Fulvio, prova di sesso.

di
genere
gay

Fulvio al compimento del sedicesimo anno di età ebbe come regalo dai genitori una puttana in casa che doveva avviarlo alla futura vita sessuale. I genitori uscirono lasciandoli soli per tutto il pomeriggio. La puttana, che oggi chiameremo "escort" come le vecchie macchine della Ford, era una bellissima ragazza appena maggiorenne che aveva un costo di 500 €.
Nonostante le raccomandazioni dei genitori alla ragazza di fare le cose con gradualità per non spaventarlo, appena questa vide il cazzone di Fulvio si avventò come il falco sulla preda ottenendo l'effetto contrario.
Nudi entrambi sul letto, con lei che lo sollecitava continuamente, con la bocca, con le mani, con la figa, col culo niente da fare il cazzone (veniva chiamato così perché per i suoi sedici anni avere un cazzo di venti centimetri a riposo non era possibile altro nome) non ne voleva sapere.
La ragazza, colta dallo sconforto, si addormentò e Fulvio la seguì nel sonno.
Rientrarono i genitori e vedendoli dormire nudi pensarono al numero potenziale di scopate
e li lasciarono tranquilli.
Verso le 19 i ragazzi uscirono vestiti senza commenti ne i genitori ebbero il coraggio di fare domande.
Nei giorni seguenti purtroppo la verità venne a galla e mentre il padre si rammaricava per le 500 € volatilizzate la mamma sosteneva di provare con un altra ragazza. Il padre era d'accordo con la clausola però che se non l'avesse scopata Fulvio l'avrebbe scopata lui, suscitando le ire della moglie.
La madre geniale però volle sostenere un'altra prova, si rivolse ad un suo amico gay con la preghiera di procurare un bel ragazzo, anche dotato con tendenze omosessuali.
Il padre non era d'accordo, non pensava proprio di avere un figlio gay, però si convinse.
Gli stessi preparativi ma Fulvio non sapeva nulla, perché si presentò come tutor per il suo futuro ciclo di studi.
I discorsi furono imperniati sulle varie fasi dell'età di studio degli adolescenti con risvolti di psicologia. Fulvio mostrava veramente di gradire il modo di parlare del professore addirittura ne era affascinato. Quando poi il discorso passò sulla sessualità degli adolescenti il cazzone di Fulvio partì in maniera inesorabile.
Non ci furono conseguenze perché il dialogo finì data l'ora tarda ma soprattutto perché non ci dovevano essere atti sessuali secondo le istruzioni dei genitori.
La situazione ormai era chiara Fulvio era a suo agio col suo stesso sesso.
A tavola per il pranzo della domenica al padre venne naturale fare una brutta battuta sui gay, forse voluta, suscitando la reazione negativa e risentita di Fulvio.
La madre intervenne in modo amorevole dicendogli che per loro non c'era nessun problema se lui preferiva la compagnia di ragazzi, Fulvio scoppiò a piangere e confessò che era proprio così. Anche il padre intervenne invitando il figlio a non nascondere le sue preferenze sessuali.
Fulvio liberò la sua sessualità ricevendo compagni in casa per studiare e chiese di poter richiamare il tutor.
Fu veramente una liberazione, Il tutor che si chiamava Mirko, tornò ed insieme prepararono un ciclo di studi straordinario che portò al diploma col massimo dei voti ed all'inizio di una splendida carriera universitaria. Mirko e Fulvio convivono e sono felicissimi.
scritto il
2022-02-23
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