Ester 2 - appuntamento si o no?

di
genere
incesti

Continuazione del racconto “Ester – un post-it”

Mi feci una doccia calda e rilassante e misi da parte tutti i pensieri della proposta del mio capo: la risposta mi sembrava già ovvia.

Il giorno successivo fu abbastanza normale, io feci l’indifferente e Mario cercava di scrutare il mio modo di fare per trovare una risposta, ma non gliela diedi. Quando arrivarono le 18 con nonchalance lo salutai ed uscii, lui cercò di trattenermi di ricevere almeno un no, perché in quei momenti è meglio anche un no del silenzio ma non glielo diedi.

Tutti voi speravate che fossi caduta tra le sue braccia, anche perché se leggete un racconto in questo sito sapete già come andrà la storia e invece io … sono come le altre ahahhaha. Ho fatto quel siparietto perché volevo tenerlo in ansia. Premetto che a me il sesso piace, in alcune occasioni l’ho fatto per divertimento, poi è da un po’ che non scopavo e non avevo un ragazzo; quindi, non vedevo un motivo per rifiutare. Altro dettaglio non banale, non l’avevo mai fatto con un uomo maturo e la cosa mi attizzava non poco.

Andai da lui, arrivai appositamente 15 min in ritardo per tenerlo in ansia. Quando entrai in casa sua lui non nascose la sua sorpresa nel vedermi.
“Ester, ormai non ci sper…”
Non lo lasciai finire, che lo baciai in bocca, lui accettò la mia lingua in bocca e ci scambiammo un bacio focoso. “shhh Mario, non sono qui per parlare voglio subito passare ai fatti.” Gli dissi appena le nostre bocche si divisero e nel mentre la mia mano andava a tastare la consistenza tra le sue gambe. Notai volentieri un bel salsicciotto duro tra le gambe.
“Sei proprio vogliosa, fammi vedere cosa sai fare” e lui nel mentre si slacciava la cintura. Io mi inginocchiai davanti a lui, gli slacciai i jeans, abbassai la zip e gli feci calare i pantaloni. Fui contenta nel vedere che un pezzo del suo cazzo avanzasse fuori dalle mutande. Gliele abbassai e svolazzava davanti a me un buon cazzo: non era grossissimo, ma era bello lungo.
Cominciai a passare la lingua sulla sua cappella per poi scendere finché non me lo leccai tutto fino alle palle. Non sono bravissima a sbocchinare e sicuramente un cazzo lungo non aiutava. Cominciai a prendermelo in bocca e cercavo di farlo godere con movimenti profondi. Anche se non ero bravissima lui gemeva per cui non mi fermai. Ad un certo punto mi mise una mano dietro la testa e cominciò a scoparmi la bocca. Ero li ferma a prenderlo tutto si fermava solo per farmi prendere fiato.

Lui mi ferma, si toglie completamente i vestiti e mi accompagna sul divano. Con mosse rapide, di chi era abituato a farlo, mi spoglia in due secondi. Mi apre le gambe e comincia a leccarmi la figa. Con le dita si aiutava sia per scoprirmi maggiormente il clitoride sia per sditalinarmi. Io a stento rimanevo ferma, e nel mentre gemevo. Dopo 5 min non ce la facevo più e gli chiesi: “Ti prego scopami”
“Lo vuoi, TROIA?”
“Ti prego, ahahhaha, aprimi”
Si alza, si sputa sul cazzo, mi schiaffeggia la figa con la sua asta, poi con la cappella mi stimola senza entrarmi dentro. Non ce la facevo più. Ahhh! Finalmente entra lo sento entrarmi quasi fino alle ovaie, lui comincia a scoparmi e io godevo come da tanto non facevo.
Mi mette a pecorina e lì si sfoga: tutta la voglia che aveva di scoparmi me la dimostra, mi scopava fortissimo con colpi potenti e vigorosi finché con un urlo liberatorio mi riversa tutto il suo sperma nella figa.
scritto il
2022-02-27
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