Il Debito. Parte 2 Il Ricatto

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Un giovedì mattina, alla fine di Maggio, Laura e Luca furono chiamati dal proprietario della sala da gioco presso il quale erano soliti andare a giocare. Ovviamente il motivo della chiamata riguardava il loro debito. La coppia fu convocata la sera stessa. Alle 21 erano sul posto come richiesto. Pochi minuti dopo furono fatti entrare nell’ufficio del direttore. «Buonasera. Prego, accomodatevi pure.», li accolse il proprietario.
«Immagino non serva spiegarvi il motivo per il quale vi ho fatto venire… Il vostro debito è cresciuto notevolmente in questi mesi e la cifra ora è veramente ingente. Dovete assolutamente ripagarlo entro i prossimi 10 giorni.»
«Ma è impossibile, non abbiamo tutti quei soldi da parte e non possiamo certo recuperarli in pochi giorni. Non possiamo nemmeno chiedere un prestito perché abbiamo ancora il mutuo del negozio.», rispose subito Luca.
«Questo non è un mio problema, avreste dovuto pensarci prima di scommettere così tanto. Mi spiace ma non posso concedervi nemmeno un giorno in più. Devo rispondere anche io ad altri soci. Se non li avete, potrete scegliere di cedermi la vostra casa e le vostre belle auto. Vi resterebbe solo il negozio, visto che lo state ancora pagando…»
«La prego, non può rovinarci in questo modo, non vogliamo perdere tutto!», intervenne Laura con voce tremante.
«Mia cara, mi spiace ma nessuno vi ha costretti a giocare e rischiare. Ad onor del vero, ci potrebbe anche essere una possibilità alternativa, però vi avverto che è una proposta molto particolare e che di sicuro non vi farà piacere. Però è veramente l’unica cosa che può evitarvi la rovina.»
«Ce la dica per piacere, siamo disposti a valutare di tutto pur di non perdere i nostri possedimenti.»
«Se siete disposti a diventare schiavi dell’organizzazione che io e i miei soci gestiamo, non sarete costretti a cedere nulla di ciò che possedete. Prima di rispondere lasciate che vi spieghi meglio. Io e i miei soci in affari, abbiamo un’organizzazione che si occupa di procurare schiavi, o meglio coppie di schiavi, a clienti molto facoltosi provenienti da tutto il mondo. Ovviamente si tratta di schiavitù sessuale. Principalmente interessano ovviamente le donne, ma ultimamente la richiesta è per la coppia, anche se spesso il ruolo degli schiavi maschi è più marginale. Con una certa regolarità svolgiamo una vera e propria asta dove i compratori pagano per avere a loro disposizione la coppia per uno o più giorni. Il valore ottenuto per metà sara considerato a copertura del debito, e per metà come profitto e ammortamento delle spese per la nostra organizzazione. Nel vostro casa quindi, per estinguere il vostro debito, dovrete raggiungere un totale di “vendite” pari a 700.000,00 €.»
«Non può chiederci una cosa del genere! E’ assurdo e inaudito!», disse Laura.
«Certo che posso. Ma voi naturalmente siete liberissimi di rifiutare la mia proposta. Sono pienamente consapevole che è una cosa molto particolare ed estrema, e non voglio certo forzarvi a concepirla e tantomeno ad accettarla. Capisco che sia una decisione molto difficile, quindi vi lascio i 10 giorni di tempo per pensarci e rifletterci. Ma entro la domenica della prossima settimana, dovrete decidere. Il lunedì saremo dal notaio per la firma del contratto o per la cessione di tutti i vostri beni. In mancanza di una delle due firme, ovviamente, sareste denunciati e subito arrestati e la cosa diventerà di pubblico dominio. A voi la scelta.»
Una volta fuori dall’ufficio Laura e Luca scoppiarono in lacrime. Non sembrava vera tutta quella storia, ma sapevano benissimo entrambi che non avevano alcuna alternativa…
scritto il
2022-03-06
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