Iniziazione al trombamico
di
Minerva
genere
etero
Storia realmente accaduta.
Mi sono sempre ritenuta una ragazza "a modo", vogliosa e con una buona vita sessuale ma non al punto da essere ritenuta zoccola. Nonostante ciò l'altro giorno però, riflettendo sulle mie esperienze nei miei 32 anni di vita, mi sono resa conto di avere un bel po' da raccontare.
Avevo lasciato da poche settimane il mio ex che, dopo scene madri e pianti, aveva trovato in breve tempo la ruota di scorta. Ciò fece scattare in me un senso di competizione, in fondo io ero giovane e bella, non esisteva al mondo che lui dovesse scopare e io no. L'occasione mi si presentò presto: un mio amico di vecchia data, con cui c'era da sempre un'attrazione inespressa, accortosi del mio nuovo stato da single, cominciò a scrivermi, lanciando ogni tanto apprezzamenti che fugavano ogni dubbio sulla sua voglia di scoparmi. Feci la finta ingenua, per capire dove volesse arrivare... Ad un certo punto gli chiesi di raggiungere quella sera me e dei miei amici a bere una birra, ma lui si propose invece di passare a prendermi per farci prima un aperitivo io e lui. Il gioco di provocazione continuò durante l'aperitivo, con lui che scrutava sotto i miei vestiti in maniera non proprio "elegante". Raggiungemmo gli altri, ci sedemmo vicino. Ad entrambi interessava poco quella delle chiacchiere da pub, come difatti ad un certo punto lui iniziò a toccarmi sotto al tavolo, come per distrarmi da quelle chiacchiere inutili. Io a fatica riuscii a trattenere i gemiti e mentre continuavo le chiacchiere di circostanza, gli scrissi un SMS "smettila, o mi costringi ad aspettarti in bagno", "non sarebbe una cattiva idea, ma possiamo continuare altrove". rispose lui.
Ad un certo punto, con una scusa che nemmeno ricordo, ci congedammo in anticipo dalla serata. Appena in macchina, iniziammo un limone duro (l'ultimo tra me e lui fu anni e anni prima, appena 18enni), e iniziammo a pasparci ovunque. Ormai avevamo finito di giocare a provocarci ed eravamo usciti allo scoperto.
"Senti non ce la faccio più, se hai dietro i documenti ci chiudiamo in motel" disse.
Ero spaventata ed eccitata allo stesso momento,non avrei mai pensato di essere una tipa da trombamico. Ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro e io avevo troppa voglia di scopare per rifiutare. Quindi cedetti all'invito.
Una volta in camera mi chiede se doveva prendere i preservativi, io "prendo la pillola, ma usiamoli ugualmente".
Riprendemmo da dove avevamo interrotto, e continuammo sotto la doccia, ero ormai in balia di una me stessa che non conoscevo, ma all'improvviso lui smise i palpeggiamenti e me lo mise dentro. Godevo della situazione, godevo di quella trasgressione che non avevo mai vissuto. Sì scostò prima di venire, uscimmo dalla doccia ma, non dandomi tregua, mi buttò sul letto e si mise innanzi a me col cazzo ancora eretto. Lo misi in bocca, non ne avevo mai spompinato uno così grosso. "Hai capito la santarellina, non ti avrei mai immaginato così Troia, si vede che ti piace proprio succhiarlo". Poi smise di parlare ed iniziò ad ansimare, fino a venirmi in bocca. Era la prima volta che ingoiavo, quella sera stavo dando proprio il meglio di me.
Col mio ex sarebbe finita lì, invece lui ricominciò subito i giochi e iniziò a leccarmela, erano anni che qualcuno non me la leccava, il mio ex era molto "egoista". Cominciai a godere come non ricordavo si potesse fare, il suo cazzo tornò in tiro in poco e ricominciò a fottermi, stavolta venendomi dentro.
"Stronzo, non abbiamo più usato il preservativo", dissi ridendo
"Non ho avuto neanche il tempo di pensare"
Non credevo a tutto ciò, l'incazzatura tirò fuori la troia che tenevo nascosta da tanto tempo. E sapevo già che avrei avuto bisogno di altri incontri per finire di sfogare...
Mi sono sempre ritenuta una ragazza "a modo", vogliosa e con una buona vita sessuale ma non al punto da essere ritenuta zoccola. Nonostante ciò l'altro giorno però, riflettendo sulle mie esperienze nei miei 32 anni di vita, mi sono resa conto di avere un bel po' da raccontare.
Avevo lasciato da poche settimane il mio ex che, dopo scene madri e pianti, aveva trovato in breve tempo la ruota di scorta. Ciò fece scattare in me un senso di competizione, in fondo io ero giovane e bella, non esisteva al mondo che lui dovesse scopare e io no. L'occasione mi si presentò presto: un mio amico di vecchia data, con cui c'era da sempre un'attrazione inespressa, accortosi del mio nuovo stato da single, cominciò a scrivermi, lanciando ogni tanto apprezzamenti che fugavano ogni dubbio sulla sua voglia di scoparmi. Feci la finta ingenua, per capire dove volesse arrivare... Ad un certo punto gli chiesi di raggiungere quella sera me e dei miei amici a bere una birra, ma lui si propose invece di passare a prendermi per farci prima un aperitivo io e lui. Il gioco di provocazione continuò durante l'aperitivo, con lui che scrutava sotto i miei vestiti in maniera non proprio "elegante". Raggiungemmo gli altri, ci sedemmo vicino. Ad entrambi interessava poco quella delle chiacchiere da pub, come difatti ad un certo punto lui iniziò a toccarmi sotto al tavolo, come per distrarmi da quelle chiacchiere inutili. Io a fatica riuscii a trattenere i gemiti e mentre continuavo le chiacchiere di circostanza, gli scrissi un SMS "smettila, o mi costringi ad aspettarti in bagno", "non sarebbe una cattiva idea, ma possiamo continuare altrove". rispose lui.
Ad un certo punto, con una scusa che nemmeno ricordo, ci congedammo in anticipo dalla serata. Appena in macchina, iniziammo un limone duro (l'ultimo tra me e lui fu anni e anni prima, appena 18enni), e iniziammo a pasparci ovunque. Ormai avevamo finito di giocare a provocarci ed eravamo usciti allo scoperto.
"Senti non ce la faccio più, se hai dietro i documenti ci chiudiamo in motel" disse.
Ero spaventata ed eccitata allo stesso momento,non avrei mai pensato di essere una tipa da trombamico. Ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro e io avevo troppa voglia di scopare per rifiutare. Quindi cedetti all'invito.
Una volta in camera mi chiede se doveva prendere i preservativi, io "prendo la pillola, ma usiamoli ugualmente".
Riprendemmo da dove avevamo interrotto, e continuammo sotto la doccia, ero ormai in balia di una me stessa che non conoscevo, ma all'improvviso lui smise i palpeggiamenti e me lo mise dentro. Godevo della situazione, godevo di quella trasgressione che non avevo mai vissuto. Sì scostò prima di venire, uscimmo dalla doccia ma, non dandomi tregua, mi buttò sul letto e si mise innanzi a me col cazzo ancora eretto. Lo misi in bocca, non ne avevo mai spompinato uno così grosso. "Hai capito la santarellina, non ti avrei mai immaginato così Troia, si vede che ti piace proprio succhiarlo". Poi smise di parlare ed iniziò ad ansimare, fino a venirmi in bocca. Era la prima volta che ingoiavo, quella sera stavo dando proprio il meglio di me.
Col mio ex sarebbe finita lì, invece lui ricominciò subito i giochi e iniziò a leccarmela, erano anni che qualcuno non me la leccava, il mio ex era molto "egoista". Cominciai a godere come non ricordavo si potesse fare, il suo cazzo tornò in tiro in poco e ricominciò a fottermi, stavolta venendomi dentro.
"Stronzo, non abbiamo più usato il preservativo", dissi ridendo
"Non ho avuto neanche il tempo di pensare"
Non credevo a tutto ciò, l'incazzatura tirò fuori la troia che tenevo nascosta da tanto tempo. E sapevo già che avrei avuto bisogno di altri incontri per finire di sfogare...
3
voti
voti
valutazione
2.3
2.3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Alla sparacconto sucessivo
Una sera come tante ...
Commenti dei lettori al racconto erotico