Pagamento in natura

di
genere
trio

Successe che il datore di lavoro di Daniela, causa incremento di lavoro costruì una nuova sede distante circa cinque chilometri dalla vecchia. Avevamo venduto la sua macchina perché obsoleta ed eravamo in attesa della nuova. Dovevamo aspettare almeno due mesi, la nuova sede di lavoro non era servita da mezzi pubblici pertanto dovevamo conciliare col mio intervento quando era possibile o approfittare di un passaggio di qualche collega.
Non c'era nessuno che abitava dalle parti nostre quindi chi l'accompagnava doveva deviare rispetto alla normalità. Successe però che l'azienda assunse un ragazzo che doveva passare da casa nostra. Un ragazzo che forse non aveva neanche venti anni. Molto simpatico e prestante, diede subito la disponibilità.
A volte ne parlavamo del comportamento del ragazzo durante il viaggio, Daniela mi rassicurava che era molto educato, anche se qualche volta gli occhi andavano sulle gambe.
Risposi che era il meno che potesse fare con una figa del genere a fianco. Per ripagarlo del suo impegno una domenica lo invitammo a pranzo. Accettò volentieri addirittura portò dei pasticcini. Fu molto gradevole il pranzo e lui ne fu molto soddisfatto. Lo tranquillizzai spiegandogli che capivamo la situazione con Daniela che portava minigonne e che lui la guardasse, poteva essere preoccupante il contrario gli dissi. si mise a ridere e forse si sentì autorizzato ad ammirare le gambe di Daniela anche in casa.
Il problema non era il ragazzo, di nome Fabio, il problema era Daniela che in certe situazioni non resiste se no si esibisce. Una delle sere Daniela raccontò che sedendosi in macchina si era alzata la gonna per non farla rovinare e che aveva mostrato a Fabio le cosce interamente e parte del culo provocando una bellissima erezione a Fabio che si aggiustò il cazzo e sorrise a Daniela. A volte mentre guidava cercava di sfiorare le cosce, le curve a destra le prendeva velocemente provocando lo spostamento di Daniela sul suo corpo. Insomma faceva di tutto per agevolare i contatti. Una sera Daniela finse che un'ape era entrata e facendo dei movimenti bruschi le fece vedere le mutandine con conseguente erezione di Fabio che cominciava a non capirci più nulla. Una Mattina Daniela fingendo una macchia sui pantaloni di Fabio gli toccò il cazzo e lui che non era scemo glielo fermo con la sua facendogli sentire la consistenza. Il colmo venne raggiunto una delle mattine quando Daniela disse di aver dimenticato di mettere le mutandine e gli fece vedere la figa. Per poco evitò di salire sul marciapiede. Una sera lo scherzo glielo fece Fabio mentre l'aspettava in macchina tirò fuori il cazzo eretto e come entrò Daniela disse che anche lui aveva dimenticato le mutande. Daniela glielo prese in bocca e nel percorso lo fece venire. Mi raccontò tutto e volle invitarlo a pranzo per la domenica successiva. Venne preparato il povero Fabio ma non sapeva cosa l'aspettava. Si fece trovare seminuda e quando entrò lo abbracciò e lo baciò con trasporto. Eravamo tutti mezzi nudi con maglietta a calzoncini corti. Ci sedemmo a tavola lei si mise vicino a Fabio. Finito il pranzo loro sul divano ed io preparai il caffè. Poi andarono in camera Fabio venne spogliato e assalito letteralmente da Daniela. Non sapeva più cosa gli doveva fare, in un attimo lo baciava, gli prese in bocca il cazzo, se lo mise nella figa e Fabio venne con una sborrata pazzesca che finì in bocca ,nella figa, sul letto e perfino sul muro tanta era la potenza. Senza aspettare tanto si infilò il cazzo nella figa e lo cavalcò con tanta forza da da farlo venire di nuovo ma lei non riusciva, mi chiamò e volle subito il mio ed in due minuti la feci venire. Fabio stravolto però ci volle riprovare con una scopata che durò più di un'ora riuscendo a farla venire ancora. Disse che doveva andar via. Dal giorno successivo entrati ormai in confidenza Daniela lo ringraziò dei passaggi con la macchina. Ci furono altri incontri.
scritto il
2022-02-12
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