Perdutamente
di
Juliana49
genere
tradimenti
Sono in ritardo il tom tom e inpazzito, mi ritrovo sperduta di notte in periferia di una grande citta, io vengo da un piccolo paesino del centro italia,avevo un coloquio di lavoro alle 18,sono le venti in una serata buia piovosa e fredda.
Ormai e un ora che cerco di racapezzarmi tra i continui sensi unici il cell scarico tom tom inpazzito, ho una crisi di panico, da quel che vedo non mi rassicura minimamente, e un quartiere fatiscente pieno di estra comunitari,
In più per non farmi mancare nulla la spia della benzina ⛽ rossa, maledico ancora di non aver fatto rifornimento, di colpo l'auto barbetta si spegne proprio nel mentre un fulmine cade non distante da dove mi trovo inlluminando per un attimo la zona e scorgo un bar, penso posso telefonare a mio marito che.mi venga in soccorso.
Piove a dirotto un vento fortissimo
Il mio vestiario e una gonna attillata a meta coschia grigia camicetta bianca una giacchino corto anchesso griggio,con autoregenti e taco 10.
Non ho alternativa esco e in pochi metri sono zuppa addio messainpiega,
L'acqua 💦 che mi arriva alle caviglie sembra di atraversafe un ruscello, riesco a raggiungere
L'entrata non e proprio un bar ci sono delle scalini da scendere, titurbante scendo mi trovo in una bisca vedo infondo un bancone,
Nella mia entrata cala un silenzio che viene interrotto dal mio ticchetio dei miei tacchi 👠 ho tutti i occhi puntati addosso, certo i loro volti non ispirano fiducia.
Con la voce tremante chiedo al barista un uomo grosso tutto tatuato che mi mette sugestione se ha per favore un telefono appogia il suo cell al bancone,
Lo sto per prendere.mi blocca il polso e mi dice per cosa mi serve.
Io tremante spiego il mio problema
Mi ritrovo circondata dai avventatori, il barma e fisso a guardarmi no nei occhi ma ai miei seni, cosi mi accorgo che la mia camicetta bianca bagnata era trasparente e non avevo il regiseno e si notava bene i miei capezzoli bu are il tessuto drano ritti dal freddo. Cercai di coprirmi ma mi teneva ancora il polso, e con l'altra mano mi copri.
Poi senti una voce che intimava di lasciarmi stare, tutti si allontanarono tornando al loro posto
Nella penombra in un tavolo una figura possente mi fa segno di avvicinarsi, con le gambe tremanti mi avvicino avevo le mani ai seni per coprirmi, lui mi fisso nei occhi e mi dice di accomodarmi e spiegargli il problema mi stavo per sedermi in una sedia lui mi fa capire che dovevo sedermi sulle sue gambe, ero inpietrita, mi prese dai fianchi e come un fruscello mi posizziono sulle sue ginocchia cone quando ero bambina. Mi teneva dalla vita e appogiata al suo petto con la spalla, la posizione presa scopri la balza delle autoregenti, mentre tremante e intimorita spiego le mie disaventure, lui mi accarezzava la coscia provocandomi uno strano tepore, mi verso un bicchiere di grappa che mi riscalda.
Mi porge il telefono provo a chiamare ma il fulmine aveva colpito il ripetitore isolando la zona. Scoppio in un pianto isterico, lui mi abraccia dandomi un senso di protezzione e calore, non avevo più paura mi sentivo protetta erassicurata. Mi chide dove era l'auto usciamo la indico manda un suo amico a prendere la benzina.
Nel frattempo mi fa salire nel suo appartamento salgo le scale mi sento i occhi puntati sul mio fondoschiena, ancora mi sto domandando perche sto salendo al pianarottolo mi fermo lui appogiando la mano al mio fondoschiena mi guida alla sua porta 🚪 quando apre rimango sbalordita dall salotto all americana che mi compare difronte, sono sopresa mi aspettavo un appartamento fatiscente 🏚 mentre e curato moderno pulito, mi prende dai fianchi attirandomi a lui e mi bisbiglia se era di mio gradimento,
Mi fa segno di seguirlo e quando vedo la camera da letto ho un prurito nel basso ventre,
Lo guardo pelplessa sorride apre l 'armadio compaiono molti vestiti da donna, mi fa scegliene uno e cambiati prima che ti ammali, esce e rimango ad ammirarli sono uno più bello dell' altro
Noto che ha lasciato la porta aperta e con un gioco di specchi lui seduto su una poltrona mi sta osservando.
Frugo e prendo un vestito 👗 lui hai un ottimo gusto e uno dei miei preferiti, sto per accostare la porta lui mi dice di lasciarla aperta e di farmi una doccia calda, ha il bagno incamera che invece delle pareti di mattoni e tutto una vetrata scura, entro si accende la luce e d'incanto le vetrate si rendono trasparenti guardo verso lo specchio noto che mi vede in un silenzio inreale eccitata mi spoglio timidamente lui e sempre fisso ad osservarmi, la cosa non mi infastidische anzi mi lusinga sembra che stia ammirando una opera d' arte.
Faccio la doccia e ogni tanto mi volto verso lo specchio per controlarlo se e ancora seduto, e sempre li finisco esco lo guardo rimango spiazzata si sta segando guardandomi, noto che e ben dotato sono inplotizzata e ogni tanto sbircio per guardarlo mai nessuno si era segato in mia presenza indosso il vestito 👗 lui e li ancora a segarsi con movimento lento rimango sulla porta a guardarlo fisso.
Con la voce rotta dall eccitazione mi indica il telefono li affianco a lui dicendomi che se vuole puo tranquillizare mio marito sono le 11 di sera e dalla mattina che non ci sentiamo, conpogo il numero con lo sguardo fisso sul suo cazzo che sta continuando a segarlo
Parlo con mio marito spiego piu o meno la situazionne di cosa e successo ho un fremito sento una cosa densa calda colpirmi sulla coscia sta schizzando vengo colpita piu volte. I sento prendere la mano e tirarmi verso di lui, continuo a parlare con mio marito mi tira la mano verso il suo cazzo faccio segno di no con la testa, mi fa inginocchiare davanti a lui, ho il suo cazzo difronte ancora balzotto, mi fa capire che lo devo succhirlo, nel mentre suonano alla porta 🚪 saluto mio marito e lui mi scopre stracciando il vestito scoprendomi i seni, apre entrano tre tizzi con la tanica di benzina, mi guardano esordiscono gia te la sei scopata capo.
Lui risponde di no che non e intenzionato anzi ordina di rimboccare il serbatoik e accompagnarmi al mio albergo.
Ormai e un ora che cerco di racapezzarmi tra i continui sensi unici il cell scarico tom tom inpazzito, ho una crisi di panico, da quel che vedo non mi rassicura minimamente, e un quartiere fatiscente pieno di estra comunitari,
In più per non farmi mancare nulla la spia della benzina ⛽ rossa, maledico ancora di non aver fatto rifornimento, di colpo l'auto barbetta si spegne proprio nel mentre un fulmine cade non distante da dove mi trovo inlluminando per un attimo la zona e scorgo un bar, penso posso telefonare a mio marito che.mi venga in soccorso.
Piove a dirotto un vento fortissimo
Il mio vestiario e una gonna attillata a meta coschia grigia camicetta bianca una giacchino corto anchesso griggio,con autoregenti e taco 10.
Non ho alternativa esco e in pochi metri sono zuppa addio messainpiega,
L'acqua 💦 che mi arriva alle caviglie sembra di atraversafe un ruscello, riesco a raggiungere
L'entrata non e proprio un bar ci sono delle scalini da scendere, titurbante scendo mi trovo in una bisca vedo infondo un bancone,
Nella mia entrata cala un silenzio che viene interrotto dal mio ticchetio dei miei tacchi 👠 ho tutti i occhi puntati addosso, certo i loro volti non ispirano fiducia.
Con la voce tremante chiedo al barista un uomo grosso tutto tatuato che mi mette sugestione se ha per favore un telefono appogia il suo cell al bancone,
Lo sto per prendere.mi blocca il polso e mi dice per cosa mi serve.
Io tremante spiego il mio problema
Mi ritrovo circondata dai avventatori, il barma e fisso a guardarmi no nei occhi ma ai miei seni, cosi mi accorgo che la mia camicetta bianca bagnata era trasparente e non avevo il regiseno e si notava bene i miei capezzoli bu are il tessuto drano ritti dal freddo. Cercai di coprirmi ma mi teneva ancora il polso, e con l'altra mano mi copri.
Poi senti una voce che intimava di lasciarmi stare, tutti si allontanarono tornando al loro posto
Nella penombra in un tavolo una figura possente mi fa segno di avvicinarsi, con le gambe tremanti mi avvicino avevo le mani ai seni per coprirmi, lui mi fisso nei occhi e mi dice di accomodarmi e spiegargli il problema mi stavo per sedermi in una sedia lui mi fa capire che dovevo sedermi sulle sue gambe, ero inpietrita, mi prese dai fianchi e come un fruscello mi posizziono sulle sue ginocchia cone quando ero bambina. Mi teneva dalla vita e appogiata al suo petto con la spalla, la posizione presa scopri la balza delle autoregenti, mentre tremante e intimorita spiego le mie disaventure, lui mi accarezzava la coscia provocandomi uno strano tepore, mi verso un bicchiere di grappa che mi riscalda.
Mi porge il telefono provo a chiamare ma il fulmine aveva colpito il ripetitore isolando la zona. Scoppio in un pianto isterico, lui mi abraccia dandomi un senso di protezzione e calore, non avevo più paura mi sentivo protetta erassicurata. Mi chide dove era l'auto usciamo la indico manda un suo amico a prendere la benzina.
Nel frattempo mi fa salire nel suo appartamento salgo le scale mi sento i occhi puntati sul mio fondoschiena, ancora mi sto domandando perche sto salendo al pianarottolo mi fermo lui appogiando la mano al mio fondoschiena mi guida alla sua porta 🚪 quando apre rimango sbalordita dall salotto all americana che mi compare difronte, sono sopresa mi aspettavo un appartamento fatiscente 🏚 mentre e curato moderno pulito, mi prende dai fianchi attirandomi a lui e mi bisbiglia se era di mio gradimento,
Mi fa segno di seguirlo e quando vedo la camera da letto ho un prurito nel basso ventre,
Lo guardo pelplessa sorride apre l 'armadio compaiono molti vestiti da donna, mi fa scegliene uno e cambiati prima che ti ammali, esce e rimango ad ammirarli sono uno più bello dell' altro
Noto che ha lasciato la porta aperta e con un gioco di specchi lui seduto su una poltrona mi sta osservando.
Frugo e prendo un vestito 👗 lui hai un ottimo gusto e uno dei miei preferiti, sto per accostare la porta lui mi dice di lasciarla aperta e di farmi una doccia calda, ha il bagno incamera che invece delle pareti di mattoni e tutto una vetrata scura, entro si accende la luce e d'incanto le vetrate si rendono trasparenti guardo verso lo specchio noto che mi vede in un silenzio inreale eccitata mi spoglio timidamente lui e sempre fisso ad osservarmi, la cosa non mi infastidische anzi mi lusinga sembra che stia ammirando una opera d' arte.
Faccio la doccia e ogni tanto mi volto verso lo specchio per controlarlo se e ancora seduto, e sempre li finisco esco lo guardo rimango spiazzata si sta segando guardandomi, noto che e ben dotato sono inplotizzata e ogni tanto sbircio per guardarlo mai nessuno si era segato in mia presenza indosso il vestito 👗 lui e li ancora a segarsi con movimento lento rimango sulla porta a guardarlo fisso.
Con la voce rotta dall eccitazione mi indica il telefono li affianco a lui dicendomi che se vuole puo tranquillizare mio marito sono le 11 di sera e dalla mattina che non ci sentiamo, conpogo il numero con lo sguardo fisso sul suo cazzo che sta continuando a segarlo
Parlo con mio marito spiego piu o meno la situazionne di cosa e successo ho un fremito sento una cosa densa calda colpirmi sulla coscia sta schizzando vengo colpita piu volte. I sento prendere la mano e tirarmi verso di lui, continuo a parlare con mio marito mi tira la mano verso il suo cazzo faccio segno di no con la testa, mi fa inginocchiare davanti a lui, ho il suo cazzo difronte ancora balzotto, mi fa capire che lo devo succhirlo, nel mentre suonano alla porta 🚪 saluto mio marito e lui mi scopre stracciando il vestito scoprendomi i seni, apre entrano tre tizzi con la tanica di benzina, mi guardano esordiscono gia te la sei scopata capo.
Lui risponde di no che non e intenzionato anzi ordina di rimboccare il serbatoik e accompagnarmi al mio albergo.
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