con passeggiate e corse nei luoghi meno frequentati. In pratica ci piaceva stare da soli ed avevamo la possibilità di starci perché i genitori lavoravano. Giorgio però aveva una sorella di un anno più grande e questo limitava non poco le nostre passioni quando eravamo a casa sua , Stando a casa mia invece eravamo più liberi. Nei momenti di studio eravamo vicini e ci voleva poco entrare in contatto e sentire l'eccitazione che portava alla conseguenza di farci una sega , a volte per proprio conto a volte l'uno a l'altro. Erano dei momenti bellissimi ed eravamo sempre alla ricerca di stimoli maggiori. Non ancora si formava lo sperma quindi erano seghe a secco. In una delle nostre passeggiate, ci venne voglia di farci una sega e nel meglio ci sorprese un ragazzo più grande di noi che conoscevamo solo di vista.
Le minacce puerili e l'invito a fare una sega a lui in cambio del silenzio. A malavoglia accettammo e proprio per la minaccia non siamo riusciti ad eccitarci però facemmo la sega a lui che in confronto ai nostri aveva un cazzo mostruoso, ci sborrò tra le mani, e lui ci invitava a continuare, poi però il cazzo si afflosciò e ci liberammo del mostro.
Questo episodio invece di farci essere più prudenti aumentò la nostra eccitazione. Ne parlavamo sempre più spesso ed i risultati erano un numero stratosferico di seghe.
Una volta decidemmo di cercare il ragazzo per ripetere l'esperienza e manco a dirlo fu subito d'accordo. Durante la sega eravamo più tranquilli e mettemmo in evidenza anche il nostro cazzo. Con una mano segavamo lui e con l'altra noi. Eccitati al massimo sborrò lui e venimmo anche noi e restammo meravigliati quando dal nostro cazzo uscirono delle gocce di liquido. Entusiasmo alle stelle e convincemmo il ragazzo a ripresentarsi il giorno dopo. Ormai era diventato un rito, si godeva da pazzi ed un pomeriggio il ragazzo ci propose di leccargli il cazzo. Esperienza nuova ma bellissima, sentire quella cosa in bocca faceva crescere i nostri cazzi. Dal leccare al succhiare il passo fu brevissimo e ci ritrovammo con la bocca piena di sborra che non ci fece granché schifo anzi ci sentimmo gratificati. Successivamente il ragazzo non volle più venire perché si seppe poi che lo faceva anche con altri e qualcuno lo aveva minacciato.
Io e Giorgio avevamo scoperto il modo di godere di più ed iniziammo a succhiarcelo a vicenda, eravamo sempre eccitati ed un giorno a casa sua mentre ci segavamo ci sorprese la sorella. Per noi una vergogna incredibile, per lei con naturalezza ci chiese cosa stessimo facendo ma lo sapeva benissimo e chiese addirittura di partecipare. Prese il mio cazzo e continuò la sega mentre Giorgio provvedeva in via autonoma. La sorella ci raccomandò di non dire nulla, neanche fossimo matti.
Io e Giorgio continuammo imperterriti nelle nostre seghe e pompini anche quando iniziammo ad emettere maggiori quantità di sperma. La storia durò ancora qualche anno e poi le nostre strade si divisero.
Quando torno indietro con la mente capisco delle mie piccole devianze sessuali.
Le forme di esibizionismo sono dovute senz'altro ad episodi riguardanti le nudità femminili aumentate dalle esagerate minigonne e dai piccolissimi e trasparenti costumi. Le donne che indossano questi capi mi eccitano in modo particolare mentre.
Ho avuto la fortuna di unirmi a Daniela che forse esagera anche più di me, mentre per le eccitazioni maschili senz'altro hanno influito le mie attività da adolescente che mi consentono di mettere qualche cazzo in bocca. Non mi ritengo gay, ed anche se lo fossi non mi turberebbe è successo più di una volta che che ho dovuto infilare un altro cazzo nella figa di Daniela così come è successo che la stessa collaborasse mentre mi scopavo un'altra.
Se il sesso lo si vive in maniera saltuaria ci si abitua al sempre meno, se viceversa il sesso diventa parte integrante della propria vita, si abitua al sempre di più.
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