La schiava bianca 1
di
dred
genere
dominazione
Eccomi con un nuovo racconto, scritto mettendo nero su bianco le fantasie di un amica che mi ha contattato all'indirizzo
lapsus000@email.it, scrivetemi per critiche consigli o semplicemente per scambiare due parole, mi piacerebbe scrivere anche altri generi ...
Mi chiamo Monica, ho 40 anni, sposata da 10 con Giovanni,nel nostro rapporto di coppia il sesso non è sempre stato una parte fondamentale
almeno per me,Giovanni invece ha sempre provato a convincermi ad osare di più;
ho capito d più tardi di aver esplorato solo una minima parte di quelle che erano le mie fantasie e le mie potenzialità.
Giovanni è un marinaio sta in mare fino anche a quattro settimane consecutive;
per comodità abbiamo preso una casa vicino al porto, una zona malfamata ma che ci permette di avere una sola auto,
il lavoro di Giovanni ci consente di vivere bene ma con qualche attenzione, ammetto che abitare in centro dove sono cresciuta mi piaceva molto,provengo da una famiglia benestante ma con cui ho tagliato i ponti,
quando torna dai sui viaggi Giovanni si fionda a casa, mi avvisa con anticipo,
non devo assolutamente essere in giro, mi vuole, senza se e senza ma.
Mi ha regalato dei completi intimi per queste occasioni, mi imbarazza indossarli ed anche certi oggetti che aveva comprato mi sono sempre rifiutata di usarli, a letto non è uno stallone specialmente dopo queste lunghe assenze i rapporti durano pochissimo, gli orgasmi li ricordo solo con un precedente fidanzato.
Solitamente vesto in modo molto sobrio, quasi troppo, ma visto il quartiere dove viviamo ho paura a mettermi in mostra anche minimamente.
Nonostante questo abbigliamento non passo comunque inosservata, in particolare i due uomini di colore che abitano sopra di noi mi hanno sempre guardata in modo quasi sfrontato,sono due portuali anche loro amici di mio marito perchè a volte lavorano insieme;
Giovanni tempo fa mi raccontò di un episodio che mi turbò molto , in spogliatoio uno di questi due signori nudo gli fece vedere il cazzo e chiese se a me sarebbe piaciuto...sentii uno strano calore tra le cosce sentendo quel racconto condito dalla descrizione di quel membro a suo dire enorme
nei mesi seguenti scoprii poi che quelle parole erano state davvero pronunciate ma Giovanni aveva omesso di aver avuto il cazzo di Carl (questo è il suo nome)in bocca in quel momento, mentre tutti i colleghi lo guardavano, era stato umiliato per non aver ripagato un debito
Giovanni una sera tornò a casa tumefatto in volto, chiesi spiegazioni, iniziò a piangere disperato mi raccontò che doveva molti soldi persi al gioco ai due uomini che abitavano al piano superiore era davvero disperato...presi una forza che nemmeno immaginavo di avere e salii sopra da sola
Bussai, mi venne ad aprire Paul, non sembrava sorpreso di vedermi lo implorai di lasciare stare mio marito ;si mise a ridere e chiamò il suo amico
la casa era piena di sporcizia , piatti sporchi bottiglie vuote, dal bagno uscì Carl, completamente nudo , mi si avvicinò e mi accarezzò il viso con fare arrogante..."sei venuta a pagare i debiti " mi chiese, sapendo che non potevo avere quella cifra, piangevo e imploravo per Giovanni
" sei una bella donna, ti diamo una possibilità, tuo marito ci deve 100000 euro entro 10 giorni, se per 10 giorni accetti di essere nostra schiava, come voi bianchi facevate con le nostre donne il debito lo considereremo estinto"
"devi decidere ora, prendere o lasciare"
passarono alcuni minuti che forse furono ore finchè non mi uscì la parola "accetto"
in quell'istante mi trovai col cazzo di Carl davanti alla bocca senza che mi dicesse niente lo succhiai...
"esaminiamola come facevano con i nostri avi" disse Paul
"spogliati nuda"
tolsi tutti i vestiti coprendomi l'inguine con le mani, presero i miei vestiti e li gettarono dalla finestra "tanto questi non ti serviranno"
" sei anche meglio di come potevamo immaginare" mentre con le mani toccavano seni e glutei
Anche Paul tirò fuori il suo cazzo , me ne accorsi dal forte odore acre, ora dovevo alternarmi a succhiare quei cazzi, mentre ne avevo uno in bocca massaggiavo l altro con la mano , non durò molto il tutto mi sentii la bocca piena di un liquido denso ,era la prima volta,istintivamente sputai
"che cazzo fai? devi ingoiare"
dopo poco anche l'altro venne e questa volta dovetti ingurgitare quel liquido schifoso
"ora pulisci dove hai sputato"
mi costrinsero a leccare lo sperma dal pavimento mentre per punizione il mio culo veniva colpito da una cinghia
la mia pelle è molto chiara e delicata, il dolore era forte,
"vattene a casa e mandaci tuo marito, deve firmare il contratto"
"ma sono nuda" obbietti, mi spinsero fuori dalla porta
ero sulle scale del mio condominio completamente nuda se qualcuno mi avesse vista sarei stata rovinata per sempre
corsi al piano di sotto e bussai, sentivo voci salire le scale, ma per fortuna mi accorsi che la porta era aperta ed entrai.
Giovanni salì, poco dopo tornò a chiamarmi, anche lui era completamente nudo e una spazzola per capelli gli usciva dal culo," se non ti va di proseguire rimedieremo in altro modo" mi disse
non potevo ammetterlo ma ero anche incuriosita dalla situazione per cui salimmo nuovamente
Il contratto prevedeva che potessero disporre di me per 10 gg, mi venissero tagliati i capelli, che mi tatuassi le loro iniziali e che il mio culo sarebbe stato sverginato dal miglior offerente tra persone di loro conoscenza...
Immediatamente mi vennero tagliati i lunghi capelli in un ridicolo caschetto
poi fui costretta a depilarmi totalmente davanti a loro, quindi venni tatuata tra ano e vagina, con inchiostro mi vennero marchiate le loro iniziali
Prima che Giovanni potesse tornare a casa mi scoparono a turno ed ogni volta lo costrinsero a ripulire con la lingua lo sperma che colava dalla mia figa e quello che rimaneva sui loro cazzi....
lapsus000@email.it, scrivetemi per critiche consigli o semplicemente per scambiare due parole, mi piacerebbe scrivere anche altri generi ...
Mi chiamo Monica, ho 40 anni, sposata da 10 con Giovanni,nel nostro rapporto di coppia il sesso non è sempre stato una parte fondamentale
almeno per me,Giovanni invece ha sempre provato a convincermi ad osare di più;
ho capito d più tardi di aver esplorato solo una minima parte di quelle che erano le mie fantasie e le mie potenzialità.
Giovanni è un marinaio sta in mare fino anche a quattro settimane consecutive;
per comodità abbiamo preso una casa vicino al porto, una zona malfamata ma che ci permette di avere una sola auto,
il lavoro di Giovanni ci consente di vivere bene ma con qualche attenzione, ammetto che abitare in centro dove sono cresciuta mi piaceva molto,provengo da una famiglia benestante ma con cui ho tagliato i ponti,
quando torna dai sui viaggi Giovanni si fionda a casa, mi avvisa con anticipo,
non devo assolutamente essere in giro, mi vuole, senza se e senza ma.
Mi ha regalato dei completi intimi per queste occasioni, mi imbarazza indossarli ed anche certi oggetti che aveva comprato mi sono sempre rifiutata di usarli, a letto non è uno stallone specialmente dopo queste lunghe assenze i rapporti durano pochissimo, gli orgasmi li ricordo solo con un precedente fidanzato.
Solitamente vesto in modo molto sobrio, quasi troppo, ma visto il quartiere dove viviamo ho paura a mettermi in mostra anche minimamente.
Nonostante questo abbigliamento non passo comunque inosservata, in particolare i due uomini di colore che abitano sopra di noi mi hanno sempre guardata in modo quasi sfrontato,sono due portuali anche loro amici di mio marito perchè a volte lavorano insieme;
Giovanni tempo fa mi raccontò di un episodio che mi turbò molto , in spogliatoio uno di questi due signori nudo gli fece vedere il cazzo e chiese se a me sarebbe piaciuto...sentii uno strano calore tra le cosce sentendo quel racconto condito dalla descrizione di quel membro a suo dire enorme
nei mesi seguenti scoprii poi che quelle parole erano state davvero pronunciate ma Giovanni aveva omesso di aver avuto il cazzo di Carl (questo è il suo nome)in bocca in quel momento, mentre tutti i colleghi lo guardavano, era stato umiliato per non aver ripagato un debito
Giovanni una sera tornò a casa tumefatto in volto, chiesi spiegazioni, iniziò a piangere disperato mi raccontò che doveva molti soldi persi al gioco ai due uomini che abitavano al piano superiore era davvero disperato...presi una forza che nemmeno immaginavo di avere e salii sopra da sola
Bussai, mi venne ad aprire Paul, non sembrava sorpreso di vedermi lo implorai di lasciare stare mio marito ;si mise a ridere e chiamò il suo amico
la casa era piena di sporcizia , piatti sporchi bottiglie vuote, dal bagno uscì Carl, completamente nudo , mi si avvicinò e mi accarezzò il viso con fare arrogante..."sei venuta a pagare i debiti " mi chiese, sapendo che non potevo avere quella cifra, piangevo e imploravo per Giovanni
" sei una bella donna, ti diamo una possibilità, tuo marito ci deve 100000 euro entro 10 giorni, se per 10 giorni accetti di essere nostra schiava, come voi bianchi facevate con le nostre donne il debito lo considereremo estinto"
"devi decidere ora, prendere o lasciare"
passarono alcuni minuti che forse furono ore finchè non mi uscì la parola "accetto"
in quell'istante mi trovai col cazzo di Carl davanti alla bocca senza che mi dicesse niente lo succhiai...
"esaminiamola come facevano con i nostri avi" disse Paul
"spogliati nuda"
tolsi tutti i vestiti coprendomi l'inguine con le mani, presero i miei vestiti e li gettarono dalla finestra "tanto questi non ti serviranno"
" sei anche meglio di come potevamo immaginare" mentre con le mani toccavano seni e glutei
Anche Paul tirò fuori il suo cazzo , me ne accorsi dal forte odore acre, ora dovevo alternarmi a succhiare quei cazzi, mentre ne avevo uno in bocca massaggiavo l altro con la mano , non durò molto il tutto mi sentii la bocca piena di un liquido denso ,era la prima volta,istintivamente sputai
"che cazzo fai? devi ingoiare"
dopo poco anche l'altro venne e questa volta dovetti ingurgitare quel liquido schifoso
"ora pulisci dove hai sputato"
mi costrinsero a leccare lo sperma dal pavimento mentre per punizione il mio culo veniva colpito da una cinghia
la mia pelle è molto chiara e delicata, il dolore era forte,
"vattene a casa e mandaci tuo marito, deve firmare il contratto"
"ma sono nuda" obbietti, mi spinsero fuori dalla porta
ero sulle scale del mio condominio completamente nuda se qualcuno mi avesse vista sarei stata rovinata per sempre
corsi al piano di sotto e bussai, sentivo voci salire le scale, ma per fortuna mi accorsi che la porta era aperta ed entrai.
Giovanni salì, poco dopo tornò a chiamarmi, anche lui era completamente nudo e una spazzola per capelli gli usciva dal culo," se non ti va di proseguire rimedieremo in altro modo" mi disse
non potevo ammetterlo ma ero anche incuriosita dalla situazione per cui salimmo nuovamente
Il contratto prevedeva che potessero disporre di me per 10 gg, mi venissero tagliati i capelli, che mi tatuassi le loro iniziali e che il mio culo sarebbe stato sverginato dal miglior offerente tra persone di loro conoscenza...
Immediatamente mi vennero tagliati i lunghi capelli in un ridicolo caschetto
poi fui costretta a depilarmi totalmente davanti a loro, quindi venni tatuata tra ano e vagina, con inchiostro mi vennero marchiate le loro iniziali
Prima che Giovanni potesse tornare a casa mi scoparono a turno ed ogni volta lo costrinsero a ripulire con la lingua lo sperma che colava dalla mia figa e quello che rimaneva sui loro cazzi....
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